sabato 22 febbraio 2020

pc 22 febbraio - Sbirri stupratori condannati

Firenze, studentesse americane violentate: condannato a 5 anni e 6 mesi Pietro Costa, uno dei due carabinieri indagati
Per l'ex militare è scattata anche l'interdizione dai pubblici uffici: dovrà pagare un risarcimento alla vittima, al Comune di Firenze. L'altro collega in servizio quella sera, l’ex appuntato Marco Camuffo, era già stato condannato a 4 anni e 8 mesi.





Il tribunale di Firenze ha condannato a 5 anni e 6 mesi l’ex carabiniere Pietro Costa, uno dei due militari accusati di violenza sessuale per aver abusato di due studentesse americane nella notte tra il 6 e il 7 settembre 2017 dopo averle riaccompagnate a casa dalla discoteca con l’auto di servizio. Costa era imputato nel processo insieme al collega di servizio, l’ex appuntato Marco Camuffo, che era già stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione in rito abbreviato l’11 ottobre 2018.
Costa, presente in aula per tutta l’udienza, si è allontanato prima della lettura della sentenza. I giudici lo hanno condannato anche all’interdizione perpetua dai pubblici uffici e al risarcimento dei danni alle parti civili, stabilendo una provvisionale di 30mila euro a favore della vittima che lo accusa della violenza sessuale.

pc 22 febbraio - Messico il governo narcoterrorista sostenuto dall'imperialismo Usa uccide un' altra attivista sociale

MÉXICO. Isabel Cabanillas fue asesinada

La activista y artista Isabel Cabanillas de la Torre fue asesinada y su cuerpo localizado este domingo, presentaba varios impactos de bala, previamente había sido reportada como desaparecida.
El cuerpo de la joven defensora de los derechos de las mujeres y los derechos laborales, fue hallado en el centro de Ciudad Juárez, poco después fue identificada, informó la Fiscalía Especializada de la Mujer.
Cabanillas, de 26 años, era pintora y miembro del colectivo «Hijas de Nuestra Maquilera Madre». Tenía un hijo pequeño.
Desde la noche del pasado viernes, familiares de la activista no sabían nada de ella, y de acuerdo con La Jornada, fue la madrugada del sábado que fue localizada, pero hasta este domingo sus familiares la identificaron. La víctima tenía impactos de bala en el tórax.
Tras darse a conocer la noticia de la muerte de la también diseñadora de ropa, familiares, amigos e integrantes de distintos colectivos feministas se manifestaron en las calles para exigir justicia.

pc 22 febbraio - Palermo. Condannati quindici operai della Gesip per i blocchi stradali del 2012

Adesso basta! uniamo le forze contro repressione e decreti sicurezza


Il tribunale di Palermo, ha condannato a tre anni di carcere ciascuno quindici operai che nel settembre 2012, nell’ambito di una protesta organizzata dagli operai di una società partecipata dal Comune, la Gesip, bloccarono le strade e i trasporti a Palermo. Centinaia di operai rischiavano il posto di lavoro. Furono bloccati i treni, fermato il traffico, blocchi stradali.
Il magistrato, nel contesto creato dai nuovi Decreti Sicurezza, ha dunque usata la mano pesante nei confronti di un gruppo operai condannate a pene molto dure per il tipo di reati contestati: interruzione di pubblico servizio, blocco ferroviario, manifestazioni non autorizzate. Nella stessa sentenza sono stati assolti altri nove operai.

pc 22 febbraio - Riprendere la campagna internazionale per la liberazione dei prigionieri politici in India - info csgpindia@gmail.com


pc 22 febbraio - Nelle fabbriche del foggiano mafia padronale e mafia sindacale in azione

Foggia, lo strano caso delle auto incendiate ai sindacalisti Fim Cisl

estratti da il Manifesto
Nel giro di meno di una settimana due macchine incendiate ad altrettanti dirigenti dello stesso sindacato: la Fim Cisl. Nella nottata di mercoledì scorso a Foggia era stata data alle fiamme l’auto di Donato Ambrosio, 65 anni. Quattro giorni più tardi stessa sorte per Michele Longo, 55 anni, a Rignano Garganico.

