sabato 16 marzo 2024

pc 16 marzo - La nuova strage dei migranti e le responsabilità dei governi imperialisti europei e italiani



Per la Meloni - e la sua "compagna di merende" la reazionaria Ursula von der Leyen - le morti in mare di decine e decine, centinaia di migranti, donne, bambini diventano un'utile occasione per ribadire e rafforzare la loro politica di respingimento antimmigrati.

I migranti che riescono ad arrivare sulle nostre coste sono per il governo una grossa rogna; i migranti che non arrivano, che muoiono nel Mediterraneo sono... un'opportunità. 

Ai 60 morti di tre giorni fa, ai sopravvissuti per caso, che avranno forse per tutta la vita gravi conseguenze nel fisico e nella mente, agli altri che stanno tornando a riempire i fondali del mare con i loro corpi, 

il governo Meloni risponde non col mettere fine alle immani sofferenze dei migranti, MA:

con cinismo, assegnando alle navi delle Ong - uniche navi che salvano i migranti - i porti più lontani per attraccare - altre migliaia di kilometri a gente in grande sofferenza, a rischio vita, per "punizione", perchè anche questo sia un segnale che "non vi vogliamo" e chi li soccorre la deve smettere;

avviandoli alle galere dei Cpr, dove troveranno soprusi, repressione di ogni diritto, fino a torture, anche psicologiche - E torna il "pizzo" allo Stato - nonostante bocciato dalla Corte europea e da seri giudici italiani - chi non vuole andare nei Cpr deve pagare 5mila euro - Piantedosi "Stiamo ragionando per una riedizione del decreto 'Cutro', prevedendo (bontà sua) una gradazione dell'importo, valutando caso per caso";

estendere gli accordi, tipo Tunisia, con l'Egitto per fermare i barconi diretti verso l'Italia e l'Europa - in

pc 16 marzo - Modena, sbirri, vigliacchi e violenti all'ombra del governo fascio/poliziesco di Meloni/Piantedosi

 Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka


Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di
Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

da Osservatorio Repressione

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo, il 23enne guineano colpito con pugni al volto durante un controllo mercoledì mattina 13 marzo in Largo Garibaldi, risulta essere già indagato per la morte di Taissir Sakka il 30enne tunisino, trovato senza vita in strada, a

pc 16 marzo - Napoli giusta contestazione di Molinari all'Università Federico II

Basta con i supporter di Israele nelle Università

comunicato degli studenti del Collettivo Autorganizzato Universitario:

Oggi, nel polo d’ingegneria a piazzale Tecchio, noi studenti e studentesse abbiamo contestato una conferenza organizzata insieme al direttore de ‘La Repubblica’ Maurizio Molinari, lo stesso che dal 7 Ottobre spinge su una propaganda sionista e distorta di quello che in realtà è un genocidio perpetrato da Israele nei confronti del popolo palestinese.

Questa mattina siamo qui per denunciare la censura di media e giornali italiani, che oscurano la

pc 16 marzo - Firenze si mobilita per non dimenticare la strage operaia del 16 febbraio

OGGI ORE 15 PRESIDIO IN VIA MARITI 
23 MARZO MANIFESTAZIONE 


Una iniziativa utile per tenere accesi i riflettori sulle stragi operaie ma che deve essere parte della necessaria battaglia politico sociale contro le condizioni strutturali (precarietà, bassi salari, appalti...) che causano gli infortuni e la mancanza di sicurezza sui posti di lavoro 
Una battaglia nazionale che necessità di  una rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e il territorio, uno strumento operativo e adeguato per unire comitati, lavoratori, tecnici, avvocati, medici e tutti coloro che ogni giorno si battono per la sicurezza, in un fronte comune per mettere in discussione questo sistema capitalista fondato sul profitto e la morte operaia. 

CHIARAMENTE  OLTRE AL GOVERNO MELONI CONSULENTE DEI PADRONI ANCHE I POLITICI COME IL SINDACO DI FIRENZE DEL PD CHE RINGRAZIANO ESSELUNGA SONO PARTE DEL PROBLEMA E NON DELLA SOLUZIONE FANNO PARTE DELCOMITATO D'AFFARI DEI PADRONI 

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dal comunicato dell'assemblea 16 febbraio

IL SINDACO NARDELLA… SENZA VERGOGNA E SENZA PUDORE!

In un comunicato di poche righe Nardella restituisce un livello di servilismo che mai avremmo pensato possibile a così pochi giorni dalla strage operaia di via Mariti. Il comunicato risale al 29 febbraio, a due settimane da quel maledetto 16 febbraio.

“Ringrazio Esselunga per aver accolto velocemente la nostra richiesta. Le opere pubbliche previste in

pc 16 marzo - Milano per la Palestina e per la libertà dei prigionieri palestinesi


 

pc 16 marzo - INDIA: State's Job is to Serve People, not to Punish them: GN Saibaba


pc 16 marzo – Il governo Meloni corre, ancora e sempre, in aiuto dei padroni approvando pure il “Ddl Capitali”...

  ...per “Interventi a sostegno della competitività dei capitali" e mettere le mani sulla nomina dei consigli di amministrazione -  l’opposizione… approva!

Se qualche padrone si fosse accidentalmente distratto la Meloni glielo ripete forte con determinazione da ogni palco: “Non vogliamo disturbare chi produce”. Ed è chiaro che per la fascista Meloni “chi produce” sono appunto i padroni! E dice anche che “pagare le tasse non è bellissimo” strizzando l’occhio bellamente a quei padroni, grandi, piccoli e medi che non pagano le tasse (ricordiamo che l’evasione negli ultimi dieci anni è arrivata quasi a 1000 miliardi secondo il Sole 24 Ore); certo tutti i politici in quanto rappresentanti della borghesia aiutano i padroni, industriali o della grande finanza – e ne sono lautamente ricambiati - ma la Meloni esprime davvero un lecchinaggio sfacciato.

