sabato 16 novembre 2024

pc 16 novembre - Francia - verso la liberazione effettiva di Georges Ibrahim Abdallah? La lotta continua!

pc 16 novembre - Mattarella, si conferma pienamente "Re travicello"


Come possiamo leggere in Wikipedia: "Re travicello si usa per indicare, spesso in senso dispregiativo, un sovrano inetto o una persona che occupa una posizione importante, ma che non ha autorità o capacità sufficienti a esercitarne il potere".

Ma non è questo che ha fatto e che fa il Presidente Mattarella? E l'altro giorno  all’evento per i 25 anni dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori, di fronte a degli studenti in modo pietoso e imbarazzante ha cercato pure di giustificarsi: "Ho promulgato leggi che non condividevo, ma era mio dovere farlo... erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità".

Ma Mattarella, come dicono anche dei lavoratori, è diventato un "presidente firmaiolo"; firma tutto anche leggi platealmente illegittime; dando in questo un grande appoggio, legittimità ad un governo oggi della Meloni che per sua stessa composizione, per i principi che proclama, per gli atti, i decreti che vara totalmente antidemocratici, è fuori dalla Costituzione antifascista, .

E' falso quello che ha detto Mattarella. Ha firmato eccome leggi, o avalla norme in approvazione che

pc 16 novembre - Siamo per una unica manifestazione nazionale per la Palestina il 30 novembre a Roma - in ogni caso quella che noi sosteniamo è quella indetta dai Giovani Palestinesi e Udap

Da L'Antidiplomatico

"Il 30 novembre a Roma sono state indette due manifestazioni per la Palestina: una con partenza dal parco Schuster e arrivo a piazzale Ostiense, indetta dai Giovani Palestinesi d'Italia e Udap (Unione Democratica Arabo Palestinese), l'altra, (indetta dalle varie sigle che si sono riunite al Cinema Aquila il 9 novembre, tra cui Mezza Luna Rossa, Potere al Popolo, RC), è  stata indetta al Circo Massimo. Entrambe allo stesso orario.

Oggi i Giovani Palestinesi d'Italia pubblicano sul loro canale ufficiale Istagram una lettera aperta insieme all'UDAP - Unione Democratica Arabo Palestinese - per evitare la scissione.

https://www.instagram.com/p/DCYrE2XsUYx/

"È utile per la Palestina che il 30 novembre ci siano due Manifestazioni Nazionali a Roma? 

Lettera aperta di UDAP e GPI alle realtà palestinesi.

Nel corso degli ultimi 13 mesi l'Italia ha assistito a grandi mobilitazioni in solidarietà con la Palestina, il suo Popolo e la sua Resistenza, migliaia di iniziative, presidi, assemblee e cortei. Come realtà politiche palestinesi in Italia ci siamo impegnati a costruire e coordinare la mobilitazione, insieme a forze politiche, sindacali e sociali italiane - affermando da un lato che

pc 16 novembre - 29 e 30 novembre - una sola linea proletaria comunista internazionalista - martedi a ore 12 controinformazione rossoperaia

 

Sì allo sciopero generale  del 29 novembre

 Sì alla manifestazione nazionale 
per la Palestina del 30 novembre

proletari comunisti e Slai cobas per il sindacato di classe aderiscono, partecipano, organizzano la partecipazione 

con propri volantini e manifesti

pc 16 novembre - Verso lo sciopero generale del 29, come rivolta sociale

Il 29 novembre è stato indetto uno sciopero generale. È uno sciopero generale contro il governo, contro la sua manovra economica antioperaia e antipopolare, a favore dei ricchi e dei padroni che, nello stesso tempo, taglia ulteriormente la sanità, la scuola e tanto altro.

Noi siamo favorevoli allo sciopero generale e vi parteciperemo, e invitiamo tutti gli operai, i lavoratori, le masse popolari a partecipare a questo sciopero.

Ma non sono solo le condizioni dei lavoratori e delle masse popolari colpiti nei salari, nel lavoro, nei diritti, nelle condizioni di lavoro e di sicurezza, in fabbrica e fuori dalla fabbrica, sul territorio che richiedono lo sciopero generale, in questa occasione è necessario che gli operai, i lavoratori e le masse popolari prestino estrema attenzione ad altre questioni legate a questo sciopero che sono inaccettabili e che spiegano anche perchè il Segretario della Cgil, Landini (la Cgil insieme alla Uil sono promotori di questo sciopero generale) ha dovuto dire che a fronte delle politiche governative e della situazione generale che c'è nel paese “sarebbe necessaria una rivolta sociale”.

Noi non crediamo alle “rivolte sociali” promosse dal sindacato confederale, Cgil compresa. In tutti questi anni le condizioni degli operai e dei lavoratori, delle masse popolari su tutti i terreni sono peggiorate, e non solo con questo governo ma anche con tutti i precedenti governi, e Landini non ha mai parlato di “rivolta sociale” né tanto meno gli scioperi che questi sindacati hanno promosso hanno avuto un carattere di combattività, di forza che potesse corrispondere agli interessi dei lavoratori e alle necessità che le forme di lotta si adeguino a questi interessi.

La rivolta sociale in questo paese è da tempo che sarebbe necessaria. A parlare di rivolta sociale, per

pc 16 novembre - Grandi scioperi e manifestazioni studentesche ieri contro il governo Meloni e in solidarietà con la Palestina

video

 https://www.repubblica.it/scuola/2024/11/15/news/scuola_studenti_sciopero_meloni_valditara-423631056/



pc 16 novembre - Studenti la manifestazione di Roma - video

pc 16 novembre - L’attacco ai giudici continua: è la volta del ministro Urso

 
Attaccare i giudici italiani di volta in volta, tenendoli sotto pressione, è diventato un gioco a staffetta tra i ministri di questo governo: dal lurido fascio-leghista Salvini a Urso, ma naturalmente chi si è riservato il ruolo principale in questo attacco è la Meloni che ha trovato nel suo amico Musk un’ottima spalla a stelle e strisce.

L’obbiettivo è naturalmente quello di screditare agli occhi dell’opinione pubblica a tal punto i magistrati da metterli in difficoltà e garantirsi un sostegno nel loro attacco che tende a metterli sotto tutela del governo; l’attacco principale di questi giorni è soprattutto sull’Albania ma non si disdegnano affatto tutte le altre occasioni come quella afferrata al volo dall’attuale ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

E il pretesto in questo caso è stata la sentenza sul depuratore Ias Spa (Industria Acqua Siracusana) della

venerdì 15 novembre 2024

pc 15 novembre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - La Formazione operaia marxista - si apre il nuovo ciclo

 

 

Per ragioni tecniche legata alla registrazione - ORE 12 oggi è uscito in serata 
Da martedì l'uscita sarà regolare alle ore 12

pc 15 novembre - Immagini dal corteo studentesco a Torino



pc 15 novembre - Non accettiamo che Taranto diventi base di esercitazioni e di missioni militari per la guerra imperialista

 Domenica 17 la nostra protesta!

