sabato 18 giugno 2022

pc 18 giugno - Open Arms: processo per il sequestro dei migranti – il divieto di ingresso fu “una decisione politica, di Salvini” …

 

Così ha risposto la funzionaria del ministero, Garroni, al pm.

“Quel che è netto nell’esame della Garroni è, invece, - riporta il Giornale di Sicilia di oggi - che tutte le decisioni sul caso Open Arms – dalla indicazione del porto sicuro, alla scelta di impugnare la decisione del Tar che sospendeva il divieto di ingresso in acque territoriali alla nave spagnola – furono prese “dal vertice politico”, “il ministro?” chiede il pm Giorgia Righi. “Sì”, risponde l’ex vicecapo di Gabinetto che il nome del leader leghista proprio ha difficoltà a farlo”

Servono altre “prove” per dimostrare quanto la politica dell’ex ministro dell’interno fosse fascista e razzista?  

***

La dichiarazione dello psicologo di Emergency… (Gds 17/6)

“Lo psicologo di Emergency: «Donne abusate e gravidanze frutto di violenze»

È drammatico invece il racconto di Alessandro Di Benedetto, psicologo di Emergency che il 13 agosto

pc 18 giugno - La Leonardo fornisce le armi ad Erdogan per la guerra ai curdi

La Leonardo fa profitti sui bombardamenti alla popolazione. Le guerre sono uno dei più grandi affari

I piloti turchi si addestreranno alle prossime guerre in Kurdistan con gli elicotteri “leggeri” di AgustaWestland, società controllata dall’holding Leonardo SpA. Secondo quanto rivelato da Defencenews, il ministero della difesa della Turchia ha scelto gli elicotteri AW119T (versione ammodernata degli AW119M prodotti dal maggior gruppo del comparto militare-industriale italiano) per l’addestramento del personale in forza al Comando delle forze terrestri. Prevista la fornitura di 15 velivoli.

Da Antonio Mazzeo

 A confermare la commessa una fonte “anonima” del governo di Ankara che però non ha voluto fornire ulteriori informazioni sull’importo di spesa. Gli elicotteri AW119T saranno prodotti negli stabilimenti di Turkish Aerospace Industries (TAI) su licenza di Leonardo/AgustaWestland. Con un raggio operativo poco inferiore ai 1.000 km, gli elicotteri possono raggiungere una velocità di 250 Km/h.

Nel 2007 Leonardo SpA aveva fornito alle forze armate turche il know-how per realizzare gli elicotteri d’attacco T129 “Atak”, velivoli bimotori di oltre 5 tonnellate, molto simili all’A129 “Mangusta” in

venerdì 17 giugno 2022

pc 17 giugno - Lavoratori immigrati - Anche a Torino la lotta per i documenti mentre a Foggia ANCORA AGGRESSIONI RAZZISTE

info solidale
TORINO: PERMESSI PER TUTT* SENZA MAZZETTE!
Ad un mese dall'ultimo presidio, siamo tornat* sotto la Prefettura di Torino per chiedere ancora una volta i permessi di soggiorno. Siamo lavoratori e lavoratrici immigrati che nel 2020 hanno tentato la regolarizzazione con la Sanatoria, il provvedimento che avrebbe dovuto favorire l'emersione per migliaia di stranieri in Italia tramite un datore di lavoro.
Esattamente due anni dopo, però, rimaniamo ancora a mani vuote, anche più di prima in realtà, perché abbiamo perso migliaia di euro tra le ingenti spese burocratiche e le estorsioni dei datori di lavoro. Oggi, dopo mille e una scusa - tra ritardi, mancanza del personale, computer rotti e nuovi sistemi informatici -, una gran parte delle pratiche (più del 50% a marzo 2022) sono ancora bloccate o sono

pc 17 giugno - 19 giugno anniversario del giorno dell'eroismo e giornata internazionale di solidarietà e lotta contro la repressione e per la liberazione dei prigionieri politici nel mondo

