sabato 17 settembre 2016
pc 17 settembre - Con Abdessalam El Danaf nel cuore, odio di classe contro i padroni assassini
Abdelssalam
El Danaf, aveva 53 anni e 5 figli, era un operaio, un lavoratore che doveva lavorare per vivere e campare la famiglia ma era un operaio che con altri operai lottava per conquistare diritti basilari sul lavoro e per la vita, più che giusti e legittimi contro una condizione di super-sfruttamento e oppressione imposta loro come nuovi schiavi dai bastardi padroni.
L'ODIO DEI
PADRONI VERSO GLI OPERAI, I LAVORATORI, E IN PARTICOLARE VERSO QUELLI CHE
LOTTANO, CHE SI RIBELLANO, E' COSI' PROFONDO CHE, PER LA LORO SETE INARRESTABILE DI PROFITTO, ARRIVANO AD UCCIDERLI...
TOCCA A NOI OPERAI, LAVORATORI, PRECARI... CHE FACCIAMO PARTE DI UN'UNICA CLASSE, LOTTARE CONTRO I PADRONI SFRUTTATORI E ASSASSINI, CONTRO QUESTO SISTEMA CHE SFRUTTA E UCCIDE I PROLETARI, CON IL GIUSTO E LEGITTIMO ODIO
DI CLASSE PER LOTTARE E LIBERARCI DA OGNI OPPRESSIONE E SFRUTTAMENTO.
Siamo al fianco della famiglia di Abdelssalam El Danaf, dei suoi compagni di lotta e di tutti gli operai in lotta che stanno protestando e che oggi manifestano e Piacenza.
Gli Assistenti precari in lotta a Palermo
organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo
pc 17 settembre - Ilva Taranto ennesima morte sul lavoro - GOVERNO ASSASSINO!
Un altra vita operaia spezzata all'ilva Taranto. Muore un operaio all'afo 4
Siamo vicini alla famiglia
Basta con il lavoro che costa la Vita per la produzione per il profitto
Basta con il lavoro che costa la Vita per la produzione per il profitto
Fermare subito tutta la fabbrica
Vogliamo lotta ad oltranza contro i gestori della fabbrica e il governo che li ha messi
Solidarietà
Cambiamento
Vogliamo lotta ad oltranza contro i gestori della fabbrica e il governo che li ha messi
Solidarietà
Cambiamento
Operai, lavoratori, precari, disoccupati dello Slai Cobas Taranto
pc 17 settembre - Messaggi di solidarietà alla compagna del MFPR indagata, perquisita, criminalizzata per non avere taciuto contro stupratori e chi li difende
QUESTA SOCIETA' CAPITALISTA E MASCHILISTA CI VUOLE ZITTIRE IN TUTTE LE FORME, MA NON CI FARANNO MAI STARE ZITTE!
TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA' ALLA NOSTRA COMPAGNA DI LOTTA, CHE ABBIAMO CONOSCIUTO AL SEMINARIO DEL MFPR A PALERMO IN OCCASIONE DEL 20 ANNIVERSARIO DEL MFPR! LA NOSTRA DOPPIA LOTTA NON SI DEVE FERMARE!
LE PRECARIE ASSISTENTI DISABILI IN LOTTA A PALERMO
La massima solidarieta' a voi
Catia
Forte solidarietà e un abbraccio , insieme vinceremo, la repressione aumenta la rabbia e non ci fa per niente paura!! Ciao Layla
Fiorella Onofri Tutta la mia solidarietà a voi
Università Negativa nulla scalfisce l'impeto della compagna
Ce la siamo cercata..e'una frase disgustosa e priva di senso logico...di certo se cerco qualcosa non devo tornare con lacerazioni e ecchimosi di certo se cerco qualcosa non cerco qualcuno che mi umili che mi taccia con bastonate solidarieta'massima a luigia e a chi lotta per i diritti delle donne oppresse
TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA' ALLA NOSTRA COMPAGNA DI LOTTA, CHE ABBIAMO CONOSCIUTO AL SEMINARIO DEL MFPR A PALERMO IN OCCASIONE DEL 20 ANNIVERSARIO DEL MFPR! LA NOSTRA DOPPIA LOTTA NON SI DEVE FERMARE!