L’auto incendiata al sindacalista Fim a Foggia
La Fim sa benissimo quello che sta avvenendo e non faccia l'ipocrita...quando scrive che si trovano a svolgere la loro attività sindacale in un territorio lacerato dalla violenza criminale...con riferimento invece al «clima pericoloso» «che sta crescendo «attorno all’industria». I due sindacalisti infatti sono delegati rispettivamente delle due fabbriche più grandi della città: la Sofim Cnh del gruppo Fiat che ha 1.800 dipendenti e la Alenia-Leonardo con circa mille dipendenti. In entrambe le aziende la Fim è un sindacato forte – nel settembre 2016 in Sofim ben 150 iscritti al Fismic, più quasi tutti i dirigenti e due Rsa passarono alla Fim – con buoni rapporti con le proprietà e i dirigenti. Negli ultimi mesi sia Leonardo che Sofim avevano in programma assunzioni e in entrambi i casi sono state bloccate: in Sofin le stabilizzazioni previste

pc 22 febbraio - E' in corso la settimana di mobilitazione per la diffusione del giornale proletari comunisti - mentre è in preparazione l'uscita del nuovo numero

venerdì 21 febbraio 2020

pc 21 febbraio - Rovigo. Polizia nelle scuole, studenti in piazza. Denuncia e corteo la risposta


A Rovigo questa mattina è in strada un manifestazione che vede protagonisti studenti e studentesse di alcuni istituti superiori per protestare contro le recenti ingerenze degli agenti di Polizia, fin dentro i locali delle scuole, con i cani antidroga a frugare negli effetti personali degli studenti, a detta di questi, con modalità ben poco riconducibile a uno “Stato democratico”.
A dicembre l’Operazione Titti della questura aveva portato a una maxi operazione in città che aveva condotto a due arresti e la certificazione di un aumento dello spaccio soprattutto di sostanze pesanti, come l’eroina. In questo clima le unità cinofile hanno intensificato le attività cosiddette di “prevenzione”, che però secondo gli studenti hanno ben presto prevaricato le modalità consentite,

pc 21 febbraio - Ai compagni di Soccorso rosso internazionale - unirsi in un patto di unità azione - Soccorso rosso proletario




Milano – L’Università sgombera – La polizia scheda gli studenti

Gennaio 2020 Michele dell’Assemblea di Scienze Politiche di Milano ci racconta dei fatti avvenuti a pochi metri dalla sede di SciPol martedì 14 gennaio. Durante quella giornata un corteo aveva attraversato i luoghi più frequentati della facoltà in risposta agli sgomberi avvenuti sotto le festività natalizie. 

15 – 29 Gennaio 2020 – Giornate di mobilitazione internazionale per la liberazione di Ahmad Sa’adat e dei/delle prigionieri/e palestinesi

In questi giorni si sta svolgendo una mobilitazione internazionale, indetta dal 15 al 29 gennaio 2020, a sostegno della liberazione di Ahmad Sa'adat e di tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane, organizzata dalla "Campagna per la liberazione di Ahmad Sa'adat", Samidoun (Rete di solidarietà a sostegno dei prigionieri palestinesi) e altre organizzazioni. Ahmad … Continua a leggere 15 – 29 Gennaio 2020 – Giornate di mobilitazione internazionale per la liberazione di Ahmad Sa’adat e dei/delle prigionieri/e palestinesi



La lunga storia di lotta del Soccorso Rosso Internazionale

da http://www.secoursrouge.org 29 dicembre 2019 Nascita Soccorso Rosso Internazionale Il 29 dicembre 1922, "Secours Rouge International", il primo con questo nome, fu fondato a Mosca su iniziativa della "Società degli antichi bolscevichi" come associazione di sostegno e solidarietà internazionale ai combattenti della rivoluzione. Questo primo Soccorso Rosso (MOPR in russo) stava diventando un'organizzazione di massa… Continua a leggere La lunga storia di lotta del Soccorso Rosso Internazionale

pc 21 febbraio - Taranto - una fogna chiamata Marina Militare-Arsenale-Base navale in mar grande

Anche qui ci sono tutti dentro, padroni e padroncini - autorità militari - istituzioni locali - sindacati - con stampa e  tv prezzolata di riferimento. 

Marina Militare, corruzione e turbativa d’asta: 12 arresti a Taranto

Operazione della Guardia di Finanza. Coinvolti diversi imprenditori, due ufficiali e due dipendenti civili della Forza Armata. Ecco i nomi


La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Taranto ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di 12 persone indagate, a vario titolo, per associazione per delinquere, turbata libertà degli incanti, corruzione e furto aggravato.
Le indagini, condotte dai militari del Nucleo di Polizia Economico – Finanziaria, hanno riguardato l’aggiudicazione degli appalti relativi ai lavori di ammodernamento e riparazione di unità Navali in dotazione alla Marina Militare di Taranto.
Tra i destinatari del provvedimento figurano diversi imprenditori, (Armando De Comite, indicato come promoter, Angelo Raffaele Ruggero, Alessandro Persio, Fabio Greco, Nicola Pletto, Giovanni Pletto, Giona Guardascione e Giacinto Persico), due ufficiali della Marina Militare (il direttore dell’Arsenale, il contrammiraglio Cristiano Nervi e il tenente di vascello Antonio Di Molfetta) e due dipendenti civili della Forza Armata, Abele D’Onofrio, assistente amministrativo presso l’Arsenale e Federico Porraro, funzionario amministrativo responsabile di due magazzini della direzione di commissariato della Marina militare.
L’indagine svolta ha permesso di far emergere l’esistenza di un’associazione per delinquere, composta da imprenditori tarantini, in grado di pilotare a proprio favore le aggiudicazioni degli appalti banditi dall’Arsenale e dalla Stazione Navale della Marina Militare di Taranto.
Il gruppo d’affari, con la connivenza di un ufficiale della Marina Militare in servizio presso l’Arsenale di Taranto, è riuscito ad aggiudicarsi, nei mesi da ottobre a dicembre 2018, 15 appalti per un totale di € 4.800.000,00. In particolare, dalle indagini è emerso che per una gara di circa 3 milioni