Ce lo ricordano anche i commenti di chi questa legge, il cosiddetto Ddl Capitali, approvata il 27 febbraio e recante “Interventi a sostegno della competitività dei capitali", la voleva a tutti i costi come Casiraghi, Presidente di illimity Bank: «L’elemento essenziale di questo pacchetto sta nel fatto che il governo ha ascoltato il mercato…», e altri commenti dicono che si tratta di una legge che investitori

venerdì 15 marzo 2024

pc 15 marzo - Per Anan Yaeesh, Ali Irar e Mansour Doghmosh non abbassiamo la guardia! Domenica 17 marzo presidio al carcere dell'Aquila

Da giovedì pomeriggio non sappiamo dove siano realmente Ali Irar e Mansour Doghmosh, due dei tre cittadini palestinesi arrestati il 12 marzo in Abruzzo.

Il pacco con alcuni vestiti spedito al carcere dell'Aquila è tornato indietro. Neanche il loro avvocato sa se e dove sono stati trasferiti. Tutto questo è vergognoso, nei confronti di due ragazzi titolari di protezione internazionale, accusati di "terrorismo", sottoposti a un arresto "particolare", a un'insopportabile bolla mediatica e ad accuse molto deboli. Domenica 17 marzo, ore 14:30, presidio di solidarietà fuori al carcere "Le Costarelle" dell'Aquila!

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pc 15 marzo - Sospesi i fogli di via per i giovani di Exinction Rebellion a Torino - schiaffo al Ministero della Difesa e degli Interni

Il Tar li dichiara illegittimi

Le motivazioni dei giudici sottolineano “anomalie procedurali, che non corrisponderebbero ad alcun atto tipico di polizia giudiziaria”

TORINO – Il 29 novembre 2023, sette attivisti di Extinction Rebellion si erano calati dal tetto dell’Oval Lingotto, con corde e imbraghi, appendendo un grande striscione con scritto “Qui si finanzia guerra e crisi climatica”, per contestare l’Aerospace and Defence Meeting.

In nove erano stati trattenuti in Questura, dove venivano prese loro le impronte digitali e fatte le foto segnaletiche, per essere poi rilasciati con denunce per sei capi di imputazione e quattro fogli di via, che li hanno costretti a lasciare la città entro 24 ore.

Ora, dopo l’archiviazione delle denunce a gennaio, sono stati sospesi anche i fogli di via obbligatori comminati a quattro attivisti dal Questore di Torino.

Le motivazioni dei giudici

Come spiegano in una nota “Extinction Rebellion aveva subito fatto ricorso per contestare l’illegittimità del provvedimento. Un’ordinanza del tribunale Amministrativo di Torino ha adesso disposto “la sospensione dell’efficacia” dei fogli di via, primo passo verso l’annullamento, che verrà però discusso tra quasi un anno, a gennaio 2025. Le motivazioni dei giudici sottolineano “anomalie procedurali, che non corrisponderebbero ad alcun atto tipico di polizia giudiziaria né a una corretta instaurazione di un contradditorio”.

Il foglio di via, reintrodotto nell’ordinamento italiano ai sensi della legge 159/2011 per il contrasto alla criminalità organizzata, è previsto per coloro che sono “abitualmente dediti a traffici delittuosi” o che per “il loro comportamento debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto un pericolo per la sicurezza”. Si tratta di un provvedimento dato dal Questore, con amplissima discrezionalità, che ha effetti immediati e sconvolgenti sulla sfera giuridica e personale. Proprio per queste ragioni sarebbe prevista un’attenta indagine sugli elementi che ne giustificano l’adozione. Indagine che, secondo il giudici torinesi, in questo caso sarebbe mancata.

L’ordinanza si sofferma inoltre sul merito del provvedimento. I giudici sottolineano come “la pericolosità viene paventata in termini del tutto astratti” e come “l’ordinamento democratico – costituzionale tollera manifestazioni puramente dimostrative, da ascriversi alla manifestazione del pensiero là dove non abbiano comportato rischio di danno a persone o cose”. Insomma, non si tratta di pericolosi criminali, ma semplici cittadini che, sebbene in maniera molto vistosa, esercitano il proprio diritto a manifestare.

Un diritto che, nel caso degli attivisti climatici, è sempre più spesso messo in discussione, anche nella democratica Europa. Il rapporto dell’ONU, pubblicato a fine febbraio, chiede ai paesi europei di porre fine alla repressione e alla criminalizzazione delle proteste pacifiche degli ambientalisti, definendo le politiche attuate finora contro gli attivisti climatici una minaccia verso la democrazia e i diritti umani”.

pc 15 marzo - Massimo sostegno alle manifestazioni per la Palestina di sabato 16 - Roma

pc 15 marzo - Torino NO alla Militarizzazione dei quartieri popolari - Via l'Esercito da Barriera di Milano

 info

lo spaccio un pretesto

Torino e “Strade sicure”: anche nelle ore notturne l’Esercito effettuerà controlli in Barriera e San Salvario

La decisione dopo il vertice con il prefetto. Nei mesi scorsi i sequestri di droga e gli arresti sono aumentati - I militari dell’Esercito saranno presenti anche nelle ore notturne a Torino, in particolare nei quartieri di Barriera di Milano e San Salvario. A inizio gennaio era stato dato il via libera all’operazione “Strade sicure” dell’Esercito: i militari possono effettuare controlli e presidi nelle zone ritenute più a rischio di spaccio, soprattutto corso Palermo e corso Giulio Cesare; i militari però erano di servizio solo dalle 7 alle 19.