pc 17 giugno - Oggi Assemblea proletaria anticapitalista del 17 giugno

Link : https://meet.google.com/sjd-ucig-kgd

tra i temi

a) il punto della situazione  dal punto di vista delle lotte operaie e proletarie contro padroni governo e Stato del capitale nella battaglia per il fronte unico di classe - con valutazioni e testimonianze su linea e prassi, limiti dell'assemblea Gkn del 15 maggio e dello sciopero del 20 maggio

b) la lotta e il lavoro per le lotte nelle grandi fabbriche: Acciaierie d'Italia Taranto - fabbriche Stellantis - fabbriche di Bergamo

c) info e possibilità sull'estate di lotta dei migranti

d) le iniziative contro le morti sul lavoro crescono e si mettono in rete

e) info su lotte dei precari

f) contro guerra e carovita - che stiamo facendo e cosa dobbiamo fare

giovedì 16 giugno 2022

pc 16 giugno - Azioni in Italia per la campagna di solidarietà con i prigionieri politici in India

pc 16 giugno - Sardegna: La musica antimilitarista è ritenuta un «oltraggio». Solidarietà al rapper Bakis Bekis, "oltraggioso" sono le basi Nato e la repressione del popolo sardo

 

Rapper alla sbarra. Nel 2018 Bakis Beks si era esibito in un concerto all’Exme di Nuoro contro i poligoni e le basi militari in Sardegna

di Costantino Cossu

Nel settembre del 2018 il rapper Bakis Beks, dopo essersi esibito in un concerto all’Exme di Nuoro con una canzone contro le basi militari in Sardegna, era stato raggiunto da un decreto penale emesso dalla procura della Repubblica. Lunedì scorso si è aperto il processo, davanti alla giudice monocratica del tribunale del capoluogo barbaricino Daniela Russo. L’accusa contro il rapper è di oltraggio a pubblico ufficiale, perché durante l’esecuzione del brano antipoligoni Bakis Beks si sarebbe rivolto ai poliziotti che erano lì per il servizio d’ordine con il dito medio della mano destra sollevato.

Nel mirino anche il testo della canzone «Messaggio», con la quale Bakis Beks si era pronunciato contro la presenza delle basi militari in Sardegna. «Non c’è tempo per mediazioni, indennizzi, conciliazioni,

pc 16 giugno - Comunicato sull'Assemblea Donna/Lavoratrici del 9 giugno

Il 9 giugno scorso la nuova assemblea telematica nazionale delle donne/lavoratrici ha nuovamente visto una partecipazione variegata e attiva di lavoratrici, operaie, compagne, come le operaie immigrate della Montello, le lavoratrici della scuola di Milano e Palermo, le precarie dei servizi scolastici da Palermo agli asili di Taranto, le lavoratrici delle poste da Milano, compagne da L’Aquila, le compagne di Campagne in lotta sempre impegnate nella lotta dei migranti e braccianti, compagne di Napoli, delegate si.cobas, compagne di organizzazioni rivoluzionarie; ma in questa Assemblea vi sono state nuove partecipazioni di donne, di lavoratrici che hanno certamente ampliato il dibattito sui temi dell’assemblea e la conoscenza delle lotte che si fanno, dalle operaie della Beretta (MI) in lotta e in sciopero da giorni contro gli attacchi e i ricatti occupazionali dei padroni alle operaie indiane di una fabbrica de L’insalata di Bergamo, dalle operaie della Pellegrini appalto Acciaierie d’Italia, a una lavoratrice e attivista No Muos di Catania…

Il tema principale su cui è stata lanciata questa assemblea è stato quello della odierna guerra inter imperialista, le ricadute sociali di essa a livello di massa e nello specifico in relazione alla condizione di vita delle donne e il ruolo che come donne/lavoratrici siamo chiamate ad avere: “Noi donne vogliamo e dobbiamo essere in prima fila anche nella lotta contro la guerra imperialista scatenata da Stati e governi che hanno amplificato prima tutti gli attacchi alle nostre vite con la pandemia e ora scaricano su di noi i costi e gli orrori della loro guerranon in nostro nome!”. “Contro l’uso delle donne come propaganda di guerra e contro la visione delle donne solo “vittime”, noi donne, dall’Ucraina, alla Russia, all’Italia, ecc., vogliamo essere attive protagoniste di una reale, altra resistenza, proletaria e popolare contro i padroni del mondo” - è stato detto dalla compagna che ha introdotto. ,