pc 21 febbraio - 50 denunce agli antifascisti a Genova - massima solidarietà


pc 21 febbraio - Torino "PER LA VERITA'" - lettera dell'Assemblea dottorand*, precar* e docenti del Campus Luigi Einaudi


FEB25


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il testo della lettera dell'Assemblea dottorand*, precar* e docenti del Campus Luigi Einaudi in merito alle provocazioni poliziesche della scorsa settimana al Campus di Torino, e alla campagna diffamatoria verso alcuni lavoratori dell'università.
PER LA VERITA’
Da molti anni alcune rumorose forze politiche e culturali, caratterizzate da un nazionalismo grottesco, usano le vicende storiche che attraversarono il cosiddetto confine orientale dell’Italia nei primi anni quaranta del Novecento per rivalutare il ventennio fascista e le figure che lo incarnarono: Mussolini, in primo luogo. Intorno al “giorno del ricordo”, si gioca una partita ideologica che punta a rimuovere il collaborazionismo del regime fascista con il nazismo e nascondere i crimini contro l’umanità compiuti dall’esercito italiano. È invece in tale contesto che la questione delle Foibe andrebbe inserita.
Tuttavia, in una città come Torino, insignita molti anni fa di una medaglia al valore per ricordarne l’impegno antifascista nelle Resistenza, sono ormai frequenti le aggressioni di stampo neofascista e antisemita, con scritte ingiuriose e minacciose sotto le abitazioni dei discendenti di alcuni dei protagonisti di quella stagione antica e degli antifascisti di oggi. Aggiungiamo l’aggressione allo

pc 21 febbraio - Nel ghetto di Rignano - tende al vento e chi ci fa la cresta - c'è dentro la USB? - Una denuncia

Comitato lavoratori delle campagne
Nel Gran ghetto di Rignano, dopo l'incendio che la notte del 3 dicembre aveva distrutto le abitazioni di moltissime persone, la protezione civile aveva allestito a fine gennaio 25 tende per far fronte all’ ”emergenza”. Solo qualche settimana dopo però, a causa delle forti folate di vento, le tende erano state spazzate via lasciando nuovamente le persone senza un posto dove stare. Era allora stato annunciato dalla Prefettura, sempre come risposta emergenziale, l’allestimento di vari container nello stesso luogo, che sarebbero dovuti arrivare nella giornata di ieri. Non solo i container non si sono ancora visti, ma, come molti testimoni ci confermano, chi da questa situazione vuole trarci vantaggio non ha perso tempo a farsi avanti. Sembra infatti che l’USB, attraverso i suoi delegati che vivono al Gran Ghetto, stia ponendo come condizione d’accesso ai container il pagamento obbligatorio della tessera al costo di 60 euro. Chi non paga la tessera, non potrà essere registrato nelle liste di chi avrà accesso ai container. Se ancora ce ne fosse bisogno, questa è l'ennesima riprova dei gravi danni che quest’organizzazione continua a causare alla vita delle persone, continuando, come ha già fatto molte altre volte in passato, a lucrare sulle tragedie e dimostrando spudoratamente la connivenza con quelle stesse istituzioni, a livello regionale e nazionale, che in altre sedi critica apertamente.
Questa squallida vicenda fa il pari con ciò che, nelle stesse settimane, è accaduto e sta accadendo a Casa Sankara, in zona San Severo. Decine di container montati ad agosto 2019, con tanto di intervento e inaugurazione in pompa magna da parte del presidente della regione, restano ad oggi vuoti. La situazione  risulta paradossale se si considera chi già vive a Casa Sankara è costretto a rimanere lì accanto in tende fatiscenti e marciscenti. Negli ultimi giorni di pioggia e freddo queste persone, alle quali viene impedito di spostarsi nei container perché a dire dei gestori del campo questi sono riservati alle persone che arriveranno dall'Arena (in realtà il motivo principale è che, nonostante siano stati inaugurati ad Agosto, i container sono ancora sprovvisti di allaccio elettrico) hanno mostrato a chi gestisce la struttura la loro rabbia e la loro esasperazione davanti a questa situazione. E’ l’ennesimo abuso arbitrario e feroce da parte dei responsabili dell’associazione Ghetto Out, che allo stesso tempo, in modo subdolo, hanno prima cercato di convincere con privilegi e contentini chi all’Arena fa la lotta ad andare a vivere lì, e poi, dopo l’ennesimo fermo rifiuto da parte di questi ultimi, sono tornati a minacciare aggressivamente.

