Che il governo, Urso, per la crisi dell'auto, in particolare della Stellantis, abbia un piano di riconversione da produzione di auto a produzione di veicoli e componenti per la Difesa non è una notizia dell'ultim'ora - ne abbiamo già parlato; ma è significativo per gli operai la posizione assunta dai sindacati confederali per quanto riguarda lo stabilimento di Melfi.
Il primo a raccogliere questa proposta di Urso è, non a caso, l'Uglm, il suo segretario regionale, Palumbo, ha dichiarato: "Quello che ha detto il ministro in parte potrebbe essere una strada, una strada che si intreccia con le complicanze della tenuta occupazionale. Noi chiediamo un finanziamento per l'automotive. (Ma) quella della Difesa è un'alternativa...".
Segue il segretario regionale della Uilm, Lomio: "...è chiaro che se bisogna investire in questo modo ci devono spiegare come farlo...".
Ancora, il segretario regionale della Fim: "Per quanto riguarda la riconversione... se c'è anche questa
possibilità che le aziende dell'indotto possono essere coinvolte nella produzione di altre attività di sicuro potrebbe essere utile. In ogni caso, serve comprendere bene i termini di questa questione e farlo anche in tempi brevi". Della serie, se produzione di guerra ci deve essere fate presto...La Fismic: "non bisogna escludere nulla che possa servire alla ripresa del lavoro. E' chiaro che quel settore, considerando gli accordi che si stanno facendo in Italia, sicuramente vivrà momenti migliori dell'auto... è una proposta che bisogna tenere in considerazione.."
Unico sindacato che prende le distanze (ma fino a quando?) è la Fiom che dice che così "stiamo dicendo che andiamo verso la direzione di una economia di guerra".
Governo/Urso, Assessore della Basilicata alle "attività produttive", Crosetto, si sfregano le mani.
Hanno trovato la soluzione: profitti per l'industrie con il riarmo, con la guerra, morti per le popolazioni che subiranno gli effetti di questo riarmo.
Che significa per gli operai lo vedremo nel prossimo futuro: ricatto occupazionale (momentaneo) contro cancellazione di diritti, carovita, tagli alla sanità, alla sicurezza, alla scuola, ecc. ecc.
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