 

pc 15 novembre - Verso il regime Trump negli Usa - 2

Gaetz e gli altri: arrivano i mostri

Potere assoluto - L’estremista trumpiano nominato alla Giustizia, anche per testare i limiti della fedeltà dei repubblicani

Luca Celada il manifesto 

LOS ANGELES

«Meglio le scarpe da clown», ha commentato qualcuno in un post sulle ultime nomine di Trump, «che gli stivali da gerarca». Ma ad oggi la rosa di nomi che vanno completando l’organico del prossimo governo Trump sembrano corrispondere un pò ad entrambe le categorie. A ideologi di ferro come Stephen Miller, architetto della tolleranza zero sovranista (e sgherri come Tom Homan, specialista della sottrazione di figli ai richiedenti asilo), si sommano personaggi che sembrano avere un ruolo principalmente provocatorio.

A QUEST’ULTIMA categoria sembrerebbe appartenere Matt Gaetz, fedelissimo parlamentare della Florida che ha ricevuto l’investitura di nuovo ministro di giustizia da reduce di un’inchiesta giudiziaria (successivamente archiviata) per una storia di presunte feste a base di droga e minorenni.

Il futuro attorney general (e presumibile strumento delle rappresaglie giudiziarie contro gli avversari politici di Trump) è stato membro irriducibile della corrente Maga ed esponente di spicco del drappello che, assieme alla collega Marjorie Taylor Greene, si è messo in luce spesso per gli insulti e schiamazzi

pc 15 novembre - L’attacco di Elon Musk ai giudici italiani nasconde, ma non troppo, i suoi interessi economici in Italia

 

Come si sa nella “squadra di mostri” che Trump sta organizzando per governare gli Stati Uniti nei prossimi anni c’è anche Elon Musk che l’altro ieri ha attaccato i giudici italiani, sollevando il solito “vespaio” di polemiche.

Ma le sparate di Musk sui giudici, condivise dalla sua amica Meloni, non sono quelle di un pazzo ma di chi ha un interesse preciso ad avere un governo amico che metta mano al portafoglio e compri, per esempio, i suoi sistemi satellitari come Starlink.

Non ci sono misteri dunque o stranezze, ma solidi bassi interessi capitalisti-imperialisti di uno degli

pc 15 novembre - Il governo Meloni-Salvini con la precettazione va avanti per attaccare lo sciopero del 29 novembre

Ma l'unica risposta è rompere i divieti, che non dimentichiamo diventano realtà oggi dopo le minacce dei giorni scorsi di Salvini: «Non possono esserci scioperi di 24 ore. Se i sindacati aderiranno alle richieste della commissione di garanzia bene, altrimenti c’è lo strumento della precettazione. L’ho già fatto». 

Salvini chiede e la presidente Paola Bellocchi esegue a dimostrazione del servilismo governativo e affinità ideologica delle nomine ai vari livelli istituzionali, in questo caso della commissione di garanzia che già l'anno scorso era stata al centro di una interrogazione parlamentare per un'altra mobilitazion

pc 15 dicembre - Milano 58° sabato in piazza contro il GENOCIDIO palestinese e l'impunità sionista israeliana - 16 Novembre

SABATO 16 NOVEMBRE v

tutte e tutti in piazza con le Associazioni palestinesi di Milano per il 58° CORTEO A MILANO.

ORE 14,30 davanti al KFC in Porta Genova per iniziativa di boicottaggio con striscione, bandiere e volantini a firma collettiva e megafono e poi

Corteo con partenza ore 15 stazione porta Genova (M2 linea verde)

termine in piazza Medaglia d'Oro - Porta Romana - (M3 linea gialla)


FERMIAMO LA CORSA ALLA GUERRA

FERMIAMO IL GENOCIDIO

BASTA ARMI A ISRAELE

pc 15 novembre - Basta armi a Israele - MANIFESTAZIONE DEL 16 NOVEMBRE a Torino

Contro l’occidente genocida, colonizzatore e guerrafondaio, resistenza fino alla vittoria. Manifestazione regionale 16 novembre

Da più di un anno, il mondo assiste in silenzio ad un genocidio trasmesso per la prima volta in diretta streaming.
La striscia di Gaza è devastata, decine di migliaia di vittime, donne, uomini e bambini subiscono una violenza quotidiana e implacabile delle bombe israeliane.
Secondo un gruppo di medici americani operanti a Gaza, le vittime sono circa 119.000, mentre la rivista Lancet stima un totale di oltre 180.000.
Questo genocidio si inserisce nel più ampio progetto sionista di colonialismo di insediamento e di pulizia etnica del popolo palestinese dalle loro terre, un progetto iniziato nel 1948 che prosegue imperterrito sino ad oggi.
L’occupazione israeliana non accenna a fermare la sua furia genocida che viene giustificata da narrazioni e ideologie islamofobe e arabofobe che non fanno altro che dipingere il popolo palestinese e arabo come un manipolo di terroristi violenti.
La retorica usata da Israele nel descrivere le persone palestinesi come animali umani ha il principale obiettivo di deumanizzarle.

Le comunità palestinesi non sono brutalmente attaccate solo a Gaza ma anche in Cisgiordania, dove i coloni armati devastano i villaggi.
Recentemente, la macchina di guerra israeliana ha esteso il proprio raggio di sterminio e di

pc 15 novembre - Oggi sciopero studentesco NO Meloni day - massimo appoggio

pc 15 novembre - Siena. I tagli del governo si abbattono sull’università. Lunedi assemblea - info

di Cravos - organizzazione studentesca

La manovra finanziaria in via di approvazione segna un drammatico ritorno all’austerità nella gestione delle risorse pubbliche, con pesanti ripercussioni sulle Università. Il Fondo per il Finanziamento Ordinario (FFO) subisce infatti un taglio da parte del Governo Meloni di 700 milioni di euro, un ridimensionamento che non si vedeva dal 2013 e che risparmia solo 6 Atenei italiani su 84.

Per l’Università per Stranieri di Siena (Unistrasi) questo si tradurrà in una riduzione di 620mila euro, mentre l’Università di Siena dovrà fare i conti con un taglio di ben 8,9 milioni di euro. Questi numeri non sono solo cifre, ma la prospettiva di un vero e proprio blocco della vita accademica, con inevitabili ripercussioni su servizi, corsi di studio e, in prospettiva, un possibile aumento delle tasse studentesche.

I tagli alle Università, con il blocco delle assunzioni e un turnover limitato al 75%, sono accompagnati

giovedì 14 novembre 2024

pc 14 novembre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Verso lo sciopero generale come rivolta sociale - Leonardo complice del genocidio

 

pc 14 novembre - Formazione operaia - Cosa è lo Stato - da Stato e rivoluzione di Lenin


Le ragioni di questa Formazione operaia riguardano la necessità della comprensione della natura dello Stato, contro le teorie riformiste, piccolo borghesi che vogliono sempre mascherare la vera natura dello Stato capitalista, per conciliare e impedire la coscienza e la lotta per il suo abbattimento. Oggi questa necessità è più che mai attuale per lo stadio insufficiente delle lotte proletarie, e per la confusione, debolezza ideologica che c'è nella classe, su cui pesano da un lato le posizioni sbagliate, economiciste, di fatto riformiste, nel campo dei rivoluzionari e dall'altro soprattutto la mancanza tuttora di un partito comunista marxista-leninista-maoista che abbia peso e influenza nella classe operaia a livello nazionale. 