Non ci stancheremo mai di ripeterlo: nelle tende e nei container ci vada a vivere chi le ha volute!
Basta strumentalizzazioni, basta approfittare delle tragedie per il proprio profitto. La nostra lotta vi travolgerà!

pc 20 febbraio - Ondata di protesta in Germania

Ampia protesta contro il fascismo dopo l'attentato ad Hanau

Migliaia di persone nelle strade in tutta la Germania con grande rabbia e dolore 



Ferhat Ünvar, Gökhan Gültekin, Mercedes , Hamza Kutovic, Said Nessar El Hashemi, Can Gülcü, Bilal Gökçe and Sedat Gürbüz.
manifestazioni antifasciste in 70 città
Hanau


Celle
In Celle, campaign #Riseup4Rojava under the motto "Solidarity and protest - Together against fascism", questo attacco non è isolato ma è legato ad altri attacchi operati dalla crescente presenza e azione dell'estrema destra neonazista
Migliaia di emigranti esposti alle crescenti azioni  fatte di aggressioni attacchi e omicidi

Gruppi neonazisti agiscono liberamente " facendo leva sul disagio sociale e la povertà di gente per effetto della crisi economica godendo della protezione di apparati dello stato. Noi come kurdi siamo aggrediti e minacciati di morte ripetute volte - viene sviluppata una guerra contro di noi
#Riseup4Rojava Celle said: "E' necessario sviluppare un opposizione di massa che tolga ogni spazio al fascismo e razzismo.

Hamburg
4000 persone scese immediatamente nelle strade e hanno assediato la sede del partito politico di orientamento neonazista AFD. al grido - tutti insieme contro il fascismo!
Nuremberg
 800persone di diverse associazioni e partiti, ma anche semplici cittadini sono scese in piazza contro il terrore fascista con un messaggio chiaro questo attentato è frutto del clima della diffusione delle idee nazifasciste con gruppi paramilitari che agiscono impuniti e e armati .Essi sono dentro l'area e la copertura politica della Afd e delle forze fascio populiste - sostenuti da settori dellamedia e piccola borghesia con la copertura del Ministro degli Interni Seehofer  e del leaderdel FDP Christian Lindner.
lo slogan: principale è stato  "All against fascism".
4000 demonstrieren in Hamburg in Gedenken an die Opfer rechten Terrors in . Kein Fußbreit dem Faschismus!

Embedded videoIn Bielefeld, around 500 people took part in a demonstration against right-wing terror In Munich, 2,000 people took part in a vigil at Odeonspla- In Stuttgart, too, numerous people gathered in the evening to protest against terror from the right at a rally at the Schlossplatz in the city centre. Many participants held posters with inscriptions like "#Hanau. Shoulder to shoulder against fascism" in their hands. The alliance "Stuttgart against Right" had called for the rall -In Dresden, more than 400 people gathered for a rally at the Neumark -In Berlin, more than 5,000 people showed their colours at a demonstration at Hermannplatz. At a closing rally, activist Ario Mirzaie said: "Do not only complain about breaches in a dam but build new dams against racism and Nazis!

giovedì 20 febbraio 2020

pc 20 febbraio - FORMAZIONE OPERAIA - "...LA CONOSCENZA DELLE CONDIZIONI DEL PROLETARIATO E' UNA NECESSITA' IMPRESCINDIBILE..." - Dalla prefazione de "la situazione della classe operaia in Inghilterra"


IERI PER OGGI

Dalla Prefazione di Engels del 1845
...La situazione della classe operaia è il terreno reale e il punto di partenza di tutti i movimenti sociali del nostro tempo, poiché è la punta più alta e più evidente della nostra attuale miseria sociale...”.
...la conoscenza delle condizioni del proletariato è una necessità imprescindibile da un lato per dare solide fondamento alle teorie socialiste (oggi comuniste – ndr), dall’altro per giudicare la loro legittimità per porre fine a tutte le frenesie romantiche e a tutte le fantasticherie pro e contro...”.

