Brutta aria. Le ultime notizie e soprattutto i "movimenti" al blocco di Vignate, fanno temere che ci possa essere alle 17 - quando scade il termine della disdetta alla coop. Logic Service e del passaggio di appalto alla MD Lillo - il tentativo di attaccare con la forza i lavoratori per far cessare il presidio.
Un responsabile della Ld Logistica ha detto poco fa che la società non dà garanzie scritte, rimandando tutto sempre a lunedì prossimo, e senza neanche chiarire se al Tavolo vi sarà anche lo Slai cobas per il sindacato di classe, rappresentante della maggioranza dei lavoratori e organizzatore della lotta che va avanti da 4 giorni.
Mentre, la cooperativa Logic Service ha mostrato ai lavoratori che è arrivata eccome, già da tempo, l'atto di disdetta, smentendo chi sosteneva il contrario.
Ma sono soprattutto i "movimenti" dei camionisti dentro e fuori l'area del piazzale, tra cui cominciano ad apparire anche riconosciuti fascisti, mentre sorprendentemente è sparita la Digos, che mostrano che si vuole ora lasciare la "parola" alle "mazze", con un possibile intreccio tra mazzieri di padroncini e carabinieri.
FACCIAMO APPELLO A TUTTI A SOSTENERE, SOPRATTUTTO IN QUESTO MOMENTO, IL BLOCCO DEGLI OPERAI DI VIGNATE E CAPRIATE.
NON LASCIARE SOLI GLI OPERAI CHE CORAGGIOSAMENTE DA 4 GIORNI STANNO LOTTANDO E RESISTENDO.
METTERSI SUBITO IN CONTATTO CON I RAPPRESENTANTI DELLA LOTTA (Sebastiano Lamera 3355244902 E Giuppi Gaglio 3387211377).
CHI PUO' VADA A VIGNATE.
sabato 25 gennaio 2014
pc 25 gennaio - ULTIM'ORA DA VIGNATE: SI MUOVE DI NUOVO IL PREFETTO - SLAI COBAS PONE LE SUE CONDIZIONI
Partiamo dalle notizie più recenti
MENTRE CONTINUA SEMPRE DETERMINATO IL BLOCCO DEI CANCELLI E IL LAVORATORE RESTA SUL TETTO,
SONO ARRIVATE DELEGAZIONI DI OPERAI DI CAPRIATE PER UNIRSI ALLA LOTTA!
MENTRE RAPPRESENTANTI DEL PREFETTO TENTANO DI FAR APRIRE UNA TRATTATIVA
E' stato sventato poco fa il tentativo di questura, vigili del fuoco di far scendere il lavoratore dal tetto.
Non si tratta affatto di un gesto isolato! L'operaio sul tetto è in rappresentanza di tutti i lavoratori in lotta e questa iniziativa è stata decisa comunemente per rafforzare la lotta.
Gli operai sono stanchi ed esasperati dall'atteggiamento della Società che vuole dare in appalto ad altra cooperativa il lavoro senza mantenere al lavoro i lavoratori, come dal silenzio delle istituzioni, ma questo invece che ridurre la volontà di lottà, la sta alzando ed ampliando; il lavoratore immigrato sul tetto ha denunciato anche il razzismo che padroni e istituzioni accompagnano i loro attacchi al posto di lavoro.
Gli operai di Capriate si sono uniti al blocco di Vignate!!
Questa forza ha portato in questo momento ad un iniziativa di Questore e Prefetto.
Una delegazione mandata dal Prefetto è arrivata, prima ha incontrato rappresentanti della Ditta, quindi ha parlato con i rappresentanti dello Slai cobas per il sindacato di classe per sapere le decisioni dei lavoratori.
Lo Slai cobas ha ribadito le condizioni per aprire subito una trattativa:
1. che venga ritirata da parte della Società la minaccia di disdire l'appalto alla cooperativa in cui sono attualmente occupati i circa 130 lavoratori; di dare conferma scritta che non c'è ancora assegnazione ad altra cooperativa dell'appalto;
2. che vi sia la garanzia scritta di un Tavolo per discutere le condizioni del passaggio dei lavorartori di Vignate e Capriate a Trezzo, condizioni che in sintesi sono: tutti i lavoratori devono passare, nessun lavoratore deve rimanere senza lavoro, e deve essere garantito che il passaggio avviene alle stesse condizioni contrattuali e diritti esistenti.
