mercoledì 9 giugno 2021

pc 9 giugno - Il nuovo processo Eternit - info

Daniela Zanier si è ammalata di mesotelioma a giugno 2019. Non ha mai lavorato all’Eternit ma fino ai vent’anni ha abitato in una via di Casale Monferrato che affiancava la ferrovia, da cui passavano vagoni di treni pieni di amianto. Oggi viene curata dall’équipe dell’oncologa Federica Grosso all’ospedale di Alessandria. Sta facendo il secondo ciclo di immunoterapia e sta rispondendo bene alle cure: il tumore si è ridotto del 30%. Raffaella Marotto ha perso il marito Giovanni Cappa a marzo 2020, ex vice-presidente di Afeva (Associazione Famigliari Vittime d’Amianto). È morto a 73 anni di mesotelioma dopo aver lottato per 7 anni. Da giovane ha fatto l’imbianchino: è così che ha respirato la polvere d’amianto, nei cantieri in cui lavorava. Simonetta Protto ha perso la mamma Rosalba a giugno 2019. Aveva scoperto di avere il mesotelioma all’età di 74 anni, nel 2017. È morta con 76 anni. Al momento della diagnosi i dottori le hanno detto che si era ammalata 41 anni prima, quando da giovane lavorava in una fabbrica casalese che produceva attaccapanni in legno. Lei era l’addetta alla carteggiatura: in quella carta vetrata c’era l’amianto. Delle 18 donne che lavoravano nella ditta ne sono morte 12.

Eternit, l'aula Amianto: "Così noi ragazzi apprendiamo la storia di Casale e delle sue bonifiche"

Realizzato da Afeva (Associazione Famigliari Vittime d’Amianto) e dai docenti di Rete ScuoleInsieme di Casale Monferrato, "Qual è il tuo grado di sensibilità al problema dell’inquinamento da amianto?" è un questionario digitale a cui hanno risposto gli studenti delle scuole casalesi secondarie di primo e secondo grado. Su un campione di 3600 ragazzi dagli 11 ai 19 anni, hanno aderito in 788. Ad analizzare le otto risposte che ognuno dei ragazzi ha dato, oltre ai professori, ci sono anche Melissa Pozzi, studentessa del liceo classico Cesare Balbo, Leonardo Deambrogio, dell’istituto commerciale Leardi, e Riccardo Belvisotti, del tecnologico Sobrero. Insieme ad altri coetanei i tre ragazzi sono tutor dell’aula "Amianto/Asbesto" inaugurata all’interno del plesso Cesare Balbo nel 2014, una stanza interattiva in cui studenti e cittadini possono apprendere la storia della fabbrica e gli aggiornamenti su bonifiche, ricerca medica e processo.

Eternit, Nicola Pondrano: "Ecco cosa rimane da fare per completare il processo di bonifica dall'amianto"

Nicola Pondrano è uno dei fondatori di Afeva, l’Associazione Famigliari Vittime d’Amianto nata a Casale Monferrato nel 1988 col nome di Afled, Associazione Familiari Lavoratori Eternit Deceduti. Quando si è capito che ad ammalarsi e morire di mesotelioma non erano solo i lavoratori della fabbrica Eternit ma anche i cittadini di Casale, il nome viene cambiato in Afeva. In quello stabilimento Pondrano ha fatto il sindacalista per cinque anni. Era entrato l’11 novembre del 1974 quando aveva 24 anni, era appena diventato padre e aveva bisogno di un impiego. Oggi all’interno di Afeva gestisce la parte medico-previdenziale e assicurativa. Dal 1980 al 1996 ha diretto il patronato INCA della CGIL di Casale Monferrato: è del 1989 il convegno “No all’amianto”, all’epoca il più importante sul tema, cui Pondrano prende parte. Nel 2013, orgogliosamente a titolo gratuito, presiede il primo Fondo Amianto in Italia che, istituito a Roma nel 2011, stabiliva un sostegno di 40 milioni di euro a favore delle vittime.