Queste affermazioni di Engels sono centrali e discriminanti anche oggi, sia per la consapevolezza da parte degli operai della centralità della propria classe nel determinare nel bene e nel male i movimenti sociali, sia per valutare le teorie comuniste, se esse poggiano su analisi concrete della condizione concreta della classe operaia o, appunto, sulle proprie "fantasticherie".
Oggi, tale consapevolezza è importante in quanto noi fronteggiamo una situazione in cui la classe

pc 20 febbraio - Germania - criminale attentato nazista contro la popolazione turca e kurda

Lo stato imperialista e il governo tedesco responsabili del mano libera alle bande nazifasciste assassine che riempiono di sangue le strade della Germania.
Massima  informazione e mobilitazione internazionale.
Solo degli idioti 'falso sinistri e falso estremisti' in  Germania, come in Europa e anche in Italia, non comprendono la sostanza di quello che sta accadendo e rimane nelle retrovie della lotta di classe.
Massima solidarietà e sostegno al possente movimento di protesta turco e curdo

ATİK’ten acil çağrı: Hanau’daki ırkçı-faşist saldırıya tepkimizi gösterelim!

Hanau’daki ırkçı-faşist saldırıya tepkimizi gösterelim!
Dün gece Almanya’nin Hanau şehrinde, göçmenlerin yoğunluklu olduğu bir nargile barına, ırkçı faşist bir saldırı sonucu 9 insan hayatını kaybetti, 5 kişi yaralandı.
Bu saldırı tesadüf değildir!
Bu katliam, son yıllarda bir yandan göçmen ve mülteciler üzerinden siyaset yapıp, diğer yandan ırkçı-faşist örgütlenmelere zemin sunulmasinin sonucudur.
Tepkimizi gösterip ırkçılığa karşı mücadeleyi yükseltmek anın görevidir.
Bu faşist katliamı protesto etmek için tüm alanları sokağa çağırıyoruz!
ATİK Konseyi
Le manifestazioni odierne
  • #Hanau 18:00 Marktplatz
    #Aachen 19:00 Elisenbrunnen
    #Aschaffenburg 18:30 Stadthalle
    #Berlin 18:00 Hermannplatz
    #Bielefeld 18:00 Rathausplatz
    #Bochum 18:00 HBF
    #Bremen 18:30 Ziegenmarkt
    #Celle 18Uhr Stechbahn
    #Darmstadt 18:00 Luisenplatz
    #Dortmund 19:00 Friedensplatz
    #Dresden 19:00 Albertplatz
    #Duisburg 18:00 Vor dem Forum
    #Essen 19:00 Altendorfer/Marktscheidestr.
    #Frankfurt 18:00 Paulsplatz
    #Freiburg 19Uhr Johanneskirche
    #Fürth 18:00 Dreiherrenbrunnen
    #Gießen 18Uhr Kirchplatz
    #Hamburg 18:30 Schmiedestr. 2 / AfD-Büro
    #Hannover 18:00 Kröpcke
    #Heidelberg 17:30 Bismarckplatz
    #Karlsruhe 18:00 Kirchplatz St. Stephan
    #Kiel 18:30 HBF
    #Köln 18:00 Keupstraße
    #Leipzig 20:00 Aldi-Parkplatz am Rabet
    #Lübeck 18:00 Kohlmarkt / Ecke Breite Str.
    #Mannheim 19:00 Marktplatz
    #Marburg 20:00 Erwin-Piscator-Haus
    #München 19:00 Odeonsplatz
    #Nürnberg 18:00 Lorenzkirche
    #Saalfeld 17:00 Boulevard
    #Siegen 20:00 Kölner Tor
    #Stuttgart 18:00 Schlossplatz

pc 20 febbraio - Palestina - l'intifada non può vincere senza la sua trasformazione in guerra di popolo

Libano: l'Intifada è l'unica via contro un governo che segue letteralmente i diktat della CEDRE

Marie Nassif-Debs *
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
12/02/2020

Il nuovo governo libanese ha deciso di assumere il nome pomposo di "Governo di contrasto alle sfide", molte delle quali il nostro Paese deve fronteggiare in seguito allo scoppio della crisi latente dalla fine della guerra civile del 1990 e del primo governo presieduto dal defunto Rafic Hariri nel 1992.
Nome pomposo dicevamo, perché mira a rassicurare i libanesi che, dal 17 ottobre 2019, hanno preso in mano il loro destino e soprattutto, il destino del paese, imbrigliato in un vortice così pericoloso che rischia di gettarlo in fondo a un precipizio così profondo da non riuscire più ad uscirne. Soprattutto perchè il nuovo governo, formato dai partiti appartenenti al gruppo politico "8 marzo" (tra cui il

pc 20 febbraio - Imperialismo è guerra! Analisi giuste che non arrivano mai alla giusta conclusione: guerra all'imperialismo a partire dalla lotta all'imperialismo italiano