"Se le merci devono passare da Vignate e Capriate a Trezzo, con le merci devono passare tutti i lavoratori" - stanno dicendo gli operai.
La delegazione del prefetto è quindi tornata dalla ditta e il rappresentante dello Slai cobas per il sindacato di classe poco fa è entrato ad incontrare per la prima volta l'azienda.
Lo Slai cobas per il sindacato di classe raccoglie la maggioranza dei lavoratori in lotta.
Questo ha permesso sia ieri sera che stanotte di sventare un'altra manovra. Quella della Cgil, che avendo avuto dalla Società la promessa di un incontro per lunedì 27 - e solo con la Cgil - puntava a far rimuovere il blocco degli operai e ad aspettare tranquillamente lunedì; nello stesso tempo andava avanti di fatto un tentativo di manovra di divisione tra lavoratori, tra possibili garantiti contro tutti gli altri.
Ma questo misero tentativo è stato fatto saltare dai lavoratori, compresi operai iscritti alla cgil e un loro delegato che è stato sempre presente al blocco, e dallo slai cobas; e i funzionari della Cgil hanno dovuto fare "Buon viso a cattivo gioco" e rimanere, sia pur controvoglia, al blocco!
LA FORZA DEI LAVORATORI STA NELLA LORO UNITA' - CHE E' L'ARMA PIU' PREZIOSA!
Per questo nel pomeriggio una delegazione del blocco di Vignate parteciperà alla iniziativa all'Ipercoop di Milano, per unire la lotta degli operai della logistica di Vignate e la lotta degli operai della Granarolo.
Proletari comunisti attraverso questo blog fin da mercoledì scorso sta dando voce e sostenendo entrambe le mobilitazioni, è necessario che anche gli operai in lotta alla Granarolo e il loro sindacato Si.Cobas facciano altrettanto.
MENTRE CONTINUA SEMPRE DETERMINATO IL BLOCCO DEI CANCELLI E IL LAVORATORE RESTA SUL TETTO,
SONO ARRIVATE DELEGAZIONI DI OPERAI DI CAPRIATE PER UNIRSI ALLA LOTTA!
MENTRE RAPPRESENTANTI DEL PREFETTO TENTANO DI FAR APRIRE UNA TRATTATIVA
E' stato sventato poco fa il tentativo di questura, vigili del fuoco di far scendere il lavoratore dal tetto.
Non si tratta affatto di un gesto isolato! L'operaio sul tetto è in rappresentanza di tutti i lavoratori in lotta e questa iniziativa è stata decisa comunemente per rafforzare la lotta.
Gli operai sono stanchi ed esasperati dall'atteggiamento della Società che vuole dare in appalto ad altra cooperativa il lavoro senza mantenere al lavoro i lavoratori, come dal silenzio delle istituzioni, ma questo invece che ridurre la volontà di lottà, la sta alzando ed ampliando; il lavoratore immigrato sul tetto ha denunciato anche il razzismo che padroni e istituzioni accompagnano i loro attacchi al posto di lavoro.
Gli operai di Capriate si sono uniti al blocco di Vignate!!
Questa forza ha portato in questo momento ad un iniziativa di Questore e Prefetto.
Una delegazione mandata dal Prefetto è arrivata, prima ha incontrato rappresentanti della Ditta, quindi ha parlato con i rappresentanti dello Slai cobas per il sindacato di classe per sapere le decisioni dei lavoratori.
Lo Slai cobas ha ribadito le condizioni per aprire subito una trattativa:
1. che venga ritirata da parte della Società la minaccia di disdire l'appalto alla cooperativa in cui sono attualmente occupati i circa 130 lavoratori; di dare conferma scritta che non c'è ancora assegnazione ad altra cooperativa dell'appalto;
2. che vi sia la garanzia scritta di un Tavolo per discutere le condizioni del passaggio dei lavorartori di Vignate e Capriate a Trezzo, condizioni che in sintesi sono: tutti i lavoratori devono passare, nessun lavoratore deve rimanere senza lavoro, e deve essere garantito che il passaggio avviene alle stesse condizioni contrattuali e diritti esistenti.