Eternit, l'oncologa Federica Grosso e la ricerca sul mesotelioma: "Finalmente i primi finanziamenti"

Federica Grosso è un’oncologa specializzata in tumori rari che all’Ospedale di Santi Antonio e Biagio Alessandria si occupa di ricerca all’interno dell’Unit Disease Mesotelioma. Come responsabile della SSD mesotelioma e tumori rari ha ereditato il lavoro di Daniela Degiovanni, che nel 1978 a Casale Monferrato ha iniziato a trattare i primi casi di mesotelioma. All’ospedale di Alessandria e di Casale sono 250 i casi attualmente in cura, che comprendono anche pazienti fuori Provincia e fuori Regione. Ogni anno si registrano ancora 50 casi di mesotelioma solo nel Casalese. Il picco dei morti, che era previsto per il 2020, ora si è spostato al 2025. Nei prossimi vent’anni si prevedono 26 mila morti in tutta Italia. Oggi l’oncologa Federica Grosso si occupa della presa in carico totale dei pazienti. E anche se non si riesce ancora a guarire, si può curare. "La vita dei pazienti – spiega – si è allungata ed è migliorata in termini di qualità. La ricerca procede e finalmente vediamo i primi finanziamenti".

Le vittime del mal d’amianto: 392 nomi per ricordare che dietro i numeri ci sono persone

