sabato 28 ottobre 2017

pc 28 ottobre - Sciopero generale 27 ottobre a Palermo - CONTRO IL GOVERNO DEI PADRONI CHE ATTACCA I LAVORATORI, LICENZIA, PRECARIZZA, TAGLIA SU SCUOLA, SANITA', SERVIZI... REPRIME LE LOTTE PROLETARIE

27 ottobre sciopero generale

Lavoratori e precari Slai Cobas s.c. in piazza a Palermo 

Scuola, sanità, pubblico impiego, servizi assistenziali, giovani disoccupati





VERSO LA PREFETTURA





SERVIZIO DI MEDIANEWS


PIAZZA VERDI 



http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/foto-gallery/sicilia/17_ottobre_27/palermo-piazza-lavoratori-trasporti-81b7f004-baf1-11e7-ac36-bdf785890b32.shtml

pc 28 ottobre - Elezioni in Sicilia: saranno elezioni "per bene"

I vari personaggi che si stanno presentando alle prossime elezioni del 5 novembre viste dal vignettista di Repubblica dopo che Musumeci è stato indicato come "fascista per bene"!

pc 28 ottobre - Il piano “Garanzia Giovani” del governo si conferma un altro grande regalo ai padroni e non “garantisce” per niente i giovani

Giovani che oramai a milioni non trovano lavoro e moltissimi di loro sono costretti ad emigrare. E basta pensare alle manovre del governo sulle pensioni a quasi 70 anni! Per capire che quelle sul futuro dei giovani fatte dai politici nelle campagne elettorali di ogni ordine e tipo sono tutte e solo chiacchiere!

Si sa che ogni occasione è buona per i padroni per fare profitto e i governi di turno si inventano di tutto pur di agevolarli, l’elenco degli “incentivi” con i loro nomi di fantasia è infatti abbastanza lungo.

Oggi La Repubblica riporta il caso del Piano Garanzia Giovani che “Doveva essere una porta di ingresso, possibilmente un portone. Invece somiglia sempre di più ad una vetrina attraverso la quale guardare un mondo agognato ma irraggiungibile per i ragazzi italiani. Quello del lavoro.”

L’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, questo strumento, continua il giornalista, “pensato dall’Europa e attuato dai singoli Stati per facilitare l’accesso all’occupazione per chi ha tra i 15 e i 29 anni” che non studiano, non lavorano e non fanno formazione, che sono ufficialmente oltre due milioni, ha pubblicato un rapporto, che si trova sullo stesso sito dell’Anpal, in cui si dice “che oltre il 70% delle 438

pc 28 ottobre - Movimento 5 Stelle: Nogarin indagato per turbativa d'asta

Sono passati dai jeans alla giacca e cravatta gridando onestà, ma gli uomini e le donne di Grillo dimostrano ogni giorno di che pasta (classe) sono fatti, da Roma a Palermo a Torino ecc.ecc.ecc...!

Nogarin (M5s) indagato, turbativa asta

Al centro inchiesta Livorno gara per Società porto industriale


(ANSA) - LIVORNO, 27 OTT - Il sindaco M5s di Livorno Filippo Nogarin è indagato per turbativa d'asta. Lo annuncia egli stesso su facebook affermando di aver saputo dell'indagine "ieri sera: mi è stato infatti recapitato a casa un atto con cui il Pm ha chiesto la proroga di 6 mesi per le indagini su quanto avvenuto il 27 febbraio del 2017. Indagini di cui non ero a conoscenza - scrive Nogarin - ma che, da quanto si legge, sono state prorogate fino al 28 marzo 2018". "Si potrebbe trattare - aggiunge il sindaco - della gara indetta a inizio anno dal Cda di Spil, Società porto industriale partecipata al 61,4% dal Comune di Livorno, per l'individuazione di un advisor legale, che seguisse le procedure per la richiesta di concordato preventivo. Una gara che è stata poi annullata. Io non faccio parte del Cda di Spil, potrebbe trattarsi di un atto dovuto a seguito di un esposto. Buon lavoro ai magistrati. Come sempre - conclude - vi terrò informati dei futuri sviluppi". Nogarin è indagato anche nell'inchiesta sulla società dei rifiuti Aamps.

pc 28 ottobre - ILVA riprende la trattativa a Roma il 31 - operai in sciopero a Taranto. Ma qual'è il contesto del piano Mittal?