La riunione con il prefetto - La decisione di estendere i controlli anche alle ore notturne è il frutto della riunione avvenuta a Torino nei giorni scorsi, a cui hanno partecipato diversi rappresentati delle istituzioni: il prefetto Donato Cafagna, la procuratrice vicaria Enrica Gabetta, la procuratrice aggiunta coordinatrice Patrizia Caputo, il questore Vincenzo Ciarambino, il comandante provinciale dei carabinieri, generale Roberto De Cinti e quello della guardia di finanza, generale Carmine Virno.

pc 15 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Ex-Ilva: riparte la lotta autonoma degli operai nell’appalto - Stellantis: da Mirafiori a Melfi, contro i piani padroni/governo autonomia operaia e lotta unitaria

 

pc 15 marzo - Una nuova grande strage di immigrati - Una strage programmata

che rilancia la necessità di riprendere la lotta a sostegno dei migranti, del diritto alla vita, al soccorso e contro il governo Meloni/Salvini razzista, criminale.

Se non li avesse soccorsi la nave Ocean Viking - quasi "per caso" e violando i divieti del decreto Piantedosi - anche i 25 salvati sarebbero morti. In 7 giorni in cui il gommone è stato alla deriva vi sono passati sopra aerei, ma nessuno si è fermato.

In appena 2 mesi e mezzo del 2024 già 215 sono stati i migranti morti, tra cui donne e bambini; il doppio rispetto a quelli registrati nello stesso periodo del 2023. Queste morti avvengono sempre più nel silenzio di stampa e TV, imposto dal governo, che in questo modo fa morire due volte le persone. 

Questo governo vuole i morti in mare perchè siano di freno alle partenze! 

Questo governo assassino va rovesciato!


DA OLTRE UNA SETTIMANA ALLA DERIVA IN MARE SENZA ALCUN SOCCORSO

Da Radio Onda d'Urto

La nave Ocean Viking di Sos Mediterranee ha soccorso nella giornata di mercoledì 13 marzo, in acque internazionali nel Mediterraneo centrale, 25 persone alla deriva su un gommone. Raccontano di essere partiti in 75 dalla Libia. Secondo le prime testimonianze, l’imbarcazione ha trascorso almeno 7 giorni in mare aperto senza ricevere alcun soccorso.

I sopravvissuti raccontano che molte persone sono morte di fame, di sete e di ustioni, a causa del tempo prolungato in mezzo al mare. Se confermati i numeri sono drammatici: si parla di oltre 50 morti dei 75 migranti partiti dalla Libia una settimana fa. “Li abbiamo avvistati per caso, con un binocolo, a due miglia dalla nostra nave”, fa sapere Francesco Creazzo di SOS Mediterranee Italia. “Due persone erano incoscienti, i pochi sopravvissuti che riuscivano a parlare hanno detto di essere partiti in 75”.

Sulla rotta migratoria più letale al mondo il sistema soccorso è insufficiente, denuncia Sos Mediterranee: con l’inasprimento della “discriminatoria politica di detenzione nei confronti delle navi di soccorso”, voluta da ultimo dal Decreto Piantedosi, “3 navi umanitarie sono al momento bloccate dalle autorità italiane, impedendo loro di salvare vite nel Mediterraneo”.

La criminalizzazione del soccorso in mare e la criminalizzazione delle Ong è volta a “usare il Mediterraneo e la morte che si produce nel Mediterraneo come deterrente alle partenze“, fa sapere Francesco Creazzo che aggiunge come il decreto Piantedosi, dopo i decreti dei Governi precedenti, sia “l’ultimo dei metodi per svuotare il Mediterraneo dagli occhi fastidiosi della società civile che sono le navi come la Ocean Viking”.

Ascolta l’intervista a Francesco Creazzo, addetto stampa dell’ong SOS Mediterranee Italia.

giovedì 14 marzo 2024

pc 14 marzo - Formazione operaia - La coscienza politica di classe può essere portata all'operaio solo dall'esterno della lotta economica - 'Che Fare?' di Lenin


Lenin afferma che il bisogno più essenziale della classe operaia è la conoscenza politica e l'educazione politica.

"Tutti sono d'accordo che è necessario sviluppare la conoscenza politica della classe operaia, Ma come e che occorre pere farlo? La lotta economica spinge gli operai a porsi soltanto i problemi che concernano i rapporti tra governo e classe operaia, e perciò per quanti sforzi facciamo per "conferire alla stessa lotta economica un carattere politico" non potremo mai, mantenendoci in questi limiti, sviluppare la coscienza politica degli operai fino al livello della coscienza politica socialdemocratica, perchè i limiti sono troppo angusti".

Questo è davvero una cosa importante in generale e qui ed oggi, nello sforzo che noi comunisti facciamo per sviluppare la coscienza politica e, di conseguenza, l'organizzazione politica degli operai. Invece innanzitutto i nostri compagni e in generale i compagni operai o militanti che siano si ostinano a

pc 14 marzo - Fatti di "normale" violenza dei carabinieri

Da Osservatorio Repressione


Modena: i carabinieri prendono a calci e pugni un uomo

A Modena, una pattuglia dei carabinieri prende a calci e pugni un uomo che si oppone all’arresto... Pugni e schiaffi in faccia e sulla nuca, ripetuti colpi anche sui fianchi...

Tutto sarebbe iniziato in un giardino pubblico, a pochi passi dal teatro Storchi, il principale luogo di spettacoli in città. Due carabinieri della tenenza locale stanno procedendo al fermo di un uomo senza documenti che ha opposto resistenza per evitare di essere portato in caserma. Il più alto dei due militari in divisa lo trattiene per il braccio destro mentre il collega lo afferra per quello sinistro. Poi colpisce il sospettato una prima volta con forza, sferrandogli un pugno al volto. Seguono diversi altri pugni ai reni, e poi di nuovo in faccia.

L’uomo si dimena. Parla, sembra rivolgersi a qualcuno nei dintorni, chiedendo forse aiuto. I carabinieri

pc 14 marzo - Anan dal carcere di Terni: “La resistenza non è terrorismo” - Presidio a Palermo davanti la prefettura: LIbertà per Anan!


Questa mattina si è svolto l’interrogatorio di garanzia di Anan Yaeesh nella Casa Circondariale di Terni. La prospettazione accusatoria accolta dal GIP del Tribunale dell’Aquila è relativa all’ organizzazione di un gruppo terroristico denominato “Brigata Tulkarem”, operante nella città di Tulkarem in Cisgiordania, gemmazione delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa.

