sabato 22 ottobre 2022

pc 22 ottobre - Colombia in lotta!

La lucha continúa: ¡A las calles el 28 de Octubre!

¡Celebremos el Octubre Rojo!

Desde el gobierno de Petro se ha insistido sistemáticamente en la necesidad de un “acuerdo nacional” y el “pacto social” para resolver los graves problemas que afectan al pueblo colombiano. A diario, se bombardea por parte de los jefes del Pacto Histórico sobre la urgencia del diálogo social para establecer acuerdos entre toda la sociedad buscando el bien común… palabras que van acompañadas de órdenes, amenazas y acciones contra las recuperaciones de tierras, contra las “invasiones” y otras manifestaciones de las masas trabajadoras.

Por su parte, ante las tímidas reformas presentadas al Congreso como la política y tributaria, o los anuncios de entregarles a los ancianos 500 mil pesos mensuales, de rebajar las tarifas de energía, una reforma a la salud que no elimina las EPS, la reforma laboral aplazada para el año entrante, saltan las clases

pc 22 ottobre - Noi siamo d'accordo con la fiction "Imma Tataranni"

Alla denuncia descritta nella fiction va aggiunto lo sfruttamento degli operai impiegati nella costruzione delle pale eoliche, venuto alla luce da denunce e infortuni mortali in Puglia negli anni scorsi. Nel sistema capitalista tutto diventa solo profitti e non miglioramento ambientale 


venerdì 21 ottobre 2022

pc 21 ottobre - Meloni forma il nuovo governo e domani si insedia - Il nostro "saluto"

abbiamo deciso di "salutare" il nuovo governo pubblicando i post riportati dai compagni francesi de La cause du peuple della nostra dichiarazione, perchè rappresentano a livello nazionale e internazionale la nostra posizione ma anche il nostro impegno di lotta strategico e tattico contro questo governo

 Una diretta streaming in italiano e in inglese si terrà nella prossima settimana per portare a tutti in Italia e nel mondo la nostra posizione - che si tradurrà subito in nuovi interventi già da questa settimana alle  grandi fabbriche di questo paese a partire dalle Acciaierie d'Italia di Taranto e dalla Stellantis di Melfi

 

pc 21 ottobre - La risposta proletaria al nuovo governo dei padroni

 
Alle fabbriche, da Mirafiori alla Tenaris Dalmine, alle Acciaierie d'Italia

pc 21 ottobre - PRESIDIO DAVANTI ALLA SEDE DELLA LEONARDO SPA IN PIAZZA MONTE GRAPPA (ROMA) SABATO 29 OTTOBRE ALLE ORE 10,30


Con l’intensificazione delle azioni di Resistenza in Cisgiordania e le mobilitazioni nei

Territori Occupati del 1948, aumentano le campagne di arresti nei confronti di chi resiste;

nelle ultime settimane sono stati decine i palestinesi arrestati dall’esercito sionista e dai

servizi di sicurezza della cosiddetta “autorità palestinese”.

Inoltre, dal 25 settembre fino al 13 ottobre, trenta prigionieri politici palestinesi

appartenenti al Fronte Popolare di Liberazione della Palestina, rinchiusi nelle carceri

sioniste in regime di detenzione amministrativa, hanno lanciato uno sciopero della fame

contro tale pratica e contro le politiche di repressione da parte dell’amministrazione

carceraria. Nonostante il cedimento delle autorità sioniste alle istanze dei prigionieri, la

lotta contro la detenzione amministrativa va avanti.

In questo contesto le autorità italiane continuano non solamente a tacere ma anche ad

essere complici; è di poche settimane fa la notizia che la Leonardo SPA - il cui principale

azionista è lo Stato italiano tramite il MEF e di cui l’attuale Presidente è l’ex Direttore dei

Servizi Segreti (AISE) - ha intensificato la collaborazione con l’Occupazione sionista

tramite l’acquisizione, in cambio di azioni, dell’israeliana RADA Electronic Industries, che

fornisce radar tattici e software utilizzati e sperimentati sulla popolazione palestinese.

Il famigerato curriculum del Presidente della Leonardo, anche membro del Consiglio

Direttivo e della Giunta dell’Associazione delle Società Italiane per Azioni, del Board del

Consiglio per le Relazioni Italia - Stati Uniti, rappresenta una “garanzia” del ruolo centrale

che la controllata di Stato svolge nell’apparato militare-industriale italiano e della sua

proiezione internazionale guerrafondaia.

Una politica tanto più marcata in questo momento di allargamento della guerra

imperialista, con l’obiettivo dell’estrazione di profitti aggiuntivi e lo sgravio dei suoi costi

sulle classi subordinate.

Infatti a pagare i costi e le conseguenze di questa politica guerrafondaia, di cui lo Stato

italiano è complice, sono le proletarie e i proletari, obbligati a subire ulteriori tagli al

salario diretto e indiretto, a dover affrontare una inflazione galoppante che travasa

ricchezza dalle classi povere a quelle proprietarie, imponendo alle prime un inverno al

freddo e al buio, in nome di una criminale politica bellicista, il cui unico scopo è la difesa

degli interessi dei padroni statunitensi, sionisti e della NATO.


pc 21 ottobre - Le donne lavoratrici a Taranto si schierano con la rivolta delle donne iraniane


 

pc 21 ottobre - Corrispondenza e immagini dalla Tunisia in lotta -

 









Verso che direzione sta andando la "nuova" Tunisia?