ACCIAIO: LA GUERRA DI CONCORRENZA DEI CAPITALISTI E LA POSIZIONE DI CLASSE DEGLI OPERAI

Settimane fa scrivevamo: 
"...nel sistema capitalista/imperialista la concorrenza non può essere "regolata", essa è una guerra organica del capitale per accaparrarsi il mercato mondiale, e che per questo gli operai devono sottrarsi al gioco di essere usati come “partigiani” di uno o dell'altro degli complessi capitalistici.
E' di questi giorni, appunto, la realizzazione di questa guerra di spartizione, del mercato europeo: I giornali titolano “ThyssenKrupp accordo con Tata: alleanza per sfidare ArcelorMittal - Via libera al memorandum d’intesa per la fusione tra Tata steel e
ThyssenKrupp - L’obiettivo dichiarato è creareun soggetto leader in Europa nel settore dei piani... l'operazione verrà conclusa all'inizio del 2018, una volta ottenuto il via libera dell'Unione europea”.
La joint venture tra Tata e ThyssenKrupp cuba vendite pro-forma per 15 miliardi di euro e una forza lavoro di 48mila addetti, distribuiti in 34 diverse location e una previsione di spedizioni pari a 21 milioni di tonnellate all’anno (poco meno dell’intera produzione annua italiana). La joint venture avrà una dimensione che si avvicinerà a quella del produttore di acciaio numero uno in Europa, ArcelorMittal.
A sua volta questa presenza di due colossi dell'acciaio in Europa è parte della guerra sul mercato mondiale; la fusione ThyssenKrupp/Tata viene presentata come un tentativo di risposta all'eccesso di capacità che affligge l'industria e in cui le nuove economie emergenti, in particolare la Cina, a loro volta, esportano la loro sovrapproduzione di acciaio a prezzi bassi.
Ma quello che dicevamo, circa gli effetti di questa “guerra” per gli operai, puntualmente trova conferma. Questa operazione di fusione tra ThyssenKrupp e Tata prevede ”anche il taglio di 4mila posti di lavoro. L'appello del ministero dell'economia tedesco è che sia trovato presto un accordo con le parti sociali" – (i sindacati tedeschi).
Sembra quasi una fotocopia di quello che sta succedendo in Italia, sia per quanto riguarda i numeri dei tagli ai posti di lavoro: 4000 in Germania, 4200 in Italia; sia per l'immediata ricerca su questo dell'accordo (abbastanza scontato a parte qualche lamento e limatura) ai sindacati ufficiali.
Chiaramente i capitalisti e i loro servi giornalisti cercano di elevare questa fusione dal “basso interesse economico” e scrivono pomposamente che questa è “una grande occasione per entrambe le società che condividono cultura e valori di costruire in Europa una grande impresa attiva nell'acciaio. Ma la realtà è PROFITTI! Per i capitalisti il profitto è il valore! Ma il capitale più cerca di salvarsi dalla crisi, più affonda. Questa fusione, come l'operazione ArcelorMittal/Marcegaglia, potrà essere una risposta momentanea alla guerra sul mercato per la sovrapproduzione dell'acciaio, ma essa trova il suo vero limite, il suo “ostacolo” nelle leggi stesse del capitale che fa la produzione per la produzione, per difendere, accrescere i profitti, non tiene conto della domanda di mercato, non si “autoregola”. Non vi sarebbe sovrapproduzione se la produzione fosse volta ai bisogni delle popolazioni, sia dei paesi occidentali imperialisti, sia in maniera macroscopica dei paesi del Terzo mondo.
Come viene scritto nel Dossier “la crisi mondiale della siderurgia” del Gruppo di lavoro 21 febbraio 1848: “...Vi è un evidente contrasto tra aumento della capacità produttiva e consumo dell'acciaio mondiale; ma questo contrasto si è cominciato a produrre prima che l'acciaio della Cina invadesse il mercato europeo. Da cui ne viene che la causa è nel modo di produzione capitalistico che per trarre più plusvalore dagli operai aumenta il capitale costante (l'uso delle macchine, tecnologie) e di conseguenza diminuisce il capitale variabile (la forza lavoro operaia) fonte dei suoi profitti, portando alla caduta del saggio di profitto. L'aumento della produttività è l'ossessione dei capitalisti per realizzare più plusvalore, spingendo lo sfruttamento dell'operaio al limite massimo.
Questa crescita della capacità produttiva, porta da un lato a tagliare posti di lavoro e a sfruttare intensamente gli operai restanti (perchè da essi deve trarre lo stesso o anche più plusvalore di prima); dall'altro porta a un eccesso di produzione che non trova mercato, e costringe ad abbassare il prezzo. Di questo ne ha approfittato la Cina occupando essa ampi settori del mercato mondiale...”
Ora con questa operazione ThyssenKrupp/Tata si apre subito la guerra di concorrenza con il primo colosso ArceloMittal, che con l'Ilva acquisisce un monopolio nel mercato europeo e non solo.
Come risponderà ArcelorMittal? “la tenuta di grandi impianti produttivi - dicono fonti padronali - può essere garantita soltanto dal mantenimento di alti standard di efficienza e di produttività”.
Tradotto, questo significa: intensificazione dello sfruttamento degli operai, perchè producano maggiore pluslavoro, con relativo abbassamento del salario, migliaia di licenziamenti, anche con esternalizzazione di attività lavorative, taglio dei costi “inutili per il capitale”, in primis quelli della sicurezza e ambientali. 
Per questo gli operai devono sottrarsi a questa guerra dei padroni e condurre la LORO GUERRA DI CLASSE contro i padroni (italiani, indiani, tedeschi... chiunque siano), contro il governo e lo Stato che sono soltanto al loro servizio, contro i sindacati confederali che sono parte di questo criminale "gioco" - E DEVONO COSTRUIRE LA LORO ORGANIZZAZIONE E LOTTA SINDACALE E POLITICA AUTONOMA..."

pc 28 ottobre - proposto un convegno nazionale sull'ILVA a Taranto

la proposta è per il 6 dicembre  -
mattino – presenza processo ilva 
pomeriggio 15.30- 19.30 
adesioni e partecipazioni a
rete nazionale sicurezza e salute sui posti di lavoro e territorio

bastamortesullavoro@gmail.com

pc 28 ottobre - Elezioni regionali in Sicilia? per un quarto di siciliani non esistono...

Oltre all'astensione record che fa tremare tutti i "concorrenti" alla poltrona si aggiunge un altro sondaggio:


pc 28 ottobre - Viva la Rivoluzione d'Ottobre! Viva Lenin! Viva Stalin!


pc 28 ottobre - celebrazioni marxiste-leniniste-maoiste nelle fabbriche il 7 novembre - nelle piazze nelle giornate dal 4 al 7 novembre


venerdì 27 ottobre 2017

pc 27 ottobre - Barcellona: il Parlament proclama la Repubblica Catalana - Lo stato spagnolo passa alla repressione violenta - ora la lotta è per la repubblica catalana indipendente e socialista

vedi - nota su questo blog di proletari comunisti/PCm Italia

da marco santopadre - contropiano

Al termine del dibattito parlamentare iniziato intorno alle 13.30 e non essendo andato in porto il tentativo ostruzionista delle opposizioni di destra e dei socialisti, la maggioranza dei deputati del Parlament di Barcellona ha votato la risoluzione, presentata dai gruppi di Junts pel Si e della Cup, che proclama il nuovo stato indipendente catalano in forma di Repubblica.
Subito dopo la fine di un dibattito teso e caratterizzato da accuse e controaccuse, i gruppi parlamentari dei partiti nazionalisti spagnoli – PP, C’s e PSC – hanno abbandonato l’emiciclo non riconoscendo la legittimità del voto.
Al voto, per appello nominale, hanno partecipato esclusivamente i deputati della maggioranza indipendentista e di Catalunya Si Que Es Pot (Podemos più altre formazioni regionali di centrosinistra).

pc 27 ottobre - ‪#Milano migliaia di lavoratori e lavoratrici in corteo per lo #scioperogenerale #27O ‬


pc 27 ottobre - Sciopero del 27 - Slai cobas per il sindacato di classe con la propria piattaforma - manifestazioni a Taranto-Bergamo-Palermo

pc 27 ottobre - Ilva Taranto - 21 indagati per disastro ambientale: “5 milioni di metri cubi di rifiuti in gravina”. Sotto inchiesta la famiglia Riva






Ilva, 21 indagati per disastro ambientale: “5 milioni di metri cubi di rifiuti in gravina”. Sotto inchiesta la famiglia Riva