Anan ha rilasciato una lunga e articolata dichiarazione spontanea pronunciando un j’accuse nei confronti del carattere squisitamente politico dell’indagine. In particolare, ha raccontato la condizione di oppressione e violenza subita dal popolo palestinese sottoposto al giogo militare israeliano nell’indifferenza della

pc 14 marzo - Dove c'è guerra per l'imperialismo italiano c'è la Leonardo. Da Controinformazione rossoperaia del 14/03

Tutta la stampa in questi giorni parla della Leonardo e dei suoi ricavi, del suo sviluppo e soprattutto del fatto che la Leonardo si appresta a diventare leader europeo, addirittura anche nel mercato mondiale, per quanto riguarda la produzione di armamenti.

Partiamo dai dati, perché sono chiari, esplicativi di quello che è la politica della Leonardo e la politica dello Stato italiano all'interno della situazione a livello internazionale per quanto riguarda le guerre imperialiste.

I dati che vengono fuori della Leonardo parlano di grossi ricavi: nel 2023 ci sono stati 15,29 miliardi, ordini per 17,9 miliardi, è raddoppiato il dividendo con 0,28 € per azione e, soprattutto, per l'esercizio 2024 si parla di ricavi in crescita fino a 16,8 miliardi, ordini in crescita e flusso di cassa in crescita, ecc.

Si dice anche dove, in effetti, la Leonardo si sta rafforzando e questo rafforzamento avviene in Puglia, soprattutto dove ci sono ordini di 105 miliardi e ricavi per 95 miliardi. C'è un piano che va fino al 2028 con cui la Leonardo punta a far crescere le tre divisioni in Puglia, le aerostrutture tra Grottaglie e Foggia, elicotteri a Brindisi e soprattutto elettronica per la Difesa a Taranto.

Quindi - e non lo nascondono – è il settore Difesa quello che da la percezione più chiara del

pc 14 marzo - Contro le morti sul lavoro per il profitto dei padroni assassini, quale lotta è necessaria? da Controinformazione rossoperaia del 14/03

L'orribile strage dei lavoratori continua ininterrotta. Ieri altri 5 morti sul lavoro, 5 vite operaie, giovani, anziani, migranti, spezzate per il profitto dei padroni, per il sistema che produce morte dei lavoratori, per il governo che sulla sicurezza sul lavoro dimostra fino in fondo di essere un’agenzia, un Ufficio consulenza dei padroni.

Non si era ancora spento l'eco e né si spegnerà l'eco della strage di Firenze, dove gli operai sono stati seppelliti vivi dal crollo delle strutture atte alla costruzione di un nuovo grande centro commerciale dell'ESSELUNGA.

Abbiamo già detto molto su questo, denunciato, sostenuto le proteste sul territorio, sostenuto anche lo sciopero - banale e limitato - indetto dai sindacati confederali di 2 ore. Abbiamo denunciato le responsabilità del governo, del sistema, dei padroni assassini.

Ma queste nuove morti ci dicono che la denuncia che facciamo - giusta e necessaria – è insufficiente e che bisogna andare dentro le vicende che producono questi morti operai.

In fabbrica innanzitutto, perché è facile descrivere le condizioni di lavoro che vi sono in edilizia o vi sono nei luoghi in cui più facilmente la vita degli operai è a rischio, ma in fabbrica in generale è nascosta, è meno evidente che il lavoro è nocivo, che il lavoro è mortale e che i profitti dei padroni sono esattamente l'altra faccia del pianeta dello sfruttamento sul lavoro.

A Caserta è morto Giuseppe Borrelli, 26 anni, un ragazzo di Volla, nel Napoletano, stritolato e morto in una pressa della laminazione sottile, nella fabbrica del gruppo Moschini che ha sede a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta. Era da solo quando si è verificato l'incidente.

Il gruppo Moschini non è una fabbrichetta. Il gruppo Moschini ha stabilimenti in Italia, Inghilterra, Turchia, Canada, Corea del Sud. Quella di San Marco non è una fabbrichetta, lavorano 400 operai. Trasformano in pellicole di alluminio per alimenti i profilati t 30/40 m. Borrelli lavorava lì da tre o

pc 14 marzo - Un libro da leggere. Per non stare "dalla parte sbagliata del mondo..."

Dal blog femminismorivoluzionario

 Questo libro che racconta il percorso di una ragazza nell'Italsider di Bagnoli, oltre che leggersi piacevolmente, è interessante per almeno due motivi, che contribuiscono alla chiarezza di cosa significa la fabbrica e cosa significa per le donne. 

La presa di coscienza di classe, la trasformazione "operaia", un'operaia che lotta, di Vincenzina - che è figlia di un operaio dell'Italisider ma aveva tutt'altra prospettiva rispetto a quella di lavorare in fabbrica che fa paura, che si odia - avviene non facilmente, con contrasti, resistenze, contraddizioni, ma, poi, soprattutto con la scoperta della dura fabbrica. 
Vincenzina scopre che la fabbrica - che ha ucciso il padre, come tanti altri operai - è però anche, e spesso soprattutto, "comunità", collettivo, unità. Questa comunità è data dalla sofferenza, ma è data innanzitutto dalla scoperta degli altri, delle altre; una comunità che non c'è fuori dalla fabbrica, ma che continua a vivere, soprattutto, per le operaie anche fuori dalla fabbrica. 
Sfruttamento, condizioni di lavoro pesanti, nocive, il timore di rischiare la vita come altri operai/operaie, la protervia dei capi che se ne fregano della vita

pc 14 marzo - GENOVA: PROTESTANO STUDENTI E STUDENTESSE DELL’ISTITUTO PERTINI-DIAZ: “NON VOGLIAMO POLIZIOTTI A FAR LEZIONE QUI”

Da Radio Onda d'Urto

Fuori la polizia dalla Diaz”, questo lo striscione comparso martedì mattina, e subito rimosso, sui cancelli dell’istituto Pertini – Diaz a Genova, la scuola dove nel 2001 avvennero i pestaggi polizieschi contro i manifestanti del G8. Ad appenderlo, studenti e studentesse dell’istituto per protestare contro un’iniziativa di orientamento al lavoro con le forze dell’ordine
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L’iniziativa di orientamento al lavoro era stata programmata dai docenti nell’ambito delle trenta ore di orientamento formativo previste per legge, obbligatorie da quest’anno, e ha ospitato anche uno stand per “sponsorizzare” la carriera nelle forze dell’ordine.