Il referendum dello scorso 25 luglio ha consacrato il progetto di riforma costituzionale del presidente della repubblica Saied che aveva assunto pieni poteri l'anno precedente e che adesso si avvia verso la seconda tappa della propria road map istituzionale con le prossime elezioni parlamentari del 17 dicembre, in occasione del dodicesimo anniversario dello scoppio della Rivolta Popolare.


Queste elezioni si svolgeranno secondo la nuova legge elettorale: i candidati che riusciranno a raccogliere il numero di firme necessarie concorreranno su base individuale, ma a nessun partito sarà concesso di presentare liste elettorali (ciò non impedirà agli esponenti politici dei partiti di candidarsi individualmente).

Nella visione politica di Saied le nuove istituzioni rappresentate da tale "parlamento anti-partitico" che sarà affiancato dal nuovo organo della Camera delle Regioni, nel quadro del nuovo assetto istituzionale, dovrebbe aprire le porte alla "nuova Tunisia" escludendo la "vecchia partitocrazia" e riprendendo il filo interrotto della Rivolta Popolare consacrando le aspirazioni di dignità nazionale e prosperità, tradite dal decennio di "transizione democratica" egemonizzato dagli islamisti di Ennahdha.

Ciò che sta avvenendo nelle ultime settimane sembra però confermare che anche questo "nuovo" corso finora si stia collocando in continuità con le politiche dei regimi precedenti.


Dipendenza alimentare, tagli alla spesa pubblica, ulteriore indebitamento e dipendenza dal capitale straniero

pc 21 ottobre - "Capitalismo e coscienza di classe" - Per il dibattito

Lavorare oggi esplicitamente per il Partito comunista, di tipo nuovo, attraverso la lotta pratica, ideologica, teorica, concepita unitariamente; lavoro portato avanti attraverso una chiara e combattente lotta di posizioni nel movimento comunista rivoluzionario (proletari comunisti)

Da www.resistenze.org - pensiero resistente - dibattito teorico - 18-10-22 - n. 844

Capitalismo e coscienza di classe

Chris Nineham | counterfire.org

Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

15/10/2022

Come si può sviluppare una coscienza di classe rivoluzionaria

Marx ha fatto forti affermazioni sulla classe. Sosteneva che le relazioni di sfruttamento di classe sono la chiave per capire come funziona una determinata società e che la posizione di classe delle persone modella la loro esperienza di vita più di ogni altra cosa. La lotta di classe era per Marx il motore vitale per un cambiamento fondamentale.

Tuttavia, più di tutto questo, per Marx la posizione della classe operaia le forniva un punto di vista unico da cui comprendere e criticare il capitalismo. Per questo motivo, la classe operaia era la principale fonte di idee radicali nella società moderna.

Questo argomento, da cui molti a sinistra hanno fatto marcia indietro, contraddice direttamente molte delle caricature snob sulla classe operaia che circolano oggi. Gli operai sono spesso considerati arretrati, egoisti e più inclini al razzismo o al "nativismo" rispetto ad altri gruppi della società.

Si tratta di sciocchezze. I sondaggi reali e le indagini di opinione dimostrano che, anche nei giorni più bui dell'offensiva neoliberale, i lavoratori erano più preoccupati di altri gruppi per l'uguaglianza, per la proprietà pubblica, per i diritti sindacali e, in generale, per limitare il potere e la ricchezza delle grandi imprese e dei ricchi.[i]

Coscienza contraddittoria

Il modo in cui il capitalismo influenza la comprensione del mondo da parte dei lavoratori è tuttavia

pc 21 ottobre - L'Italia ha fornito all'Ucraina un nuovo pacchetto di assistenza militare

Il Giornale di Odessa del 18 ottobre riferisce.. secondo il ministro della Difesa ucraino, Oleksiy Reznikov, questo pacchetto aiuterà l'Ucraina ad "aumentare significativamente la sua capacità di difesa contro l'aggressione russa"."Siamo molto grati al governo della Repubblica italiana e al ministro della Difesa Lorenzo Guerini per aver fornito un nuovo pacchetto di aiuti militari", ha affermato il ministro ucraino.



Secondo Reznikov, questo pacchetto aiuterà l'Ucraina ad "aumentare significativamente la sua capacità di difesa contro l'aggressione russa".

Sul tipo di armamenti che l'Italia ha inviato all'Ucraina pesa il segreto imposto dal governo. Dobbiamo

pc 21 ottobre - Palestina - Intifada dei militanti: è ritornata una resistenza armata ai raid israeliani

Intervista a Lubna Masarwa

Michele Giorgio | ilmanifesto.it

18/10/2022

Intervista. Lubna Masarwa: «I palestinesi sono coscienti che nello status quo non c'è alcuna speranza che l'occupazione militare possa cessare. Non ci sono prospettive e la questione palestinese non è neppure parte del dibattito elettorale in Israele. I gruppi militanti hanno creato una sorta di unità nazionale armata che non esiste in politica, anche per questo sono così popolari».

