Milano, il corteo arriva in piazza Scala: “Blocchiamo il governo, Palestina libera”

Il corteo studentesco di Milano “contro la scuola del genocidio” è giunto in piazza della Scala, ribattezzata dai pro Pal “piazza Gaza”, dove i ragazzi hanno appeso un grande striscione con su scritto “Palestina libera dal fiume fino al mare”. “Le piazze del 14 novembre – si legge nel comunicato dell’Uds – esprimono una ferma condanna contro il genocidio in corso a Gaza e contro la complicità del governo italiano, che continua a sostenere la guerra e a tacere di fronte ai bombardamenti che colpiscono scuole, ospedali e università.

Flash mob a Milano: imbavagliati davanti alla prefettura

Un gruppo di studenti si è simbolicamente imbavagliato al passaggio del corteo da largo 11 settembre, a poche decine di metri dalla Prefettura di Milano.
"Manifestiamo contro questo governo che ci vuole impauriti e schiavi dei loro programmi. La loro violenza non può fermare la nostra voce", ha spiegato al megafono una rappresentante degli studenti.

Roma, i collettivi verso l’Ufficio scolastico regionale

Il corteo dei collettivi romani è passato davanti al Colosseo. I loro cori hanno richiamato anche i turisti, che hanno distolto gli occhi dall’Anfiteatro Flavio e girato gli obiettivi delle macchine fotografiche verso i manifestanti. I ragazzi hanno ottenuto l’autorizzazione ad attraversare il centro della città per raggiungere la sede dell’Ufficio scolastico regionale – l’ente ministeriale che si occupa di istruzione sul territorio laziale – in via Frangipane, a Monti.

Gli universitari in piazza a Firenze: “Mancano centinaia di posti letto”

Sciopero anche a Firenze questa mattina per la mobilitazione indetta su scala nazionale da Udu-Sinistra universitaria. Presidio simbolico, con una rappresentanza di studenti e della Flc Cgil, davanti alla residenza Calamandrei di viale Morgagni per “contestare il modello di università e di diritto allo studio portato avanti dalle forze politiche di questo Paese”, spiegano i promotori, in cui si intrecciano tematiche nazionali, per un'università pubblica e autonoma e questioni locali.

A Roma fantocci di Meloni, Gasparri e Bernini

Davanti al ministero dell'Istruzione gli studenti hanno sollevato un cartello con il volto della premier Meloni con l'elmetto sul capo, l'hanno poi imbrattato lasciando le impronte di mani sporche di vernice rossa. Intanto, altri studenti hanno sollevato, indossando al contrario la maschera della presidente Meloni con il fez, tre fantocci della premier, del senatore Maurizio Gasparri, e della ministra dell'Università Anna Maria Bernini. Il corteo si sta dirigendo verso il ministero dell'Università.

L’unione degli studenti: 10mila in piazza a Milano

Secondo l'Unione degli studenti sono 10mila i partecipanti alla protesta a Milano, ma manifestazioni si svolgono in tutta la regione e lo sciopero continuerà fino a fine giornata quando, al termine di ogni mobilitazione, si svolgerà un’assemblea studentesca in ogni territorio.

A Roma lancio di uova e vernice contro il ministero

Gli studenti in corteo a Roma sono arrivati davanti al ministero dell'Istruzione e del Merito, dove poco prima i collettivi autonomi dei licei della città – che stanno manifestando separatamente e sono diretti all'ufficio scolastico regionale – hanno lanciato vernice rossa e uova. Gli ingressi del Mim sono presidiati dal cordone delle forze dell'ordine in assetto antisommossa, gli studenti chiedono quindi di abbassare gli scudi perché è "una manifestazione pacifica", sottolineano.


Bologna, il corteo verso l’Anci: tafferugli e cariche della polizia

Tensione e cariche a Bologna, dove un corteo di collettivi vuole raggiungere la zona della fiera per contestare i ministri ospiti all'assemblea Anci. Al ponte di San Donato, la polizia in tenuta antisommossa ha bloccato il corteo a metà del ponte, impedendo il passaggio. C'è stato qualche tafferuglio con i manifestanti che hanno provato a passare. La testa del corteo ha provato a sfondare, le forze dell'ordine hanno fatto retrocedere gli attivisti. Dopo una carica, i manifestanti hanno fronteggiato i poliziotti gridando "corteo, corteo".