Con la successiva lettura/commento aggiornato della mozione contro la guerra imperialista, lanciata dall’Assemblea donne/lavoratrici allo scoppio della guerra in Ucraina, subito diffusa nelle manifestazioni dell’8 marzo, e in altre nazionali, come quella di Firenze del 26 marzo, e su cui si è cominciato a raccogliere le firme nei luoghi di lavoro, è stata ribadita l’importanza oggi di continuare a diffonderla, perché per le lavoratrici, per le donne proletarie è necessario dibattere, prendere posizione, schierarsi; non possiamo essere dalla parte di nessun imperialismo in gioco in questa sporca guerra, compreso l’imperialismo di casa nostra con il governo guerrafondaio Draghi… “…Non possiamo pagare i costi sociali, economici, politici di questa guerra, basti pensare ai tanti licenziamenti, alla precarietà e disoccupazione in aumento, alla malasanità, al carovità, al peggioramento generale della nostra condizione di vita già pesantemente aggravatasi…”

All’assemblea ha nuovamente partecipato da Napoli la filosofa Carla Filosa arricchendola con i suoi interventi/contributi sulla guerra per il profitto, sulla dimensione transnazionale di essa con legami e connessioni che coinvolgono tutto il mondo e le implicazioni a livello sociale e sul piano specifico delle donne.

Il collegamento della grave situazione della guerra imperialista alle lotte quotidiane che si fanno nei posti di lavori, nei territori, ha caratterizzato l’altra parte dell’assemblea, con interventi delle lavoratrici che hanno fatto aggiornamenti sulle diverse situazioni o attraverso nuovi racconti/denunce, vedi le operaie della Beretta o della fabbrica Pellegrini/Acciaierie d’Italia, hanno portato in assemblea tutte le ragioni della lotta messa in campo contro lo sfruttamento e gli attacchi padronali, le discriminazioni che si subiscono; importanti sono stati anche gli interventi di compagne/attiviste di Campagne in lotta sulla questione migranti hanno portato spunti interessanti in particolare sulla situazione odierna delle donne ucraine profughe che non corrisponde esattamente alle notizie “rassicuranti” che danno i media nel nostro paese e non solo; così come l’intervento della compagna di Catania ha parlato della lotta No/Muos/Niscemi in Sicilia, contro le basi militari e la guerra più in generale.

Questo nuovo punto sulle lotte delle lavoratrici/donne/compagne ha posto con più forza la necessità del sostegno reale ad esse per unificarle/estenderle/trarne lezioni. Queste lotte non devono restare isolate tenute in silenzio: “lotta una lottano tutte”! perché l’unità ci dà coraggio e forza; in questo senso l’Assemblea donne/lavoratrici si conferma un’arma, sicuramente da rafforzare ed ampliare, uno strumento necessario al servizio di questo percorso.

Dall’insieme della discussione che si è sviluppata con i vari interventi sono scaturite nella parte finale alcune proposte/decisioni:

Rilanciare la raccolta delle firme sulla base della mozione delle donne contro la guerra inter imperialista nei posti di lavoro, fabbriche, nei mercati, nelle manifestazioni per schierarsi e per affermare la lotta necessaria che dobbiamo fare come donne/lavoratrici;

cercare di creare un collegamento reale con le donne ucraine in Italia, in alcune città in particolare come Napoli dove vi è una grande comunità ucraina.

Sostenere attivamente e in ogni forma possibile le lotte delle lavoratrici, precarie, disoccupateQueste lotte oggi, nella fase della guerra e del ruolo dgoverno e padroni di scaricarne i costi su lavoro, salario, carovita, sono ancora più importanti anche per indebolire l’azione del governo Draghi.
In questo senso si è deciso nell’immediato di mettere in campo azioni solidali con le lotte in corso: in particolare ora verso la lotta delle operaie della Beretta - con messaggi e in iniziative importanti con la presenza delle compagne/lavoratrici di Milano/Bergamo. Un piccolo ma iniziale esempio di solidarietà attiva c'è stato verso la manifestazione dei e delle migranti con collegamenti telefonici l’11 giugno a Foggia contro la violenza razzista annunciata dalla compagna di Campagne in lotta.