Gerusalemme

Gli sviluppi in Cisgiordania e a Gerusalemme Est sono al centro delle cronache dei media locali e delle analisi di esperti e commentatori. Un po' tutti cercano di capire in che modo potrà evolvere la fase armata che caratterizza lo scontro tra l'esercito israeliano e le organizzazioni palestinesi nei Territori occupati al quale assistiamo da mesi e in particolare nelle ultime settimane. Su questo tema abbiamo intervistato Lubna Masarwa, analista e caporedattrice per Israele e Palestina del giornale online Middle East Eye.

È la domanda che si pongono tutti. Stiamo assistendo allo sviluppo, giorno dopo giorno, di una Intifada palestinese armata?

Spesso in queste fasi si è parlato di Intifada e sono stata sempre cauta nel sostenere questa possibilità. Questa volta però credo che sia cominciato qualcosa di diverso, qualcosa che ricorda da vicino l'Intifada, una Intifada dei militanti (armati) che coinvolge, anche emotivamente, la popolazione. Dall'inizio dell'anno, e non solo in queste ultime settimane, ci sono forme di resistenza ai raid

pc 21 ottobre - PRATO: ALL'ALBA SGOMBERATO IL PRESIDIO DEI 22 LICENZIATI IRONLOGISTICS. Dopo le multe lo sgombero, violento. MASSIMA SOLIDARIETÀ E DENUNCIA

Dal blog Slai cobas sc

I lavoratori che dormivano all'esterno dei cancelli sono stati portati in Questura.

È ora in corso un presidio fuori alla Questura del SI Cobas che, col supporto dei solidali, chiede con forza il rilascio immediato dei fermati.

Seguiranno aggiornamenti.

Le lotte operaie non si arrestano!!!

 

Sgomberato il presidio dei lavoratori davanti alla Iron 

Logistics. La polizia è arrivata in forze prima dell’alba

giovedì 20 ottobre 2022

pc 20 ottobre - IRAN - "NON POSSIAMO TORNARE INDIETRO" - BERGAMO MOBILITAZIONI, SOLIDARIETÀ

Nel corteo condiviso tra gli studenti iraniani e i lavoratori dello Slai Cobas sc lo striscione  tradotto.  

A sostegno della mobilitazione delle donne in Iran, divampata dopo l’assassinio di Mahsa Amini per una ciocca di capelli in vista da sotto il velo, la protesta di massa che ‘è diventata una rivoluzione, indietro non possiamo tornare, perché le donne devono continuare a vivere in Iran...’ per le vie di Bergamo una nuova manifestazione, per la fine della dittatura, con le donne e le masse iraniane in lotta..., mentre in alcune sale cinematografiche la programmazione viene modificata per serate di solidarietà. Martedì è toccato al Conca Verde per iniziativa di Amnesty International (giovedì all’Anteo di Treviglio con IL CERCHIO) dove è stato proiettato BE MY VOICE, un travolgente film documentario sull’infaticabile azione militante di Masih Alinejad, attivista, giornalista, blogger, che smaschera la feroce repressione del regime della Repubblica Islamica degli Ayatollah; spinge all’azione ‘Gente di tutto il mondo, perché state in silenzio?’ grida una madre a cui hanno appena ucciso la figlia che si rifiutava di mettere il velo. Documenta la grande opposizione e resistenza di massa e popolare, in prima fila le donne, i giovani, che in questi anni in Iran non si è mai fermata, contro quelle leggi che vorrebbero le donne discriminate e sottomesse agli uomini, anche con l’imposizione dell’hijab.


Una dura lotta, fatta anche dei 1500 tra messaggi video che arrivano al giorno a Masih Alinejad, che diventa così portavoce e rende pubbliche le botte, le aggressioni, quelle tremende con l’acido versato in faccia alle donne, gli omicidi fino alle impiccagioni sulla pubblica piazza; diventa un simbolo della

pc 20 ottobre - I conti dello Stato per il prossimo anno prevedono più soldi ai padroni e meno per le spese sociali...

NESSUNA ILLUSIONE SULLE PREVISIONI DI COME SARA’ LA POLITICA ECONOMICA DELLO STATO NEL PROSSIMO ANNO!

Secondo la “Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza 2022” (Nadef) nei calcoli del governo per il prossimo anno DIMINUISCONO di circa il 20 per cento le spese sociali (tranne le pensioni per il numero in aumento di pensionati) e AUMENTANO sia i SOLDI DATI AI PADRONI chiamate SPESE IN CONTO CAPITALE (e gli INTERESSI SUL CAPITALE, 78 MILIARDI L'ANNO) e le entrate dello Stato che significano più TASSE e CONTRIBUTI che gravano sulle spalle del proletariato e delle masse popolari.

