precari uniti contro il concorso truffa
I precari
della Scuola Statale considerano paradossale la campagna “pubblicitaria”
intrapresa dal ministro Profumo riguardo a un concorso-panacea spacciato per
un’operazione di “necessario svecchiamento” della scuola pubblica. Il Ministro e
i partiti che lo appoggiano vogliono risolvere velocemente i problemi di una
scuola privata di 8 miliardi di euro e 150.000 lavoratori, una scuola senza
materie “portanti”, senza sostegno e laboratori, una scuola con classi-pollaio,
docenti mortificati nei loro diritti e nelle loro aspettative professionali,
fatta oggetto di un feroce attacco da parte di forze politiche ed economiche
determinate a farne merce da mercato (la Legge “ex Aprea”, DDL 953, il cui
passaggio “estivo” è stato scongiurato dai Precari uniti, va nella direzione
della privatizzazione della scuola statale, con l’ingresso dei privati in una
sorta di consiglio di amministrazione in ogni scuola) e a
meccanizzare,
isterilendoli, i processi di valutazione.
Tali processi
verrebbero neutralizzati con gli avversati e antimetodici test la cui
inadeguatezza e miseria culturale è stata denunciata pochi giorni fa da 27 noti
intellettuali e docenti universitari italiani, tra cui Luciano Canfora, che
hanno additato i marchiani errori commessi dal ministero nel redigere le
batterie di test per i TFA e ribadito l’inidoneità della formula del “quiz” per
testare capacità e conoscenze di un aspirante docente (si veda il suo intervento
apparso sulla Stampa:
http://www3.lastampa.it/scuola/sezioni/news/articolo/lstp/465710).
Sono
inoltre sbigottiti nel constatare che le testate giornalistiche nazionali che
hanno spesso accolto le proteste e le ragioni dei precari (vd. La Repubblica,
ed. di Napoli del 16/07/2012, l’articolo di Conchita Sannino contro il concorso
annunciato), si siano frettolosamente ed entusiasticamente precipitate, senza
diffondere nemmeno le informazioni “tecniche” di base, a celebrare le magnifiche
sorti e progressive che sarebbero prefigurate dall’agire sconsiderato di
Profumo, del governo “tecnico” e di PD, PDL, UDC. Il PD aveva promesso ai
Precari uniti, nel corso di un’audizione a Montecitorio concessa ai loro
delegati il giorno 26/07, un incontro col Ministro proprio riguardo al concorso,
ma ora sta appoggiando in tutto il massacro dei diritti acquisiti dai
precari.
Vogliono perciò chiarificare, per amor di verità e giustizia, se
ancora queste parole hanno un senso e un valore in un paese in cui il nonsenso
ha sostituito la razionalità e la paranoia dello spread ha cancellato ogni altro
valore, che:
1. al concorso “dinamizzante” che sarà bandito a settembre sono
chiamati a partecipare non i giovani aspiranti docenti, portatori di non si sa
quali linfe vitali, ma proprio i matusalemme da “far fuori”, i famigerati
precari “storici”, quelli che sono già abilitati, quelli che hanno la gravissima
colpa di avere conseguito più di un titolo, di aver superato più di un concorso,
di avere, magari, dei dottorati di ricerca, e di aver accumulato, da quando
erano “giovani” fino a oggi, cioè a 40-50 anni, tantissimo servizio, mandando
avanti la scuola pubblica e facendo sì che la stessa si attestasse su livelli di
decenza, mentre piovevano soldi a palate (e, come Monti ha pubblicamente
promesso, ancora ne pioveranno!) sui diplomifici privati. In questa scuola
creata dai nostri governi si contano 10.000 docenti in “esubero” che la spending
review sta per “riciclare” mandandoli ad insegnare una qualsiasi materia, alla
faccia dello
strombazzato “merito” e della qualità.
1. E’ falso e
ridicolo sostenere che non ci sono stati concorsi dal 1999 ad oggi. Le scuole di
specializzazione (SSIS e Scienze della Formazione Primaria) a numero chiuso, con
prova selettiva in entrata e prova finale, attivate in ossequio ad una normativa
europea che mandava in cantina definitivamente la superata procedura selettiva
contestata (la quale ha storicamente dato adito a fenomeni di clientelismo),
hanno valore di concorso (legge 306 del 27/10/2000, art. 6 ter e legge 40 del
1990 art.4 comma 2)
1. Non è possibile, in uno Stato di diritto, fare
sperequazioni tra lavoratori con gli stessi requisiti. Dal 2000 ad oggi,
infatti, sono stati immessi in ruolo, prima e dopo i tagli Gelmini, migliaia di
docenti abilitati, SENZA ALCUNA ALTRA PROVA SUPPLETIVA! Con quale criterio, dopo
10 anni di assunzioni effettuate dalle Graduatorie ad Esaurimento il ministro
riesuma il concorso e sottopone ai suoi ridicoli quiz (uguali per tutte le
materie, ha detto: un’altra assurdità!) docenti che hanno la stessa anzianità di
servizio e gli stessi titoli di chi è stato più “fortunato”? Siamo all’anarchia
procedurale, alla follia pura!
I precari annunciano, perciò, che impugneranno
il bando di concorso il giorno stesso della sua pubblicazione eventuale, perché
questo concorso spregia e sfregia il Diritto.
I precari invitano la stampa a
ragionare sulle contraddizioni di un ministero che calpesta i diritti acquisiti
da migliaia di docenti sfruttati, partendo dal presupposto inaccettabile e
pedagogicamente destituito di ogni fondamento del “necessario ringiovanimento”
del corpo docente italiano, che intanto, però, viene tenuto in cattedra fino a
67 anni.
Proclamano che non si lasceranno umiliare ed epurare, dopo anni di
lavoro, passione e sacrifici, dai propositi “eugenetici” del ministro, e che
metteranno in campo ogni azione volta a tutelare i loro diritti e la Scuola
Pubblica.
Chiedono alla stampa quel minimo di coerenza logica e di onestà
intellettuale sufficienti a demolire le menzogne e i castelli ideologici del
ministro Profumo, animato dalla smania di “selezionare” chi è già stato
selezionato dallo Stato e da migliaia di alunni, lui che, paradossalmente,
nessuno ha mai scelto, e chiedono che i tagli vecchi e nuovi vengano ritirati,
che gli organici vengano adeguati ai bisogni reali della scuola e che tutti i
precari vengano immessi in ruolo, come loro imprescrittibile diritto, dalle
Graduatorie, unico strumento meritocratico e trasparente, senza ulteriori,
inaccettabili penalizzazioni economiche o professionali.
Precari uniti contro
i tagli
http://www.myframes.net/precariuniti/comunicato-stampa-precari-uniti-contro-il-concorso-truffa/