Studenti e studentesse hanno ribadito la loro netta contrarietà non solo con lo striscione, ma anche tramite un volantinaggio e le proprie pagine social. «A pochi giorni di distanza dalle violente cariche della polizia contro gli studenti di Pisa, Firenze e Napoli, rifiutiamo che la polizia, proprio in una scuola così simbolica come la nostra, possa venire a fare lezione, come se niente fosse”, affermano, aggiungendo, “Per la libertà di espressione, contro la militarizzazione delle scuole”.

pc 14 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - 5 operai morti in un solo giorno! - Leonardo: profitti e guerra

 

pc 14 marzo – I salari frenano e i padroni (e la Meloni con loro) sono contenti… Ai lavoratori spetta la battaglia per forti aumenti di salari

I padroni dell’industria e della finanza, attraverso la voce dei loro quotidiani e dei loro portavoce, sono contenti degli ultimi dati pubblicati da Eurostat e dalla Bce perché questi certificano un abbassamento dei salari dei lavoratori a livello europeo. Questo, secondo un articolo degli “economisti” di Milano Finanza del 12 marzo, dovrebbe portare ad un abbassamento dell’inflazione e quindi alla possibilità che la Bce tagli i tassi di interesse, cioè degli interessi che padroni e banche pagano quando prendono soldi a prestito dalla banca centrale.

“Quanto ai salari” che sarebbero saliti ma non in grado di superare il tasso di inflazione “Goldman Sachs prevede che il dato annuo scenderà dal 4,6% al 3,9% nel primo trimestre 2024 e che l'indice complessivo sul costo del lavoro calerà al 3,3% nel quarto trimestre.”

Mentre i giornalisti esprimono il solito cinismo: “Gli ultimi numeri su stipendi e profitti sono rassicuranti”, dicono. Certo, rassicuranti per i padroni! E infatti fanno notare che “La discesa dell'inflazione rende inoltre improbabile richieste di forti aumenti salariali.”

I salari sono un pensiero fisso dei padroni e dei loro agenti: “La Presidente Bce Christine Lagarde ha indicato l'importanza dei dati sulle retribuzioni per dipendente al termine del Consiglio direttivo del 7 Marzo.” E non potrebbe essere altrimenti, visto che i salari sono legati ai profitti - (Su questo consigliamo di leggere il testo di Marx: "Salario prezzo e profitto")

Questi ultimi dati, quindi, “danno ulteriore tranquillità sulla discesa dell'inflazione: anche quella core, al netto di energia e cibo, ora potrebbe calare oltre le proiezioni Bce”.

Ciò significa che il costo dell’energia (petrolio, gas ecc.) aumenta, e aumenta anche il costo del cibo, e cioè si abbassa di fatto il potere d’acquisto dei lavoratori! Sono gli altri beni, quindi, che calano di prezzo, e infatti Panetta, attuale governatore della Banca d’Italia dice “che «alla stagnazione dei costi di produzione totali si aggiunge la debolezza della domanda di beni e servizi…»

Questi dati, dunque, dicono pure che la tanto sospirata crescita non c’è: “Nei giorni scorsi la Bce ha tagliato ancora una volta le stime di crescita, rinviando ulteriormente la ripresa.”

Anche in Italia i padroni hanno fatto meno richieste di prestito: “Il credito è in contrazione, come hanno mostrato ieri i dati sull'Italia.” Ma non solo e non tanto perché i tassi della Bce sono alti, ma soprattutto perché grazie alla impressionante montagna di miliardi di profitti non ne hanno avuto bisogno!

Da qualsiasi punto si prendono i dati che periodicamente gli istituti di statistica emettono immancabilmente smentiscono la propaganda dei governi e dei padroni, in particolare quella della fascista Meloni che ci racconta che c’è più lavoro, ci sono più soldi ecc. ecc. e grida sempre più forte nella speranza di far dimenticare la legge sul salario minimo!

Dentro la crisi e ancora dentro il carovita… non c’è però una richiesta di “forti aumenti salariali” come temono sempre i padroni, ed è chiaro allora che da tutti questi dati salta fuori la necessità di non continuare a subire prima il rialzo dei prezzi, il cosiddetto carovita, e poi ancora la diminuzione dei salari! Ci vuole, dunque, la battaglia per forti aumenti salariali che non solo è necessaria (e non certo per “recuperare” quello che si è perso con l’inflazione), ma che ha possibilità di riuscita se condotta con coerenza e determinazione! 

mercoledì 13 marzo 2024

pc 13 marzo - Continuiamo a mobilitarci contro il genocidio in Palestina, contro il governo Meloni/Crosetto complice di Israele e comitato d'affari dei padroni delle armi! Libertà per Anan e gli altri palestinesi arrestati a L'Aquila!

da Controinformazione rossoperaia del 13/03

Quello che sta avvenendo in Palestina è un genocidio che ha caratteri di una vera e propria catastrofe. Richard Brennan, direttore regionale dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha detto: “Siamo a corto di aggettivi per descrivere la situazione di Gaza. Vogliamo dire apocalittica? Siamo oltre la catastrofe”. Di oltre 30.000 palestinesi uccisi nell'operazione genocida dello Stato sionista di tipo nazista d'Israele, oltre il 65% sono donne e bambini. Secondo altre fonti, come l'UNRWA delle Nazioni Unite, il numero dei bambini morti in questa operazione è maggiore di tutti i bambini morti in tutte le ultime guerre negli anni recenti.