Siamo in una “fase di transizione tra un governo borghese e un'altra forma di governo borghese. Quest'altra forma di governo borghese si presenta con caratteristiche reazionarie, fasciste, dentro la logica dei piani del capitale; quindi c'è un elemento simile agli altri governi e elementi particolari che dovranno essere trasformati in elementi non di forza dell'azione dell'avversario ma di forza della azione della nostra classe.” [https://proletaricomunisti.blogspot.com/2022/10/pc-15-ottobre-un-commentovalutazione.html

Sta alla classe operaia e alle masse popolari, ai giovani e alle donne, dare battaglia per dare una svolta ai rapporti di forza in campo!

pc 20 ottobre - Piacenza: tolto l’obbligo di firma ad Arafat (Si Cobas) - Negli arresti di Piacenza gravissime le motivazioni - Da un intervento all'Ass. prol. antic. del 17/9

Da InfoAut

Piacenza: tolto l’obbligo di firma ad Arafat (Si Cobas) – Un’altra vittoria contro il teorema della procura
mercoledì 19 ottobre 2022

Un altro passo vittorioso per sindacato conflittuale e di base Si.Cobas: è stata infatti revocata la misura di obbligo di firma al coordinatore provinciale Mohamed Arafat.

Di seguito la nota diffusa dal Si Cobas:
Abbiamo da poco appreso che a seguito del ricorso depositato dai legali del SI Cobas, il Tribunale di Piacenza ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di firma per il coordinatore provinciale di Piacenza, Mohamed Arafat. Si tratta di una vittoria pesantissima, non solo per la revoca di questa odiosa misura con la quale il tribunale di Bologna, all’esito del riesame, aveva ritirato e quindi “mitigato” gli arresti domiciliari previsti a luglio dal Gip di Piacenza per Aldo, Qrafat, Bruno e Carlo, ma anche e soprattutto per le motivazioni addotte dal provvedimento odierno.
Il Gip afferma infatti chiaramente che “l’impegno sindacale dell’indagato… non può di per sé essere ritenuto foriero di occasione per una recidiva specifica…” e che “tale attività ha avuto un esito assolutamente fisiologico e coerente con gli scopi sindacali”.
Non solo: gli stessi scioperi organizzati in questi mesi dal SI Cobas a Piacenza hanno di per sé “valore neutro”, sia perché rientranti “nell’ambito di attività sindacale…” sia “non è chiaro quale sia il nesso specifico e concreto tra tali eventi e il rischio di una recidiva…”.
In pratica il Tribunale di Piacenza assesta un altro colpo sia al teorema accusatorio col quale si è inteso criminalizzare le lotte del SI Cobas, sia al più generale disegno politico teso a rendere l’intera attività sindacale del tutto innocua ed inoffensiva per la controparte padronale.
Ancora una volta abbiamo dimostrato che chiunque intenda mettere fuorilegge gli scioperi, troverà nella nostra organizzazione un osso duro, pronto a vendere cara la pelle in tutte le sedi (giudiziaria, sindacale e politica) e a non accettare nessuna mediazione o mercanteggiamento di sorta sulle spalle dei lavoratori e dei proletari.
Avanti SI Cobas!!!

Dall'intervento di Soccorso rosso proletario all'Assemblea proletaria anticapitalista

"Dalle stesse motivazioni degli arresti della Procura di Piacenza emerge con chiarezza qual è

mercoledì 19 ottobre 2022

pc 19 ottobre - Iran: all'orrore senza fine LA RIVOLTA SENZA FINE DELLE DONNE/RAGAZZE! - dal blog femminismorivoluzionario

Proteste e orrore. Non si ferma l'onda di morti politici in Iran.
L'ultima vittima è Asra Panahi, una studentessa di 16 anni, picchiata in classe dalla polizia per essersi rifiutata di cantare un inno a favore della Repubblica islamica. Asra Panahi, sarebbe stata picchiata insieme a diverse compagne di classe dalle forze di sicurezza durante un blitz effettuato il 13 ottobre al liceo femminile 'Shahed' di Ardabil, nel nord-ovest dell'Iran   Secondo la fonte, diverse ragazze sono state ricoverate in ospedale a seguito del blitz e un certo numero sono state arrestate. 
Dopo una vita passata con l'hijab, Gouhar Eshghi si è seduta sul tappeto del soggiorno di casa sua e con la foto del suo ragazzo morto dieci anni fa si è fatta filmare mentre scopre  i lunghi capelli grigi: “Per i nostri giovani", ha detto in un appello a manifestare che ha emozionato il paese scosso dalle proteste
Gouhar Eshghi ha indossato l’hijab per tutta la sua vita, da quando aveva 7 anni, come tutte le bambine a cui viene imposto dalle regole della Repubblica Islamica. “Per i nostri giovani, dopo 80 anni, a causa di una religione che sta uccidendo le persone, mi tolgo il mio hijab. Maledico i codardi. Se mi ascoltate, scendete nelle strade. Siete codardi se non lo fate”
Gouhar Eshgh è la madre di Sattar Beheshti, un blogger che nei primi anni 2010 divenne piuttosto letto con la sua pagina “La mia vita per il mio Iran”, in cui criticava “il regime”, denunciando gli abusi e le torture sui detenuti, le sparizioni, le minacce. Beheshti fu arrestato, torturato e morì in custodia della polizia.

pc 19 ottobre - Appoggio e sostegno di Proletari Comunisti a tutte le scritte contro i fascisti e i fascisti al governo nelle diverse città

Scritte contro Fuan e rettore sui muri dell’università

Scritte contro il Fuan e contro il rettore Stefano Geuna sono comparse sui muri del rettorato dell’Università di Torino in via Po. “Fuan fuori dall’albo” e “Geuna complice dei fascisti” recitano le scritte che seguono di alcuni giorni la comparsa, su altre sedi universitarie, di adesivi con un simbolo che sbarra uno ‘Schwa’ arcobaleno, con scritto “tieni pulita la tua università”, a firma di Fronte universitario d’azione nazionale e Aliud, associazioni vicine alla destra.