Riprendere la questione del carovita e della condizione di vita generale delle donne, partendo da alcune iniziative come quelle messe in campo a Palermo dalle lavoratrici precarie delle Coop Sociali per arrivare ad una giornata di lotta nazionale all’interno di una battaglia più generale necessaria.

Lanciare un tour in alcune città tra settembre/ottobre andando in posti di lavoro e luoghi significativi sul piano delle lotte delle lavoratrici/donne, con due scopi: far conoscere con iniziative pubbliche il percorso che stiamo facendo, portare le ragioni di quale femminismo è necessario oggi per la maggioranza delle donne, un femminismo di classe proletario e rivoluzionario; porre la questione della formazione rivoluzionaria come arma teorica che noi donne dobbiamo impugnare, attraverso la presentazione di recenti lavori/opuscoli su produzione/riproduzione/lavoro domestico nel sistema del capitale, anche in critica a posizioni anti marxiste di femministe intellettuali, come quelle della Silvia Federici.

L’invito al campeggio estivo di agosto a Niscemi/No Muos fatto in assemblea a tutte dalla compagna di Catania è una prima occasione, avvio del tour, importante da cogliere.

Stiamo preparando un dossier che raccoglierà tutti gli interventi dell’assemblea che sarà diffuso a breve.

Saluti di doppia lotta a tutte!

Per info contatti: lavoratriciprecariedisoccpate@gmail.com

Assemblea Donne/Lavoratrici

giugno 2022

mercoledì 15 giugno 2022

pc 15 giugno - Il prossimo vertice NATO di Madrid è un ulteriore alimento della guerra in Ucraina ed è una minaccia per i popoli. Massima opposizione antimperialista, proletaria, popolare


Il vertice NATO che si terrà a Madrid il 28/29/30 giugno prossimi deve trovare necessariamente l'opposizione dei movimenti antimperialisti contro la guerra e contro le Basi militari, dei lavoratori e delle forze sindacali e politiche che li organizzano perchè rappresenta un ulteriore passo verso un incendio bellico che non solo avrà conseguenze devastanti in Ucraina ma rappresenta una minaccia per i popoli in Europa e nel mondo.

Massima opposizione contro il nostro governo guerrafondaio, il governo Draghi, rappresentante di una borghesia imperialista che aspira, con la guerra e nella NATO, al proprio "posto al sole" nella contesa interimperialista per una nuova spartizione del mondo e delle risorse energetiche 

La NATO a Madrid spingerà per un'escalation della guerra in Ucraina: "Mi aspetto che gli alleati annuncino nuovi sostegni all'Ucraina, compreso le armi, sia pesanti che sistemi a lungo raggio",  "C'è bisogno di aiuto urgente, l'Ucraina è in una situazione critica". Lo ha detto Jens Stoltenberg, il segretario generale della Nato, in conferenza stampa. 

"Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà invitato al summit della Nato di Madrid, dover parlerà ai leader: se vuole venire di persona sarà il benvenuto, se non può si collegherà in videoconferenza. I leader della Nato vogliono mostrare

pc 15 giugno - Nota sulle elezioni

Le elezioni amministrative e secondariamente i referendum del 12 giugno hanno avuto caratteristiche specifiche e rappresentano un test minore della situazione politica generale.

In esse non erano in discussione i grandi temi che toccano i proletari e le masse popolari, il carovita, la mancanza di lavoro e una condizione di vita, dalla sanità alla scuola, dalla casa ai trasporti, che comunque è in rapido peggioramento per la crisi generale aggravata dalla pandemia - peraltro ancora in corso e che in parte ci viene nascosta – e che ha avuto poi nella guerra in Ucraina un salto di qualità i cui effetti sono annunciati ma ancora lontano dall’essersi manifestati in tutta la loro pesantezza, con l’eccezione dell’aumento della benzina e dei prezzi conseguenti, bollette, ecc.