Seguiremo l'opuscolo di Lenin, "Stato e rivoluzione", nei suoi passi più importanti e più illuminanti che riprendono Marx ed Engels.

Nel primo paragrafo del primo capitolo Lenin spiega come è nato lo Stato e perchè lo Stato è il prodotto dell'antagonismo inconciliabile tra le classi.

Qui Lenin - contro tutti coloro, rappresentanti della classe degli oppressori, che dopo aver perseguitato Marx quando era vivo, dopo morto hanno cercato, e cercano tuttora, di trasformarlo in icona inoffensiva, di canonizzarlo a "consolazione e mistificazione delle classi oppresse, mentre si svuota del contenuto la loro dottrina rivoluzionaria" mettendo in primo piano "ciò che è o pare accettabile alla borghesia" - comincia scrivendo che occorre: "...innanzi tutto, ristabilire la vera dottrina di Marx sullo Stato". 

"Cominciamo - scrive Lenin - con l'opera più diffusa di F. Engels, L'origine della famiglia, della

pc 14 novembre - Un'altra fabbrica, la Hiab di Statte (TA) delocalizza - gli operai tutti occupano - ma anche questa volta vincono i padroni - Fino a quando operai!?

(Dal blog tarantocontro)

Riportiamo sulla vertenza/lotta della Hiab gran parte dell'articolo uscito sul Corriere di Taranto. Ma vogliamo dire ai lavoratori alcune cose.

Come avevamo già anticipato su questo blog ma soprattutto andando direttamente lunedì scorso dai lavoratori che occupavano la fabbrica, per portare la solidarietà dello Slai cobas, si stava determinando la stessa situazione che noi avevamo vissuto con 120 operai alla Tessitura Albini di Mottola - unica importante differenza era proprio nella lotta, nell'occupazione della Hiab portata avanti dal 15 ottobre da parte di tutti i 102 lavoratori.

L'incontro e le decisioni assunte a Roma confermano purtroppo la similitudine con la Tessitura. Anche qui l'unica "soluzione" è la cassa integrazione a zero ore (le altre mini proposte: incentivi all'esodo, trasferimenti "volontari" di pochissime unità sono miserie che già in generale gli operai avevano rifiutato). Anche qui la Hiab affida ad una Agenzia la ricerca di possibili ditte interessate ad acquisire lo stabilimento (alla Tessitura fu la Vertus che cercò per un anno, senza effettivi risultati); quindi anche qui dopo la cassintegrazione c'è il rischio della procedura di licenziamento/Naspi, in attesa di... (per capirci gli operai della Tessitura in Naspi sono ancora "in attesa" che una ditta, la Ekasa, li voglia prendere, ma poco a poco, azzerando professionalità, lasciando alla stessa ditta la facoltà di scelta, per es. le donne No, ecc.).

Noi pensavamo e pensiamo che alla Hiab non possa, non debba finire come alla Tessitura. La possibilità è data dal livello di lotta (che alla Tessitura non c'era); senza maggiori certezze in termini di tempi e di soluzioni reali, la mobilitazione non può finire.

E su questo una cosa la vogliamo dire. Ci sembra sbagliato che "le organizzazioni sindacali si sono impegnate alla revoca dello di sciopero e fare in modo che i lavoratori riprendano l’attività lavorativa al fine del completamento delle lavorazioni attualmente sospese, a fronte dell’occupazione del sito produttivo dallo scorso 15 ottobre". Perchè mai! La Ditta dà un calcio agli operai, non paga per questo nessun pegno (perchè purtroppo non c'è una legge che obbliga una ditta che ha ricevuto incentivi, sgravi, facilitazioni statali per aprire la fabbrica al sud a restituire ciò che ha avuto), e gli operai dovrebbero completare le lavorazioni per non far perdere nulla alla Hiab!? (che probabilmente ricatta pagando la retribuzione per il mese "di occupazione").

Non ci sembra giusto, per tutti i sacrifici che i lavoratori della Hiab hanno fatto.

*****

La HIAB delocalizza e lascia Statte - Azienda e sindacati in trattativa per gestire il piano di cassa integrazione

di  - pubblicato il 13 Novembre 2024, 07:19

La procedura di delocalizzazione a seguito della chiusura del sito HIAB di Statte è stata ufficialmente

pc 14 novembre - Cuneo: il fascismo padronale contro i braccianti

Picchiavano e sfruttavano i braccianti nelle vigne di Neive

I braccianti venivano picchiati

CUNEO – In un video della polizia, che aveva scosso l’opinione pubblica, si vede un uomo prendere in mano un bastone di ferro e utilizzarlo per picchiare un bracciante tra i filari, a Neive.

Per questo tre caporali erano finiti nel mirino della squadra mobile della Questura di Cuneo, coordinata nelle indagini dalla Procura di Asti, a partire da diverse segnalazioni di sindacati e associazioni del territorio. Erano accusati di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Nel corso dell’attività investigativa sono stati accertati casi di violente aggressioni fisiche nei confronti dei lavoratori.

I tre uomini recuperavano i lavoratori – almeno una cinquantina quelli identificati, quasi tutti africani – alla stazione di Alba, li portavano nelle campagne tra Farigliano, Neive, Castiglione Tinella e Monforte d’Alba e li costringevano a lavorare per 4 o 5 euro l’ora, fino a 15 ore di seguito. In un caso il caporale si faceva anche pagare per farli dormire in un capannone, in condizioni igieniche precarie e videosorvegliati. Quando si lamentavano, venivano picchiati.

I tre autori delle violenze e degli sfruttamenti hanno patteggiato, con pene tra gli 8 mesi e un anno di reclusione. A due di loro è stata accordata la sospensione condizionale della pena. Il terzo, il responsabile del pestaggio mostrato nei video, ha concordato una condanna a dieci mesi, sostituita da lavori di pubblica utilità nel comune dove è domiciliato, Novello

pc 14 novembre - Torino/Eternit - i padroni assassini non ci stanno mai a pagare i loro crimini

Oggi, in tribunale a Torino, prima udienza del processo Eternit Bis

Ad inizio udienza è stata ricordata con un video la figura di Romana Blasotti Pavesi, storica presidente di Afeva

13.11 ore 17:43. Si è aperto oggi, in una delle maxi aule del Palazzo di giustizia di Torino il processo d'appello Eternit bis per le morti provocate dall’esposizione ad amianto a Casale Monferrato, nell’Alessandrino.

Prima udienza del processo Eternit Bis

Il ricorso è stato presentato dai difensori di Stephan Schmidheiny, in seguito alla sentenza della Corte d'Assise di Novara del 7 giugno 2023, che aveva condannato il magnate svizzero a 12 anni di reclusione per omicidio plurimo aggravato di centinaia di cittadini e lavoratori. Allo stesso tempo il ricorso è pure

pc 14 novembre - Torino dall'azione alla Leonardo al corteo regionale di sabato - massimo appoggio

 

https://torino.corriere.it/foto-gallery/cronaca/24_novembre_13/attivisti-pro-palestina-entrano-in-leonardo-striscioni-slogan-e-fumogeni.shtml

Solidarietà internazionale con il popolo palestinese e il genocidio per mano israeliana. Questo mercoledì mattina, a Torino, decine di universitari e universitarie dell’Intifada Studentesca sono entrati dentro la sede di Leonardo Spa, azienda partecipata dallo stato italiano che fornisce assistenza ed equipaggiamento all’esercito israeliano.