Il collettivo “Cambiare rotta Torino” ha organizzato per il 28 ottobre una giornata contro il Fuan, organizzazione iscritta nell’albo delle associazioni studentesche.

LA STAMPA (VERBANO CUSIO OSSOLA)

pc 19 ottobre - Gli intellettuali al servizio della Formazione operaia - L'intervento e la proposta di FO del Prof. Di Marco all'Assemblea proletaria anticapitalista del 17/

 INTERVENTO DEL PROF. DI MARCO

Ho dato una mano ai compagni dello Slai cobas sc per il lavoro di formazione teorica. Questo lavoro lo abbiamo articolato a partire da alcuni testi dei teorici del marxismo, Marx, Engels, e periodicamente ho sempre concluso il lavoro di auto formazione che i compagni avevano già fatto su questi testi. In questa assemblea i compagni mi avevano chiesto di presentare un progetto di formazione per quest'anno. Ma prima voglio spiegare quali sono i motivi per cui vi presento questo progetto - poi ne discutete, decidete, se va cambiato. 

In tutta questa assemblea continuamente è stato ripetuto di collegare le lotte; però che cosa significa da un certo punto di vista collegare le lotte. Lenin ha colto il punto del problema a proposito dell'aspetto che riguarda la lotta teorica. Qual’è il ragionamento che faceva Lenin - e questo mi sembra un punto importante di tutta la questione - le lotte certo, ma il singolo lavoratore, il singolo studente, il singolo insegnante avverte il disagio, denuncia la situazione di disagio, la riporta al padrone, al settore di produzione nel quale lavora, al Ministero, ma la difficoltà è ricondurla all'intero rapporto sociale capitalistico, al conflitto fondamentale tra capitale e lavoro salariato. 

Questo è difficile, perché il fatto che tutto sia dovuto al rapporto fondamentale tra capitale e lavoro

pc 19 ottobre - Italcementi-Cementerie Siciliane: operaio ucciso dal cancro, l’amianto (e i padroni) continuano a fare morti, l’Inail condannata dopo anni di causa

Italcementi - Isola delle Femmine (Palermo)

Dalla Italcementi alla Fincantieri di Palermo, dalle raffinerie di Gela a quella di Milazzo, dal Petrolchimico di Priolo a tantissimi altri posti di lavoro in Sicilia e sparsi per tutto il Paese, più o meno “sconosciuti”, la produzione industriale nelle mani del Capitalismo produce a getto continuo “malattie professionali” infortuni e morti…

È necessario sviluppare la battaglia anche in questo campo:

“I processi per gli infortuni o la morte di un lavoratore durano molto tempo e si risolvono spesso con pene irrisorie o con la prescrizione, i padroni assassini se la cavano sempre e restano impuniti, è evidente che i processi fanno parte di questa guerra e richiedono una mobilitazione davanti ai Tribunali. Abbiamo bisogno anche di leggi pesanti per i padroni che violano la sicurezza ma che possiamo ottenere solo con la lotta, l’unità, l’organizzazione, le manifestazioni, non di certo con la delega. Dove siamo presenti sviluppiamo Reti per la sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e nei territori, organizziamo la partecipazione attiva dei lavoratori e delle loro rappresentanze assieme alle realtà a loro vicine, dai famigliari che vogliono verità e giustizia sulle morti dei loro cari, agli avvocati, agli studenti che scendono in piazza, agli artisti/intellettuali che mettono la loro attività militante al servizio di questa lotta, ad altre energie. E portiamo questa battaglia sul piano nazionale, una battaglia che potrà fare passi in avanti se saremo in grado di mettere in campo una “polarizzazione” dello scontro tra proletari da un lato e governi/Stato/padroni dall’altro su queste questioni.

[dall’intervento della Rete nazionale per la sicurezza e salute sui posti di lavoro e sul territorio all’Assemblea Proletaria Anticapitalista del 17 settembre a Roma]

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Dipendente delle Cementerie Siciliane a Isola, per i giudici la causa fu l'amianto

Operaio ucciso dal cancro, rendita alla vedova

La Corte di Appello ha condannato l’Inail a dare alla vedova di un operaio che ha lavorato per circa 36 anni alle Cementerie Siciliane, morto per tumore, la rendita che spetta ai superstiti.