LE PRECARIE ASSISTENTI DISABILI IN LOTTA A PALERMO
La massima solidarieta' a voi
Catia
Forte solidarietà e un abbraccio , insieme vinceremo, la repressione aumenta la rabbia e non ci fa per niente paura!! Ciao Layla
Fiorella Onofri Tutta la mia solidarietà a voi
Università Negativa nulla scalfisce l'impeto della compagna
Ce la siamo cercata..e'una frase disgustosa e priva di senso logico...di certo se cerco qualcosa non devo tornare con lacerazioni e ecchimosi di certo se cerco qualcosa non cerco qualcuno che mi umili che mi taccia con bastonate solidarieta'massima a luigia e a chi lotta per i diritti delle donne oppresse
SONIA MEDDA Palermo
Compagne sono daccordo con quello che scrivete e trovo anch'io disgustoso quello che dicono e fanno in questi giorni pieni di odio e violenza verso donne e ragazze. Violenza in-civile e istituzionale.
saluti solidali e di lotta
pia covre - Comitato per i diritti civili delle prostitute
Dalle lavoratrici MFPR di Taranto
A parte la gravità di un
procedimento penale verso la compagna del Mfpr de L'Aquila, per una lettera
giustissima e pienamente legittima (l'avvocato si sente "diffamato"
per una lettera e non per il fatto di aver a suo tempo difeso uno stupratore,
quasi assassino),
E' GRAVISSIMO CHE PER UNA
LETTERA, TRA L'ALTRO PUBBLICA, ABBIANO FATTO LA PERQUISIZIONE E I RELATIVI
SEQUESTRI.
QUESTO È UN ABUSO DI POTERE
ILLEGALE, DA PARTE DELLA PROCURA E DEI CARABINIERI, CHE NON HA ALCUNA
GIUSTIFICAZIONE, E CHE NOI DOBBIAMO DENUNCIARE IN TUTTE LE FORME e pretendere
l'immediata fine dell'azione persecutoria, la restituzione degli strumenti
sequestrati.
E' chiaro che il tipo di
intervento vuole soprattutto intimidire, minacciare. Ma anche questi hanno
sollevato una pietra che gli deve ricadere sui piedi!
Noi non abbiamo nulla da cui
"difenderci", ma abbiamo da rafforzare la denuncia e la lotta verso
lo Stato che protegge i suoi stupratori e reprime le donne che lottano -
questo, in occasione anche dell'avvicinarsi della giornata mondiale contro la
violenza sessuale deve essere chiaro. A questo Stato vanno bene chi al massimo
si lamenta di stupri e femminicidi e chiede a questo stesso sistema, ai suoi
uomini, di "difendere le donne"; mentre reprime chi lotta apertamente
contro il sistema sociale che alimenta, sviluppa, copre la violenza contro le
donne.
Chiaramente non è un caso che
venga preso di mira l'Mfpr (Da L'Aquila a Taranto - sulla questione processo
per diffamazione da parte avv. stupratore di Carmela - per cui c'è processo il
30 gennaio 2017); viene attaccata e si tenta di mettere a tacere e fermare, una
realtà organizzata delle donne, proletaria e rivoluzionaria.
Le lavoratrici, precarie,
disoccupate del Mfpr di Taranto, si rivolgono e fanno appello soprattutto a livello
di massa a respingere questa provocazione repressiva.
Questa denuncia e azioni
conseguenti le porteremo anche nelle iniziative che stiamo organizzando per la
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLE LAVORATRICI, PRECARIE, DISOCCUPATE, IMMIGRATE,
BRACCIANTI, DI FINE NOVEMBRE.
