sabato 29 luglio 2023

pc 29 luglio - Incendi a Palermo/Sicilia un vero e proprio bollettino di guerra! Ma alla guerra si risponde con la guerra di classe

Possiamo parlare di vero e proprio bollettino di guerra! 

Gli incendi soprattutto dolosi in particolare a Palermo e provincia ma anche in tutta la Sicilia nei giorni scorsi sono stati in numero spropositato, causando anche gravissime morti, nella provincia di Palermo sono rimaste uccise tre persone anziane che è stato impossibile per i vigili del fuoco salvare, e non si contano i danni materiali che hanno distrutto case, macchine di diverse famiglie, il fuoco è arrivato in modo pericolosissimo in alcuni quartieri di Palermo come il quartiere di Cruillas/Inserra nelle zone più di campagna e soprattutto nel quartiere popolare di Borgo Nuovo, più a ridosso della discarica in fiamme di Bellolampo, dove addirittura è successo anche che una famiglia che stava vegliando un parente defunto all'improvviso in fretta e furia ha dovuto abbandonare l'appartamento a causa dell'incendio che ha colpito l'edificio, la bara è stata divorata dalle fiamme che hanno avvolto anche la palazzina adesso totalmente inagibile. Tante famiglie in strada sono rimaste senza più niente da un momento all’altro! 


Per non parlare di tutta la natura, alberi, riserve naturali distrutte! 

Per non parlare di tutto quello che “non si vede” e cioè l’inquinamento atmosferico, pioggia di cenere e aria irrespirabile per giorni, gli ospedali sono stati sommersi da centinaia di persona che si sono sentite male per problemi respiratori, cardiaci, di ansia/panico e in

pc 29 luglio - Sospeso il Reddito a 169 mila con un cinico Sms, dura protesta a Napoli davanti alla sede dell’Inps

“Io ho ricevuto l’SMS di sospensione, mio marito 59 anni e io 52, chi ci prende a lavorare?” – mi scrive A.

L’SMS con cui INPS annuncia che il Governo ha eliminato il reddito di cittadinanza è una dichiarazione di guerra. Ai poveri, mica alla povertà!

C’è chi si concentra sulle modalità – un impersonale SMS, vigliacco e crudele come solo la lingua della burocrazia sa essere – ma la sostanza è ancor più dura della forma. Perché 169mila famiglie si ritroveranno ora senza alcuna fonte di reddito. Perché 169mila famiglie saranno più ricattabili e costrette ad accettare qualunque offerta di lavoro arrivi dall’imprenditore di turno.

Perché lo stesso Governo Meloni che fa la guerra ai poveri propone la pace agli evasori e alle grandi

pc 29 luglio - Giffoni, una ragazza in lacrime fa "commuovere" Pichetto Fratin

OVVERO LACRIME, VERE, DI UNA GENERAZIONE CHE NON VEDE UN FUTURO E PIANGE PER LA PROPRIA TERRA; E LE LACRIME DA COCCODRILLO DI  UN MINISTRO DI QUESTO GOVERNO/NEGAZIONISTA CHE SE NE FOTTE DI LORO E DEL LORO FUTURO

«Lei, ministro, non ha paura?»

La giovane ha spiegato di soffrire di "eco-ansia" e di avere paura per il futuro. E ha aggiunto, scoppiando in lacrime: «In questi giorni la mia terra brucia. Sta bruciando tutto, in Sicilia. Io non so se voglio avere figli, ministro. Lei non ha paura? Paura per i suoi figli, per i suoi nipoti?».

 
Il ministro Pichetto si è "commosso"...

Pichetto, che è anche nonno di otto nipoti, non è rimasto indifferente alle parole e alle emozioni della ragazza. «Io ho la forza del dubbio. Glielo dico sinceramente - ha risposto il ministro, visibilmente commosso -. Ma abbiamo il dovere, ho il dovere, da ministro, di impegnarmi per salvare il vostro futuro e quello dei miei nipoti. Sono dell'idea che l'Europa ce la possa fare ad arrivare alla neutralità delle emissioni nel 2050».

pc 29 luglio - SENZA ESALTAZIONE: LA SINEAD O'CONNOR CHE RICORDIAMO

CHE CANTA LA LOTTA X L'INDIPENDENZA IRLANDESE

   

LA NEBBIA DI QUEL MATTINO

Una mattina di Pasqua
attraversavo una valle
a cavallo verso una bella città,
mi passarono davanti marciando
file di uomini armati.
La zampogna non suonò il tamburello non rullò.
Si sentì solo la campana dell'Angelus
suonare e di lontano lo scorrere
del fiume nella nebbia di quel mattino.