I giudici d'appello della sezione Lavoro hanno riconosciuto che l'operaio in servizio presso lo

pc 19 ottobre - INDIA: l'accanimento della Suprema Corte tiene in carcere il Professore GN Saibaba nonostante l'assoluzione dell'Alta Corte di Bombay

 "Il cervello è più pericoloso del diretto coinvolgimento..." 
dichiarazione del giudice dell'accusa

Un mese dopo una grande campagna internazionale da parte di movimenti, organizzazioni e figure democratiche e popolari in India e in tutto il mondo, GN Saibaba, professore all'Università di Delhi, presidente del Fronte democratico rivoluzionario (FDR) e uno dei prigionieri politici più importanti dell'India, è stato assolto dall'Alta Corte di Bombay il 14 ottobre. Tuttavia, la Corte Suprema indiana ha deciso di sospendere la decisione perché considera Saibaba il "cervello" e una "seria minaccia alla sicurezza nazionale". Saibaba è stato condannato all'ergastolo nel marzo 2017 nella farsa procedurale che, senza prove, lo accusa di avere legami con il Partito comunista dell’India (maoista), organizzazione considerata illegale dal vecchio stato indiano.

Il processo tenutosi il 14 ottobre presso l'Alta Corte di Bombay ha assolto Saibaba e altri cinque (Mahesh Tirki, Pandu Pora Narote, Hem Keshwdatta Mishra, Prashant Rahi, Vijay Nan Tirki) condannati nello stesso caso del 2017 che riguardava un presunto "collegamento con i maoisti". Uno dei detenuti, Pandu Norote, è morto il 26 agosto all'età di 33 anni nella prigione centrale di Nagpur a causa di un'influenza suina contratta in carcere, situato nella città più grande e importante dell'India, e non trattato efficacemente.

L'ASSOLUZIONE È CONCESSA E LA CORTE SUPREMA REVOCA

L'assoluzione è stata ordinata da una divisione di giudici della Corte Superiore di Bombai composta da Rohit Deo e Anil Pansare e garantirebbe il rilascio di Saibaba dalla prigione centrale di Nagpur. Arriva cinque anni dopo la sua condanna all'ergastolo per presunti "legami con i maoisti", una condanna

martedì 18 ottobre 2022

pc 18 ottobre - Stellantis: Tavares chiede aiuto contro la concorrenza cinese e... scopre le classi

“La crisi dell'auto è all'interno della più generale crisi del capitalismo mondiale. Essa si aggrava a causa delle emergenze che questo sistema produce a ripetizione: dall'emergenza pandemia all'emergenza guerra e al suo impatto sull'economia.

“Questa crisi viene scaricata da padroni e governo in tutto il mondo sulla pelle degli operai e delle masse proletarie, con ristrutturazioni che intensificano lo sfruttamento, riducono l'occupazione; e naturalmente con la ricaduta di una cassa integrazione flessibile e permanente che in diversi casi si traduce in chiusura e licenziamenti”.

dal volantino distribuito a Mirafiori

In questo quadro generale Tavares, attuale amministratore delegato della Stellantis, approfittando del Salone dell’Auto di Parigi, ha continuato a gridare aiuto al governo italiano e a quello europeo affinché rivedano le posizioni sui limiti alle emissioni inquinanti chiamando “dogmatiche” le scelte di “vendere solo auto elettriche dal 2035 in Europa”, ricordando che questo avrà “conseguenze sociali ingestibili”, di fatto minacciando licenziamenti, come abbiamo visto in un articolo precedente.

Ma in particolare Tavares ha concentrato la sua attenzione sulla Cina e la concorrenza sulle auto

lunedì 17 ottobre 2022

pc 17 ottobre - Striscioni alle fabbriche contro il nuovo governo in formazione - tanto per cominciare



pc 17 ottobre - Assemblea per presentazione opuscolo MFPR sul diritto d'aborto - invito alla partecipazione

pc 17 ottobre - Ennesima orrenda strage di operai: in Turchia ad Amasra

di Vito Totire

Una strage operaia per estrarre carbone …

La ricerca del profitto a tutti i costi uccide gli operai e accelera il disastro climatico planetario

Inorridiamo alla notizia della ennesima strage operaia consumatasi in Turchia in una miniera di carbone. Ritorna l’incubo di Marcinelle (8 agosto 1956) che comportò un numero maggiore di vittime ma seguì dinamiche molto simili. Causa della strage risulta essere l’esplosione del grisù e questo fa inorridire ulteriormente per quel che riguarda la prevedibilità della strage. Il rischio grisù è conosciuto da sempre. Un secolo fa i minatori si difendevano portando con sé i canarini che sono particolarmente sensibili al grisù. Se e quando morivano asfissiati o davano segni di sofferenza respiratoria i minatori scappavano. Ricordiamo un’esplosione di grisù una domenica di pochi anni fa a Monte Bibele (Bologna) con danni molto gravi anche se non mortali. Il canarino, come logo grafico, fu persino adottato da una struttura sanitaria pubblica dell’Emilia Romagna che si occupò di medicina del lavoro (CDS): questo per sottolineare come il rischio grisù sia sempre stato conosciuto come reale e incombente in certe attività del sottosuolo.