"Se le merci devono passare da Vignate e Capriate a Trezzo, con le merci devono passare tutti i lavoratori" - stanno dicendo gli operai.
La delegazione del prefetto è quindi tornata dalla ditta e il rappresentante dello Slai cobas per il sindacato di classe poco fa è entrato ad incontrare per la prima volta l'azienda.
Questo ha permesso sia ieri sera che stanotte di sventare un'altra manovra. Quella della Cgil, che avendo avuto dalla Società la promessa di un incontro per lunedì 27 - e solo con la Cgil - puntava a far rimuovere il blocco degli operai e ad aspettare tranquillamente lunedì; nello stesso tempo andava avanti di fatto un tentativo di manovra di divisione tra lavoratori, tra possibili garantiti contro tutti gli altri.
Ma questo misero tentativo è stato fatto saltare dai lavoratori, compresi operai iscritti alla cgil e un loro delegato che è stato sempre presente al blocco, e dallo slai cobas; e i funzionari della Cgil hanno dovuto fare "Buon viso a cattivo gioco" e rimanere, sia pur controvoglia, al blocco!
LA FORZA DEI LAVORATORI STA NELLA LORO UNITA' - CHE E' L'ARMA PIU' PREZIOSA!
Per questo nel pomeriggio una delegazione del blocco di Vignate parteciperà alla iniziativa all'Ipercoop di Milano, per unire la lotta degli operai della logistica di Vignate e la lotta degli operai della Granarolo.
Proletari comunisti attraverso questo blog fin da mercoledì scorso sta dando voce e sostenendo entrambe le mobilitazioni, è necessario che anche gli operai in lotta alla Granarolo e il loro sindacato Si.Cobas facciano altrettanto.
pc 25 gennaio - UN OPERAIO DEL BLOCCO DI VIGNATE E' SALITO SUL TETTO
Ai lavoratori e solidali con le lotte nelle
logistiche
Aggiornamenti dal magazzino LD di Vignate dove i lavoratori sono in sciopero da mercoledì scorso per sollecitare garanzie occupazionali.
Aggiornamenti dal magazzino LD di Vignate dove i lavoratori sono in sciopero da mercoledì scorso per sollecitare garanzie occupazionali.
Un lavoratore esasperato poco fa è salito su un
cornicione e minaccia un gesto estremo.
Chiediamo di portare sostegno e
solidarietà e ai giornalisti e agli organi di stampa di recarsi al presidio per
documentare e informare l'opinione pubblica su questa importante
lotta.
Slai Cobas per il sindacato di Classe
Per info S. Lamera 3355244902
Per info S. Lamera 3355244902
Di seguito alcuni comunicati dei giorni scorsi
Il 23/gen/2014 22:10 "sindacatodiclasse@gmail.com" ha scritto:
CHIEDIAMO A
TUTTE/I LA SOLIDARIETA' CONCRETA AI LAVORATORI IN SCIOPERO
AL MAGAZZINO LD DI VIGNATE (SULLA CASSANESE) IL BLOCCO DEI CANCELLI PROSEGUE PER TUTTA LA NOTTE E AD OLTRANZA...
Il 22 gennaio 2014 23:34:47 ha scritto:
AL MAGAZZINO LD DI VIGNATE (SULLA CASSANESE) IL BLOCCO DEI CANCELLI PROSEGUE PER TUTTA LA NOTTE E AD OLTRANZA...
Il 22 gennaio 2014 23:34:47 ha scritto:
Da circa 12 ore i lavoratori del polo logistico LD di Vignate,
sulla Cassanese, bloccano completamente l’attività del magazzino.
Lo sciopero è iniziato spontaneamente alle 10 circa di stamattina (mercoledì 22/01) per sollecitare delle garanzie riguardo al futuro occupazionale dei soci/lavoratori della cooperativa Logikservice, poiché tra poche settimane il magazzino LD di Vignate verrà trasferito a Trezzo d’Adda (Bg).