Innalzarono fieramente la bandiera
della battaglia sopra Dublino.
Sarebbe stato meglio morire sotto il cielo irlandese
piuttosto che combattere con inglesi a Sulva o a Sud el Bar.
Dalle pianure di Royal Meath

pc 29 luglio - A tappe forzate


In pochissimi giorni il governo, tramite il parlamento, ha fatto passare una serie di decisioni che ben caratterizzano la sua marcia "legale" moderno fascista:

- E' stata bocciata la mozione di sfiducia contro la Santanchè, affermando un "principio" che i ministri di questo governo, corrotti e corruttori, speculatori, evasori, sfruttatori di lavoro nero, bugiardi... non si toccano, e mandando un nuovo pesante segnale ricattatorio alla magistratura;

- è stata data via libera alla Camera al disegno di legge sulla "maternità surrogata come reato universale", che in nome di "Dio, Patria, Famiglia", accompagnato da una sporca grande ipocrisia su bambini e donne (di cui se ne può fregar di meno), vuole imporre una logica puramente repressiva verso problematiche sociali;

- è stata data una accelerazione alla questione "autonomia differenziata", per affermare Regioni di

venerdì 28 luglio 2023

pc 28 luglio - CAROVITA: Spese obbligate in aumento del 120% dal 1995 per lavoratori e masse popolari… crescita della povertà e il governo taglia il reddito di cittadinanza


Mentre dal 1° di agosto il governo moderno fascista Meloni ha deciso di tagliare il reddito di cittadinanza per centinaia di migliaia di famiglie, la Confcommercio fa i suoi conti sulla povertà crescente delle masse popolari.

La Confcommercio, così come altre istituzioni dei padroni, non ha fatto certo questo “studio” a favore delle masse, ma soprattutto per mettere in luce qual è il “rischio” dal punto di vista dei padroni del commercio “Il rischio è una riduzione strutturale dei consumi che potrebbe frenare la crescita economica”.

Infatti, se non si “consuma” e cioè se non si hanno soldi da spendere ne va delle tasche dei

pc 28 luglio - Gli Stati Uniti annunciano un nuovo pacchetto di armi a Taiwan

L'imperialismo USA ogni giorno fa un passo in più verso la guerra mondiale...

Oltre 300 milioni di dollari in equipaggiamenti militari

WASHINGTON, 28 luglio 2023, 18:19 Redazione ANSA

Esercitazioni militari a Taiwan. Foto d 'archivio © ANSA/EPA

Gli Stati Uniti annunceranno oggi un nuovo pacchetto di armi a Taiwan per un valore di oltre 300 milioni di dollari. Lo riferiscono fonti del Pentagono alla Cnn.
Per la prima volta, inoltre, gli equipaggiamenti militari per Taipei saranno prelevati direttamente dalle scorte americane, una mossa destinata ad irritare ulteriormente la Cina.

pc 28 luglio - Ucraina: capitalisti oligarchi sfruttatori arricchiti, corruzione... le notizie che confermano la fogna nazifascista di Zelensky

Non solo viaggi alle Maldive. A Kiev accuse di tradimento e corruzione

IL LIMITE IGNOTO. Borysov sarebbe stato pagato da chi voleva evitare la leva. Su Ponomaryov il sospetto di aver collaborato con la Russia nel sud-est occupato

Zelensky parla al Parlamento ucraino - Ap

Sabato Angieri

«Ogni legge necessaria per rafforzare la posizione delle nostre truppe deve essere adottata. Ogni legge necessaria all’Ucraina per avviare i negoziati di adesione alla Ue deve essere adottata». Lo ha detto il presidente Zelensky nel suo discorso di martedì sera in risposta agli scandali di corruzione che stanno attraversando il Paese.

IL PRESIDENTE è partito dalla storia di Yuri Arestov, il deputato del suo stesso partito scoperto in vacanza alle Maldive un paio di settimane fa. Arestov è servito da exemplum per sollevare una questione morale e per stabilire un confine netto tra i «traditori» e il resto dei funzionari ucraini, ma il suo caso non è il più grave. Yehven Borysov, capo dell’ufficio di reclutamento militare di Odessa, è stato arrestato lunedì per ordine dell’Ufficio di Stato per le indagini e della Procura generale dell’Ucraina. L’Agenzia nazionale per la prevenzione della corruzione (Nabu) ha dichiarato che Borysov ha acquisito illegalmente più di 5 milioni di dollari attraverso «elaborati schemi d’affari». Nei mesi scorsi i media ucraini avevano riferito di come la sua famiglia avesse acquistato proprietà in Spagna.

Sembra, infatti, che Borysov per anni avesse alimentato un sistema di corruzione che permetteva a chi

pc 28 luglio - Pensioni: tra le chiacchiere del governo e dei sindacati e i “consigli” del Fondo monetario su come abbassarle ancora di più

Bisogna “comprimere le pensioni” fa sapere il Fondo monetario al governo italiano mentre è ancora aperto il “tavolo” con i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil che ci tengono a sottolineare che dura da ben “sette mesi”! (v. La Repubblica del 27 luglio) e che per l’autunno minacciano come al solito fuoco e fiamme!

