domenica 27 maggio 2018

pc 27 maggio - La FCA presenta il suo piano industriale di licenziamenti, sfruttamento, cancellazione dei diritti il 1 Giugno - lotta a Balocco-Vicenza - presidi e scioperi in tutti gli stabilimenti FCA

IL PRIMO GIUGNO A BALOCCO MARCHIONNE ANNUNCERÀ IL GRANDE PIANO DI DISMISSIONE DELLA FCA IN ITALIA E IN EUROPA CHE AVRÀ PESANTISSIME RICADUTE OCCUPAZIONALI IN TUTTI GLI STABILIMENTI DEL GRUPPO.
IN QUESTI ANNI I SINDACATI COLLABORAZIONISTI HANNO MESSO UN CAPPIO AL COLLO DEGLI OPERAI MENTRE PREDICAVANO IL RAGGIUNGIMENTO DI OBIETTIVI CHE AVREBBERO GARANTITO UN FUTURO A TUTTI.
ORA CHE LA FCA HA GETTATO GIÙ LA MASCHERA, NESSUNO POTRÀ OCCULTARE IL DATO REALE DI MIGLIAIA DI ESUBERI E LICENZIAMENTI.
GLI OPERAI POSSONO CONTARE SOLO SU SE STESSI, L’UNICA RISPOSTA ADESSO È L’UNITÀ E L’AUTORGANIZZAZIONE OPERAIA!

APPELLO PER L’ORGANIZZAZIONE DI UNO SCIOPERO UNITARIO IN FCA NEL GIORNO DELL’ANNUNCIO DEL «PIANO DISINDUSTRIALE»
A tutte le lavoratrici e lavoratori di Fca e indotti, a tutti i cittadini dei diversi territori in cui sono presenti gli stabilimenti Fca, a tutti i movimenti territoriali e nazionali, a tutte le forze sindacali presenti in Fca rivolgiamo il nostro appello perché si organizzi una mobilitazione nazionale per il giorno 1 giugno 2018.
Ormai è certo che il prossimo piano disindustriale Fca prevede la cessazione della produzione di vetture di gamma medio/bassa negli stabilimenti italiani.
Le indiscrezioni giornalistiche, che riportano le dichiarazioni di Marchionne, sul futuro di Fca nel nostro paese non lasciano molti dubbi su eventuali previsioni ottimistiche.
Dopo più di un secolo di produzione di autovetture utilitarie si punterà per il futuro alla realizzazione di modelli di gamma alta.
Quanto più volte denunciato sta per concretizzarsi, i modelli che hanno garantito a Fiat prima e Fca poi di sopravvivere alla crisi industriale degli ultimi decenni non si faranno più in Italia.
Poco è importato al padrone se per garantire la propria salute economica abbia sfruttato gli operai, togliendo loro tutti i diritti, ciò che interessava alla famiglia era resistere.
Adesso che il limone è stato spremuto fino all’ultima goccia, che tanti lavoratori si sono spaccati la schiena per garantire il benessere di poche decine di persone, arriva questa manovra di smantellamento generale.
Tutti sappiamo che non ci sarà posto per decine di migliaia di lavoratori Fca nel prossimo piano disindustriale, lavoratori che va ricordato stanno già soffrendo da anni i sacrifici imposti dal padrone, anche in termini economici.
Con la produzione in Italia di soli SUV e berline di lusso si perderanno migliaia di posti di lavoro, e questo non possiamo permettercelo.
È inutile fare l’elenco stabilimento per stabilimento del numero di esuberi, ognuno di noi che vive la propria realtà sa esattamente quanti lavoratori salteranno con il nuovo piano disindustriale.
Il primo giugno, a Balocco, verrà sferrato un colpo durissimo alla classe metalmeccanica italiana, chi rimarrà a lavoro dovrà subire ulteriori pressioni e ricatti, chi verrà mandato a casa dovrà fare i conti con il dramma della disoccupazione.
Oggi forse potrebbe essere già tardi per riprendere in mano un minimo di lotta per la sopravvivenza nostra e dei nostri colleghi, però dobbiamo provare a reagire.
È arrivato il momento di unire le forze operaie, sociali e sindacali per organizzare un primo appuntamento il primo giugno, un appuntamento che non può essere soltanto la dimostrazione che esistiamo, servirebbe veramente a poco, ma deve lanciare un messaggio di grande protesta, di determinazione a proseguire in un percorso di lotta che andrà avanti fin quando non vedremo riconosciute tutte le nostre ragioni.
Invitiamo quindi tutti i sindacati a proclamare per il giorno 1 giugno 8 ore di sciopero a turno in tutti gli stabilimenti Fca e indotti.
Invitiamo tutti i lavoratori e i cittadini che potranno raggiungere Balocco il giorno 1 giugno ad unirsi alla manifestazione che gli operai autorganizzati Fiat Fca stanno organizzando per quella occasione.
Tutti noi sappiamo quanto il momento sia delicato, la storia ci insegna che soltanto lottando tutti insieme contro il padrone possiamo provare a sconfiggerlo, divisi ci aspetta un futuro di sconfitte, così come divisi stiamo affrontando un presente da sconfitti.
Mettiamo da parte le spaccature sindacali e facciano vedere di che pasta sono fatti gli operai quando marciano gli uni affianco agli altri.
Operai Autorganizzati FIAT Fca

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