Il futuro dell'America sempre più armato

Manlio Dinucci | ilmanifesto.it
18/02/2020

Il «Budget per il futuro dell'America», presentato dal Governo Usa, mostra quali sono le priorità dell'Amministrazione Trump nel bilancio federale per l'anno fiscale 2021 (che inizia il 1° ottobre di quest'anno). Anzitutto ridurre le spese sociali: ad esempio, essa taglia del 10% lo stanziamento richiesto per il Dipartimento della Sanità e dei Servizi Umanitari. Mentre le stesse autorità sanitarie comunicano che la sola influenza ha provocato negli Usa, da ottobre a febbraio, circa 10.000 morti accertati su una popolazione di 330 milioni.
Notizia taciuta dai grandi media, i quali lanciano invece l'allarme globale per i 1.770 morti a causa del coronavirus in Cina, Paese con 1,4 miliardi di abitanti che pure è stato capace di misure

pc 20 febbraio - Salvini incontra quattro gatti ma Questura, Carabinieri, Prefettura, Municipalità paralizzano una città a suo servizio

Dal blog tarantocontro


Una vergogna assoluta la gestione cittadina in occasione della toccata e fuga propagandistica di Salvini a Taranto


Viene per andare a visitare il Comando dei Carabinieri - A che titolo, poi? - e quindi incontra quattro gatti, tutti politicanti di centrodestra, vecchie cariatidi della politica, passate da diverse maglie e ora ingolositi dalla rendita elettorale che il maiale razzista può portargli alle regionali. In tutto non più di 150 persone tra cui oltre 30 giornalisti, oltre 30 poliziotti in sala - 20 addetti alla sala, 3 tecnici - 10 scorta personale

Cosa ha detto nell'incontro coi Carabinieri: "Il fatto che il Parlamento possa rimettere mano ai Decreti sicurezza mi preoccupa sì. Mi preoccupa sì, perché passo dal Comando provinciale di Taranto per rendere omaggio alle forze dell’ordine. C’è bisogno di più sicurezza, di più polizia, di più carabinieri, di più vigili del fuoco, di più poteri ai sindaci, di più telecamere, di più cani antidroga. Chi parla di cancellare, modificare o azzerare fa male all’Italia e agli italiani... Taranto tra pochi giorni comincerà ad avere centinaia di ragazzi in divisa in più. Il fatto che a marzo qua tornino gli allievi che poi diventeranno donne e uomini dell’Arma significa più sicurezza per Taranto e per i cittadini per bene.

RIPORTIAMO ALCUNI COMMENTI 
Ma intanto l'evento cittadino non è questo personaggio in eterna campagna elettorale ma un ingorgo colossale, come non si vedeva da tanto tempo in città, creato dalla scellerata gestione dell'evento realizzato dalla polizia, carabinieri e armi varie che paralizzano una grande arteria cittadina, peraltro nei pressi dell'ospedale inguaiandio la città con soldi pubblici e zelo ingiustificato per un personaggio oggi al centro di processi a ripetizione e clamorosi episodi di corruzione - 49 milioni - rubli russi - ruberie praticamente in ogni posto grande o piccolo che amministra.
Quattro isolati bloccati, decine di uomini delle forze dell'ordine in assetto antisommossa, documenti richiesti ad ogni passante, attività commerciali chiuse con i clienti all'interno, tutto per un semplice Senatore della Repubblica in visita a Taranto.
Nessun evento in piazza, nessun bagno di folla, un incontro con i simpatizzanti organizzato in un hotel cittadino a cui si accede solo se inseriti in una lista.
Questo è il riassunto della visita del capo della Lega a Taranto, una città bloccata per permettere ad un perfetto signor nessuno di fare la propria passerella in vista delle elezioni regionali.
Poco importa se a causa delle assurde disposizioni di sicurezza sono state bloccate centinaia di persone e diverse ambulanze, tutto è concesso in questa città al personaggio di turno.
Sarebbe stato molto più opportuno organizzare questo incontro li dove non avrebbe nuociuto ai tarantini, magari in aperta campagna.
Il messaggio comunque è chiaro, Taranto è una città che non si lega.

Ex 70-80 stupidi hanno bloccato una città. Ieri è arrivato il circo. 4 ore di blocco del traffico per vedere un pagliaccio. Inaccettabile che gli ammalati che stanno nelle autombulanze devono aspettare lunghissimi minuti preziosi bloccati nella interminabile fila di macchine, considerando che questo minuti (molti) potrebbero costare loro la vita... cioé la vita e la salute dei cittadini non vale niente? La circolazione da e per l'ospedale non doveva essere bloccata o rallentata, questo non si può accettare.
E' giusto pretendere le dimissioni del Questore - Da Slai cobas sc
Uno sciacallo in città con uno stuolo di belanti giornalisti che gli danno un eco che  se potesse stare 10 giorni a Taranto non avrebbe, e lo trattano come star e gran personaggio per accreditarlo in città, dove se circolasse liberamente non riuscirebbe a fare cento passi senza insulti.
E anche ieri, nonostante varie difficoltà, momenti di accesa protesta, insulti, forte denuncia verso i carabinieri e polizia che bloccavano, facendo passare solo qualche sporadico leghista/fascista che stava nella lista di "invitati al banchetto di Salvini", vi sono stati, anche se purtroppo con troppi piccoli numeri, nei due lati dello sbarramento poliziesco da parte di donne, giovani, quanche lavoratore Ilva.
Certo sarebbe stato meglio cacciare Salvini con una manifestazione, ma su questo...
Un primo guaio lo combinano le Sardine di Sartoni in gita turistica a Taranto (di passaggio per andare a Squinzano), a non fare nulla se non a dire quattro chiacchiere alle tv, fare una serie di selfie con personaggi marginali della città e della ex sinistra PD, dire che voteranno Emiliano...
Un secondo guaio sono stati gli orari a sorpresa che non hanno permesso alle realtà cittadine di aggregarsi simultaneamente per esprimere un centinaio di compagni concentrati che sarebbero bastati e avanzati... - per cui l'episodio più riuscito è un insulto a Salvini nella sala dell'hotel dove parlava con voce squillante.