Ventuno indagati anche per disastro ambientale. Tra loro, molto componenti della famiglia Riva. La Procura di Taranto ha aperto un nuovo fascicolo sull’Ilva: sotto inchiesta i 5 milioni di metri quadrati di rifiuti sversati, secondo l’accusa, dall’acciaieria nella gravina di Leucaspide, nel territorio di Statte, in provincia di Taranto. Zona di notevole pregio paesaggistico e per questo sottoposta a tutela.
L’inchiesta è partita dagli esposti presentati da Vito De Filippis, titolare di una masseria adiacente

pc 27 ottobre - Una nuova orribile strage operaia in Indonesia


Caro Operai Contro, 47 operai uccisi per il profitto in una fabbrica di fuochi d’artificio in Indonesia, nei pressi della capitale Giacarta. I feriti sarebbero almeno 35. La notizia è […]


47 operai uccisi per il profitto in una fabbrica di fuochi d’artificio in Indonesia, nei pressi della capitale Giacarta. I feriti sarebbero almeno 35. La notizia è stata confermata dai Vigili del fuoco che sono intervenuti sul posto. La guerra che per il profitto i padroni fanno agli operai, dilaga in ogni paese. Combattiamoli facendo la guerra alla guerra dei padroni.
Saluti da un lettore
(Notizia tratta da operaicontro)

pc 27 ottobre - Salutiamo a Catania un nuovo spazio liberato

UN NUOVO SPAZIO LIBERATO A CATANIA!

Il posto è un ex bar abbandonato.
Da due settimane gli studenti del MUA - Movimento Universitario Autorganizzato - Catania chiedono agli organi accademici spiegazioni all'ateneo: perchè tenere aule inutilizzate, a marcire, se sono gli studenti stessi a offrirsi di organizzare iniziative culturali, momenti di confronto e crescita?
Dopo svariate richieste, una raccolta firme di oltre 1000 studenti, nessuna risposta è arrivata! Così stamattina l'ex bar è stato riaperto. Solo quest'azione ha fatto sì che finalmente qualcuno si degnasse di parlare agli studenti (eppure le tasse le pagano loro!). E' venuto fuori che lo spazio è sotto sequestro da parte della magistratura (non si capisce però perché sia diventato un grande magazzino dove vengono depositati mobili e scarti).
Da adesso gli occupanti pretendono di sapere quali piani si hanno per gli spazi pubblici, che appartengono a tutti e non devono essere sprecati!
Vorrebbero che il nostro sud sparisse, nel deserto culturale, aggregativo, nella depressione economica. Sosteniamo i giovani che con coraggio e coscienza costruiscono qualcosa di diverso!

pc 27 ottobre - Napoli - 27 Ottobre - Corteo Studentesco - Basta Alternanza Scuola Lavoro!

Non si entra, avvisate tramite fb tutti gli amici!
In mezzo a tante giornate inutili una giornata si può anche perdere per imparare a lottare per i propri diritti, per imparare a farsi sentire, a non crescere solo come cittadini passivi.
anche questa è scuola, scuola di vita!
Ci vediamo tutti in piazza con gli Studenti Autorganizzati Campani... con la sua stessa gioia!

 Venerdì 27 ottobre saremo in strada con gli studenti medi e universitari contro l'alternanza scuola-lavoro. Come ormai tanti esempi dimostrano, l'alternanza scuola lavoro vuol dire SFRUTTAMENTO, cioè messa a disposizione di mano d'opera giovane e gratuita per le aziende.
Uno sfruttamento che peraltro impedisce nuove assunzioni per le sorelle i fratelli maggiori di quegli stessi ragazzi!

Noi vogliamo una scuola che mette al centro la crescita e le volontà degli studenti e dei lavoratori, non quelle delle imprese e del mercato, una scuola scissa completamente dal tempo del lavoro, in cui si impara, si studia, si crea comunità, si sviluppa curiosità e senso critico. Una scuola che ci formi come esseri umani e non come robot abituati ad obbedire e a lavorare gratis!
27 Ottobre - Corteo Studentesco - Basta Alternanza Scuola Lavoro: ci vediamo dalle 9.30 a Piazza del Gesù. Ci uniremo in corteo con i lavoratori dei sindacati di base che quel giorno hanno chiamato una giornata di sciopero contro i salari bassi, la repressione sui posti di lavoro, la mancanza di sicurezza e diritti!

pc 27 ottobre - Melendugno. No Tap sotto assedio

Ore 11.45. Giunge notizia che il paese di Melendugno è sotto assedio delle varie forze di polizia, che accompagnano quanti debbono eseguire i lavori per il Tap (il gasdotto proveniente dalla Grecia).
In questo momento ci sono operai del Tap che lavorano alla masseria del capitano.
Ci sono mezzi pesanti al cantiere di San Basilio.
Altre squadre sono al lavoro alle spalle del cimitero di Melendugno, senza alcuna autorizzazione da parte degli enti locali e con robustissima protezione poliziesca.
Gli attivisti NoTap lanciano l’allarme e invitano chiunque possa ad andare a Melendugno per sostenere la protesta.
#notap

pc 27 ottobre - Gli atti commessi dalle “forze dell’ordine” a Bolzaneto nei giorni del G8 del 2001 sono a tutti gli effetti atti di tortura

Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato l’Italia per le azioni dei membri delle “forze dell’ordine”, e perché lo Stato non ha condotto – un eufemismo – un’indagine efficace. I giudici hanno riconosciuto ai ricorrenti il diritto a ricevere tra 10mila e 85mila euro a testa per i danni morali.
Tortura anche in carcere Asti Alcune guardie carcerarie di Asti nel 2004 hanno torturato due detenuti, Andrea Cirino e Claudio Renne. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che – in un secondo giudizio dopo quello su Bolzaneto – ha condannato l’Italia per le azioni delle guardie e perché i responsabili non sono stati puniti a causa della mancanza di leggi adeguate. La Corte ha inoltre stabilito che lo Stato dovrà versare 80 mila euro per danni morali ad Andrea Cirino e alla figlia di Claudio Renne, morto in carcere lo scorso gennaio.

pc 27 ottobre - Torino. Vietato protestare ai lavoratori dei mercati generali

La questura di Torino opta per la repressione preventiva. Gli operai della logistica dei mercati generali hanno ricevuto ieri una diffida che gli intima di non protestare davanti al CAAT durante lo sciopero generale del 27 ottobre. Il messaggio è chiaro: non deve esistere un sindacalismo che non è al servizio delle cooperative o dei lavoratori che pensino che lo sciopero non debba essere una sfilata ma una protesta incisiva che faccia male a chi li sfrutta. Di seguito il comunicato del SI COBAS Torino su questo grave attacco alla libertà di manifestare.