Al momento l’adesione allo sciopero é totale, i lavoratori bloccano i cancelli, nulla entra e nulla esce e l’intenzione è quella di continuare ad oltranza.
Nel magazzino sono impiegati circa 120 soci/lavoratori, per la gran parte stranieri che, come i colleghi di varie parti d’Italia oramai da diversi anni ci stanno dimostrando con coraggio che lottare si può e si deve.
Lo sciopero è iniziato spontaneamente alle 10 circa di stamattina (mercoledì 22/01) per sollecitare delle garanzie riguardo al futuro occupazionale dei soci/lavoratori della cooperativa Logikservice, poiché tra poche settimane il magazzino LD di Vignate verrà trasferito a Trezzo d’Adda (Bg).
Al momento l’adesione allo sciopero é totale, i lavoratori bloccano i cancelli, nulla entra e nulla esce e l’intenzione è quella di continuare ad oltranza.
Nel magazzino sono impiegati circa 120 soci/lavoratori, per la gran parte stranieri che, come i colleghi di varie parti d’Italia oramai da diversi anni ci stanno dimostrando con coraggio che lottare si può e si deve.
NESSUN POSTO DI
LAVORO DEV’ESSERE PERDUTO, TUTTI A TREZZO!!!!
DIRITTI E DIGNITA’ - LAVORATORI NON SCHIAVI
DIRITTI E DIGNITA’ - LAVORATORI NON SCHIAVI
pc 25 gennaio - LIGURIA: CON LE PIOGGE ANCHE INQUINAMENTO
Sulle alture del quartiere genovese di
Borzoli esiste una collina denominata Scarpino: in questa zona è ospitata una
discarica che da diverso tempo è al centro delle cronache cittadine a causa
della sua pericolosità per per la salute pubblica.
Le piogge che hanno
investito la città la scorsa settimana hanno provocato lo sversamento di parte
del percolato - il liquido che ha origine dalle infiltrazioni dell'acqua
all'interno della massa dei rifiuti lì stoccati - nelle acque del vicino
torrente Cassinelle, provocandone il pensante inquinamento.
La situazione è talmente deteriorata che gli abitanti delle sponde del rio in questione lamentano la presenza di un odore acre insopportabile che provoca lacrimazione degli occhi, tosse e gola secca: ora chiedono ai responsabili di conoscere i rischi a cui vanno incontro e di sapere perché i risultati delle analisi effettuate dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambente della Liguria (Arpal) siano stati secretati.
Da questa situazione non possono che derivare due considerazioni: una è di carattere locale, l'altra invece investe una delle questioni collaterali al Terzo Valico ferroviario dei Giovi.
La prima è una semplicissima domanda: cosa avrà mai da nascondere l'amministrazione comunale riguardo a ciò che è seppellito nella discarica di Scarpino?
L'altra è: alla luce di quanto accaduto a Genova, non è forse il caso di riconsiderare la costruzione di un'analoga struttura a Sezzadio (Al) esattamente sopra la falda acquifera, che serve ben ventidue Comuni della zona e rischia un inquinamento da percolato uguale a quello sopra segnalato ma ben peggiore per la salute della popolazione, trattandosi di acqua potabile destinata al consumo umano?
La situazione è talmente deteriorata che gli abitanti delle sponde del rio in questione lamentano la presenza di un odore acre insopportabile che provoca lacrimazione degli occhi, tosse e gola secca: ora chiedono ai responsabili di conoscere i rischi a cui vanno incontro e di sapere perché i risultati delle analisi effettuate dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambente della Liguria (Arpal) siano stati secretati.
Da questa situazione non possono che derivare due considerazioni: una è di carattere locale, l'altra invece investe una delle questioni collaterali al Terzo Valico ferroviario dei Giovi.
La prima è una semplicissima domanda: cosa avrà mai da nascondere l'amministrazione comunale riguardo a ciò che è seppellito nella discarica di Scarpino?
L'altra è: alla luce di quanto accaduto a Genova, non è forse il caso di riconsiderare la costruzione di un'analoga struttura a Sezzadio (Al) esattamente sopra la falda acquifera, che serve ben ventidue Comuni della zona e rischia un inquinamento da percolato uguale a quello sopra segnalato ma ben peggiore per la salute della popolazione, trattandosi di acqua potabile destinata al consumo umano?
