La giornata di mobilitazione per il lavoro, contro lo sfruttamento dello slai cobas per il sindacato di classe di martedì 30 giugno ha segnato un passo avanti nella consapevolezza dei lavoratori della giusta strada di unire le vertenze per essere più forti nella stessa battaglia a difesa dei posti di lavoro, cosa che normalmente i sindacati confederali non fanno, tenendo isolati le singole aziende vertenza per vertenza, mentre in questa occasione i lavoratori di varie aziende si sono riconosciuti parte della stessa classe che produce la ricchezza del paese.
Nella assemblea che si è tenuta fuori dal tribunale a cui hanno partecipato oltre alle 3 aziende in lotta contro i licenziamenti anche delegati della Kuehne Nagel e lavoratori di altre aziende, nell'attesa della conclusione dell'udienza per il processo LDD che ha portato allo scandaloso rinvio a dicembre della prossima udienza, su cui torneremo più approfonditamente, si è deciso di riprendere la mobilitazione con iniziative più adeguate a mettere sotto i riflettori l'operato degli enti preposti che devono rispondere ai lavoratori sugli accordi sindacali e sulle condizioni di sfruttamento che portano alla chiusura delle fabbriche, tra cui l'Inps e in particolare la direzione provinciale del lavoro, rappresentante del ministero del lavoro e quindi del governo Renzi-Poletti in prima fila nell'attacco ai diritti dei lavoratori con leggi a favore dei padroni.
Quindi un'iniziativa che non finisce ma riparte più forte e decisa contro il sistema capitalista che nella crisi attacca i lavoratori mentre aumentano i profitti delle aziende.
a seguire alcuni video della giornata e l'unico articolo apparso sul "giorno", mentre il resto della stampa presente per l'udienza calderoli-kienge ha volutamente censurato.
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