Attiviste e attivisti hanno bloccato i cancelli dello stabilimento e srotolato da un tetto uni striscione con la scritta “Leonardo complice del genocidio, boicottiamo l’industria della guerra” insieme a una grande bandiera palestinese. È stata inoltre tracciata la scritta “assassini” su alcune insegne e sono stati attacchinati dei manifesti su un modello di aereo da guerra esposto nel cortile.

Studenti e studentesse sono usciti poco dopo le 13. Con questa iniziativa, l’Intifada studentesca ha rilanciato il corteo regionale di sabato 16 novembre a Torino. Appuntamento ore 14.30 in piazza Statuto.

pc 14 novembre - Dopo la vittoria di Trump i ricchi festeggiano

La nuova amministrazione Usa sta già posizionando esponenti delle élite economiche in posti chiave e preparando misure a favore dei grandi possidenti

Dopo una demoralizzante sconfitta elettorale, il Partito democratico è immerso nel dibattito e nelle polemiche su cosa vuole essere negli anni a venire: un partito di lavoratori americani o di Ceo e miliardari.

Nel frattempo, dalle parti di Donald Trump hanno già preso una decisione: staranno con i Ceo e i miliardari. Tutto ciò che sappiamo dei piani della nuova amministrazione dagli addetti ai lavori rende molto chiaro che questo sarà un governo di, da e per le grandi aziende.

I consiglieri di Trump hanno detto ad Axios che dal primo giorno, il presidente porterà avanti «un programma favorevole alle aziende di tagli alle tasse, deregolamentazione e produzione energetica ampliata» e «riempirà i suoi ranghi più alti con miliardari, ex Ceo, leader della tecnologia e

pc 14 novembre - La posizione di Hamas sul risultato delle elezioni americane - info

Traduzione non ufficiale

Movimento di Resistenza Islamica – Hamas:

Comunicato stampa a commento dei resultati delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti

Ala luce dei resultati che indicano la vittoria di Donald Trump nelle elezioni statunitensi, noi del Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) affermiamo quanto segue:

Primo: La nostra posizione sulla nuova amministrazione statunitense dipende dalle sue posizioni e comportamento pratico verso il nostro popolo palestinese, i suoi legittimi diritti e la sua giusta causa.

Secondo: Purtroppo va segnalato che tutte le amministrazioni statunitensi succedutesi, fin dalla occupazione della Palestine nel 1948, hanno avuto posizioni negative sulla questione palestinese e  sono y sempre state i maggiori sostenitori in tutti i campi ed aspetti dell'occupazione sionista. La precedente amministrazione USA ha fiancheggiato l'occupazione e aggressione fornendo copertura politica y militare ai criminali di guerra sionisti perché continuassero una delle guerre di sterminio più orribili della storia moderna, confermando in pieno il suo ruolo di complice del massacro di decine di migliaia di bambini donne e vecchi del nostro popolo.

Terzo: Esigiamo la fine del cieco pregiudizio a favore dell'occupazione sionista e un lavoro serio e concreto per fermare la guerra di genocidio e aggressione contro il nostro popolo palestinese nella striscia di Gaza e in Cisgiordania, e per fermare l'aggressione il popolo fratello libanese, che si cessi di dare appoggio militare e  copertura politica all'entità sionista, e si riconoscano i legittimi diritti del nostro popolo.

Quarto: Se chiede al presidente eletto di ascoltare le voci che da più di anno si sono levate nella stessa società statunitense contro l'aggressione sionista nella striscia de Gaza, di condanna dell'occupazione e genocidio, e di contestazione del sostegno e parzialità verso l'entità sionista.

Quinto: La nuova amministrazione USA deve essere cosciente che il nostro popolo palestinese continuerà ad affrontare l'odiosa occupazione sionista e non accetterà nessuna soluzione che non dia valore ai suoi legittimi diritti alla libertà, l'indipendenza, l'autodeterminazione e alla creazione del suo proprio Stado palestinese indipendente con Gerusalemme capitale.

Movimento di Resistenza Islamica – Hamas, 6 novembre de 2024

Fonte: https://t.me/saifquds/16851/Testo completo: https://www.boltxe.eus/2024/11/movimiento-de-resistencia-islamica-hamas-comunicado-de-prensa-comentando-los-resultados-de-las-elecciones-presidenciales-de-estados-unidos/?feed_id=2743&_unique_id=6730e6d764173 | Boltxe

Movimiento de Resistencia Islámica – Hamas: Comunicado de prensa comentando los resultados de las elecciones presidenciales de Estados Unidos Boltxe 2024-11-10 No hay comentarios Azkenak, Berriak [jp_post_view] Irakurtzeko denbora / Tiempo de lectura: 2 min. A la luz de los resultados que muestran la victoria de Donald Trump en las elecciones estadounidenses, nosotros en el Movimiento de Resistencia Islámica (Hamas) afirmamos lo siguiente: Primero: Nuestra posición sobre la nueva administración estadounidense depende de sus posiciones y comportamiento práctico hacia nuestro pueblo palestino, sus derechos legítimos y su causa justa. Segundo: Es lamentable señalar que todas las sucesivas administraciones estadounidenses, desde la ocupación de Palestina en 1948, han tenido posiciones negativas sobre la cuestión palestina y siempre han sido los mayores partidarios de la ocupación sionista en todos los campos y aspectos. La anterior administración estadounidense tomó un camino sesgado hacia la ocupación y la agresión, al otorgar a los criminales de guerra sionistas cobertura política y militar para continuar las guerras de exterminio más horribles de la historia moderna, lo que confirmó su papel como socio pleno en la matanza de decenas de miles. de nuestro pueblo, incluidos los niños, las mujeres y los ancianos. Tercero: Exigimos el fin del prejuicio ciego hacia la ocupación sionista y un trabajo serio y real para detener la guerra de genocidio y agresión contra nuestro pueblo palestino en la Franja de Gaza y Cisjordania, y para detener la agresión contra el hermano pueblo libanés. , y dejar de brindar apoyo militar y cobertura política a la entidad sionista, y reconocer los derechos legítimos de nuestro pueblo. Cuarto: Se requiere que el presidente electo estadounidense escuche las voces que se han alzado desde la propia sociedad estadounidense durante más de un año sobre la agresión sionista contra la Franja de Gaza, rechazando la ocupación y el genocidio, y objetando el apoyo y la parcialidad hacia la Entidad sionista. Quinto: La nueva administración estadounidense debe ser consciente de que nuestro pueblo palestino continúa enfrentándose a la odiosa ocupación sionista y que no aceptará ningún camino que le reste valor a sus derechos legítimos a la libertad, la independencia, la autodeterminación y el establecimiento de su propio Estado palestino independiente con Jerusalén como capital. Movimiento de Resistencia Islámica – Hamas Miércoles, 6 de noviembre de 2024

