Il 16 novembre 2024 si è radunata la prima assemblea della rete “A pieno regime”, che ha indetto un corteo nazionale per il 14 dicembre.
Una chiamata alla lotta, più che una semplice assemblea, per “i custodi della Costituzione”, come ha definito Gianna Fracassi – segretaria generale di Flc Cgil – il blocco ampio e unitario contro la legge che costituisce uno sfregio alla Costituzione della nostra Repubblica antifascista. Sfregio stigmatizzato dal professor Luigi Ferrajoli, che ci ricorda le ragioni che determinano l’urgenza di una mobilitazione di massa contro questo Ddl che, oltre a minacciare alle sue fondamenta la libertà di protesta, “colpisce gravemente la libertà di riunione, il più importante strumento per la manifestazione del pensiero per le persone comuni”. Sempre secondo Ferrajoli il governo Meloni dimostra “disprezzo per i diritti delle persone, mostrandoci, attraverso la disumanità ostentata a livello istituzionale, la fascistizzazione del senso comune, che ottiene consenso punendo i più deboli. Il Premierato è il punto di arrivo di questo processo che personalizza il sistema politico e lo riduce al semplice voto di un’autocrazia elettiva, subalterna nei confronti dei mercati”.