“Vi sono oltre 70.000 feriti di guerra difficili da gestire e l'istituto di medicina internazionale parla di 85.000 morti possibili nei prossimi sei mesi per traumi non curati, malattie e maltrattamenti, per condizioni croniche non ricevute, c'erano 36 ospedali a Gaza, oggi sono 12, per di più parzialmente funzionanti e per di più con una contabilità sempre da aggiornare per effetto dei bombardamenti. L'ospedale di al-Najah ha 65 posti letto e ospita 300 malati. Non credo di aver mai assistito a niente di simile” dice Richard Brennan.

Nello stesso tempo, lo stesso funzionario dice che uno sfollamento come quello di Rafah non lo aveva mai visto, né aveva visto offensive che costringono gli ospedali a evacuare in massa. “L’80% della popolazione è stata spinta verso aree sempre più piccole e sovraffollate. A Rafah attualmente c’è un bagno ogni 400-600 persone, la defecazione all’aperto è diffusa. Per questo sono in corso epidemie di

pc 13 marzo - 8 marzo: un video dall'India

 

pc 13 marzo - India - "Lottiamo per seppellire il patriarcato per l'emancipazione femminile" - Documento su 8 marzo dell'Organizzazione delle donne Adivasi

giunto dal PCI(Maoista), a cura del Comitato di sostegno alla guerra popolare in India (ICSPWI) - Italia


Il capitalismo, ovunque si sia affermato, ha eliminato alcuni valori patriarcali feudali, ma il capitalismo ha dato vita a una nuova forma di valori patriarcali che svalutano il lavoro delle donne.


Celebreremo la 114ª Giornata internazionale della donna lavoratrice in un momento in cui, da un lato, Il fascismo brahmanico Hindutva ha esteso i suoi tentacoli in ogni sfera della vita, e d'altra parte, l'imperialismo ha intensificato le sue misure di sfruttamento nei confronti dei popoli e delle nazioni oppresse. Ora siamo sotto il giogo di due mostruosi terrori. Il patriarcato brahmanico è una peculiare indiana stanza degli orrori. In una società semi-coloniale e semi-feudale, dove le donne sono costrette a vivere in questa stanza degli orrori allora qual è il valore della Costituzione e dei diritti fondamentali? Le donne affrontano moltitudini di sfruttamento economico ed extraeconomico che rimane impunito e la dominazione maschile fa da barriera alla vista generale della società. Che si tratti delle regioni dilaniate dalla guerra dell'Asia occidentale, della Palestina o dell'Ucraina o, che si tratti delle fabbriche di abbigliamento di Dhaka, della valle del Manipur o delle cinture forestali del centro dell'India, le donne di tutto il mondo stanno affrontando l’incendio delle crisi imperialiste. In India, la condizione della donna non è sublime come propagandato dal fascista del BJP Narendra Modi. Il fascismo brahmanico Hindutva con il sostegno dell'imperialismo dà slancio e forza ad una delle forme più disumane di sistema di gerarchia sociale che trasforma le donne in un oggetto di 'piacere' e sfruttamento.
 

Il capitale finanziario per la sua valorizzazione richiede un mercato unificato, fonte di forza lavoro a basso costo e abbondante risorse naturali. L'oppressione delle donne nell'era del capitalismo moribondo è interconnessa con l’autocrazia del capitale finanziario. Incapaci di vedere queste corde che legano: è come dare pugni nel buio. Non c'è dubbio che il Capitalismo del libero-scambio, del periodo manifatturiero, ha portato un numero significativo di donne dalle oscure segrete delle faccende di casa alle fabbriche. A causa di questa espansione senza precedenti della produzione sociale, i movimenti delle donne della classe operaia entrarono in scena e diedero vita alla soggettività dei movimenti dei diritti delle donne. Il capitalismo, ovunque si sia affermato, ha eliminato alcuni valori patriarcali feudali, ma il capitalismo ha dato vita a una nuova forma di valori patriarcali che svalutano il lavoro delle donne. La democrazia borghese che si basa su evidenti disuguaglianze sociali ed economiche non è riuscita a porre l'uguaglianza tra donne (la metà della razza umana) e

pc 13 marzo - Una descrizione di Engels degli operai che deve dare fiducia

Nella loro lotta contro le autorità così come contro i singoli borghesi, gli operai si mostravano dappertutto intellettualmente e moralmente superiori, e nei loro conflitti con i così detti "datori di lavoro", mostravano che ora essi, gli operai, erano gli uomini colti e che i capitalisti, invece, erano degli uomini rozzi. Inoltre essi conducevano la lotta per lo più con un senso di umorismo che è la prova migliore di quanto fossero sicuri della loro causa e consapevoli della loro superiorità.

[ENGELS Londra, 1 Luglio 1874]

pc 13 marzo - Tavares/Stellantis e il governo Meloni dicono balle. Annunciano un futuro radioso, ma intanto il presente si fa sempre più scuro e confuso

Un milione di auto? Ma quali, dove, quando, e soprattutto con quanti operai, quanto salario, quali condizioni di lavoro?

La lotta stabilimento per stabilimento ora come ora non paga, alimenta la concorrenza tra i lavoratori e li fa perdenti in ogni stabilimento e a livello generale.

Serve una piattaforma operaia nazionale, approvata e garantita dal potere delle assemblee.

Serve un nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici che faccia da cornice e riferimento per l’unità degli operai delle fabbriche a livello nazionale, da Stellantis ad ex Ilva, ecc.

Serve uscire dal lungo inverno per una primavera di ripresa e un nuovo autunno caldo.