Oggi, "per motivi di ordine e pubblica sicurezza", la Questura di Torino ha diffidato "i promotori e gli organizzatori" della "manifestazione di protesta dei lavoratori della nottata di venerdì 27 ottobre" da

pc 27 ottobre - Lo sciopero generale di oggi è una giornata di lotta con alcune manifestazioni in alcune città italiane

Lo sciopero arriva nel contesto dell'inizio della campagna elettorale, dominata da discussione prive di alcuna ricaduta reale sui problemi sociali reali. Disoccupazione dilagante e sfruttamento sul lavoro, welfare sempre più inesistente e tagli a sanità, istruzione, edilizia popolare sono assenti dalle discussioni politiche dei partiti, che tra allarmi sicurezza e leggi elettorale gettano fumo negli occhi per spostare l'attenzione dalle non casuali mancanze di azione sui temi reali.
Mentre la finanziaria di prossima approvazione si caratterizzerà per un impianto tutto elettorale, a base di mancette e bonus per raggranellare qualche voto in più, la realtà del paese parla di estensione della precarietà e dello sfruttamento anche al mondo della scuola tramite la messa in marcia

giovedì 26 ottobre 2017

pc 26 ottobre - PENSIONI - PER QUESTO SISTEMA E' UNA COLPA VIVERE PIU' A LUNGO

Se si vive di più, devi vivere peggio. La questione dell'allungamento dell'età pensionabile mostra nuda e cruda la logica del capitale e del suo Stato, del suo governo. 
Da un lato, in quanto sei una mera forza-lavoro che deve essere sfruttata per il pluslavoro, fonte di profitto per il capitale, devi essere sfruttato/spremuto fino al massimo possibile - tutta la vita al servizio della ricchezza dei padroni; dall'altra lo Stato, il governo vede come non far arrivare sempre più la gran parte dei lavoratori a prendere la pensione, per incamerarsi quello che i lavoratori hanno pagato in 40/45 e più anni di lavoro. 

L'allungamento dell'aspettativa di vita diventa una falsa giustificazione dell'aumento a 67 e poi 70 anni dell'età pensionabile per il governo, l'Inps; e invece un fatto reale che viene rivoltato contro per i lavoratori, le lavoratrici.

Per le donne, poi, ecco l'unica parità che questo sistema può dare: la parità nello sfruttamento! 
Lì dove, invece, aumenta sempre più la condizione di discriminazione delle donne sull'occupazione, sui salari (più bassi del 30%), sulle condizioni di lavoro; e lì dove aumenta la precarietà dei rapporti di lavoro, per cui non potranno mai raggiungere la pensione, e insieme aumenta la fatica e l'onere del doppio lavoro delle donne. 

Nessuna donna, nessun giovane lavoratore potrà mai andare in pensione! 
La realtà vera è quella di un taglio rilevante alla spesa pensionistica, per utilizzare i soldi dei lavoratori, delle lavoratrici per girarli sotto incentivi e sgravi ai padroni (che così guadagnano due volte), o per usarli per la spesa militare, la macchina repressiva.

pc 26 ottobre - Migliaia di studenti subito in piazza a Barcellona - Ora la Repubblica!

CATALUNYA: Miles de estudiantes claman por "ahora la Republica"y rechazan convocatoria electoral..

correovermello-noticias
Barcelona, 26.10.17
Fuente de la prensa catalana informa que miles de estudiantes, universitarios y de secundaria se han manifestado esta mañana por las calles de Barcelona bajo la consigna de Ara a Republica.
La actividad en la enseñanza esta totalmente paralizada.
Antes de empezar la marcha en plaza Universitat los portavoces de Universitats per la República han recordado los motivos de la protesta: pedir la libertad de Jordi Cuixart y Jordi Sánchez, oponerse a la aplicación del artículo 155, exigir la proclamación de la República y, sobre todo, pedir a Puigdemont que no convoque elecciones. Lo ha dejado claro la portavoz Marta Rosique. "Estamos radicalmente en contra del 155 y de unas elecciones", ha destacado. El miembro de Univesitats per la República, Jordi Vives ha pedido explícitamente a Puigdemont que aplique el mandato del 1-O. "Carles Puigdemont, ni un paso atrás". La multitud ha repetido el cántico al unísono, al mismo tiempo que se conocía que Puigdemont comparecerá para convocar unos comicios.

pc 26 ottobre - ANCHE LE LAVORATRICI E I LAVORATORI DELLA SCUOLA SI FERMANO IL 27

DA MILANO
Scioperiamo tutti contro le politiche del governo Gentiloni/Fedeli che attaccano le nostre condizioni di lavoro e di vita
Contro le politiche dei tagli che scaricano la Crisi sulle masse popolari, tagli dei posti di lavoro-aumento dei ritmi, al limite dello schiavismo-peggiora l’istruzione-incentiva la guerra tra poveri
Contro il Jobs Act che rende precari tutti i lavoratori
Contro il blocco del contratto nazionale che ha portato i nostri salari a livello da fame, mentre aumentano le spese militari per fare le guerre ai popoli e ai migranti che fuggono dalla devastazione dei governi imperialisti
Basta ai continui attacchi ai lavoratori del pubblico impiego, chiamati strumentalmente dal governo fannulloni, ledendone la dignità professionale ed umana, al fine di licenziarli e risparmiarne stipendi e pensioni!

Contro le continue riforme delle pensioni che costringono i lavoratori a lavorare sino a 67 anni e oltre, in condizioni fisiche e mentali sempre più difficili, soprattutto per le donne con doppio carico: a casa e lavoro.
Contro i tagli nella scuola pubblica: la riforma Gelmini ha tagliato l’equivalente di un anno di scuola, l’alternanza scuola-lavoro taglia ulteriori mesi di tempo scuola. Le inchieste giornalistiche dimostrano che i giovani sono sempre più “ignoranti”. Non potrebbe essere altrimenti.
Gli studenti hanno scioperato contro l’alternanza scuola-lavoro e contro tutto ciò che essa comporta il 13 ottobre: sfruttamento, ignoranza, sottomissione al capitale, ora tocca ai lavoratori della scuola.
E’ ora di dire basta, lottare, organizzarsi
Per l’unità di tutti i lavoratori contro razzismo e guerra tra poveri
Per la Salute e Sicurezza
Per un rinnovo del contratto che ci faccia recuperare quanto ci hanno rubato dal 2008 a oggi e non basato su meritocrazia, bonus etc
Per un sindacato di classe basato sui COBAS e in mano ai lavoratori

Slai Cobas per il sindacato di classe cobasdiclasse.mi@gmail.com; cell. 338-7211377

pc 26 ottobre - STORIE DI BRACCIANTI IMMIGRATI E DI LOTTA ALLO SFRUTTAMENTO


Otto braccianti e un sindacalista erano stati denunciati per violenza privata ed occupazione dall'ex datore di lavoro che però non si presenta all'udienza perchè malato. Tutto rinviato a febbraio. Intanto la corte d'Appello ha accolto il ricorso dei braccianti per il mancato pagamento delle retribuzioni 
I lavoratori erano licenziati tramite un cartello affisso all'ingresso, a seguito dell'organizzazione di una protesta per denunciare le condizioni di lavoro... i braccianti si erano presentati in azienda solo per discutere del licenziamento e non per aggredire il datore di lavoro... 