Sicilia, la protesta degli studenti da Palermo a Catania: “Più scuole, non basi militari”

Da Palermo a Catania, l’eco della protesta attraversa la Sicilia, dove gli studenti intrecciano le loro battaglie su scuola, giustizia sociale e ambientale.

Roma, davanti al ministero bruciato un cartello con il volto di Valditara

A Roma i collettivi autorganizzati si sono dati appuntamento alle 10 in viale Glorioso, a Trastevere, con lo slogan: “Soldi alla scuola, non alla guerra”. I ragazzi sono già arrivati al ministero dell’Istruzione, dove è stato bruciato un cartello con il volto del ministro Valditara.

Milano, gli studenti in sciopero: corteo con fumogeni e musica

Megafoni, musica, bandiere e striscioni dei collettivi. Anche a Milano gli studenti scendono in piazza contro “la guerra, il governo, il genocidio” e i tagli all’istruzione. È partita da largo Cairoli la manifestazione studentesca che attraversa le vie del centro, in adesione alla mobilitazione nazionale indetta dall’Unione degli Studenti.

I manifestanti a Roma: “Bruciamo il fascismo, cacciamo il governo”

A Roma i manifestanti hanno bruciato con i fumogeni alcuni cartelli con le immagini delle svastiche e delle recenti aggressioni da parte di gruppi di estrema destra nelle scuole durante le occupazioni. Sopra le fotografie la scritta “bruciamo il fascismo, cacciamo il governo”. Qualcuno, tra gli studenti, indossa maschere con il volto della premier Giorgia Meloni: sulla bocca dell'immagine di cartone una croce rossa, mentre sul capo un "fez fascista", con il simbolo coperto dal logo di Fratelli d'Italia modificato in "Fratelli d'Israele".

Il corteo a Roma: “Soldi alla scuola e non alla guerra”

"Soldi alla scuola e non alla guerra. Cacciamo il governo". Questo uno degli striscioni mostrati dagli studenti nel corteo a Roma, appena partito da piazzale Ostiense, al suono delle sirene, per il "No Meloni day". La manifestazione raggiungerà il ministero dell'Istruzione e del Merito a Trastevere.

Bologna, la protesta di collettivi universitari e pro Pal: “Bernini dimettiti”

È partita dalla sede del rettorato la protesta del “No Meloni day” a Bologna. Almeno in 500 attivisti e studenti dei collettivi universitari Osa e Cambiare Rotta, come del gruppo dei Giovani Palestinesi, stanno attraversando via Zamboni, in piena zona universitaria, chiedendo a gran voce le dimissioni della ministra dell’Università Anna Maria Bernini e del rettore Giovanni Molari.

Studenti in piazza a Bari per scuola e università pubbliche

Le accuse sono le stesse mosse nei riguardi di Giuseppe Valditara, ministro dell'Istruzione e del Merito, a Bari nel pomeriggio di ieri per la presentazione del suo ultimo libro. "Vogliono rendere scuola e università pubblica un lusso per pochi, a suon di tagli ai finanziamenti e manovre che tolgono spazio a noi studenti", dicono dalle associazioni Udu, Uds e Zona Franka. Stamattina doppio presidio, a partire dalle 9, fra piazza Umberto e piazza Prefettura.

“Agitiamoci”: lo striscione sulla terrazza del Pincio

“Agitiamoci”: questa mattina, dal Pincio, è partita la mobilitazione studentesca nazionale in occasione della Giornata internazionale dello Studente con lo striscione calato dalla Rete degli Studenti Medi e l’Unione degli Universitari. “Il vento del cambiamento è partito da qui, dalla voce degli studenti: non ci fermeranno, vogliamo una scuola e un’università pubbliche, accessibili e libere”.

La mobilitazione in 50 piazze

Cinque cortei in Abruzzo, uno in Basilicata, uno in Calabria, quattro in Campania, tre in Emilia Romagna, due in Friuli Venezia Giulia, tre nel Lazio, due in Liguria, nove in Lombardia, uno nelle Marche, sei in Puglia, uno in Piemonte, due in Sardegna, quattro in Sicilia, tre in Toscana, uno in Veneto e due in Umbria. Sono una cinquantina le piazze – tra cortei, sit-in e flash mob – chiamate dall’Unione degli studenti sotto lo slogan “Un’altra scuola, un altro mondo è possibile”.