Testu osoa / Texto completo: https://www.boltxe.eus/2024/11/movimiento-de-resistencia-islamica-hamas-comunicado-de-prensa-comentando-los-resultados-de-las-elecciones-presidenciales-de-estados-unidos/?feed_id=2743&_unique_id=6730e6d764173 | Boltxe
WASHINGTON, DC - SEPTEMBER 19: Republican presidential nominee, former U.S. President Donald Trump speaks before prominent Jewish donors at an event titled "Fighting Anti-Semitism in America" at the Hyatt Regency Capitol Hill on September 19, 2024 in Washington, DC. “This United States election is the most important election in Israeli history," Trump told the assembled. Calling himself the greatest president for Jews in history, Trump said that if he does not win in November, Israel will be “eradicated” within two years. (Photo by Chip Somodevilla/Getty Images) Picture of Boltxe Boltxe Movimiento de Resistencia Islámica – Hamas: Comunicado de prensa comentando los resultados de las elecciones presidenciales de Estados Unidos Boltxe 2024-11-10 No hay comentarios Azkenak, Berriak [jp_post_view] Irakurtzeko denbora / Tiempo de lectura: 2 min. A la luz de los resultados que muestran la victoria de Donald Trump en las elecciones estadounidenses, nosotros en el Movimiento de Resistencia Islámica (Hamas) afirmamos lo siguiente: Primero: Nuestra posición sobre la nueva administración estadounidense depende de sus posiciones y comportamiento práctico hacia nuestro pueblo palestino, sus derechos legítimos y su causa justa. Segundo: Es lamentable señalar que todas las sucesivas administraciones estadounidenses, desde la ocupación de Palestina en 1948, han tenido posiciones negativas sobre la cuestión palestina y siempre han sido los mayores partidarios de la ocupación sionista en todos los campos y aspectos. La anterior administración estadounidense tomó un camino sesgado hacia la ocupación y la agresión, al otorgar a los criminales de guerra sionistas cobertura política y militar para continuar las guerras de exterminio más horribles de la historia moderna, lo que confirmó su papel como socio pleno en la matanza de decenas de miles. de nuestro pueblo, incluidos los niños, las mujeres y los ancianos. Tercero: Exigimos el fin del prejuicio ciego hacia la ocupación sionista y un trabajo serio y real para detener la guerra de genocidio y agresión contra nuestro pueblo palestino en la Franja de Gaza y Cisjordania, y para detener la agresión contra el hermano pueblo libanés. , y dejar de brindar apoyo militar y cobertura política a la entidad sionista, y reconocer los derechos legítimos de nuestro pueblo. Cuarto: Se requiere que el presidente electo estadounidense escuche las voces que se han alzado desde la propia sociedad estadounidense durante más de un año sobre la agresión sionista contra la Franja de Gaza, rechazando la ocupación y el genocidio, y objetando el apoyo y la parcialidad hacia la Entidad sionista. Quinto: La nueva administración estadounidense debe ser consciente de que nuestro pueblo palestino continúa enfrentándose a la odiosa ocupación sionista y que no aceptará ningún camino que le reste valor a sus derechos legítimos a la libertad, la independencia, la autodeterminación y el establecimiento de su propio Estado palestino independiente con Jerusalén como capital. Movimiento de Resistencia Islámica – Hamas Miércoles, 6 de noviembre de 2024

Testu osoa / Texto completo: https://www.boltxe.eus/2024/11/movimiento-de-resistencia-islamica-hamas-comunicado-de-prensa-comentando-los-resultados-de-las-elecciones-presidenciales-de-estados-unidos/?feed_id=2743&_unique_id=6730e6d764173 | Boltxe

pc 14 novembre - L'attacco di Musk ai giudici italiani dimostra fin da subito che la vittoria di Trump ci mette davanti ad una nuova situazione

Elon Musk ha detto che i giudici italiani, in particolare quelli di Roma, devono essere mandati via. A questo ha aggiunto anche un attacco alle organizzazioni che fanno i salvataggi dei migranti in mare, in particolare verso la Sea Watch che ha chiamato “organizzazione criminale”. 

Questa potrebbe sembrare una uscita da parte di un fascista da bar ma purtroppo, in realtà, non è così. Quest'uscita di Musk è in sintonia con quanto sta accadendo in questi giorni: Musk è stato presente alla telefonata che Trump ha fatto a Zelensky, Musk è in procinto di essere nominato nello staff di Trump e dovrebbe avere addirittura un nuovo dipartimento costruito ex novo, un “Dipartimento per l’efficienza governativa... per un approccio più snello e digitale nella gestione pubblica” e quindi un'amministrazione da portare avanti con metodi più sbrigativi.

Musk non è solo un ultramiliardario ma, come abbiamo visto anche dal peso enorme che ha avuto nelle elezioni di Trump, è quello che dovrà portare avanti la politica della nuova amministrazione e quindi in questo senso non può essere sottovalutato.

Questa uscita di Elon Musk ha trovato una reazione di pieno accordo da parte di Salvini che ha detto che Musk ha ragione, e un silenzio da parte della Meloni (anche di fronte alle dichiarazioni di freno Mattarella) in sintonia, tra l'altro, con tutta l'azione di attacco verso i giudici che la Meloni sta portando avanti, un attacco viscerale, umorale, perchè i giudici stanno facendo saltare i suoi piani di mandare i migranti nei centri-galera dell'Albania e quindi risolvere in questa maniera il blocco dell'ingresso dei migranti in Italia.

Quindi non dobbiamo sottovalutare il ruolo nella nuova amministrazione di Trump di Elon Musk che sarà ufficializzata il 20 gennaio.

E a proposito di tempi rapidi, di accelerazione, Trump e il suo braccio Elon Musk stanno portando avanti azioni, interventi, come se già fosse stata nominata ufficialmente la nuova Presidenza Trump, e questo è già una dimostrazione di rottura delle regole, per cui, anche se istituzionalmente ancora nessuno li ha investiti di ruolo, di ufficialità, si muovono come se già lo fossero.

Quindi anche questo dimostra come la corsa, che noi chiamiamo verso un “regime nazi-imperialista”, sia all'interno sia sul piano internazionale della nuova amministrazione, sta andando rapidamente avanti e, come dicono anche altre voci attente in questi giorni a quanto sta accadendo in America, dimostra in maniera anche fisica, come lo Stato è al servizio degli interessi del Capitale.

Per noi che siamo marxisti leninisti non è affatto una novità. Lo Stato borghese è sempre al servizio del Capitale, ma è come se la vittoria di Trump, la nuova amministrazione che si prospetta lo dimostra proprio fisicamente, cioè che il lo Stato è rappresentato da chi è capitalista, da chi è ultra miliardario, e quindi che si pone sempre più al servizio degli interessi del Capitale.