Bosio (Al), 25 gennaio 2014
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
pc 25 gennaio - VIGNATE PROSEGUE IL BLOCCO - UN ARTICOLO STAMPA
VIGNATE PROSEGUE IL PICCHETTO
DEI 130 FACCHINI CHE RISCHIANO IL POSTO
Logic Service, la tensione è alle stelle «Non ce ne andiamo senza garanzie»
di MONICA AUTUNNO
Sono qui da 15 anni ho a casa tre figli moglie e madre Che fine faremo senza stipendio?
Noi qui abbiamo ottenuto delle cose con lotte e vertenze: soldi e festività Forse questo disturba
L’incontro in Prefettura viene annunciato, fissato disdetto, rifissato e poi annullato. Non se ne fa mai nulla
NOTTATA campale e giornata pure, salta l’incontro in Prefettura con la proprietà, salta la prospettiva di una mediazione a breve, e saltano anche i nervi: il blocco del magazzino Ld Logistica sulla Cassanese rimane, a oltranza.
Hanno dormito accampati fra tettoie e piazzale i 127 e passa lavoratori, quasi tutti stranieri, della cooperativa Logic Service, appaltatrice di facchinaggio e carico tir all’ex polo Lombardini di Vignate, ora ceduto alla Md Lillo, e che rifornisce 170 discount marchio Ld del nordItalia. Presidiano e picchettano da 48 ore, chiedendo garanzie sul mantenimento del posto di lavoro alla luce dell’ormai vicino trasferimento dei magazzini Ld a Trezzo, in nuovi capannoni, e di recenti passaggi societari nel gruppo. E sono garanzie che non ci sono.
NON SOLO: ogni segnale lascia pensare che nuovi addetti, a minore costo, siano già stati “imbarcati” per il lavoro nel nuovo centro merci, che accorperà il polo di Vignate e quello di Capriate San Gervasio, Bergamo, dove il blocco è iniziato stamattina. La rabbia è alle stelle, e l’intenzione quella di arrivare, dicono i lavoratori
con tono inquietante, “alla fine”.
«Lavoro qui da 15 anni, ho a casa tre figli, moglie e madre. Che fine faccio, che fine fanno, se perdo l’occupazione?», afferma Adil Abbary.
Così l’albanese Durim Saraci, 35enne, anche lui storico in cooperativa: «Stiamo qui da ore, e staremo qui sino a quando non avremo in mano un pezzo di carta che garantisca che al momento del trasferimento attività a Trezzo saremo trasferiti anche tutti noi».
E David Curricu, anche lui albanese, 35enne: «Noi qui abbiamo ottenuto delle cose, con lotte e vertenze: soldi, festività. Forse questo disturba. Non ce ne andiamo. Siamo disposti a mediare, ma solo in presenza di garanzie. Altrimenti il blocco resta».
L’ALTRA NOTTE intorno alle 3 è stato sventato il tentativo d’uscita di un paio di tir. Ieri è stata
respinta la richiesta di far entrare tre camion carichi dai cancelli.
In mezzo ai lavoratori i delegati sindacali Sebastiano Lamera di Slai Cobas e Luca Bettoni, Cgil.
La linea è con i dovuti distinguo comune: oltranza. Anche perché l’aria è oscura. «Laddove la Prefettura
convoca e ho una proprietà che non si presenta, il segnale è negativo». Sulle scale degli uffici il referente della cooperativa Logic Service, Mario Quarti, non può essere più laconico. «Abbiamo l’appalto sino ad aprile e sapevamo del trasferimento in febbraio.
La nostra opinione è che gli operai abbiano anticipato i tempi, e agito con prepotenza. Adesso rischiamo la rescissione del contratto». Sul posto per tutto il giorno i carabinieri a monitorare e in mattinata i funzionari della Digos.
Un incontro in Prefettura viene annunciato, fissato, disdetto, rifissato e poi disdetto. Non se ne fa nulla. «E per noi - dice il Cobas Lamera - questo è tutto».
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