Per cui ricordiamo a tutte
l'assemblea del 29 settembre a Taranto
*****
Riportiamo di seguito la lettera
incriminata e una breve cronistoria dei fatti:
pc 17 settembre - La lotta degli operai della logistica deve estendersi, unirsi ed elevarsi, per far pagare caro questo assassinio dei padroni
"Questo il nostro fratello non è morto , lui è (Shaheed) perché lui stava lottando per il suo diritto, quelli chi non possono chiedere i suoi diritti non sono uomini."
venerdì 16 settembre 2016
pc 16 settembre - Sindacato Uil sotto processo: Crociere e gioielli con i soldi dei lavoratori... a fronte della nuova schiavitù del lavoro...
A processo vertici Uil: "Crociere e gioielli con i soldi del sindacato"
La Repubblica
Accuse al segretario Barbagallo e al suo predecessore
Angeletti. "I due viaggi nei mari d'Europa sono costati 16mila euro
ciascuno"
ROMA - In crociera con i soldi della Uil.
È l’accusa di cui devono rispondere il segretario nazionale Carmelo Barbagallo e il suo predecessore Luigi Angeletti: i due sono infatti imputati
per concorso in appropriazione indebita con altri sei esponenti di spicco del
sindacato. Ma non è tutto, perché i pm Stefano Pesci e Paolo Marinaro
sostengono che, tra il marzo del 2010 e il maggio del 2012, i soldi della Uil
siano stati spesi anche per l’acquisto di gioielli da Swarovski per oltre 7mila
euro e un soggiorno al “California Camping Village”, in Toscana.
Con
Barbagallo e Angeletti si trovano a processo numerosi altri dirigenti della
Uil: Goffredo Patriarca, Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore Bosco,
Luigi Simeone e Ubaldo Conti.
A
inchiodarli ci sono i movimenti bancari. Che rivelano anche le curiose
motivazioni con cui le vacanze sono state contabilizzate: la causale che ha
permesso di sbloccare i 16.456 euro indispensabili per finanziare la vacanza di
Angeletti e Barbagallo dava questa indicazione: "Contributo per progetto
condiviso". Proprio così veniva spiegato, il 22 marzo del 2010, dal conto
corrente di Uil Trasporti, Uil Pensionati e Uil Pubblica amministrazione il
bonifico a favore di Costa Crociere.
pc 16 settembre - I padroni guadagnano sempre più milioni di milioni... a fronte della nuova schiavitù del lavoro e dei morti sul lavoro
Banchieri italiani, stipendi in crescita. Ecco i più pagati
Da sinistra, Roberto Nicastro, dg UniCredit fino al 30 settembre 2015, Federico Ghizzoni, ad UniCredit, Samuele Sorato, ad e dg Banca popolare di Vicenza fino al 12 maggio 2015
Molte banche
sono ancora nella bufera, ma gli stipendi dei banchieri italiani sono aumentati
nel 2015. L’inchiesta del Sole 24 Ore mostra un pressoché generale incremento
dei compensi complessivi .
A far
scattare gli aumenti sono i bonus per i risultati ricevuti da molti manager, la
quota di stipendio variabile che si aggiunge al fisso in busta paga, molti
hanno potuto aggiungere le azioni gratuite date in premio, in qualche caso le
stock option. Tutti i dati del pay watch in questo articolo e nella
tabella sono al lordo delle tasse, che si mangiano la metà e più dei compensi
totali.
Poi ci sono
le buonuscite. Come quella che ha fatto balzare al primo posto Roberto
Nicastro, direttore generale di UniCredit fino al 30 settembre 2015. In totale
ha ricevuto 6,964 milioni lordi: circa 1,6 milioni di stipendio, di cui 350mila
di bonus, più 5,39 milioni di buonuscita.
Nel 2014
Nicastro aveva guadagnato 1,5 milioni. Adesso percepisce 400mila euro l’anno
come presidente delle “good bank”, le quattro nuove banche create il 22
novembre 2015 nel dissesto di Banca Marche, Popolare Etruria, CariFerrara e
CariChieti.
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