A Torino invece vincono
Da Torino arriva però la notizia della vittoria di una causa civile, intentata questa volta dai braccianti, che sostenevano di non avere ricevuto il salario...
I lavoratori, sostenuti da attivisti del “presidio permanete di Castelnuovo”, sostenevano di svolgere le mansione alle quali erano assegnati per 13 – 14 ore al giorno, 7 giorni su 7, mai un riposo; “stipendi ridotti all’osso (prima percepivano 5 euro all’ora, poi 4, poi, negli ultimi due anni, più nulla, solo qualche acconto); il vestiario e gli attrezzi da lavoro erano a loro carico; l’acqua da bere, durante le ore di calura estiva, era quella delle canaline d’irrigazione; quattro donne vivevano in cascina, mangiavano e dormivano in un’unica stanza, tra vestiti da lavoro, stivali ed attrezzi, in condizioni bestiali; insulti, derisioni, arroganza, utilizzo di nomignoli e soprannomi da parte dei padroni erano la norma; su una quarantina di lavoratori, ben tredici erano in nero”.

pc 26 ottobre - Il treno di Renzi seppellito dalle contestazioni



È partito da una stazione, è arrivato a nasconderle tutte. Fischi e insulti di cittadini arrabbiati a Polignano, striscioni a Porto San Elpidio, grida e dileggi a Reggio Calabria. Ogni tappa, una croce per il tour in treno di Matteo Renzi, partito il 17 ottobre per toccare in otto settimane le 107 province italiane. “Destinazione Italia” doveva essere un vero “percorso di ascolto e confronto”. Per evitare che ogni fermata del convoglio si trasformi in uno spot anti-Renzi hanno dunque deciso di cancellare, di fatto, ogni indicazione sulla programmazione. Neppure l’organizzazione del Partito sa dove il convoglio fermerà.
 Destinazione Italia, stazione che vai protesta che trovi: il tour di Renzi in treno tra cori, fischi e contestazioni Renzi, tour diventa fuga dai contestatori

pc 26 ottobre - Avanza a colpi di voti di fiducia la legge elettorale truffa Renzi-Berlusconi-Salvini

Le prossime elezioni saranno ancora più antidemocratiche delle precedenti.
Prepariamo una grande campagna di boicottaggio attivo in forme nuove

proletari comunisti/PCm Italia
ottobre 2017



Il Rosatellum è intoccabile e quasi non si vede dalla velocità con cui passa dal Senato. La maggioranza riesce in un gioco di prestigio: cammina sul filo del numero legale e riconferma la fiducia al governo Gentiloni, applicata una, due, tre, quattro, cinque volte alla riforma elettorale. Con il numero di votazioni blindate della Camera in tutto fa otto: un record anche senza ricorrere agli annali del Parlamento, repubblicano o monarchico che fosse. I sì sono a una quota bassissima – tra 145 e 151 – ma la cintura di sicurezza è ben allacciata, si chiama Denis Verdini. La maggioranza così deboluccia e così invincibile, nata dalle ceneri del grande pareggio del 2013, riesce così a passare anche quest’ennesima strettoia che produce una legge il cui futuro sembra destinato a durare fino alle elezioni politiche e poi basta. La maggioranza abbandona senza rimpianto né dolori i bersaniani e imbarca una volta per tutte i verdiniani, che il sì l’hanno pronunciato compatti, 13 su 14, per tutt’e cinque le volte. L’intero centrodestra, invece, si gode il lusso di non partecipare ai voti di fiducia e gioire per un sistema elettorale che fa sognare berlusconiani e leghisti.

Il risultato è in due fotografie. La prima: la riforma esce dal Parlamento senza essere modificata nemmeno di una virgola rispetto al testo iniziale deciso dai capi di quello che Maria Cecilia Guerra, capa dei senatori bersaniani, chiama il CartelloPd, Forza Italia, Lega e Alternativa Popolare. La seconda immagine è quella del Rosatellum che viene approvato a una velocità da razzo spaziale, perché tanto si sa già chi vota sì, chi no, chi è assente.

pc 26 ottobre - Massimo sostegno alla lotta antimilitarista e antimperialista in Sardegna - A Foras. Il dossier sul poligono di Teulada


Dopo il corteo del 14 ottobre scorso, A FORAS rilancia la mobilitazione contro le basi militari e contro la Joint Stars, pubblicando il dossier sul Poligono di Teulada, principale teatro di questa esercitazione.
Attraverso un dossier autoprodotto, uno dei tavoli di lavoro all’interno di A Foras si è dedicato allo

pc 26 ottobre - Sciopero all'Ilva Taranto il 31 ottobre indetto dalla USB - aderisce lo Slai cobas per il sindacato di classe

Tenendo conto della necessità di un segnale forte contro la trattativa romana che riprende il 31
e la necessità dell'unità operaia alla base - lo Slai cobas per il sindacato di classe ILVA-Appalto Ilva Taranto sposta lo sciopero del 27 - nel quadro dello sciopero generale a cui aderisce - per l'ILVA e indotto Ilva al 31 ottobre

Segue il volantino di indizione dello sciopero del 31

Ilva. Riparte la trattativa al Mise. Il 31 ottobre sciopero



Dopo lo stop sulle trattative per l’Ilva dello scorso 9 ottobre, il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, ha nuovamente convocato Am Investco e sindacati di categoria per lunedì 31 ottobre, alle ore 11, al ministero dello Sviluppo economico. Tre settimane fa il ministro aveva sospeso il confronto giudicando “irricevibile” la proposta dell’azienda sul salario e sull’inquadramento dei

pc 26 ottobre - NoG20 Hamburg: Alessandro è libero!


Alessandro Rapisarda, il compagno catanese, arrestato in seguito alle giornate contro il G20 ad Amburgo, è stato scarcerato oggi in seguito alla sentenza che lo ha condannato a 1 anno e 1 mese con il beneficio della sospensione condizionale della pena.
Alessandro è il quarto italiano, dopo OrazioEmiliano e Riccardad essere stato processato e scarcerato.
Ora reclamiamo la liberazione di Fabio Vettorel tuttora recluso in attesa del processo, che si terrà il 7 novembre.
Solidarietà ai ribelli del G20! Libertà per tutti e tutte!!

pc 26 ottobre - FORMAZIONE OPERAIA - IL DECRETO SULLA TERRA - approvato dal Congresso dei Soviet il giorno dopo dell'insurrezione dell'Ottobre

Il secondo decreto approvato dal Congresso dei soviet nella notte tra l'8 e il 9 novembre è quello sulla terra che prevedeva l'abolizione immediata, senza alcun indennizzo della grande proprietà fondiaria messa a disposizione dei comitati contadini e dei soviet distrettuali, compreso le terre dei conventi, delle chiese e della corona, per distribuirle ai contadini.