Lo slai cobas per il sindacato di classe, che ha partecipato e animato tutti i momenti di protesta, in questa occasione ha diffuso volantini, locandine in fabbrica e città che hanno dettato il giudizio politico e l'agenda della lotta contro Salvini, così come è partita la campagna per l'abolizione dei decreti sicurezza targati Salvini e ora tenuti in vita dal governoConte PD/M5stelle.
Qualcosa c'è stato, ma poco - dovremo fare meglio e di più, anche in una città e una classe operaia concentrata altrove e in difesa, per la vicenda ILVA/ArcelorMittal/disastroambientale e sanitario.
Ma le nuove occasioni non mancheranno, come è stato per Renzi, come con Di Maio e come avverrà con gli esponenti dell'attuale governo PD/M5Stelle.

pc 20 febbraio - info solidale LO SCIOPERO PARALIZZA AMAZON PER UN GIORNO


SI APRE LA TRATTATIVA. MA LA LOTTA PROSEGUE

Per oltre 8 ore I magazzini Amazon di Milano Rogoredo, Buccinasco, Origgio e Burago sono stati presidiati dai corrieri in sciopero
Sul piatto una serie di rivendicazioni molto chiare relativamente a carichi di lavoro, straordinari obbligatori e non pagati, controlli sistematici a distanza sui lavoratori, multe e penali, vessazioni e contestazioni disciplinari, contratti precari.
Sullo sfondo (si fa per dire) la politica di Amazon calcolata a tavolino e messa in atto con assoluto cinismo e disinteresse per i lavoratori.

Ma la risposta di lotta degli operai oggi si è manifestata in modo compatto e deciso costringendo il fronte padronale a concedere un nuovo tavolo di trattativa per il 26 febbraio, da cui escludere, ovviamente, il sindacalismo conflittuale oggi rappresentato dal SOL COBAS
Ma evidentemente gli operai sono desiderosi di continuare sulla strada della lotta, vogliono stringere i tempi e comunque mantenere alta l'iniziativa. Tanto da decidere in maniera autonoma dai sindacati di proseguire lo sciopero domani, preannunciando una nuova giornata unitaria e generale già preannunciata per lunedì 2 marzo

info da SOL COBAS
Milano, 19 febbraio 2020

mercoledì 19 febbraio 2020

pc 19 febbraio - Napoli - contestato Salvini - abrogare i decreti sicurezza anche dal palco delle Sardine

Movimento di Lotta - Disoccupati "7 Novembre" vedi video contestazione a Salvini sul Il fatto quotidiano
Siamo saliti insieme ad altre realtà operaie e di lotta sul palco delle #Sardine perché non possiamo attaccare #Salvini ballando e cantando senza dire che i decreti sicurezza li hanno inaugurati #Minniti ed #Orlando, che con il governo in carica si applicano sugli operai e disoccupati in sciopero con multe, denunce, fogli di via.
ABROGARE i decreti sicurezza!
Per gli sfruttati non ci sono scorciatoie.
L'alternativa alla #Lega non è una sinistra riciclata che fino a ieri ha approvato #JobsAct ed altre porcate.
Lavoro ai disoccupati. Come?
Prendiamo i soldi dalle spese militari.
Prendiamo i soldi dalle tasche dei padroni.
Prendiamoli dalle opere inutili e dannose.

