'Sappiamo chi è stato e ne sappiamo i nomi' Pasolini
Proletari comunisti esprime mandano una forte solidarietà al giornalista Ranucci e alla redazione di Report. L'attentato che ha subito poteva anche costare la vita a lui e a sua figlia ed è comunque un pesantissimo avvertimento. Ranucci ha avuto nell'ultimo anno varie e pesanti minacce; ora, dopo aver creato intorno a Ranucci - come dice lo stesso giornalista - un clima di isolamento e delegittimazione, si è voluto passare dalle minacce ai fatti.
Lo scopo è fin troppo chiaro: si vuole impedire che Report e le sue inchieste continuino, si vuole mettere in silenzio una trasmissione che al potere economico, politico, mafioso da fastidio, al governo Meloni, alla 2° carica dello Stato, alla destra istituzionale dà fastidio, perchè fa inchiesta, parla di fatti, e quindi dice pezzi di verità di questo criminale, corrotto, malavitoso sistema economico, politico, istituzionale.
E, come sottolinea Ranucci "potrebbe non essere una coincidenza il fatto che pochi giorni fa ho annunciato i temi delle nuove inchieste di Report".
Giornalisti di Report avevano poche settimane fa contattato lo Slai cobas sc di Taranto ed erano venuti a Taranto alla sede Slai cobas per intervistare operai dell'ex Ilva sui gravi problemi della sanità per lavoratori che vengono ammalati dal lavoro sfruttato e nocivo e poi non hanno neanche una sanità efficiente, rapida, ecc. Una trasmissione/inchiesta in programma nella prossima ripresa di Report.
Anche a loro va la nostra solidarietà in questo momento e il nostro incoraggiamento con la sicurezza che Report continuerà a fare il suo utile ruolo.
Siamo in una fase, in cui i giornalisti scomodi, perchè democratici che semplicemente e onestamente vedono, denunciano una realtà che diventa sempre più barbara, che invece il potere dominante vuole nascondere o imporre la sua versione alle masse, si cerca di metterli a tacere in vari modi.
A Gaza si sono uccisi centinaia di giornalisti perchè raccontavano i fatti, e quindi erano scomodi, e ora in tutti i paesi imperialisti, dagli Usa all'Italia, si vuole far tacere i giornalisti controcorrente.
Ranucci aveva la scorta perchè in questi anni aveva subito pesanti minacce; ma dove era la scorta l'altro giorno?
La fase, il clima violento, fascista... Come si fa a non legare quanto accaduto a Ranucci, a Report agli attacchi, frasi, minacce isteriche della Meloni, di La Russa, Gasparri ecc dei peggiori rappresentanti della maggioranza, e non solo - vedi Renzi e altri (che ora con una sfacciata ipocrisia condannano l'attentato ed esprimono solidarietà a Ranucci)?
Ma neanche pochi mesi fa queste erano le parole che riservavano a Report e a Ranucci: «Ignobile», «pattume», «spazzatura giornalistica» «Hamas della tv».
E poi le minacce, le invettive urlate, isteriche della Meloni, della serie: chi vuole capire capisca...: «Con le parole non si scherza» perché «possono diventare brodo di cultura per le tracce più violente». Meloni nel novembre 2019 definiva il programma d’inchiesta «spazzatura giornalistica» dopo la messa in onda della puntata «La fabbrica social della paura».
Il presidente del Senato Ignazio La Russa aveva chiamato i giornalisti di Report «calunniatori seriali» per un servizio sui rapporti dei suoi familiari.
Gasparri a novembre 2024 definiva la trasmissione di Ranucci «l’Hamas della tv», insinuando che dietro il programma ci fosse «più di quel che appare». Il riferimento era a una puntata dedicata ai fatti del 7 ottobre, che il senatore Fi aveva chiamato una «vergognosa e pericolosa propaganda anti Israele».
E potremmo continuare.
Al governo, allo Stato, ai padroni non piacevano e non piacciano le inchieste fatte da Report e altre del genere nelle tv e nel web:
Da quella su
MPS–Mediobanca, accordi tra Italia e Albania contro i migranti, agli scarsi risultati del
decreto Cutro; dalle inchieste su alcuni esponenti di primo piano del governo che avevano sfruttato a proprio vantaggio i depistaggi sulle Ong alla base di alcune inchieste giudiziarie; alle inchieste sui rapporti tra il mondo della destra italiana e la presenza sui social. E poi le inchieste sulla malasanità, sull'azione del governo contro i poveri e a favore dei ricchi, dei grandi evasori, ecc. ecc.
Ma nessuno può fermare la realtà, la verità dei fatti! Di queste trasmissioni giornalistiche, di questi giornalisti sinceri, competenti c'è ora più che mai bisogno - di fronte alla pianificata disinformazione, confusione, imposizione di una dittatura di silenzio e ignoranza. A loro, quindi, a Ranucci va la nostra, dei nostri lavoratori, donne, la massima solidarietà. Sappiamo che non si fermeranno!
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LA SOLIDARIETA' DEI LAVORATORI, LAVORATRICI DELLO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE
A Ranucci, alla redazione di Report,
i lavoratori, le
lavoratrici dello Slai cobas per il sindacato di classe, e le redazioni
di tarantocontro e ORE 12 Controinformazione rossoperaia, esprimono la
loro solidarietà al giornalista Ranucci e alla sua famiglia, alla
redazione di Report per il gravissimo attentato, potenzialmente omicida,
dell'altro giorno.
Sappiamo bene che la maggiorparte delle
inchieste di Report hanno documentato e smascherato fatti e uomini del
potere economico, politico di questo paese; e ripetute volte esponenti
di questo governo, Meloni e i suoi Ministri in testa, delle Istituzioni,
La Russa, Gasparri, ecc., hanno attaccato la trasmissione Report, hanno
chiesto che venisse fermata e chiusa. Sappiamo bene che la grande
criminalità, mafia, n'drangheta, ecc. coinvolta in affari, appalti,
ecc., con le pubbliche amministrazioni nazionali e locali hanno fatto
minacce, mandato lettere minatorie, proiettili nei confronti di Ranucci e
della sua trasmissione.
Comprendiamo bene che qui vanno
ricercati i mandanti dell'attentato, insieme alle formazioni di estrema
destra che si prestano a questi servigi per i governi e lo Stato,
Servizi segreti, ecc.
E' chiaro che a tutti sembra strano che Ranucci avesse una scorta ma quando c'è un attentato scompare.
Giornalisti
di Report avevano poche settimane fa contattato lo Slai cobas sc di
Taranto ed erano venuti a Taranto alla sede Slai cobas per intervistare
operai dell'ex Ilva sui gravi problemi della sanità per i lavoratori che
vengono ammalati dal lavoro sfruttato e nocivo e poi non hanno neanche
una sanità efficiente, rapida, ecc. Una trasmissione/inchiesta in
programma nella prossima ripresa di Report.
Così
come diverse volte Report si è occupata delle condizioni dei lavoratori
degli appalti, delle cooperative, documentando e raccogliendo denunce a
malaffare.
Per
questo i lavoratori e le lavoratrici sono oggi solidali con Ranucci e
Report e vogljono che le inchieste continuino; ed esprimono la massima
disponibilità ad ogni iniziativa di sostegno.
LAVORATORI, LAVORATRICI DELLO SLAI COBAS PER IL SINDACATO DI CLASSE