Ci chiediamo – ma la domanda è retorica – allora: con lo sviluppo delle nuove tecnologie è possibile assistere impotenti a una strage di questa natura ed entità?

In verità se la millesima parte delle tecnologie sprecate per fare le

pc 17 ottobre - Sostegni all'Assemblea operaie da "Donne ieri oggi e domani"

Chiediamo a tutti gli organi stampa, social delle donne di dare informazione e partecipare a questa importante prima assemblea direttamente delle operaie



“Lotta una lottano tutte!”
da Redazione | Ott 17, 2022 | Appelli

L’ASSEMBLEA SI TIENE IL 28 OTTOBRE A TREZZO (MI) DALLE ORE 12,30 ALLE 15
Presso la sala di via Mons. Grisetti 1 Trezzo Sull’Adda (abbastanza vicina alla fabbrica). 

Per comunicare adesioni, partecipazioni: 

(Dall’intervento del Mfpr all’Assemblea proletaria anticapitalista del 17/9)
Collegarci, sviluppare con più forza le nostre lotte per affrontare insieme la battaglia contro i pesantissimi attacchi dei padroni e del governo che vogliono rendere la nostra vita ancora più difficile, dura, necessariamente richiede di essere unite a livello nazionale, altrimenti non ce la si fa, rendere concreta la parola d’ordine: lotta una lottano tutte!
Rendere concreta questa parola d’ordine è stata per esempio la campagna di solidarietà agente lanciata per le operaie della Beretta, in lotta da mesi contro le discriminazioni, per migliori condizioni

pc 17 ottobre - Dalla Stellantis alle altre aziende: no all’aumento dei salari... quello che i padroni pensano e Cgil-Cisl-Uil non dicono

Mentre sui temi della contrattazione, dei salari, dei licenziamenti, degli ammortizzatori, i sindacati confederali continuano fermamente nella loro posizione che nella sostanza è quella di non disturbare il manovratore, spostando l’attenzione sugli extraprofitti o sul taglio del cuneo fiscale, i padroni sono invece molto interessati a vedere come affrontarli, questi temi, soprattutto quello dell’aumento dei salari.

“I sindacati italiani - dice un articolo di Milano Finanza del 15 ottobre - hanno chiesto a Stellantis e alle altre società della galassia Exor un aumento dei salari dell'8,4% nel 2023.”, con quale obbiettivo? Quello del “pieno recupero dell’inflazione in busta paga”! Nessuna richiesta, quindi, di aumento del salario reale! E quando anche si ottenesse il recupero dell’inflazione - cosa per niente scontata - visto che l’inflazione “è qui per restare” come dice l’articolo, all’indomani saremmo punto e a capo, e cioè a una perdita effettiva di salario!

E già questo smentisce le chiacchiere gridate di Bombardieri e Landini dai rispettivi palchi! La Cisl non tratta nemmeno l’argomento!

Ma l’analisi presa in considerazione da Milano Finanza va oltre, e nel chiedersi se queste richieste siano

pc 17 ottobre - A Milano domenica nuova manifestazione della Comunità iraniana - Info Mfpr

 Ieri pomeriggio​ un'altra manifestazione indetta dalla comunità iraniana a Milano per protestare contro la repressione sempre più brutale e violenta del regime degli Ayatollah e contro gli ultimi fatti di sangue accaduti in Iran.

I giovani iraniani - sempre più numerosi alle manifestazioni - hanno gridato e denunciato con forza un governo, quello iraniano, infanticida e fascista, riferendosi anche all'incendio del carcere di Evin dove hanno perso la vita​ moltissime "eccellenze" del paese, prigionieri politici, e all'uccisione di bambini in alcune scuole del paese.​

Canti e slogans hanno commosso e​ si respira​ un aria rivoluzionaria e determinata, un vento di speranza.

MFPR Milano



domenica 16 ottobre 2022

pc 16 ottobre - La delocalizzazione delle fabbriche va avanti rapidamente con il ruolo del governo e dei sindacati confederali - Necessaria una mobilitazione nazionale unitaria

Le delocalizzazioni vanno avanti, perchè è una linea ben precisa da parte del capitale per tagliare il costo del lavoro, avere più mano libera nello sfruttamento e attacco ai salari, avere fabbriche con meno diritti degli operai; questa linea non riceve alcun contrasto da parte del governo, la cui norma in sostanza dice all'aziende: "paghi un pegno per delocalizzare", un costo che le aziende, in particolare le medie/grandi mettono in conto; la magistratura interviene con la normativa attuale solo sulle procedure, interrompendo i termini e al massimo dando più respiro alla mobilitazione operaia; i sindacati confederali stanno arrivando ad accordi che di fatto sono un via libera alle aziende per andare via, a fronte di promesse di reimpiego che si stanno rivelando solo fumo, impegni detti e disattesi, e piani di svuotamento delle fabbriche che i padroni impongono e i sindacati confederali accettano.

I tre esempi di cui parliamo sono emblematici di questa situazione.