Tensione con la polizia dalle 17 quando disoccupati e studenti flegrei hanno tentato di entrare nella Galleria adiacente all'Augusteo dove oggi #Salvini continuava la sua sporca campagna elettorale.
Bloccati dalla polizia dopo spintoni e provocazioni il corteo è proseguito fino a Via Roma 

pc 19 febbraio - Salario minimo - Padroni e governo, con alcuni distinguo, e sindacati confederali non vogliono il salario minimo a 9 euro l'ora



Cgil, Cisl, Uil e Confindustria lo hanno sempre detto, non vogliono una legge sul salario minimo e soprattutto non vogliono che la legge stabilisca una soglia minima di salario al di sotto della quale non sia legale scendere. Per loro il minimo salariale lo deve stabilire la contrattazione e pazienza se poi oggi questo minimo è talmente basso che l’INPS ha calcolato in più di 5 milioni i lavoratori poveri di questo paese.
Tutti i partiti di governo sono accodati con Cgil, Cisl, Uil e Confindustria  compreso di fatto M5Stelle che aveva sollevato il problema delle 9 euro all'ora alleati di governo, 

pc 19 febbraio - Torino. Assemblea antifascista


Sui fatti del 13 febbraio

➡ Mercoledì 19 – Main Hall del Campus Einaudi – h. 18.30
Nell’università di Torino in questi ultimi giorni si è sviluppata una grossa mobilitazione studentesca antifascista.
La protesta è iniziata giovedì 13 per fermare un volantinaggio del Fuan, organizzazione universitaria fascista vicina a Casa Pound e a Fratelli d’Italia, al Campus Einaudi sulla questione delle foibe.
La polizia, come sempre schierata a proteggere i fascisti, ha caricato pesantemente gli studenti e ne ha arrestati 4.
In seguito a questo atto gravissimo è stata costruita una forte mobilitazione a cui il rettore

pc 19 febbraio - Processare Salvini per i voli di Stato usati per uso personale nella sua campagna elettorale

I giudici bussano al Viminale per i voli di Salvini ministro

I giudici bussano al Viminale per i voli di Salvini ministro

Ipotesi abuso d’ufficio - Il collegio per i reati ministeriali chiede i documenti a Polizia e Vigili del fuoco su aerei ed elicotteri “usati anche per i comizi”


pc 19 febbraio - Milano verso 8 marzo e sciopero delle donne


pc 19 febbraio - Salvini a Taranto - volantino di 'proletari comunisti' diffuso in fabbrica e città

pc 19 febbraio - SALVINI E L'ABORTO: SE LA MAMMA AVESSE ABORTITO...


LA BESTIA SALVINI E' TORNATA AD ATTACCARE IL DIRITTO D’ABORTO, LE IMMIGRATE E L’AUTODETERMINAZIONE DELLE DONNE

Chiaramente oltre che fascista, razzista, sessista "dentro", è anche perchè ogni giorno deve trovare un argomento scoop per la sua perenne campagna elettorale.
Ma - permetteteci di dire... - proprio sul diritto d'aborto Salvini è la migliore argomentazione che l'aborto ci vuole eccome in alcuni casi... 

Da un volantino di lavoratrici policlinico Palermo Mfpr:
"...Soprattutto da quando ha assaporato il potere, Salvini non perde occasione per colpire i diritti delle donne.

Non abbiamo di certo dimenticato che nei 15 mesi di governo NERO, Lega/M5S, a trazione Lega, il leader del Carroccio, insieme all’ex ministro della famiglia,

pc 19 febbraio - "15 RAGIONI IN PIU' PERCHE' IL 9 MARZO SCIOPERIAMO TUTTE" - Da volantino Mfpr


CONTINUA LA STRAGE DELLE DONNE

SONO GIA’ 15 UCCISE DALL’INIZIO DELL’ANNO

QUINDICI RAGIONI IN PIU’ PERCHE’ IL 9 MARZO 

SCIOPERIAMO TUTTE!


Purtroppo anche questo nuovo anno comincia con il massacro delle donne, di cui 12 nel mese di gennaio e 3 a febbraio: Carla Quattri Bossi, a Milano, 5 gennaio; Conetta Di Pasquale, Catania, 5 gennaio; Fausta Forcina, Formia, 9 gennaio; Maria Stefania Kaszuba, Verona, 21 gennaio; Ambra Pregnolato, Valenza, 24 gennaio; Francesca Fantoni, Bedizzole, 27 gennaio; Rosalba Garofalo, Mazara del Vallo (Sicilia), 29 gennaio; Fatima Zeeshan, Versiaco di San Candido, 30 gennaio; Rosalia Milfud, Mussomeli (Sicilia), 31 gennaio; Monica Di Liberto, Mussomeli (Sicilia), 31 gennaio; Speranza Ponti, Alghero, 31 gennaio; Laureta Zyberi, Genova, 31 gennaio; Anna Sergeevina Marochkina, Piossaco, 6 febbraio; Zdenka Krejcikova, Sorso, 16 febbraio; anziana donna, Bologna, 16 febbraio.

Tredici di questi quindici femminicidi si sono consumati in ambito familiare.

Come si può ben vedere, il copione si ripete, e il sangue delle donne continua a scorrere in nome della “sacra famiglia”. Non ci sono leggi che tengano, e non