Questo non vuol dire che queste elezioni non hanno un’influenza politica più generale, che non va esagerata ma neanche trascurata.

Sul piano dei dati non è difficile orientarsi e tutti i giornali li espongono diffusamente.

Il governo Draghi da queste elezioni ne esce indebolito, perché il partito dominante della sua coalizione, al di là delle dichiarazioni di Letta e del gioco dei numeri, ha perso nelle due grandi città principali, e nel panorama nazionale la situazione è più o meno la stessa.

Il socio politico del PD, il M5S ha continuato il suo crollo verticale che lo trasforma in un partito sovradimensionato in parlamento e nel governo.

Dentro la grande coalizione, i due partiti di centro destra, di Salvini e Berlusconi, hanno

pc 15 giugno - Per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah manifestazione a Parigi il 18 giugno

pc 15 giugno - Con Adil SEMPRE!

Sabato 18 giugno corteo a Novara per l'anniversario dell'assassinio di Adil

adil assassinato

18 giugno 2021 - Adil assassinato davanti ai cancelli della logistica della LIDL da un crumiro perchè scioperava contro lo sfruttamento di classe per la fame di profitto dei padroni.

18 giugno 2022 corteo a Novara per Adil perchè rabbia e odio di classe non si placheranno mai.

NESSUNA GIUSTIZIA NESSUNA PACE

L' anno scorso il compagno Adil, delegato sindacale Sicobas, veniva assassinato da un crumiro alla guida di un camion che travolgeva volontariamente il picchetto dei lavoratori. Veniva travolto e lasciato morto a terra da un crumiro in fuga condannato in seguito solo per omicidio stradale.

Perchè per i padroni la vita di un lavoratore, e ancor di più un lavoratore immigrato, ha senso solo se

martedì 14 giugno 2022

pc 14 giugno - Importante Assemblea proletaria anticapitalista del 17 giugno

 Odg dell'Assemblea proletaria anticapitalista del 17 giugno ore 17.30

Link : https://meet.google.com/sjd-ucig-kgd

temi

a) il punto della situazione  dal punto di vista delle lotte operaie e proletarie contro padroni governo e Stato del capitale nella battaglia per il fronte unico di classe - con valutazioni e testimonianze su linea e prassi, limiti dell'assemblea GKN del 15 maggio e dello sciopero del 20 maggio

b) la lotta e il lavoro per le lotte nelle grandi fabbriche: Acciaierie d'Italia Taranto - fabbriche Stellantis - fabbriche di Bergamo

c) info e possibilità sull'estate di lotta dei migranti

d) le iniziative contro le morti sul lavoro crescono e si mettono in rete

e) info su lotte dei precari

f) contro guerra e carovita - che stiamo facendo e cosa dobbiamo fare

pc 14 giugno - Nella guerra interimperialista si rafforzano i rapporti tra lo Stato imperialista italiano e lo Stato nazisionista israeliano mentre il popolo palestinese risponde aumentando la sua resistenza


Draghi, Israele paese amico, rafforziamo collaborazione. E' un partner fondamentale

“Israele-Italia sono due economie complementari” - in questo articolo l'ambasciatore anticipa i temi della visita di Draghi

Una complementarietà - spiega Sergio Barbati ambasciatore d’Italia a Tel aviv - sulla quale si può costruire ancor di più nel futuro". il settore energetico è al primo posto, anche per la crisi in ucraina: "c'è molta attenzione ai giacimenti di gas israeliano. E sono diversi i progetti, incluso quello del gasdotto eastmed, ora esaminati con maggior senso di urgenza. le reti infrastrutturali presenti e possibili in Israele nell'ambito della geopolitica delle infrastrutture fanno di questo paese un hub per l'intera regione, nella quale l'Italia ha consolidati interessi".

"Questo - dice in un'intervista all'Ansa - è il momento per riprendere i progetti in cantiere e programmi intensi di visite, già avviate con l'arrivo dei ministri dello sviluppo economico Giorgetti e del turismo Garavaglia, e in prospettiva per svolgere il quinto vertice intergovernativo, presieduto dai premier dei due paesi".