Questa misura non era propriamente socialista, perchè rischiava di indebolire il processo di nazionalizzazione dello Stato socialista, la gestione collettiva delle terre. Ma alle critiche di una parte dei bolscevichi Lenin rispose: «Come governo democratico non potremmo trascurare una decisione delle masse del popolo, anche se non fossimo d'accordo. […] Ci pronunciamo perciò contro qualsiasi emendamento di questo progetto di legge […]. La Russia è grande e le condizioni locali sono diverse. Abbiamo fiducia che i contadini sapranno risolvere meglio di noi, in senso giusto, la questione. La risolvano essi secondo il nostro programma o secondo quello dei socialisti rivoluzionari: non è questo l'essenziale. L'essenziale è che i contadini abbiano la ferma convinzione che i grandi proprietari fondiari non esistano più nelle campagne, che i contadini risolvano essi stessi tutti i loro problemi, che essi stessi organizzino la loro vita».

Marx aveva colto la specificità della comunità rurale russa, che grazie a certe circostanze storiche create dal capitalismo, poteva esser la base per la costruzione del socialismo nella campagna:
“La Russia è l’unico paese europeo in cui la “comunità rurale” si mantiene su scala nazionale fino ai nostri giorni... Da una parte, la proprietà comune sulla terra permette di trasformare direttamente e gradualmente l’agricoltura individualista del piccolo appezzamento di terreno in agricoltura collettiva, e i contadini Russi già la praticano nei campi di proprietà comune; la configurazione fisica del suolo russo propizia l’impiego di macchine su vasta scala; la familiarità del contadino con l’arte della relazione facilita la transizione dal lavoro di appezzamento a quello cooperativo e finalmente la società russa, che ha vissuto tanto tempo per conto suo, gli deve presentare i progressi necessari per questa transizione. Dall’altra parte, la contemporanea esistenza della produzione [capitalista ndt] occidentale, che domina il mercato mondiale, consente alla Russia di assimilare alla comunità tutti gli avanzamenti positivi raggiunti dal sistema capitalista senza dover passare attraverso le sue Forche Caudine”.



IL DECRETO SULLA TERRA

1. La grande proprietà fondiaria è abolita immediatamente senza alcun indennizzo.
2. Le tenute dei grandi proprietari fondiari, come tutte le terre demaniali, dei monasteri, della Chiesa, con tutte le loro scorte vive e morte, gli stabili delle ville, castelli e tutte le suppellettili sono messi a disposizione dei comitati agricoli di volost e dei soviet distrettuali dei deputati contadini fino alla convocazione dell’Assemblea costituente.
3. Qualunque danno arrecato ai beni confiscati che da questo momento appartengono a tutto il popolo, è dichiarato grave delitto punibile dal tribunale rivoluzionario. I soviet distrettuali dei deputati contadini prendono tutte le misure necessarie perché nel corso della confisca della terra dei grandi proprietari sia osservato l’ordine più severo, per decidere quali appezzamenti, esattamente, e in quale misura, sono soggetti a confisca, e per la più rigorosa difesa rivoluzionaria di tutte le terre che divengono proprietà del popolo, con tutti gli stabili, gli attrezzi, il bestiame, le scorte dì prodotti, ecc.
4. Nell’attuazione delle grandi trasformazioni agrarie, finché l’Assemblea costituente non avrà preso una decisione definitiva in proposito, deve dovunque servire di guida il seguente mandato contadino, compilato dalle Izvestia del Soviet dei deputati contadini di tutta la Russia in base ai 242 mandati dei contadini delle varie località e pubblicato nel n. 88 dello stesso giornale (Pietrogrado, n. 88, 19 agosto 1917).
5. Le terre dei semplici contadini e dei semplici cosacchi non vengono confiscate.

MANDATO CONTADINO SULLA TERRA
La questione della terra, in tutto il suo complesso, può essere risolta soltanto dall’Assemblea costituente eletta da

mercoledì 25 ottobre 2017

pc 25 ottobre - DOMANI LE MAMME CORAGGIO DEI TAMBURI-TARANTO SOTTO PALAZZO DI CITTÀ - DICIAMO BASTA CON GLI "ARRESTI DOMICILIARI" DI UN'INTERA POPOLAZIONE!

"Domani, le mamme coraggio dei Tamburi delle scuole Deledda e Vico si faranno sentire sotto al Palazzo del Sindaco er urlare la loro rabbia che il Win day è tutti i giorni. Chi vuole riunirsi non solo dei Tamburi ma tutta la città, E' ORA DI DIRE BASTA. Le mamme coraggio del quartiere Tamburi" (dal loro messaggio)

Lo Slai cobas appoggia la protesta delle "mamme coraggio" e il 27 - giorno di mobilitazione/sciopero nazionale - nel presidio che terrà sempre sotto Palazzo di città con vari settori di lavoratori, precari, donne di Paolo VI, i lavoratori cimiteriali che da mesi lottano perchè dalle parole e piani sulla carta sulle bonifiche si passi ai fatti - continueremo questa battaglia. 
I PARCHI MINERALI DEVONO ESSERE SUBITO COPERTI!
Come dicono le mamme dei Tamburi, tutta la città si deve mobilitare.

Solo la lotta forte autorganizzata, l'unità nella lotta tra operai Ilva e masse popolari di Taranto, una lotta prolungata che non si deve fermare a incontri, ma pretendere risultati concreti, è ciò che può cambiare una situazione di attacco alla salute (e al lavoro) sempre più grave!
A Paolo VI, per rispondere e respingere le sceneggiate offensive di Presidenti, si sta cominciando a organizzare un Comitato popolare di lotta, fuori da sindacati confederali e da partiti istituzionali, facciamolo anche ai Tamburi. 