I decessi nel Casalese che la procura contesta all’ex ad della multinazionale

•Andreone Evasio •Baldovino Fermo •Balduzzi Stefania •Barbano Remo •Bernardi Giampaolo •Bersano Anna Maria •Bettonte Italo •Bonelli Giovanni •Bosco Ferruccio •Budel Dino •Buson Ottavio •Cantamessa Rina •Castellaro Angelo •Corino Roberto •Crevola Antonietta •Degiovanni Secondo •Degiovanni Giuseppe •Demichelis Angelo •Demichelis Francesco •Enrico Pietro •Falzone Calogero •Ferrero Francesco •Finotto Giuseppe •Fleres Vincenzo •Florian Giuseppina •Gasparolo Mario •Imarisio Anna •Isolini Francesco •Lucchese Giovanni •Lunati Carla •Marchese Francesco •Martinotti Fernando •Mazzucco Giovanni •Mazzucco Gianfranco •Montiglio Armando •Morselli Emilio •Mussano Renato •Narratone Piero •Novarese Secondo •Novarese Anna •Novelli Francesca •Ogliaro Guido •Patrucco Evasio •Patrucco Luciano •Patrucco Ernesto •Patrucco Luigia •Porta Massimo •Portalupi Mario •Prisco Bruna •Rasca Livio •Re Luciano •Rossi Giuseppe •Rubinato Laura •Rubinato Franca •Salvi Daniele •Sapelli Cesare •Sartorio Franca •Silvestri Antonio •Stevanin Graziano •Tocco Giuseppe •Trombini Adriano •Vergnasco Italo •Aceto Maddalena •Aiello Marco •Albertin Luciano •Alessio Fernando •Amisano Evasio •Anatrini Velia •Andreone Maria •Anselmo Rita •Arrigoni Innocenza •Badino Alberto •Baiardi Valter •Ballaro’ Salvatrice •Baldi Gabriella •Barbiroglio Luigina •Begotti Angiolina •Bellavia Anna Maria • Ernardi Elisabetta •Bernasconi Valerio •Berrone Francesco •Bertana Francesca •Bertone Luciano •Biasi Paola •Blasotti Libera •Boccalatte Augusto •Bonifacio Marina •Bonzano Anna Maria •Bonzano Piero •Borelli Argentina •Boscaro Pierina •Bottega Palmina •Botto Pietro •Bosso Annamaria •Bozzo Silvana •Bradiani Ombretta •Brovero Carla •Buzzi Franco •Cabiale Angela •Calcagno Giacomo •Caligaris Francesco •Caloni Corinna •Camurri Giuseppina •Canepa Angela •Caprioglio Pietro •Caprioglio Santina •Carenzo Pierangela •Carpegna Irene •Castelletti Graziella •Castelli Maria Emilia •Castelli Violanda •Cavallone Mauro •Cavallone Paolo •Chiabrera Paola •Chille' Giuseppe •Clesi Vincenza •Colli Ilva •Corrado Simonina •Costanzo Giorgio •Costanzo Luigia •Costanzo Elda •Cozio Giorgio •Crosio Vincenzina •Crosio Giovanni •D’ambrosio Walter Teodoro •Dametto Adele •Dattrino Giuseppina •Dealessi Giuseppe •Deandrea Pier Carlo •Degiovanni Luigi •Delrosso Claudia •Demedici Anna •Demichelis Elda •Di Lonardo Pier Franco •Di Perri Calogera •Donna Luigi •Dotta Adriana •Dusio Primo •Falabrino Silvana •Fancelli Mario •Fare' Maria Eugenia •Farotto Mauro •Ferraris Gian Carlo •Ferraris Laura •Ferraris Paolo •Ferraris Piero •Finotto Matilde •Fiore Angelina •Foglia Pietro •Formica Italo •Frison Anna •Gabotto Augusto •Gallo Teresa •Ganora Chiara •Gasperin Maria Cristina •Gasperini Letizia •Ghietti Renata •Giacobone Franco •Giorcelli Marco •Giubasso Natalina •Gonella Gianna •Grangia Rosa •Granziera Maria Paola •Grazian Bruna •Greco Ida •Greppi Giovanni •Icardi Albino •Imarisio Romolo •Leporati Marco •Liberalon Alberto •Libero Franco •Lucca Giovanni •Lupano Giuseppe •Luparia Angela •Mangani Mirco •Manoli Maria •Martinelli Graziella •Martinotti Luciana •Martinotti Celestina •Massa Angelo •Massaza Rita •Mastroianni Angela •Meneguz Adele •Merlo Renato •Miglietta Dilia •Minazzi Luisa •Minazzi Ferdinando •Minazzi Carla •Monichino Eugenia •Montiglio Anna Maria •Montiglio Edoardo •Montiglio Rosalia •Morando Luigi •Muccignat Pier Luigi •Navone Ines •Nigrelli Cristina •Numico Giovanni •Olliaro Luciano •Ottone Renata •Padovani Mirella •Patrucco Giuseppina •Patrucco Franca •Pavesi Maria Rosa •Penacca Davide •Piacenza Susanna •Piano Gianfranca •Piatti Mario •Ponteprimo Severina •Portalupi Alda •Possedel Sergio •Prete Liliana •Pusceddu Ines •Raiteri Bianca •Ramezzana Gianpiero •Re Luigi •Reguzzoni Warmondo •Rossi Donatella •Santolli Emilio •Sapelli Adriana •Sassone Angela •Sassone Nice •Sassone Francesca •Sboarina Giancarlo •Scaloni Maria Luisa •Scarrone Mario •Scarrone Maria •Schiavolin Albina •Sirchia Vittorio •Soldi Innocente •Solerio Angelo •Solfo Paolo •Spada Giuseppina •Spallazzo Arcangela •Spigolon Esterina •Squatrito Vincenza •Stevanin Bruna •Tarditi Paola •Tranu Valeria •Trevisan Renzo •Vanni Maurizio •Varese Angela •Vercelli Maria Luisa •Vescovo Marisa •Vigino Franco •Virga Concetta •Zaccone Sturina •Zaio Marcello •Zanaboni Loris •Amatelli Virginio •Andreone Felice •Aralda Luciano •Ariotto Claudio •Avonto Margherita •Bacco Angela •Baldi Angela Maria •Baracco Vilma •Barbano Sergio •Bardone Cristina •Bauce Luigi •Bellan Luciano •Bertolotti Olga •Bertolotti Germano •Bidoggia Orfeo •Bigliati Maria Luisa •Bobba Luigi •Boffo Marcello •Bollini Suor Maria •Bonelli Assunta •Bonino Massimo •Bonzano Esterina •Bozzo Maria Teresa •Bozzo Luigino •Brollo Massimo •Brovero Franca •Buso Giovanna •Buttiero Giovanni Battista •Calvi Natalia •Cannino Maria Grazia •Capra Franco •Caprino Giovanni •Caprioglio Paola •Caprioglio Angelo •Carena Pier Giovanni •Carpegna Paolo •Casalino Giuseppe •Cavallone Germano •Cebraro Renato •Chiesa Domenico •Coppo Maria Rina •Coppo Sergio •Coppo Natalina •Corona Pier Luigi •Costanzo Gianfranco •Cucchi Maurizio •Damnotti Giuseppina •Daniotti Adriana •De Alessi Gabriella •Deambrosis Luciana •Debiasi Maria •Defrancisi Luigina •Demichelis Franco •Duranti Maria Carlina •Elemi Paola •Fancini Secondo •Farello Eugenio •Ferrante Girolamo •Ferrara Vincenzo •Ferraris Giuseppe •Fleres Santo •Fogo Maurizio •Francia Riccardo •Gabano Pier Luigi •Gallo Gabriella •Ganora Gabriella •Garrone Mauro •Gasparetto Stefano •Gatti Caterina •Gennaioli Bina •Ghidorzi Giovanni •Giacoponello Giuseppe •Giannizzeri Stella •Ginepro Elena •Gioglio Ercole •Girino Eligio •Gobbi Gisella •Granziero Gemma •Greppi Felice •Grignolio Idro •Gulino Eugenio •Imetti Lucia •Lasagna Carla •Lava Loretta •Leporati Paola •Leporati Giuseppe •Leporati Ercole •Libero Luciana •Liccardo Lucia •Linarello Epifanio •Marchisio Mauro •Marchisotti Giuseppina •Martinotti Luigia •Maschera Anna •Meda Sandra •Milani Ferruccio •Mocci Ottavia •Montarolo Eugenia •Monti Carla Maria •Morando Luciana •Morano Mario •Musso Luciano •Novelli Maria Antonietta •Ovio Alessandra •Paciello Claudio •Parisi Laura •Patrucco Albertina •Pavan Guerrino •Pentassuglia Emilio •Petrini Marisa •Pezzo Daniela •Pitarresi Giuseppe •Proment Maria Anna •Puzzo Rosaria •Rabaglino Giovanni •Raiteri Maria •Raiteri Paola •Raiteri Rosa •Ribaudo Giuseppa •Ricaldone Franco •Roggero Alessandro •Roncaroli Anna Maria •Rosso Bruna •Rumore Stefana •Sapelli Alessandro •Saviotti Patrizia •Scarrone Rosa •Schillaci Salvatore •Soffiantino Marco •Soldi Daniela •Spadafora Angelo •Spadaro Vincenzo •Spalla Anna •Stara Anna Maria •Tasinato Irma •Timossi Vincenzo •Toccori Sandro •Toso Rita •Travaglia Genoveffa •Vergante Franco •Vidotto Morena •Vizzotto Antonio •Zampollo Silvana •Zaneboni Gabriella

