martedì 25 febbraio 2025

pc 25 febbraio - Caro bollette, carovita, con questo governo facciamola finita!

E’ diventato sempre più difficile pagare tutte le bollette, da quelle della luce a quelle del gas, tutte in generale che mensilmente arrivano a operai, ai lavoratori e alle grandi masse. Poi c'è l'aumento della benzina, dei trasporti in generale.

La stessa borghesia nei suoi commenti sui giornali riporta per esempio la dichiarazione di Nomisma Energia che dice che ci sarà una crescita della spesa per le bollette dell'11%, con 231 € in più nel 2025 rispetto all'anno scorso, per un totale di 2.311 € a utenza.

Nel dettaglio: gli aumenti del 23% per la bolletta elettrica +148 € all'anno per una famiglia media e del 6% per quella del gas, +83 € all'anno a famiglia oltre quello che già si paga che è abbastanza caro.

E questo lo dicono in tanti, soprattutto per gli effetti dell'aumento perché, come si sa, l'aumento dell’energia, visto che tocca anche i padroni delle fabbriche, si ripercuote su tutto il resto dei prezzi, compreso il famoso “carrello della spesa”.

E chi si ricorda più della propaganda della moderno fascista Meloni che parlava del “carrello tricolore”? Altro che carrello, qua il carrello della spesa diventa sempre più caro!

Sono gli stessi giornali a riportare quotidianamente notizie sull'aumento delle bollette e sul tentativo del governo di fare qualcosa per calmierare un pochino questa situazione. I giornali, rispetto al carrello, parlano dell'aumento generale dei prezzi dei beni di prima necessità come la pasta. I grandi produttori di prodotti alimentari come la Granarolo dicono che ci saranno rincari del prezzo del latte è ed è inevitabile chiedere un aumento del 10%. E poi tutti questi aumenti si scaricano sui consumatori italiani innescando di nuovo l'aumento dell'inflazione.  

Il problema, dicono loro stessi, non è solo che aumentano i prezzi ma che c'è una stasi dei consumi. E grazie! come fanno ad aumentare se la condizione è di un aumento dei prezzi generalizzati e di soldi che non arrivano, di salari che non aumentano?

La spesa generalizzata è rimasta piatta. Si parla di pasta, ma anche, per esempio, dell'acqua minerale. I padroni della Sant'Anna dicono che aumenteranno per forza, perché l'elettricità aumenta pure per loro. La sostanza è che ci sarà un aumento generalizzato di tutti i beni di prima necessità. Anche l'aumento del costo delle materie prime in generale è uno degli argomenti che viene preso in considerazione per dire che comunque i prezzi devono aumentare, addirittura i prezzi del cioccolato, del caffè, delle nocciole e quindi materie prime come componenti di altri alimenti aumenteranno il prezzo dei listini - qui si parla di un 4% generale - ma il problema e che il governo, con una grande propaganda, dice che sta cercando di trovare, almeno per l'aumento del prezzo dell'elettricità, una soluzione, e i giornali titolano che il governo dovrebbe trovare 3 miliardi. E per che cosa? Per un altro “bonus”: quanto piace questa parola al governo che invece ci porta alla disperazione nel senso dell'aumento dei prezzi dei beni e della diminuzione del potere di acquisto. Questo “bonus” dovrebbe valere per sei mesi e non per tutti, ma per una categoria, quelli che avrebbero un Isee basso, per oltre sei milioni di famiglie, che secondo le statistiche borghesi, quindi, non ce la fanno ad arrivare a pagare queste cose.

Ma naturalmente qui non poteva mancare l'aiuto per i padroni. In questo nuovo decreto che stanno facendo, i padroni si lamentano sempre e quindi ci vuole un altro “aiutino” per loro per pagare queste enormi quantità di energia elettrica che usano per la produzione.

L'inflazione e l'aumento dei prezzi richiederebbero i soldi per pagarli e uno stipendio, un salario che sono da trent'anni che non aumentano e, se non aumentano, significa che diminuiscono effettivamente, perché se c'è l'inflazione significa che puoi comprare meno con quello che hai.

Ma stiamo parlando di un lavoro per chi ce l'ha, e quando c'è, spesso è precario, ultra precario, e per alcuni si parla di schiavitù con il salario di 2 € l'ora, 1,50 € l'ora o 3€ quando addirittura va bene.q

Perfino alle Poste una inchiesta televisiva ha denunciato il fatto che il lavoro nero, cioè straordinari non pagati alle Poste Italiane, viene applicato soprattutto a giovani precari. Quindi anche se tu hai lo stipendio o un salario almeno la metà se ne va via per l'affitto che in generale è diventato molto caro, come i mutui che diventano sempre più cari. E qui stiamo parlando di tutte le categorie, dalle famiglie per cui gli affitti sono oggettivamente insostenibili, agli studenti che protestano in piazza, alle famiglie sono costrette ad opporsi agli sgomberi per affitti che non riescono a pagare.