*****
Un intero quartiere, i Tamburi, semplicemente non deve vivere (ma anche gli altri quartieri non stanno bene). 
Padroni vecchi e nuovi, Governi, ultimo questo di Gentiloni, devono salvaguardare i loro sporchi interessi, rinviare fino al 2023 di uscire soldi per la copertura dei parchi minerali dell'Ilva, e invece sono gli operai, bambini, donne, anziani che si devono "coprire", devono cessare le normali attività quotidiane, non devono andare a scuola, non devono uscire per comprare da mangiare, ecc. non devono respirare... 
Questo non può essere!
Di fatto si sta realizzando ciò che Riva propose anni fa e che ora viene attuato direttamente dal

pc 25 ottobre - Verso lo sciopero generale del 27 ottobre, Policlinico di Palermo

SCIOPERO GENEREALE NAZIONALE 27 OTTOBRE 2017
di tutti i settori pubblici e privati per l’intera giornata
proclamato dai sindacati di base CUB,SGB,SI COBAS,USI, SLAI COBAS

A PALERMO PIAZZA MASSIMO ORE 9.00


CONTRO LE POLITICHE FASCISTE, DELLA MACELLERIA SOCIALE DEL GOVERNO RENZI/GENTILONI CHE, COSI’ COME I GOVERNI E I PADRONI EUROPEI E MONDIALI, PERSISTE NEL FARE PAGARE AI LAVORATORI E ALLE MASSE POPOLARI LA CRISI DEL

pc 25 ottobre - Elezioni regionali in Sicilia: Musumeci e centrodestra, che c’entra Cuffaro?… c’entra, c’entra

È dall’inizio della campagna elettorale che Cuffaro, come aveva fatto alle comunali di Palermo, indica i suoi uomini pronti per le istituzioni! E rimprovera ogni volta tutti quelli che pretendono che almeno non parli esplicitamente di “sostegni” elettorali soprattutto di questi tempi quando i pretendenti alle poltrone parlano di “liste pulite”.

Leggiamo oggi in un quotidiano che questa volta Cuffaro è infastidito dalla candidatura di Musumeci, che lo ha definito “il peggiore nemico”. “L’ex presidente – dice il giornale di Sicilia di oggi - finito in cella per favoreggiamento alla mafia ha risposto a tono: ‘Sono molto diverso da Musumeci per storia politica, culturale e personale. Ma auguro a Musumeci di fare almeno un terzo delle cose buone che ho fatto io da presidente della regione’”.

Per “cose buone” Cuffaro probabilmente intende quelle che lo hanno portato in galera per cinque anni (la pena era di sette, ma se ne è risparmiato due per “buona condotta”!).
La lite tra i due, continua il quotidiano, dura dall’estate scorsa “quando Cuffaro provò a bloccare la

pc 25 ottobre - La Fiom vergognosamente portavoce degli interessi dei padroni

Sul comunicato del 23 ottobre della Fiom a proposito degli accordi della Fincantieri dal titolo
“Fincantieri. Necessari investimenti in tutti i cantieri, intervenga il Governo”

Certo è da tempo orami che la Fiom ha abbandonato la lotta degli operai per trasformarsi nell’ennesimo orpello dei padroni e dei governi, ma questi comunicati fanno comunque rabbia, gli operai non possono lasciar passare così frasi di questo tipo, frasi che ingannano, che sembrano nell’interesse degli operai e che invece sono ridicole frasi fatte che ripete qualsiasi economista borghese, insomma, detta in altro modo, la voce del padrone. Commentiamo alcune di queste frasi:

“Come Fiom-Cgil rivendichiamo da tempo investimenti negli impianti e nelle infrastrutture in Fincantieri, a maggior ragione visto quanto accaduto nella vicenda dell’acquisizione di Stx France.”

Come sempre i sindacalisti provano a fare la parte di quelli che spingono i padroni ad investire in azienda, cosa che i padroni fanno benissimo per i fatti loro e soprattutto quando sono spinti dalle crisi economiche come risposta alla perdita di concorrenza locale o internazionale!

“In questi giorni, finalmente, l'azienda comincia ad annunciare la volontà di procedere in tal senso, chiedendo il supporto delle istituzioni in alcuni cantieri.” Dice il responsabile, si fa per dire, Fabrizio Potetti, della Fiom.

“Chiedendo il supporto delle istituzioni” forse per la Fiom significherà che adesso i dirigenti della Fincantieri convocheranno i sindacati che devono fare in modo che gli operai approvino i programmi dell’azienda senza tanti contraccolpi.
“Bene che si prenda atto e si proceda agli investimenti necessari per reggere la concorrenza e sostenere la grande professionalità dei lavoratori italiani, ma ciò deve avvenire in un quadro di sviluppo e investimenti in tutti i cantieri.”
Eccola qui tutta la “filosofia” della Fiom, concentrata nella frase: “per reggere la concorrenza”! e che bisogno ci sarebbe di un sindacato se il padrone deve essere aiutato a reggere la concorrenza? Quello è il suo mestiere da sempre! E la stupidità, meglio l’ignorante malvagità di questi signori, sta nel fatto che sanno bene, come sanno anche i bambini, che per fare meglio la concorrenza i padroni devono sfruttare di più gli operai in qualsiasi modo, non c’è altra via!

pc 25 ottobre - All'Assemblea nazionale delle donne di Pisa l'intervento della rappresentante delle precarie Coop Sociali di Palermo: "Arriviamo a Pisa direttamente dalla lotta"

Pisa 14 ottobre - L'intervento al Tavolo lavoro della rappresentante delle precarie Coop Sociali, organizzate nello Slai Cobas per il s.c.di Palermo, che ha raccontato la lotta che le precarie portano avanti da anni sia come lavoratrici che come donne: "la nostra è lotta di classe intrecciata alla lotta di genere" perchè si combatte in difesa del posto di lavoro ma nello stesso tempo si prende coscienza della necessità di lottare contro la violenza dei padroncini, la violenza del governo, della polizia, di questo Stato, la violenza di questo sistema marcio contro cui "SIAMO INCAZZATE NERE!"

martedì 24 ottobre 2017

pc 24 ottobre - Giappone elezioni e riarmo - Trump allerta i B52. L'aggressione alla Corea e la tendenza alla guerra imperialista aggiungono altri tasselli

Asia: Abe vince le elezioni e promette di riarmare il Giappone contro la Corea del No

"Come annunciato in campagna elettorale, ora mi potrò seriamente occupare del tema Corea Del Nord". Sono queste le parole pronunciate dal premier giapponese Shinzo Abe, una volta confermata la sua vittoria alle elezioni legislative giapponesi.

La coalizione guidata da Abe ora ha la maggioranza necessaria per poter procedere ad una svolta storica. Si tratta dell'abbandono da parte del Giappone della Costituzione adottata nel 1947 sotto il

pc 24 ottobre - Napoli contro la guerra - assemblea a Giuliano sabato 28


ASSEMBLEA PUBBLICA
SABATO 28 OTTOBRE ore 17,30
Via Verdi Biblioteca Comunale – GIUGLIANO (NA)
FERMIAMO LA GUERRA
Il 5 settembre è stato ufficialmente inaugurato, presso la base di Lago Patria, l’«Hub di direzione strategica Nato per il Sud» (Nsd-S Hub), che avrà il compito di “raccolta gestione e condivisione di dati, valutazione e analisi dei problemi, coordinamento delle

pc 24 ottobre - Ma quale 'marcia su roma' - il 28 aprile è l'antifascismo che 'occupa' la piazza!

