Il giornalista Saleh Al-Jafarawi ucciso a Gaza City dopo la tregua
I funzionari israeliani hanno dichiarato che il valico di Rafah a Gaza rimarrà chiuso domani e che il flusso di aiuti verso l'enclave sarà ridotto.
Dall'alba sono state uccise almeno nove persone in tutta Gaza, di cui sei nella città di Gaza. Lo riporta Al Jazeera.
Gaza, oltre 250 corpi recuperati dopo il cessate il fuoco: “Diecimila ancora sotto le macerie. ”Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco a Gaza, le squadre di soccorso hanno recuperato oltre 250 corpi, molti dei quali trovati per strada. A riportarlo è l’agenzia di stampa palestinese Wafa, citando fonti mediche locali. Secondo l’agenzia, i soccorritori devono affrontare una grave mancanza di mezzi pesanti indispensabili per rimuovere le macerie, mentre si stima che più di 10.000 persone si trovino ancora sepolte sotto i detriti.
Hamas: "Uccisione di vari palestinesi viola cessate il fuoco. "L'uccisione di diversi palestinesi stamattina a Gaza da parte dell'Idf è "una violazione dell'accordo di cessate il fuoco": lo afferma il portavoce di Hamas Hazem Qassem, ripreso da Haaretz. Secondo Qassem, il gruppo invita le parti dell'accordo a monitorare la condotta di Israele e a "non permettergli di sottrarsi agli impegni assunti con i mediatori".
“Negli ultimi giorni, gli operatori umanitari, incluso il CICR, hanno chiesto che tutti i punti di accesso siano resi operativi, vista l’enorme necessità”, ha dichiarato a Ginevra il portavoce della Croce Rossa, Christian Cardon. Jens Laerke, portavoce dell’agenzia umanitaria delle Nazioni Unite, ha aggiunto: “Abbiamo bisogno che tutti i valichi siano aperti senza ulteriori ritardi”.
Gaza, 55 milioni di tonnellate di macerie: la ricostruzione costerà 70 miliardi secondo l’ONU L’agenzia delle Nazioni Unite per lo sviluppo stima che le macerie a Gaza siano talmente vaste da poter riempire l’intero Central Park di New York con un’altezza di 12 metri, oppure costruire 13 piramidi di Giza in Egitto. Jaco Cilliers, rappresentante speciale dell’UNDP per i programmi di aiuto ai palestinesi, ha dichiarato che, secondo le più recenti stime congiunte di Nazioni Unite, Unione Europea e Banca Mondiale, ricostruire Gaza richiederà circa 70 miliardi di dollari. La cifra, calcolata a settembre, è in aumento rispetto ai 53 miliardi stimati a febbraio. “Il danno complessivo e le macerie in tutta Gaza ammontano a circa 55 milioni di tonnellate”, ha spiegato Cilliers. “Per rendere l’idea: oltre all’esempio di Central Park, si tratta dell’equivalente di 13 piramidi di Giza. Questa è l’entità della sfida”.
Secondo il rappresentante dell’UNDP, nei prossimi tre anni serviranno circa 20 miliardi di dollari, mentre il resto dei fondi sarà necessario in un arco di tempo più lungo, potenzialmente decenni.
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Oms: "Il sistema sanitario a Gaza va ricostruito più forte e più equo"
Tedros Adhanom Ghebreyesus, capo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), afferma che da quando è entrato in vigore il cessate il fuoco a Gaza, l'organizzazione ha intensificato le sue operazioni, inviando un team medico di emergenza per potenziare l'assistenza e l'arrivo di 8 camion di forniture, "tra cui insulina, materiale di laboratorio e medicinali essenziali".Tedros sottolinea che: "Il sistema sanitario di Gaza deve essere riabilitato e ricostruito. Questa crisi ci offre l'opportunità di ricostruirlo meglio: più forte, più equo e incentrato sui bisogni delle persone".
