Per risolvere la questione Ilva arriva l’appello anche del presidente del Consiglio. Paolo Gentiloni ha chiesto al governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, e al sindaco di Taranto Rinaldo Melucci “di ritirare il ricorso al Tar” sul piano ambientale dello stabilimento jonico. Altrimenti, sarebbero “a rischio gli interventi per la bonifica ambientale
e il lavoro che Taranto aspetta da anni”. Ma il governatore non
arretra: “A disposizione del presidente del Consiglio, ove voglia
incontrarlo, per illustrargli le ragioni del ricorso e il punto di vista
della Regione Puglia sul piano industriale e sul piano ambientale
dell’Ilva di Taranto”.
Il ricorso, spiega, “ha il fine esclusivo di tutelare la salute dei cittadini e dei lavoratori da uno stabilimento per il quale è attualmente è in corso un processo penale per disastro ambientale
e avvelenamento di sostanze alimentari davanti alla Corte d’Assise di
Taranto e per il quale occorre impedire che le condotte di reato siano
reiterate”. Interlocutaria anche la posizione di Melucci, che ringrazia
Gentiloni e sottolinea che “il dialogo da parte del Comune di Taranto,
con tutte le altre istituzioni e persino con gli investitori, non si è
mai arrestato, anche nelle ore più difficili o nei momenti in cui
abbiamo subito le peggiori pressioni mediatiche“
Tutto ruota attorno al ricorso al Tar presentato da Emiliano e dal sindaco di Taranto contro il decreto, firmato proprio da Gentiloni lo scorso 29 settembre, che stabilisce i nuovi termini per completare l’ambientalizzazione dell’impianto. Interventi che avrebbero dovuto essere ultimati nel 2015 e ora vengono rinviati anche al 2023 “a spese della salute dei cittadini”, insiste il Governatore
Da Slai cobas per il sindacato di classe
Respingiamo il nuovo ricatto del governo/Calenda e di ArcelorMittal
Difendiamo con la lotta unitaria generale lavoro e salute
Tutto ruota attorno al ricorso al Tar presentato da Emiliano e dal sindaco di Taranto contro il decreto, firmato proprio da Gentiloni lo scorso 29 settembre, che stabilisce i nuovi termini per completare l’ambientalizzazione dell’impianto. Interventi che avrebbero dovuto essere ultimati nel 2015 e ora vengono rinviati anche al 2023 “a spese della salute dei cittadini”, insiste il Governatore
Ilva, Arcelor Mittal scrive lettera di Natale ai lavoratori: «E' il miglior piano possibile»
«Il piano
industriale presentato al Governo, alle Amministrazioni locali e alle
organizzazioni sindacali è quanto di meglio si poteva immaginare per la
salvaguardia e lo sviluppo negli anni futuri del gruppo Ilva. Esso
prevede investimenti per 1,25 miliardi di euro e la conferma di tutti i
siti produttivi. Il piano ambientale, con particolare ma non esclusivo
riferimento al sito di Taranto, prevede analogamente investimenti per
1,15 miliardi e l'attivazione sicura e immediata di tutti i
provvedimenti e gli interventi previsti dalla legge con le più moderne
tecnologie a protezione dell’ambiente». Am Investco Italy (controllata
dalla multinazionale ArcelorMittal), la cordata che si è aggiudicata la
gara per gli asset dell’Ilva in amministrazione straordinaria, si
rivolge direttamente ai lavoratori del gruppo siderurgico ed alle loro
famiglie con una lettera pubblicata, come avviso a pagamento, su alcuni
quotidiani pugliesi.
«Am Investco Italy ha interesse a
completare l’attuazione del piano ambientale il prima possibile, anche
in anticipo - è spiegato - rispetto alle prescrizioni di legge, per
poter gestire in piena efficienza gli impianti. Gli interventi di
risanamento ambientale partiranno dal giorno stesso nel quale Am
Investco Italy potrà iniziare a gestire il gruppo Ilva, con l'eccezione
della copertura dei parchi minerari a Taranto e di altri interventi
prioritari secondo la nuova autorizzazione ambientale, la cui attuazione
sarà anticipata sin da subito dalla gestione commissariale e che sarà
rimborsata da Am Investco Italy». La società «si impegna ad operare in
modo da garantire la piena sostenibilità ambientale, sociale ed
economica e con essa il benessere dei lavoratori diretti ed indiretti
dell’Ilva, delle loro famiglie e delle comunità nelle quali opera». La
lettera si conclude con «l'augurio sincero di affrontare le prossime
feste con serenità, speranza e la volontà che il nuovo anno sia l’anno
di svolta per la comunità Ilva».
______________________________________________________________________________-
Da Slai cobas per il sindacato di classe
Respingiamo il nuovo ricatto del governo/Calenda e di ArcelorMittal
Difendiamo con la lotta unitaria generale lavoro e salute
Al di là delle parole dei tavoli Calenda
mette a nudo una solo cosa:
ci vogliono imporre
il loro piano industriale e ambientale, che
prevede esuberi, divisione degli operai in serie A (in AM Investco) e serie B
(in amministrazione