Nello stesso tempo, l'accelerazione dell'efficienza nella gestione del governo già si è vista nella campagna elettorale in cui c'è stato un peso enorme, in particolare della propaganda, dell'uso dei mezzi di comunicazione, dei social, per portare avanti una campagna perché poi ci fosse la vittoria di Trump.

Questo settore delle comunicazioni con il ruolo di Elon Musk avrà un peso enorme nel consolidamento del regime, non tanto a livello economico, quanto a livello di influenza ideologica a livello di massa. Anche la questione dell’Intelligenza Artificiale nelle mani di un'amministrazione come quella di Trump - ma poi non solo in America, ma anche in altri paesi - potrà essere una sorta di “bomba atomica” nelle mani dell'imperialismo che andrà ancora più avanti di quanto lo sia adesso.

Quindi, anche questa uscita di Musk, non deve far sottovalutare la vittoria di Trump.

Nel campo dei movimenti, dei rivoluzionari, è come se ci fosse una sorta di sottovalutazione della vittoria di Trump, perchè dicono che in fondo non è cambiato granché dalla Presidenza Biden.

Questa posizione è sbagliata e cieca. Non cogliere il fatto che le elezioni di Trump portano a delle conseguenze sul fronte soprattutto politico ideologico, quindi limitarsi a dire, per esempio, come anche sostengono altre posizioni, che in fondo quello che ha detto Trump durante la campagna elettorale di “fare grande l'America” non riuscirà a portarla avanti, a parte che è tutto da vedere, è una debole denuncia di quello che sarà l'amministrazione di Trump, che è un aperto regime nazi-imperialista, di moderno nazismo.

Un'ultima cosa riguarda la risposta dei magistrati dell'Associazione Nazionale Magistrati a questa uscita di Musk Il Presidente della ANM, rivolgendosi al governo, ha detto che Musk “si è preso gioco della sovranità dello Stato”, per cui “ci vorrebbe l'intervento del governo, di questo governo che dice di avere a cuore la difesa dei confini”. 

La sovranità dello Stato è un cavallo di battaglia del governo Meloni, dei suoi ministri, ma vale nei confronti in particolare dei migranti, per bloccarne l'arrivo e per avere un ruolo all'interno degli altri paesi europei; mentre non vale questa "sovranità" quando deve essere serva degli Stati Uniti e quindi in questo caso la cosiddetta "sovranità" può bellamente essere messa da parte e si può accettare che un personaggio che ancora non ha neanche un ruolo istituzionale possa interferire sulle questioni di un altro paese.

Per concludere, è chiaro che questo vuol dire avere una effettiva comprensione di quello che significherà sempre più la Presidenza Trump, e quindi serve adeguare la risposta dei rivoluzionari, dei comunisti, dei proletari avanzati a questa nuova situazione.

pc 14 novembre - Dichiarazione unitaria per la liberazione del compagno Georges Ibrahim Abdallah

Soccorso Rosso Proletario - sottoscrive e sostiene questa dichiarazione e in vita alla massima circolazione nelle prossime manifestazioni

Déclaration unitaire devant la prison de Lannemezan
(26 octobre 2024)

Camarades et ami.e.s,
Nous voici donc rassemblés pour la 15e fois, mais plus nombreux que jamais, devant cette prison de Lannemezan, pour clamer dans l’unité notre solidarité active avec un authentique résistant, devenu l’exemple même de l’engagement de toute une vie de militant communiste au service de l’émancipation humaine, un symbole du combat inachevé pour en finir avec l’exploitation capitaliste, l’oppression nationale, le colonialisme sioniste et l’impérialisme mortifère, notre camarade Georges Ibrahim

mercoledì 13 novembre 2024

pc 13 novembre - Sul caccia di sesta generazione Gcap - capofila Leonardo - massima convergenza in parlamento tra partiti di maggioranza e PD

Il NO alla guerra non può passare in Parlamento


info - Via libera definitivo, da parte dell’Aula della Camera, con 215 sì e 43 no, al disegno di legge di ratifica ed esecuzione della Convenzione sull'istituzione dell'organizzazione governativa internazionale Gcap (Global combat air programme), il trattato trilaterale tra le nazioni partner (Italia, Regno Unito e Giappone) firmato a Tokyo il 14 dicembre 2023. 

Tra le opposizioni hanno votato Sì Pd, Az e Iv, mentre i gruppi M5S e Avs si sono espressi contro.

Il programma Gcap vede come capofila Leonardo per l’Italia, Bae Systems per il Regno Unito e Mitsubishi Heavy Industries per il Giappone che costituiranno una joint venture paritetica e che firmeranno successivamente i contratti di fornitura con l’agenzia Gcap. 

Oltre a Leonardo, le principali aziende italiane che saranno coinvolte nel programma sono Mbda Italia, Elettronica e Avio Aero: le industrie nazionali, secondo quanto indicato qualche giorno fa dal ceo di Leonardo Roberto Cingolani nel corso dell’incontro con gli analisti finanziari, si occuperanno dell’integrazione del sistema di volo, dell’integrazione dei sistemi d’arma e dell’integrazione dell’addestramento.

pc 13 novembre - Azione per la Palestina a Torino, contro Leonardo - infosolidale



pc 13 novembre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Musk vuole comandare anche in Italia e la servetta Meloni è d’accordissimo - Dai comizi alle fabbriche l'attualità della rivoluzione proletaria e del suo partito

 

pc 13 novembre - Mattarella festeggia il 75° anniversario della NATO… parla di pace e prepara la guerra

 

Mentre era in ancora impegnato nel suo viaggio in Cina, in occasione del 75esimo anniversario del Consiglio d’Europa e della Nato, il capo dello Stato Sergio Mattarella ha trovato il tempo di esprimere il proprio pensiero sull’Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico, inviando “un messaggio alla Camera in una conferenza dedicata all’evento.” Come riporta un trafiletto del Sole 24 Ore di ieri, Mattarella dice che: «Sono pilastri della sicurezza democratica e la Repubblica è orgogliosa di farne parte sin dalla loro fondazione».

Ma non basta: “Il capo dello Stato riconosce che «l’Alleanza Atlantica ha contribuito, in modo determinante, alla stabilità internazionale e al più lungo periodo di pace vissuto dall’Europa e l’attuale fase di instabilità conferma la validità di quelle scelte. L’inaccettabile aggressione della Russia e il conflitto in Medio Oriente ne sono ragioni evidenti».

Più di una volta Mattarella ha dimostrato che quando parla di pace in Europa “dimentica” tante guerre

pc 13 novembre - GAZA: Erano seduti al bar per la partita: tutti morti. L'orrore quotidiano per mano del nazisionismo israeliano sostenuto da tutti i paesi imperialisti

Oltre 1 anno di bombardamenti che hanno quasi distrutto la striscia di Gaza. L'orrore quotidiano vissuto dalla popolazione difficile da raccontare anche da chi ci "vive".
Un anno di bombardamenti con le armi fornite dall'imperialismo americano innanzi tutto, ma con il sostegno attivo di tutti i paesi imperialisti, dalla Francia alla Germania... al governo moderno fascista e complice dell'Italia...
Verso la manifestazione del 30 novembre per esprimere in piazza la massima solidarietà alla resistenza palestinese!