Processo Eternit bis, da Casale a Novara le famiglie dei morti d’amianto in cerca di giustizia. L’imputato non c’è

Una ventina di persone prima sul pullman con destinazione Novara dove si celebra il processo Eternit bis e poi durante l’udienza

CASALE MONFERRATO. È iniziata intorno alle 10,45 di oggi 9 giugno l’udienza del processo Eternit bis davanti alla Corte d’Assise di Novara, presieduta da Gianfranco Pezone. Assente l’imputato Stephan Schmidheiny, accusato di omicidio volontario con dolo eventuale per la morta di 392 persone. 
Diversi i Comuni del casalese che si sono già costituiti parte civile, altri hanno presentato richiesta questa mattina durante l’udienza. 

«Siamo qui per chiedere giustizia e guardare al futuro». Il sindaco di Casale Monferrato Federico Riboldi, il vicesindaco Emanuele Capra e l’assessore all’ambiente Maria Teresa Lombardi si uniscono alle voci dell’associazione Afeva e dei parenti delle vittime.

«Stiamo lavorando per rendere davvero Casale la prima città amianto free» spiega il sindaco. La speranza è che parallelamente al processo ora si arrivi alla conclusione delle bonifiche nella città in cui fino al 1986 sorgeva la fabbrica dell’Eternit, il più grande stabilimento d’Europa.
«Contiamo di eliminare tutto l’amianto ancora presente - dice l’assessore Lombardi -, compreso il polverino spesso più difficile da individuare, a fine del nostro mandato, nel 2024».

Era arrivato alle 9.30 a Novara davanti all’università il bus partito da Casale con i rappresentanti di Afeva, l’associazione famigliari vittime dell’amianto, e i parenti delle vittime, diretto alla prima udienza del processo Eternit Bis che si apre questa mattina 9 giugno a Novara con l’università che diventa tribunale: il magnate svizzero Stephan Schmidheiny è chiamato a rispondere dell'omicidio volontario con dolo eventuale di 392 casalesi morti a causa dell'esposizione all'amianto prodotto nello stabilimento chiuso nel 1986 ma i cui veleni continuano tuttora a mietere vittime (circa 50 all'anno a Casale). 

«C’è un po’ di disillusione dopo la sentenza di Cassazione del 2014 - spiega Nicola Pondrano di Afeva -. La speranza si riaccende ma è difficile. Siamo molti pochi, tanti avevano accettato i risarcimenti da 30 mila euro dichiarandosi così fuori dal processo come parte civile».

Tra i passeggeri del bus, come dicevamo, ci sono anche i parenti delle vittime: mogli, figli, fratelli. Tanti hanno perso almeno una persona di mesotelioma. Qualcuno anche di più: Maria Balsamo ha perso il marito Giancarlo Sboarina. È morto nel 1998 a soli quarant’anni. Non aveva mai lavorato all’Eternit, ma i suoi genitori sì. «Portavano la polvere a casa con le tute» dice la donna.

