martedì 25 marzo 2025

pc 25 marzo – Produzione di carri armati all’ex Fiat di Termini Imerese?

 

Alcuni quotidiani hanno rigirato la notizia in questi giorni dell’ipotesi di produrre mezzi militari, con i fondi europei, nello “stabilimento ex Fiat di Termini Imerese, non nel quadro del programma europeo RearmEu proposto dalla presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, ma con i fondi della riprogrammazione degli stanziamenti Ue 2021-2027.”

“L’ipotesi, però, - scrive il quotidiano la Repubblica- viene smentita da autorevoli fonti interne a Pelligra Holding Italia, il gruppo che da gennaio è proprietario dello stabilimento: ‘Si esclude ogni tipo di proposta o colloquio, anche con il ministero delle Imprese, su una ipotesi di questo tipo.’ Posizione non smentita dal ministero.”

Ma si sa quanto valgono le smentite, soprattutto dei ministeri! I sindacati dicono che “non hanno avuto informazioni in tal senso.”

Ma chi aveva già parlato di questo possibilità è il presidente della commissione Difesa della Camera dei deputati, il leghista siciliano Nino Minardo che, prima “in una nota aveva parlato di ‘uno sforzo per creare le condizioni per un possibile sviluppo in Sicilia di un ecosistema adatto alle industrie della

Difesa’ e poi esclude l’ipotesi, a proposito di smentite.

Ma visto il blocco attuale del piano di rilancio di Pelligra, “Qualcuno però fa notare” continua il quotidiano degli Agnelli “che il sito di Termini Imerese ha caratteristiche difficili da trovare in altre aree industriali, ad iniziare dalla presenza del porto e della ferrovia interna. E al momento è vuoto. Come era sul punto di essere svenduto, prima della guerra in Ucraina, lo stabilimento ex Oto Melara a La Spezia, anche questo forte della vicinanza con un porto e adesso al centro dell’accordo tra Leonardo e la tedesca Rheinmetall per produrre 1.300 fra blindati e cari armati. Una commessa che qualche anno fa sembrava potesse servire proprio per riaprire la fabbrica ex Fiat di Termini Imerese.”

Vedremo nei prossimi giorni se l’ipotesi diventerà realtà, il fatto che esista è la conferma che la corsa verso il riarmo e la guerra, tende a trasformare tutta la produzione in economia di guerra.

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