Avreste mai immaginato di poter essere uccisi mentre guardavate una partita al bar? È quello che è successo lunedì sera a 400 metri dalla mia tenda ad Al-Mawasi, Khan Younis. Mentre ero seduta con le mie sorelle a guardare un film nella nostra tenda, inseguendo momenti piacevoli, abbiamo sentito un missile che scendeva e abbiamo aspettato insieme l’esplosione. Conosciamo ogni suono che proviene dal cielo; possiamo distinguere il suono di un missile di un F-16, di un F-35, di un drone, di un proiettile d’artiglieria e di un carro armato.

Abbiamo aspettato l’esplosione, è stata così vicina. Pochi minuti dopo, abbiamo sentito delle persone che urlavano: “Un’area di sosta è stata bombardata mentre dei giovani stavano guardando una partita;

pc 13 novembre - La vittoria di Trump e la marcia verso un regime - note di orientamento e dibattito

Le questioni che le elezioni di Trump mettono in evidenza sono due.

Dal punto di vista della classe dominante è il passaggio di una frazione molto ampia di essa dall’attuale stablishment rappresentato da Biden a Trump. Chiaramente è evidenziato dal ruolo di Musk che diventa nei fatti una sopra di super consigliere, super guida del governo Trump; sono ampie fette del capitale finanziario, del capitale industriale che sono passare con Trump, hanno sostenuto e finanziato la sua campagna elettorale e hanno spostato gli equilibri di fondo di queste elezioni.

La corda ad inseguirli dell’attuale amministrazione ha avuto l’effetto di essere perdente sul piano tattico e ha contribuito a logorare la presidenza Biden nei confronti del voto “popolare”.

Il secondo elemento, nel quadro che dobbiamo sempre tenere conto, negli Usa alle elezioni presidenziali non partecipano e neanche in questa occasione lo hanno fatto, oltre il 35& degli aventi diritto che unito al voto del candidato perdente rendono comunque e sempre il presidente eletto una minoranza della popolazione.

Va tenuto conto che negli Usa esiste poi un’altra minoranza che vive nel paese ma non ha diritto di voto.

Quindi, al di là di tutti gli strombazzamenti, l’America non è una “grande democrazia” e il sistema

pc 13 novembre - Bologna, Vasco Rossi, fascisti di governo, antifascismo e nuova Resistenza

da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 12/11

Vasco Rossi è di un paese in provincia di Modena, non lontano da Bologna. Il più seguito dei rocker italiani, in occasione dell'anniversario della morte del padre, ha raccontato la sua vita.

Il padre di Vasco Rossi, detto “Carlino”, è morto a vent'anni. Era uno delle migliaia di soldati italiani che nel ‘43 rifiutarono di passare dall'altra parte per combattere per le truppe nazifasciste. Vasco Rossi lo ha già raccontato in lungo post, diversi anni fa, chi era suo padre. Durante la guerra, dopo l'8 settembre, era stato preso prigioniero dai tedeschi e deportato in Germania, in un campo di lavori forzati, uno di quei 600.000 soldati italiani che non hanno accettato di combattere per i tedeschi contro i loro fratelli per conto dell'ultima forma del fascismo in Italia, prima di essere spazzato via dalla Resistenza, che è stata la Repubblica Sociale di Salò.

Vasco Rossi è tornato a parlare di suo padre il 31 di ottobre con queste parole: “il 31 ottobre del 1979 te ne sei andato piegato della fatica. Ricordo ancora il tuo mezzo sorriso, caro papà, dolce e gentile. L'altra metà te l'avevano portato via i due anni di lager nazisti, a Dortmund, che avevi dovuto scontare per non esserti voluto piegare alla barbarie del nazifascista. Poi - aggiunge con un grido forte e chiaro - non ci crederai, ma sono tornati, lupi travestiti da agnelli, bulli arroganti e facce ghignanti, con i loro deliri, i loro dileggi, la loro propaganda, la stessa ignoranza”

Lo ha detto a Bologna il 31 di ottobre, in un grido forte e chiaro, in un messaggio che la stampa ha

martedì 12 novembre 2024

pc 12 novembre - Onore a Saibaba - discorso del Comitato di sostegno alla guerra popolare in India 12ottobre/12novembre

Il Comitato internazionale a sostegno della guerra popolare in India - sezione italiana esprime il suo saluto rivoluzionario, democratico, antimperialista e comunista al professor Saibaba.

Afferma innanzitutto che il professor Saibaba è stato assassinato. La sua morte non è dovuta, se non tecnicamente, all'evoluzione della malattia e alle sue ultime vicende che hanno poi causato la sua morte. La sua morte è dovuta alla sua carcerazione, persecuzione in tutte le forme che il regime fascista indù ha fatto nei suoi confronti. Il regime di Modi e il suo governo hanno fatto di tutto per mettere a tacere la sua voce e il suo impegno.

Il suo impegno svolto nelle università e tra le masse popolari ha raccolto l'adesione, la mobilitazione non solo del mondo intellettuale, democratico in India, ma di ampie fette delle masse popolari.

Il professor Saibaba per questo è diventato un simbolo della grande battaglia che in India si è combattuta e si combatte contro il regime fascista hindutva, contro la repressione, la persecuzione, i massacri che questo regime, per conto e come parte dell'imperialismo, sviluppa contro il suo popolo. Da un lato, quindi, Saibaba è stato vittima di una guerra, dall'altro è stato parte della guerra che le masse popolari in tutte le forme hanno fatto e continuano a fare contro il regime e l’imperialismo. L'India, che gli imperialisti amano chiamare “la più grande democrazia del mondo”, è in realtà una gigantesca prigione dei popoli. L'imperialismo USA e altri paesi imperialisti la considerano una riserva di materie prime, manodopera, terre a basso costo e un grande mercato internazionale delle multinazionali.

L'India è il paese di grandi oppressioni e sfruttamento a livelli incalcolabili. Il 77% della popolazione

pc 12 novembre - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Bologna, Vasco Rossi, fascisti di governo, antifascismo e nuova Resistenza - Dal carcere di Taranto: voci dalla manifestazione

 

pc 12 novembre - Valencia - grande manifestazione di massa e scontri con la polizia - immagini dirette - "Mazon dimission/Mazon asesino!"

Abbiamo trattato dell'alluvione di Valencia su questo blog e a ORE 12 Controinformazione rossoperaia

pc 6 novembre - Strage e disastri ambientali a Valencia: intervento di un compagno che conosce e che ha seguito la situazione in Spagna di questi giorni

pc 12 novembre - ORE 12 settimanale N. 26 - per leggerlo e stamparlo

 

clic per leggerlo e stamparlo

pc 12 novembre - PROVE DI ALLEANZA TRA CONFINDUSTRIA BG-BS, BAGNATE DAL SANGUE DELLE MORTI OPERAIE

 

«Persone, Innovazione, Connessioni. Il Dna della Piattaforma manifatturiera d’Europa»: è questo il titolo dellAssemblea generale di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia, organizzata al Logistic Park dell’aeroporto di Orio al Serio.