Gli interventi ricompresi dal Pnrr, a giudizio dell'ambasciatore, offrono poi nuovi campi alla storica collaborazione con Israele.

Va ricordato che nei primi tre mesi dello scorso anno, Israele è stato il terzo mercato di esportazione dell'Italia nell'area mena. "C'è stata anche una significativa ripresa dell'interscambio con un +26% rispetto al 2020".

Tra i risultati della collaborazione bilaterale, Barbanti ha citato l'accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica (finanziato con 2,5 milioni per parte) con oltre 200 progetti e la terza edizione di 'accelerate in Israel' per start-up italiane (promosso con Ice, Intesa San Paolo, Innovation center e Camera di commercio Israele-Italia).

Jenin resiste!!!

Jenin - nessun raid delle forze di occupazione israeliane (iof) a Jenin e al suo campo profughi può

pc 14 giugno - Amministrative a Palermo: vince il centrodestra con Lagalla, ma vince di più l’astensione storica del 58%... un primo commento

Mentre siamo allo scrutinio di circa metà delle sezioni, a Palermo, il centrodestra unito (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Prima l’Italia, Udc, Noi con l’Italia, Nuova Dc, Moderati per Lagalla, Lavoriamo per Palermo, Alleanza per Palermo e anche con il sostegno di Italia viva), dopo mesi di scontri interni su diversi nomi, può festeggiare la vittoria del suo candidato Lagalla a sindaco di Palermo in queste elezioni amministrative, grazie anche ad una legge elettorale che permette di vincere al primo turno con il 40%.

Certo, visto che si tratta di numeri, non si può fare a meno di citare il dato storico negativo dell’affluenza: sono andati a votare circa 227mila elettori su 544.000 aventi diritto, praticamente il 41%!,la minoranza. Mai si era vista un’affluenza così bassa! La maggioranza dei palermitani non ha voluto saperne di partecipare.

Possiamo dire che le premesse per questo rifiuto del voto c’erano tutte: dagli arresti di due esponenti dei partiti che sostengono Lagalla, con tutto lo strascico delle chiacchiere sulla “vera” antimafia – e in

lunedì 13 giugno 2022

pc 13 giugno - La guerra interimperialista spinge la corsa al riarmo anche del Giappone


La guerra interimperialista scatenata in Ucraina con l'invasione russa sta accelerando la corsa al riarmo dei paesi imperialisti, con i governi borghesi che peggiorano le condizioni dei lavoratori e delle masse per favorire i pescecani capitalisti, dalle industrie alle banche e finanza. La corsa agli armamenti è propria di questo sistema mondiale capitalista/imperialista che non è in grado di uscire dalla sua crisi e ogni passo che fa è in direzione dello scontro per un nuovo ordine mondiale per una nuova spartizione del mondo. Venti di guerra soffiano sempre più minacciosi, la NATO è in azione contro la Russia e richiede maggiori finanziamenti dai governi imperialisti UE. Il governo Italiano, con Draghi ed il ministro Guerini, e il Parlamento  hanno deciso di aumentare le spese militari, così come l'espansionismo economico tedesco viene accompagnato dalla corsa al riarmo decisa dal governo del

pc 13 giugno - Il regime fascista di Zelensky attacca l'opposizione politica proletaria e di sinistra, al servizio della guerra imperialista


Il 16 maggio la Sesta Corte d’Appello amministrativa ha approvato la messa al bando del Partito Comunista dell’Ucraina, come annunciato dalla deputata Olha Sovhyria, appartenente al partito “Servitore del Popolo” del presidente Zelensky e rappresentante del Parlamento ucraino (la Verkhovna Rada) presso la Corte Costituzionale.

La cosiddetta “Legge sulla decomunistizzazione” adottata dalla Verkhovna Rada nel 2015 prevedeva la condanna del regime comunista e il divieto di propaganda dei sui simboli.