Violenti scontri sarebbero in corso da questa mattina a est di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza, secondo quanto riferito dai media palestinesi, citati da Al Jazeera.I combattimenti coinvolgerebbero, secondo la rete del Qatar, forze di sicurezza affiliate al ministero dell'Interno di Gaza e gruppi armati descritti come sostenuti da Israele.
Media: "Tre palestinesi uccisi da Idf a Gaza City". Tre persone sono state uccise dal fuoco israeliano nel quartiere orientale di Shejiaya a Gaza City, sotto il controllo dell'esercito (Idf) in base all'accordo di cessate il fuoco. Lo riportano media palestinesi.
Lazzarini (Unrwa): "Consentire l'ingresso dei giornalisti internazionali a Gaza"L'UNRWA ha chiesto che sia consentito ai giornalisti internazionali di entrare liberamente a Gaza, affermando che possono contribuire a "sostenere e rendere omaggio all'eroico lavoro dei giornalisti palestinesi".
Il premier spagnolo Sanchez: "Manteniamo embargo sulle armi a Israele"
"L'embargo delle armi a Israele si mantiene, siamo in una fase di cessate il fuoco, dobbiamo consolidarlo e arrivare a un processo di pace". Lo ha detto il premier spagnolo Pedro Sanchez in un'intervista a Cadena Ser."Manterremo l'embargo fino a che non verrà consolidato questo processo e ci incammineremo verso la pace", ha rimarcato il leader socialista.
Portavoce Hamas: "Pronti ad aprire nuova pagina nei rapporti con Autorità palestinese". Il movimento islamista palestinese Hamas non vuole "provocare crisi" con l'Autorità nazionale palestinese (Anp, con sede a Ramallah, in Cisgiordania) in questa fase ed è "pronto ad aprire una nuova pagina nei rapporti con essa".
"Le disposizioni per il ‘giorno dopo' nella Striscia devono essere stabilite attraverso un consenso nazionale globale, che garantisca la partecipazione di tutte le forze palestinesi alla definizione del futuro di Gaza, nell'interesse pubblico e per rafforzare l'unità nazionale", ha affermato Qassem.
Detenuti palestinesi liberati ad Al Jazeera: "Carcere a Ofer era un mattatoio". Al Jazeera ha riportato le testimonianze di alcuni fra i detenuti palestinesi rilasciati ieri da Israele a Khan Yunis, nelle quali vengono raccontati presunti maltrattamenti e abusi e si descrive il carcere di Ofer come un "mattatoio"."Abdallah Abu Rafe – si legge – ha descritto il suo rilascio come una ‘grande emozione'. ‘Eravamo in un mattatoio, non in una prigione. Purtroppo, eravamo in un mattatoio chiamato prigione di Ofer. Molti giovani sono ancora lì. La situazione nelle carceri israeliane è molto difficile. Non ci sono materassi. Li portano sempre via. La situazione alimentare è difficile. Le cose sono difficili lì".
"Un altro detenuto rilasciato, Yasin Abu Amra, ha descritto le condizioni nelle carceri israeliane come ‘pessime, pessime'. ‘In termini di cibo, oppressione e percosse, tutto era pessimo. Non c'erano né cibo né bevande. Non mangiavo da quattro giorni. Mi hanno dato due dolci qui e li ho divorati", ha detto. "Saed Shubair, anche lui liberato lunedì – prosegue Al Jazeera – , ha detto di non sapere come descrivere le sue emozioni. ‘La sensazione è indescrivibile. Vedere il sole senza sbarre è una sensazione indescrivibile. Le mie mani sono libere dalle manette. La libertà non ha prezzo'".
Fra i detenuti rilasciati, scrive l'emittente, "c'è anche il fratello del nostro corrispondente Ibrahim Al-Khalili, Mohammed", che è stato "detenuto per oltre 19 mesi senza alcuna accusa" e che ha descritto il suo calvario come una ‘grande lotta. Siamo stati picchiati e umiliati. Abbiamo sofferto molto. Ma grazie a Dio, ora è tutto finito', ha detto Mohammed Al-Khalili".
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