Una rassegna che ha raccolto le spinte degli ultimi anni per una sinergia tra due province confinanti e con tanti punti in comune, industriali, economici, sociali, culturali, geografici ed ha visto interventi significativi esaltare il 2023 d’oro della capitale della cultura giocata sull’asse Bergamo-Brescia diventate capitali a pari merito degli introiti legati al turismo ‘culturale’ in virtù di un primato ottenuto con decisione politica quale ‘indennizzo’ post covid.

Interventi di prospettiva che si scontrano con gli interessi specifici e concorrenziali delle varie imprese in campo. Forte il richiamo ad una alleanza tra i due aeroporti provinciali, (come la prima di una lunga serie dicono) con Orio decollato da tempo con oltre 17.000000 di passeggeri, mentre da Brescia parlano

pc 12 novembre - Verso il regime Trump negli Usa - 1

Nomina per nomina, la squadra di Trump sarà una rappresaglia

Potere assoluto Giustizia tra Ken Paxton che vieta l’aborto in Texas e Mike Davis, pronto a «sbattere in galera» la procuratrice che accusa il tycoon

Luca Celada - manifesto

LOS ANGELES

Una cosa è assai probabile per il governo Trump Bis, la parola d’ordine sarà «retribution», una rappresaglia maturata nei quattro anni di “esilio” che non si limiterà a perseguire gli avversari della odiata «sinistra radicale», ma potrà allargarsi a quelli che nel suo stesso partito non lo hanno sostenuto abbastanza, a partire dal tentativo di rimanere al potere quattro anni fa.
Fra le nomine di maggiore portata vi sarà la selezione dell’attorney general. Il ministro è costituzionalmente garante indipendente di giustizia, ma di fatto anche il dicastero che proietta il potere giudiziario del presidente. Lo sarà certo assai di più nella concezione assolutista di Trump che nel primo mandato ruppe con i pur reazionari ministri Jeff Sessions e Willam Barr, quando non vollero sottostare alle richieste più smaccatamente anticostituzionali di usare l’apparato dello stato contro avversai politici.

IN LINEA PER SUCCEDERGLI vi sono dunque nomi che abbinano lealtà assoluta al presidente e

pc 12 novembre - Il presidente Mattarella in Cina per confermare gli accordi commerciali e salvaguardare i profitti dei padroni

 

Prima la Meloni e adesso Mattarella, tutti e due con la scorta di padroni come il presidente di Stellantis Elkann, economisti ecc. ecc. vanno in Cina: è una lunga carovana che ripercorre la via di Marco Polo per fare accordi commerciali con l’obiettivo principale di salvaguardare i profitti dei padroni.

Mattarella, che si è portato la figlia, ci starà 5 giorni, ed è insieme al ministro degli Esteri Tajani (e c’è pure Casini!) per una visita istituzionale e sta incontrando con i maggiori esponenti del governo cinese, innanzi tutto con il presidente Xi Jinping.

L’obiettivo, insieme a tutta una serie di dichiarazioni sui temi più disparati, è stato dichiarato

pc 12 novembre - Caivano: la finanziaria taglia 30 milioni su 40… resta solo la propaganda del governo


“Tagli che stridono non solo con gli annunci fatti ai tempi del decreto Caivano”, secondo un articolo pubblicato dalla Repubblica del 10 novembre, “ma anche con le cronache di questi giorni”.

Nella perpetua propaganda del governo “Era il provvedimento simbolo del governo Meloni per aiutare i giovani che crescono nei quartieri difficili e a rischio criminalità, ma è stato smontato dallo stesso governo nella manovra economica.”

Smontato perché “Nel decreto Caivano erano stati inseriti 40 milioni di euro per la lotta alla dispersione scolastica, a testimoniare l’attenzione dell’esecutivo a difesa di bambini e ragazzi prede della violenza di strada. E invece, proprio nelle stesse ore nelle quali si registra l’ennesimo omicidio a Napoli, si scopre che nella legge di bilancio quel fondo ‘è stato ridotto a poco più di 10 milioni’”.

Come si ricorderà, il governo moderno fascista Meloni, come gli sciacalli, approfittò della violenza

lunedì 11 novembre 2024

pc 11 novembre - Con la resistenza palestinese e contro la repressione delle lotte, per la libertà di Anan - Da Soccorso rosso proletario


Report dal presidio di ieri al carcere di Terni 
per la liberazione di Anan Yaeesh

Circa 100 - 150 persone ieri pomeriggio hanno partecipato al presidio organizzato davanti al carcere di Terni per chiedere l'immediata liberazione di Anan Yaeesh. Attivisti e attiviste provenienti da varie realtà dell'Umbria, del Lazio e dell’Abruzzo, oltre a rappresentanti  della comunità palestinese del centro Italia e dell'UDAP, hanno ribadito il sostegno alla resistenza palestinese e chiesto l'immediata liberazione di Anan, sequestrato dalle autorità italiane su richiesta dello Stato genocidiario di Israele senza aver commesso alcun reato.

Tra i numerosi interventi che si sono succeduti al microfono, diversi hanno denunciato il Ddl 1660, che alla condizione grave nelle carceri unisce la repressione di ogni forma di protesta, anche pacifica, dei detenuti e dei solidali. Una legge liberticida, da stato di polizia, per reprimere ogni forma di dissenso, sia dentro che fuori le carceri, e che a maggior ragione deve vederci uniti e unite nella lotta. Si è ribadita quindi la necessità della solidarietà di classe, la solidarietà con tutti i prigionieri politici e il fronte unito fra le lotte, di fronte alla guerra, interna ed esterna, a cui paesi imperialisti come il nostro, con il governo fascista Meloni, ci stanno portando.

La risposta dei detenuti si è fatta sentire subito e forte. Dopo aver lanciato loro stessi slogan in solidarietà alla Palestina "Palestina libera, Palestina vincerà, Palestina araba", hanno cominciato a denunciare quanto succede lì dentro, le violenze e gli abusi, chiedendo se tra noi ci fosse un garante, e guardandosi bene dal gridare quando si interrompevano i nostri interventi al microfono per non essere individuati dalle guardie. "Neanche possiamo parlare" hanno aggiunto.

Diversi manifestanti sono stati identificati sia prima che dopo il presidio, che si è concluso rilanciando la manifestazione nazionale unitaria per la Palestina il 30 novembre.

Segue rassegna stampa:

https://www.umbria24.it/attualita/presidio-al-carcere-di-terni-il-grido-dei-manifestanti-liberate-anan-yaeesh/

https://www.umbriaon.it/terni-in-150-al-presidio-fuori-dal-carcere-per-chiedere-liberate-anan-yaeesh/

https://www.radiogalileo.it/cronaca/2024/11/11/195813-presidio-per-la-liberazione-di-anan-yaeesh-davanti-al-carcere-di-terni

https://www.instagram.com/reel/DCMw7o8CtYl/?utm_source=ig_web_copy_link&igsh=MzRlODBiNWFlZA==

https://tv6onair.com/tv6onair-presidio-al-gattabuia-a-fine-di-terni-il-dei-manifestanti-liberate-anan-yaeesh/

https://www.ternitoday.it/attualita/terni-presidio-anan-yaeesh-carcere-2024.html