Sul pullman in tutto una ventina di persone. A bordo e sui finestrini sono affissi i cartelli “Eternit: giustizia”, insieme alle bandiere che vengono sventolate alla partenza e all’arrivo. Autocertificazione compilata e si sale sul bus, un posto sì e uno no occupato, mascherina indossata.

Tutto un po’ diverso da 12 anni fa, quando partivano più pullman per il primo maxi-processo del 2009.

"Eternit: giustizia": a Novara i familiari delle vittime dell'amianto per il processo bis

"Eternit: giustizia" e "Noi ci siamo" si legge sugli striscioni portati a Novara questa mattina - 9 giugno - da una delegazione dell'Afeva, l’associazione famigliari vittime dell’amianto di Casale Monferrato in occasione del processo"Eternit bis" che inizia oggi in Corte d'Assise a Novara, competente per territorio. Il tribunale ha chiesto la disponibilità dell'aula magna dell'università Perrone, visto il numero di parti civili, per celebrare il processo nei prossimi mesi anche alla luce delle normative anti-covid sul distanziamento. Una delegazione di una trentina di familiari delle vittime dell'amianto ha voluto essere presente alla prima udienza. Il magnate svizzero Stephan Schmidheiny è chiamato a rispondere dell'omicidio volontario con dolo eventuale di 392 casalesi morti a causa dell'esposizione all'amianto prodotto nello stabilimento di Casale Monferrato, chiuso nel 1986.

Processo Eternit bis, l'arrivo a Novara dei rappresentanti dei parenti delle vittime

È arrivato alle 9.30 a Novara davanti all’università il bus partito da Casale con i rappresentanti di Afeva e i parenti delle vittime. "C’è un po’ di disillusione dopo la sentenza di Cassazione del 2014 - spiega Nicola Pondrano di Afeva -. La speranza si riaccende ma è difficile. Siamo molti pochi, tanti avevano accettato i risarcimenti da 30 mila euro dichiarandosi così fuori dal processo come parte civile". Tra i passeggeri del bus ci sono anche i parenti: mogli, figli, fratelli. Tanti hanno perso almeno una persona di mesotelioma. Qualcuno anche di più: Maria Balsamo ha perso il marito Giancarlo Sboarina. È morto nel 1998 a soli quarant’anni. Non aveva mai lavorato all’Eternit, ma i suoi genitori sì. «Portavano la polvere a casa con le tute» dice la donna.         

Vittime dell’amianto, l’università di Novara diventa tribunale per il processo “Eternit bis”

La prima udienza nell’aula magna della caserma Perrone. Attesa una delegazione di familiari da Casale Monferrato

Sulle transenne, appena dentro il campus, sono stati appesi gli striscioni «Eternit: giustizia» e «Noi ci siamo, di testa  di cuore di coscienza» mentre l’aula magna dell’università di Novara, alla caserma Perrone, è stata riallestita per diventare un’aula di tribunale: viene celebrato qui, a partire da oggi, il processo «Eternit bis» che riporta sul banco degli imputati il magnate svizzero Stephan Ernest Schmidheiny, 73 anni, accusato di omicidio volontario, con dolo eventuale, per 392 morti a causa dell’amianto dello stabilimento di Casale Monferrato. 

Da Casale questa mattina alle otto e mezza è partito un pullman con una delegazione dei familiari delle vittime dell’amianto, parti civili nel processo, arrivati a Novara per assistere a questa prima udienza filtro, altri hanno raggiunto la città in auto. Hanno portato cartelli e striscioni, e un messaggio delle scuole di Casale Monferrato che non hanno potuto essere presenti: «Noi ci siamo di testa, di cuore, di coscienza». 

Per Casale Monferrato è competente la procura di Vercelli, che non ha la Corte d’Assise, per questo le udienze si terranno a Novara. Ma a causa delle restrizioni legate alla pandemia, al numero di parti civili e alla partecipazione al processo, il tribunale di Novara ha chiesto di poter utilizzare l’aula magna dell’Università per tenere le udienze che verranno calendarizzate nei prossimi mesi. 
Nel primo processo, celebratosi diversi anni fa a Torino, il magnate svizzero era stato condannato a 18 anni di reclusione per disastro ambientale colposo, reato dichiarato prescritto dalla Cassazione nel 2014. Un duro colpo per i famigliari delle vittime che, insieme ai Comuni, tornano a chiedere giustizia.

Nessun commento:

Posta un commento