Poi ci sono le pensioni ridicole per la stragrande maggioranza dei pensionati e l'ultimo “aumento” dovrebbe essere di 1,50 € al mese e questo già da solo dice tutto.

Ma c'è anche il problema dei contratti di lavoro sia privati che pubblici che non vengono rinnovati o vengono allungati, oppure, come nel contratto dei metalmeccanici, per quanto riguarda i privati, le cifre che propongono i padroni sono veramente ridicole... ma nemmeno le richieste dei sindacati confederali riuscirebbero a coprire la perdita di potere d'acquisto.

Anche nella pubblica amministrazione abbiamo contratti fermi oppure con proposte ridicole come nella scuola e nella sanità.

Non parliamo poi delle condizioni di lavoro, dalla precarietà alla sicurezza, alle morti sul lavoro che continuano ad aumentare.

E davanti a tutto questo che cosa fa la Meloni? Il suo governo, questa massa di fascistoni, raccontano balle e prendono in giro. Sul caro bollette dovrebbero recuperare questi 3 miliardi che non serviranno assolutamente a nulla se non appunto a dare qualche aiutino alle imprese ricche, come è il caso dei grandi produttori delle concessioni idroelettriche, cioè quelli che fanno già appunto grandi profitti, invece di mettere a gara la possibilità di produrre per altri padroni, il governo invece pensa di dare la proroga ai suoi amici.

Quindi anche da questo punto di vista è una presa in giro, come quando il governo si allarga la bocca dicendo che ha incassato 34 miliardi dall'evasione fiscale - che è una bugia perché sono 32, sono solo due quelli in più rispetto agli anni precedenti - ma, visto che ci sono questi 34 miliardi, non dovrebbe essere difficile recuperare gli altri miliardi che servirebbero a coprire i problemi che creano l'aumento dei costi dell'elettricità, delle bollette, per le masse, per il popolo…

Quindi oltre al danno la beffa rispetto soprattutto a quelle famiglie - e qui le menzogne della Meloni e del suo governo sono ancora più grosse: hanno messo in giro l'idea che hanno rimodulato le detrazioni per le famiglie più povere e invece risulta che i lavoratori che nel 2025 guadagnano da 8.500/9.000 € lordi all'anno perderanno 1.200 € netti rispetto allo scorso anno. Questa è veramente una grande beffa che aumenterà il livello di povertà in questo paese, con tutte le conseguenze che sappiamo e quindi, a parte le balle sull'occupazione femminile “che non si vede dai tempi di Garibaldi”, il governo Meloni la balla delle balle l'ha detta alla riunione dei fascistoni che si è tenuta in America con Trump alla testa: "l'Italia sta meglio, c'è l'occupazione, arriverà il record di un'economia che cresce" e poi naturalmente sempre contro gli immigrati, dicendo che si è ridotto il flusso, una serie di menzogne per dare un'immagine che non è assolutamente quella reale, quella vera, quella che viene vissuta sulla pelle degli operai, dei lavoratori, delle masse popolari, dei precari e delle donne in questo paese.

Quindi i soldi ci sarebbero, ma ci sono per la guerra dei padroni, per l'invio di armi, per gli aiuti militari e poi quelli contro gli immigrati: per questo i soldi li trovano (come per quella schifezza che è stata fatta in Albania con i centri per i migranti, che ne è un esempio eclatante).

Quindi davanti a questa enormità di azioni intraprese dal governo bisogna, per forza di cose, che le masse popolari si devono organizzare e dare una risposta contro questo carovita, contro una sanità che è pezzi, per cui molti non possono nemmeno più davvero farsi visitare, avere un aiuto.

Con questo governo, oggettivamente, come si fa ad andare avanti? Bisogna organizzarsi, dire che con questo governo - come diciamo negli slogan - facciamola finita! Non se n'è può più ed è necessaria una rivolta. Oramai man mano si allarga l'idea che ci vuole una rivolta da quando Landini ha messo in giro questa frase, ma a modo suo perché non è conseguente, non è coerente nel portare davvero una battaglia seria innanzitutto tra gli operai, 1.600.000 operai solo metalmeccanici, ma poi ci sono tutti gli altri del pubblico impiego...

Noi invece entro marzo vogliamo uno sciopero vero, uno sciopero per davvero, uno sciopero generale per mandare a casa questo governo nero.


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