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Un quadro di ciò che succede nei vari stabilimenti

A Mirafiori. “La cigs non finirà il 30 marzo ma sarà prolungata fino al 20 aprile, saranno coinvolti

pc 13 marzo - Siamo tutte palestinesi! Il messaggio del Mfpr nella manifestazione a Milano e le azioni di denuncia di Israele - foto e interventi

 Nella giornata del 9 marzo a Milano con azioni di denuncia e solidali, sfidando anche i divieti, al Consolato Israeliano e in un quartiere popolare e con la  partecipazione alla 22° manifestazione nel sabato pomeriggio delle associazioni palestinesi abbiamo voluto ancora esprimere  con forza 

il nostro incondizionato sostegno verso le donne palestinesi che trasformano il profondo dolore in forza, nella eroica Resistenza del popolo palestinese contro il criminale Stato di Israele nazisionista; 
e la necessità di noi donne, lavoratrici, proletarie, compagne di lottare ad ampio raggio contro il governo Meloni fascista e guerrafondaio per cacciarlo. 
Un governo pienamente e attivamente complice del genocidio del popolo palestinese, del massacro atroce di più di 30 mila palestinesi, in maggioranza donne e bambini. Da qui la necessità di lottare contro il "nostro" imperialismo che stringe le mani insanguinate di Netanyahu mandando armi che arricchiscono i padroni assassini italiani sul sangue dei bambini innocenti, delle donne, dei giovani, del popolo palestinese
Al Consolato Israeliano


Nel quartiere popolare di Via Padova 
volantinaggio e forte denuncia e controinformazione attraversando le strade, trovando condivisione tra i proletari e gli immigrati

Nel pomeriggio abbiamo partecipato alla manifestazione delle associazioni palestinesi partita da Piazza San Babila dove uno degli aspetti belli e caratterizzanti del corteo è stato quello di affermare il grande coraggio delle donne palestinesi che subiscono sofferenze atroci ma che resistono e che nella giornata internazionale delle donne sono il simbolo della lotta delle donne oppresse, a partire dagli interventi degli organizzatori palestinesi al concentramento, attraverso la presenza di tante giovani palestinesi che sempre animano in modo molto combattivo queste manifestazioni, e con il flash mob alla fine rappresentando i bambini massacrati.
All'interno di tutto questo si è inserito l'intervento di una compagna del Mfpr dal camion palestinese che ha innanzitutto salutato con commozione la manifestazione 








Intervento del MFPR

pc 13 marzo - Anan non è estradabile ma resta in carcere. Ora puntare sulla sua liberazione

Nessuna estradizione in Israele per Anan Yaeesh, il 37 enne palestinese attualmente in carcere a Terni con l'accusa di terrorismo. Lo ha deciso la Corte d'Appello dell'Aquila per il rischio che l'uomo "qualora estradato nello stato di Israele possa essere sottoposto a trattamenti crudeli, disumani o degradanti, o comunque ad atti che configurano la violazione dei diritti umani". 

Per i giudici inoltre "non si configurano le condizioni per una sentenza favorevole all'estradizione" in quanto il detenuto "è sottoposto a procedimento penale per gli stessi fatti oggetto della richiesta di estradizione nell'ambito di un procedimento promosso dalla Procura dell'Aquila".


pc 13 marzo - ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - Dalla Palestina a casa nostra: genocidio/guerra/repressione. Avanzare nella mobilitazione proletaria e popolare!

 

pc 13 marzo - L'incontro su Acciaierie ex-Ilva di Taranto organizzato a Torino - ne seguiranno nuovi in altre città


Ascolta la registrazione

pc 13 marzo - Dépliant Acciaierie/Appalto/Taranto: lo stato delle cose - diffuso all'incontro realizzato a Torino del 11 marzo

Clic per leggerlo e stamparlo

pc 13 marzo - INDIA: Il fascista indù Narendra Modi si appropria del Tempio di Ram rafforzando la sua "idea dell'India"

All’interno della “guerra contro il popolo” portata avanti da tutti gli ultimi governi e di cui Modi è l’ultimo e più accanito sostenitore c’è anche la guerra contro i musulmani che nel paese sono oltre 200 milioni! Modi si costruisce le occasioni per la sua propaganda fascista “hindutva”, cioè del nazionalismo di tipo fascista che esalta la “nazione”, la “religione”…

Una di queste occasioni è stata l’inaugurazione, il 22 gennaio di quest'anno, del tempio indù di Ram sulle rovine della moschea di Ayodhya, nello stato settentrionale dell’Uttar Pradesh, moschea la cui distruzione per mano di estremisti indù nel 1992, aveva scatenato un’ondata di violenze religiose, causando la morte di circa 2 mila persone in maggioranza di religione musulmana.

Nel cuore del tempio Ram Mandir, che ha un’altezza di cinquanta metri, Modi ha svelato una statua dedicata al dio Rama. “Il 22 gennaio 2024 non è un giorno qualsiasi, ma l’alba di una nuova era”, ha affermato Modi durante la cerimonia d’inaugurazione, a voler segnare il trionfo nella sua politica nazionalista indù. Il tempio è costato circa 240 milioni di dollari.

L’evento ha anche permesso a Modi, leader del Bharatiya Janata Party (Bjp, al governo), di lanciare ufficiosamente la sua campagna elettorale in vista delle legislative, previste in primavera.

Il Bjp, che nel 1992 non era al potere, ebbe un ruolo chiave nella campagna che portò alla distruzione della moschea, organizzando nei mesi precedenti manifestazioni in tutto il paese.

“Per me il tempio è un simbolo di morte e distruzione”, ha dichiarato all’Afp Mohammed Shahid, un musulmano di 52 anni. Suo padre fu bruciato vivo dagli estremisti indù durante le violenze del 1992.

Il documento che riportiamo sotto è un'analisi del Partito Comunista dell'India (Maoista) sul significato di questa mossa di Modi.