Roma. Sabato 28 ottobre l’Antifascismo in Piazza



95 anni fa i fascisti marciarono su Roma con l’intento di istituzionalizzare la loro ideologia di violenza e morte.
Oggi qualcuno tenta di riportare indietro l’orologio della storia per ricostituire un’Italia incivile, del razzismo e dello squadrismo.
L’ANPI dice No. E per riaffermare il valore dell’antifascismo promuove una “marcia” di iniziative che realizzerà in tutta Italia assieme alle associazioni, ai partiti e ai movimenti democratici
La Sezione Trullo-Magliana “Franco Bartolini” sarà in Piazza Caterina Cicetti (Trullo – Roma) dalle ore 10.30 alle ore 12.30 . Sarà presente con una performance la giornalista satirica Francesca Fornario
Alle ore 16,00 invitiamo tutti a Testaccio in piazza S.Maria Liberatrice per l’appuntamento dell’ ANPI Roma.

pc 24 ottobre - Il “G7 delle pari opportunità" di Taormina - un documento proposta




Il 15-16 Novembre a Taormina (Me) si terrà il G7 Pari Opportunità, l’ennesimo banchetto dei 7 Grandi, questa volta in salsa rosa, per decidere per noi e su di noi, all’interno delle solite logiche liberiste maschili e patriarcali. La ministra Maria Elena Boschi parlerà della violenza di genere nel nostro paese come fosse una nuova emergenza, scoppiata questa estate, assieme alle tante altre delle quali hanno bisogno i nostri politici per legittimarsi, con tutti i casi di stupri e femminicidi che hanno riempito la cronaca italiana. Parlerà di una crescita occupazionale femminile, ‘sensibile’, ‘confortante’ nel nostro paese. Parlerà di diritti delle donne e ci dirà che c’è ancora tanto da fare ma che loro, i G7, si stanno muovendo nella giusta direzione. Al suo fianco ci sarà anche Ivanka Trump, visto che nemmeno la Women’s March l’ha convinta che la sua presenza a questo tavolo delle Pari Opportunità è quanto meno grottesca.
Ecco in una immagine quello che sarà il tavolo del “G7 Pari Opportunità”: un summit che vorrebbe essere rassicurante ed invece non può che risultare grottesco ed omertoso sulle discriminazioni che nei cosiddetti grandi sette (paesi) le donne ancora oggi subiscono.
Quello che non dirà a quel tavolo, LO DIREMO NOI, che saremo a Taormina per contestare questo G7 e per autorappresentarci, dal basso, come facciamo ogni giorno. “NOI NON CI SENTIAMO RAPPRESENTATE DA VOI, NOI SIAMO OLTRE LE

pc 24 ottobre - Al Porto di Genova container radioattivi. E gli effetti sui lavoratori che al porto operano?

L'inchiesta dei carabinieri del Noe su presunti illeciti in fase di misurazione in porto

Arresti e perquisizioni nell'ambito delle operazioni di misurazione per la radioattività dei container in arrivo nel porto di Genova. Da questa mattina all'alba, i carabinieri sono impegnati una serie perquisizioni domiciliari e nell'esecuzione di alcune misure cautelari.L'inchiesta è del procuratore aggiunto Francesco Pinto che segue una analoga indagine di tre  anni fa che portò ad arresti e sequestri. Anche questa volta teatro dei presunti illeciti è il porto di Genova, in particolare alcune grosse società di spedizione e, sembrerebbe al momento, anche terminalisti. Le misure riguarderebbero anche membri di alcune società specializzate nella misurazione della radioattività. Operazioni che comportano per spedizionieri e proprietari degli allungamenti nei tempi. Potrebbe proprio esserci la volontà di snellire i tempi di queste procedure alla base dell'inchiesta.

pc 24 ottobre - TARANTO 27 TUTTI IN LOTTA! Concentramento p.zza Castello ore 9

Lavoratori ILVA
LAVORATORI PASQUINELLI - basta con l'utilizzo dei lavoratori per attività provvisorie, anche di mera pulizia, con un pesante peggioramento in termini di ore e salario. I lavoratori "Pasquinelli" sono stati formati e hanno esperienza per un'attività seria e necessaria nel ciclo rifiuti, e vogliamo che continuino ad essere impiegati in questo settore. Raccolta differenziata in tutti i quartieri, selezione differenziata H24.

OPERAI CEMENTIR - a fronte della grave situazione di annunciato licenziamento di tutti i lavoratori e di rischio ambientale per effetto situazione produzione e impianti, i lavoratori chiedono salvaguardia del posto di lavoro, del salario, e della salute


LAVORATRICI ASILI - Le lavoratrici vogliono netto miglioramento delle condizioni del nuovo appalto e intervenire subito perchè nel capitolato si inserisca un aumento di orario e finalmente il riconoscimento anche retributivo delle loro mansioni di ausiliariato

LAVORATORI E LAVORATRICI UFFICI COMUNALI - a fine anno col cambio appalto, i lavoratori e le lavoratrici rischiano di trovarsi di fronte a brutte sorprese. No ad appalti al massimo ribasso, clausole di salvaguardia dell'occupazione e delle condizioni lavorative contrattuali dei lavoratori.

LAVORATORI AMAT - Nel passaggio d'appalto hanno visto decurtate drasticamente le ore di lavoro e il salario; mentre il lavoro di pulizia aumenta.

LAVORATORI CIMITERIALI - I lavoratori sono stanchi di promesse e di attese per le bonifiche al cimitero: basta con mere esposizioni di piani, vogliamo che comincino i lavori; i lavoratori inoltre vogliono sapere lo stato preparatorio della nuova gara d’appalto.

ABITANTI DI PAOLO VI - il comitato di lotta popolare in formazione, a cui stanno aderendo soprattutto donne, organizzato dallo Slai cobas, non vuole passerelle istituzionali ma soluzione dei problemi seri del quartiere: lavoro per noi e i nostri figli - reddito per vivere - scuole, asili decenti - difesa delle salute e assistenza sanitaria - trasporti e servizi sociali efficienti, strutture nel quartiere - strade difesa del verde, a partire dal grande polmone verde di Parco del Mirto letteralmente abbandonato - raccolta differenziata che potrebbe dare lavoro a tanti disoccupati.

SLAI COBAS per il sindacato di classe