I SOGNI SON
DESIDERI, CARO DELRIO... MA SPESSO SONO DESTINATI A RIMANERE TALI
L’edizione telematica del Piccolo di Alessandria di
martedì tredici settembre riporta, in un articolo non firmato, alcune
dichiarazioni che il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – il
reggiano Graziano Delrio – ha rilasciato il giorno prima a margine della sigla
di un Protocollo di sviluppo dei Comuni piemontesi interessati dalla
devastazione dovuta al passaggio dell’insensato Terzo Valico ferroviario dei
Giovi.
Il punto centrale dello sproloquio del politicante
democristiano – è cresciuto politicamente nelle file di Democrazia e Libertà,
meglio conosciuta come la Margherita – è il seguente: “il Terzo valico si farà.
E saremo pronti all’appuntamento del 2021 con gli svizzeri, che stanno andando
avanti con i loro lavori”.
L’accolito del Diversamente Sincero mente
spudoratamente: anche se fosse – ma, anche se scavassero ventiquattro ore al
giorno, per trecentosessantacinque giorni all’anno, senza sosta e senza
intoppi, è oggettivamente impossibile – che la linea ad alta capacità Genova
Fegino-Rivalta Scrivia venisse completata in tempo, appare ridicolo affermare
che gli svizzeri arrivino, alla stessa data, nella campagna alessandrina.
E’ molto probabile, anzi, che il Governo di Berna non
sappia neppure che – oltre ad accollarsi i lavori sul proprio territorio – deve
continuare a costruire la nuova linea fino alle porte di Tortona; perché questo
è il senso delle parole del Delrio: l’appuntamento per l’anno indicato ha
soltanto un modo, ancorché teorico, di avverarsi, ed è quello che ho testé
espresso.
Se anche fosse vero ciò che sostiene il ministro
emiliano – in questo coadiuvato dai media elvetici – cioé che in Svizzera i
lavori stanno procedendo spediti, appare inverosimile che tra cinque anni siano
terminati i lavori del versante italiano: tanto più che non risulta essere
ancora stato presentato un progetto definitivo di tratta ferroviaria ad alta
capacità tra Rivalta Scrivia ed il traforo del San Gottardo.
Inoltre, la sensazione è che gli extracomunitari
confinanti siano convinti che il Terzo Valico ferroviario dei Giovi termini,
come da sempre propagandano falsamente i governi italiani che si sono succeduti
nel tempo, a Milano: chissà se scoprissero che in realtà è lungo solo
cinquantatre chilometri – e si ferma nelle campagna alessandrina – se sarebbero
intenzionati a continuare a collaborare a questa follia totalmente inutile.
Bosio (Al), 14 settembre 2016
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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