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Il Tempio di Ram e l'idea dell'India

Il fascismo ha le sue particolarità, quindi differisce nelle forme e porta caratteristiche specifiche in

martedì 12 marzo 2024

pc 12 marzo - Presidio a L'Aquila per Anan Yaeesh e contro la persecuzione dei rifugiati palestinesi

Anan non è estradabile, quindi il governo Meloni tiene in carcere lui e altri 2 rifugiati palestinesi per 270 bis

La difesa aveva presentato l'istanza di scarcerazione 15 giorni fà, mentre l'udienza di oggi è stata fissata con estremo ritardo. La difesa di Anan aveva sollevato diversi profili in base ai quali non sarebbe mai stata possibile l'estradizione di Anan. Troppo gravi le violazioni dei diritti umani in Israele, troppo praticata la tortura, troppe associazioni per i diritti umani riconosciute e affidabili che lo confermano: Anan non è estradabile.

Ma il nostro codice di procedura penale prevede anche l'impossibilità di estradare un soggetto quando quella persona, per lo stesso fatto per cui è richiesta l'estradizione, è sottoposto a una vicenda penale nel paese residente. E oggi l'Italia fà la prima della classe, l'alleato più servile di Israele, perché non fa altro che sottoporre a processo penale chi si oppone all'occupazione israeliana, non fa altro che reprimere la resistenza palestinese. E può dire "no all'estradizione", senza impelagarsi in questioni umanitarie. Può dire "non ve lo consegniamo semplicemente perché lo stiamo processando noi". 

Quelle che seguonono sono alcune valutrazione della difesa di Anan al termine della camera di consiglio di oggi, che in quanto tale si è svolta aporte chiuse e con Anan in videoconferenza perché accusato di "terrorismo".

Fuori del tribunale si è svolto un presidio di solidarietà con più di 100 persone provenienti, oltre che dall'Aquila, da varie città dell'Abruzzo, da Roma dall'Umbria, per la libertà di Anan, Alì, Mansour, in sostegno della resistenza palestinese, contro il genocidio, per la libertà della Palestina e di tutto il popolo palestinese

https://youtu.be/YZ4Pq0Ne4ds?si=mH1iKvwG4eYoAOEK

Segue rassegna stampa:

https://www.ilcentro.it/video/anan-libero-e-no-all-estradizione-in-israele-il-sit-in-a-l-aquila-e-i-motivi-pro-palestinese-arrestato-videointervista-1.3264578

https://youtu.be/5xwUHm6w0Yk?si=ZgQR-wdfxkjwgRYN

https://www.rainews.it/tgr/abruzzo/articoli/2024/03/no-allestradizione-di-anan-yaeesh-terrorismo-palestina-israele-a8b8b2a6-29f3-4867-ac73-186c6d2db996.html

https://www.ansa.it/abruzzo/notizie/2024/03/12/palestinesi-arrestati-sit-in-allaquila-bolla-mediatica_ba525a66-25fc-4581-84ed-aafdec44f76a.html

https://www.rete8.it/cronaca/palestinesi-arrestati-plauso-del-siulp-e-presidio-a-laquila/

https://abruzzoweb.it/laquila-giudici-si-riservano-di-decidere-su-liberta-di-anan-yaeesh/

https://www.wallnews24.it/2024/03/12/laquila-palestinesi-arrestati-ma-il-presidio-per-anan-yaeesh-si-svolge-regolarmente/

https://news-town.it/2024/03/12/persone/a-laquila-un-sit-in-per-la-liberazione-di-anaan-yaeesh/


pc 12 marzo - NO al piano di riarmo dell'Europa imperialista che è economia di guerra scaricata sui lavoratori e le masse e grandi profitti per i padroni delle armi

 da Controinformazione rossoperaia del 12/03


Non è certo la pace all’ordine del giorno ma è la politica dell’aumento delle spese militari. In questi giorni i giornali riportano notizie di nuovi finanziamenti per l’autonomia strategica dell’imperialismo europeo che si traduce in altri passaggi, in altri piani di guerra da parte dei governi imperialisti d’Europa che non servono altro che ad alimentare l’incendio dello scontro militare in corso contro la Russia in particolare.

I governi e le stesse istituzioni europee parlano di Difesa comune ma l’unità di intenti che raggiungono i vari paesi imperialisti è solo transitoria perché diversi e contrastanti sono gli interessi dei singoli paesi imperialisti europei, Francia, Germania e Italia soprattutto, alla base della spartizione del mondo.

Ora, anche per l’avvicinarsi delle elezioni europee e la campagna elettorale negli USA, la questione della corsa agli armamenti ritorna ad essere agitata con più forza dai capi politici dei partiti europei e dai padroni delle armi che, in questi giorni, hanno presentato le nuove linee guida della strategia per l’industria della difesa attraverso la Commissione Europea.

La guerra in Ucraina richiede un continuo flusso di armi da parte degli imperialisti e Zelenskj lo ripete

pc 12 marzo - Libertà per Anan Yaeesh/NO all'estradizione! Oggi manifestazioni in alcune città e presidio al Tribunale de L'Aquila che discute della sua estradizione

 da Controinformazione rossoperaia del 12/03

Anan Yaeesh è un palestinese di 37 anni originario della città di Tulcarem, Cisgiordania. 

Ha condotto la sua attività politica nel contesto della seconda Intifada e per questo ha già scontato quattro anni nelle carceri di tortura dell'occupazione israeliana. Una volta rilasciato, ha subito un'ulteriore agguato delle forze speciali israeliane nel 2006, riportando gravi ferite da arma da fuoco. Nel 2013 ha lasciato la Palestina diretto in Europa e in Norvegia dove viene sottoposto agli interventi chirurgici per rimuovere i proiettili rimasti per anni nel suo corpo. Poi nel 2017 raggiunge l'Italia, dove nel 2019 ottiene regolare permesso di soggiorno come rifugiato.

Nel 2023 si reca in visita in Giordania e qui viene rapito dai servizi di segreti giordani che intendevano consegnarlo ad Israele. Ma dopo sei mesi di detenzione, la grande mobilitazione che è seguita alla notizia del suo arresto, impediscono alle autorità giordane di consegnarlo a Israele e lo costringono a rilasciarlo. 

Così il 2023 a novembre torna in Italia, a l’Aquila, dove il 29 gennaio di quest'anno, a seguito di una