sabato 28 ottobre 2017

pc 28 ottobre - Il piano “Garanzia Giovani” del governo si conferma un altro grande regalo ai padroni e non “garantisce” per niente i giovani

Giovani che oramai a milioni non trovano lavoro e moltissimi di loro sono costretti ad emigrare. E basta pensare alle manovre del governo sulle pensioni a quasi 70 anni! Per capire che quelle sul futuro dei giovani fatte dai politici nelle campagne elettorali di ogni ordine e tipo sono tutte e solo chiacchiere!

Si sa che ogni occasione è buona per i padroni per fare profitto e i governi di turno si inventano di tutto pur di agevolarli, l’elenco degli “incentivi” con i loro nomi di fantasia è infatti abbastanza lungo.

Oggi La Repubblica riporta il caso del Piano Garanzia Giovani che “Doveva essere una porta di ingresso, possibilmente un portone. Invece somiglia sempre di più ad una vetrina attraverso la quale guardare un mondo agognato ma irraggiungibile per i ragazzi italiani. Quello del lavoro.”

L’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro, questo strumento, continua il giornalista, “pensato dall’Europa e attuato dai singoli Stati per facilitare l’accesso all’occupazione per chi ha tra i 15 e i 29 anni” che non studiano, non lavorano e non fanno formazione, che sono ufficialmente oltre due milioni, ha pubblicato un rapporto, che si trova sullo stesso sito dell’Anpal, in cui si dice “che oltre il 70% delle 438
mila proposte di politica attiva (su un totale di 900 mila giovani presi in carica da Garanzia Giovani considerando anche i servizi di orientamento e di accompagnamento), è rappresentato dai tirocini extra-curriculari (svolti, cioè, non durante lo studio).”

Quindi innanzi tutto il governo ha lasciato da parte circa la metà delle richieste, 438mila su 900mila, e di quelle prese in considerazione, il 70% è rappresentato dai “tirocini”. “Quel debordante 70% - continua sorpreso il giornalista - racconta l’ennesima scorciatoia imboccata dalle imprese italiane che troppo spesso spacciano per tirocinio (500 euro al mese di compenso, senza contributi e tutele, e, per di più, nel caso di Garanzia Giovani finanziati in parte dalla collettività) rapporti di lavoro veri e propri.”

E cita il ricercatore del centro studi Adapt che conferma che si tratta di “Lavori mascherati da tirocinio – spiega Francesco Seghezzi, ricercatore del centro studi Adapt -. Basti vedere la tipologia della stragrande maggioranza delle offerte nel sito di Garanzia Giovani: edilizia, ristorazione, pulizia domestica… e va considerato anche un altro fattore che finirà per favorire questa forma di utilizzo improprio del tirocinio: le nuove linee guida del governo, che le regioni adotteranno entro novembre, prevedono la durata di dodici mesi rinnovabili di altri dodici, mentre prima erano sei più sei. Due anni in tutto, un incentivo per il datore di lavoro che vuole usarli per coprire esigenze occupazionali tradizionali”.

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