Il 16 dicembre 2015, il Tribunale amministrativo distrettuale di Kiev ha posto fine alle attività del Partito Comunista di Ucraina, ma questa decisione è stata impugnata e non è entrata ufficialmente in vigore fino allo scorso maggio. Tuttavia, per tutto questo periodo, il Partito Comunista di Ucraina è stato escluso dal processo elettorale e i suoi membri sono stati perseguitati dal regime instauratosi a Kiev e dai battaglioni neonazisti.

Già a marzo le attività del Partito Comunista di Ucraina, così come di altri partiti di sinistra e dell’opposizione più in generale, sono state messe al bando dal decreto incostituzionale di Zelensky per la durata della legge marziale adducendo al loro presunto “orientamento filo-russo”.

Inoltre, a fine aprile è stato presentato un disegno di legge che vuole bandire tutti i partiti d’opposizione per dieci anni, vietando loro di partecipare alle elezioni presidenziali, alle elezioni parlamentari, ai consigli comunali e persino ai consigli di villaggio. Ci sono pochi dubbi sul fatto che questa legge verrà approvata.

Questa decisione rappresenta l’inasprimento repressivo del “modello ucraino”, costruitosi dall’Euromaidan nel 2014 e sviluppatosi in questi anni di guerra civile interna contro le popolazioni delle Repubbliche Popolari di Donetsk e Luhansk.

da contropiano

domenica 12 giugno 2022

pc 12 giugno - Perchè è necessaria e legittima la lotta per aumenti salariali

La lotta per il salario è sempre più necessaria, essa può essere la scintilla che può incendiare le fabbriche e produrre un salto nella lotta degli operai, il settore centrale e determinante dell'insieme dei lavoratori.

Occorre liberarsi dei pesanti freni del sindacalismo confederale - che da un lato dice esplicitamente, la Cisl nazionale, che bisogna abbandonare la lotta, gli scioperi per assumere solo e soltanto la linea del confronto/dialogo con padroni e governo; dall'altro, vedi Landini, alza la voce sulla pesante condizione operaia, ma propone interventi su altri campi, e non fa neanche della lotta contrattuale un terreno per strappare reali aumenti salariali; come di ogni idea arretrata, rassegnata, opportunista che non vede o nasconde l'importanza della lotta per il salario che aggredisce un nucleo centrale dell'economia capitalistica.

Nelle fabbriche - vedi soprattutto le grandi, es. Stellantis. - il capitale aumenta la produzione, aumenta soprattutto la produttività, aumenta lo sfruttamento con incremento dei carichi del lavoro e un'organizzazione del lavoro ottocentesca, aumenta quindi il tempo di lavoro gratis degli operai

pc 12 giugno - La battaglia di lgbtqi+ non può essere neutra

dal blog femminismorivoluzionario: https://femminismorivoluzionario.blogspot.com/

il corteo gay pride di Roma

Noi siamo con lgbtqi+. In una società come la nostra dove il maschilismo/machismo/sessismo impera sempre di più, dove c'è repressione, oppressione dei diritti delle persone, la lotta di gay, lesbiche, transgender, ecc. è la lotta di tutte/tutti noi. 

Ma con questa lotta non devono centrarci, o tranquillamente manifestare fianco a fianco, come a Roma, il sindaco Gualtieri, il presidente della regione Lazio, parlamentari del Pd, e altri infami personaggi politici e istituzionali che ogni giorno calpestano i diritti delle persone e di quelle più oppresse e discriminate.
Questi sono andati eccome a fare passerella - utile prima delle elezioni...; mentre non sono stati in grado neanche di far passare una mini legge, come il ddl Zan. 
Non si può permettere, ancora di più oggi, che chi nel governo, in parlamento, appoggia e alimenta la guerra - che è la più feroce, orrenda arma degli Stati, governi imperialisti per uccidere i "diritti" dell'umanità, per imporre vecchio e nuovo fascismo - possa passare, per un giorno, per difensore dei diritti delle persone.   

Come tutte le lotte, anche questa non può essere solo "per", ma deve essere anche e soprattutto "contro". 
Come tutte le lotte anche questa non è “neutra”, può essere di “destra”, di “centro” o di “sinistra”. 
E il nostro giudizio e appoggio è di conseguenza.

MFPR