All'ex GKN, capo in testa, soprattutto per la grande lotta, resistenza operaia e solidarietà creata attorno, della questione delocalizzazione, l'accordo quadro per il piano di riapertura della fabbrica, pur non ideale, sta venendo meno, la Qf  "per estorcere la firma di una cassa integrazione in deroga e

pc 16 ottobre - Ci uniamo alla denuncia e alla protesta contro infame sentenza de L'Aquila

Sentenza shock terremoto de L’Aquila: la colpa è dei morti

Il tribunale civile taglia i risarcimenti per 29 vittime del terremoto: «Dormivano, incauti»


Manifesti apparsi a L’Aquila dopo la sentenza

Da Osservatorio Repressione

«Voglio anche io il 30% di responsabilità». Non sono molti, nel freddo dell’Aquila, ma i cartelli, con questa scritta, campeggiano, all’imbrunire, in un sit-in al Parco della Memoria. Essi testimoniano l’aperto dissenso della città nei confronti di una sentenza che si è abbattuta, come un fulmine, sul capoluogo d’Abruzzo. È stata emessa dal Tribunale civile che, accogliendo un’eccezione sollevata dall’Avvocatura di Stato, ha attribuito il 30% della colpa, per i morti causati dal sisma del 2009, alle stesse vittime.

IL VERDETTO delle scorse ore è arrivato a seguito del ricorso di alcune famiglie che hanno chiesto di essere risarcite per la perdita dei propri cari nel crollo della palazzina di Via Campo di Fossa, sotto cui sono rimasti sepolti in 29. Hanno inoltre chiesto la «condanna in solido» dei ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Interno, della Prefettura, del Genio Civile, del Comune dell’Aquila,

pc 16 ottobre - La Cina socialimperialista di Xi-Ping si attrezza alla contesa interimperialista mondiale

da contropiano

Cina. “Accelerare la creazione di nuovi modelli di sviluppo, perseguire uno sviluppo di alta qualità”

La Cina accelererà la creazione di un nuovo modello di sviluppo e perseguirà uno sviluppo di alta qualità, ha affermato domenica Xi Jinping.

Per costruire un paese socialista moderno a tutti gli effetti, dobbiamo, prima di tutto, perseguire uno sviluppo di alta qualità“, ha affermato Xi in un rapporto alla sessione di apertura del 20° Congresso nazionale del Partito Comunista Cinese.

"Il paese socialista moderno" di Xi Ping è quello del massimo sfruttamento operaio nelle grandi fabbriche cinesi dentro la catena mondiale dell'imperialismo

Dobbiamo applicare pienamente e fedelmente la nuova filosofia di sviluppo su tutti i fronti, continuare le riforme per sviluppare l’economia di mercato socialista, promuovere l’apertura di standard elevati e

pc 16 ottobre - Manifestazione contro guerra e carovita a Palermo - donne lavoratrici in prima fila




pc 16 ottobre - A proposito della conferenza a Roma sulla guerra

Oggi (ieri 15/10) a Roma vi è una conferenza nazionale contro la guerra di diverse realtà politiche organizzata essenzialmente da SI.COBAS/TIR.

Non possiamo esserci direttamente ma facciamo conoscere le posizioni a cui ci riferiamo che, come i compagni potranno valutare, contiene differenze teorico-politico-pratiche su punti strategici e tattici, rispetto a quelle degli organizzatori.

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1) Fin dal primo momento abbiamo affermato il carattere inter imperialista della guerra in corso in Ucraina.

Siamo contro ogni partecipazione dell'Italia a questa guerra. Siamo per la sconfitta del nostro imperialismo e dell'alleanza di cui fa parte Usa/Nato/UE. Questo è il miglior contributo che possiamo dare ai proletari e masse Ucraine per fermare l'invasione della Russia 

Questa guerra ha visto la sua origine nell’azione provocatoria della Nato/Usa di allargamento della sua presenza ai confini della Federazione Russa, utilizzando ancora una volta l’Ucraina filo Nato/Usa.

La Russia, paese imperialista, superpotenza soprattutto militare, mentre deve affermare il suo ruolo nello scenario internazionale, deve salvaguardare i suoi territori/confini dall’espansione militare della Nato.

La Russia governata dal neozarista imperialista Putin che opprime e  reprime proletari e popoli al suo interno, ha reagito come reagiscono tutti i banditi imperialisti, con una pesantissima azione di guerra, di assedi e distruzione di territori e città, occupando un paese comunque indipendente, e con la volontà di continuare l’invasione finchè non annetta una parte dell’Ucraina, e imponga un governo di diretta emanazione degli interessi imperialisti della Russia. 

L’invasione dell’Ucraina da parte dell’imperialismo russo e il sostegno alla guerra da parte di Usa/Nato, con i paesi europei, in primis Gran Bretagna, attraverso l’invio massiccio al governo Zelensky di armi e soldi, le sanzioni, l’accelerazione dell’ingresso nella Nato dei paesi come Finlandia, Svezia, Moldova e Georgia, stanno dando alimento ad una terza guerra imperialista mondiale, per una nuova spartizione del mondo economica, politica, militare, per un nuovo accaparramento delle fonti energetiche, materie prime, nella fase di permanente di crisi economica del capitale. 

La guerra interimperialista si aggiunge ed è intersecata con la crisi economica mondiale, con