E “Dopo sette mesi di incontri, non è arrivata alcuna risposta dal governo, non sappiamo cosa dire ai lavoratori su come si andrà in pensione nel 2024…” E dopo sette mesi durante i quali il governo li ha presi a pesci in faccia questi hanno ancora il coraggio di parlare! Ma le battute dei sindacalisti non finiscono mai! Proietti della Uil invita l’esecutivo a “scoprire le carte”!

Le “carte” come giustamente ammette il giornalista, sono ben chiare e messe nero su bianco dal Fondo

giovedì 27 luglio 2023

pc 27 luglio - ORE 12 Controinformazione rossoperaia in opuscolo - richiedi a pcro.red@gmail.com


 richiedibile anche in wattsapp 3519575628

pc 27 luglio - Basta morti per il profitto dei padroni! - dal blog tarantocontro



Lo Slai cobas per il sindacato di classe di Taranto, a fronte della morte del giovane operaio Antonio Bellanova di 31 anni, esprime innanzitutto la vicinanza solidale alla famiglia del giovane operaio e a tutti i suoi colleghi di lavoro colpiti da questo lutto. 

Ma siamo soprattuttro indignati perchè questa morte non doveva succedere! Peraltro è la terza morte che si verifica in meno di tre anni al porto. Siamo indignati perchè questa morte ha colpito un operaio in contratto di somministrazione, cioè precario, a basso salario, che pur di lavorare e portare il "pane" alla famiglia si è sempre massimamente impegnato nel lavoro, come dicono i suoi colleghi. E invece è morto, schiacciato da un ecoballa.

Ogni parola è superflua su questo! 

Se non vogliamo morti sul lavoro devono finire i contratti precari, i bassi salari e quindi le inevitabili

pc 27 luglio - Speciale 2 - Ancora sulla Conferenza internazionale sulla migrazione di Roma - Un contributo dalla Tunisia


La "Conferenza sulle migrazioni e lo sviluppo" di oggi a Roma, come prima tappa del cosiddetto "Piano Mattei", nonostante tali slogan altisonanti altro non è che un'ulteriore tappa per l'affermazione degli interessi strategici coloniali dell'imperialismo italiano nell'area mediterranea e in Africa con l'obiettivo del "salto di qualità" rappresentato dall'aumento esponenziale dei rimpatri dei centri di detenzione per migranti in terra africana, il totale asservimento dei paesi governati da regimi dipendenti dall'imperialismo nel diventare veri e propri gendarmi delle frontiere italiane ed europee.

A questa conferenza partecipano innanzitutto i paesi UE della frontiera meridionale (Spagna, Malta, Grecia, Cipro) eccetto la Francia (la quale ha storicamente avuto negli ultimi 160 anni interessi uguali e contrari all'Italia nella stessa areae che adesso tale contraddizione interimperialistica si sta approfondendo).. presenti anche i massimi vertici dell'UE, tra cui la presidente della Commissione Ursula Von der Liyen, .. oltre 20 Paesi mediorientali, europei e mediterranei, 16 capi di Stato e di

pc 27 luglio - Parte in India la settimana dei martiri - Si conclude il mese di solidarietà del comitato internazionale di sostegno alla guerra popolare - anche in Italia

 PARTITO COMUNISTA dell’INDIA (MAOISTA)

Comitato Centrale

Comunicato

25 luglio 2023

Avanziamo nella nostra rivoluzione

 

lungo il cammino dei martiri


Il Comitato Centrale del CPI (maoista) sta pubblicando in tre lingue -inglese, hindi e telug- le biografie dei membri del CC caduti martiri. Dalla ribellione di Naxalbari del 1967, 14.800 compagni in tutto il paese hanno sacrificato le loro preziose nel percorso di difesa, applicazione e sviluppo della via della guerra popolare di lunga durata stabilita dai fondatori del nostro partito e grandi dirigenti della Rivoluzione indiana, i compagni CM e KC,. 1.169 di loro erano compagne. In Particolare, dopo la formazione del nuovo Partito, il PCI (Maoista), sono 4.576 i compagni caduti martiri negli ultimi 18 anni per realizzare la Rivoluzione di Nuova Democrazia in India, parte della Rivoluzione Socialista Mondiale. 856 di loro erano eroiche guerriere. In questa l'occasione rendiamo umilmente il nostro omaggio rivoluzionario ai martiri e promettiamo di continuare i nostri sforzi e combattere fino all'ultima goccia di sangue per realizzare il loro sogni di una società nuova, libera da sfruttamento e oppressione, il comunismo.

I compagni CM e KC hanno svolto un grande ruolo di avanguardia gettando fondamenta teoriche, politiche e organizzative rivoluzionarie, applicando creativamente il marxismo-leninismo-maoismo (MLM) alla situazione concreta dell'India. La lotta armata rivoluzionaria agraria di Naxalbari ha avuto impatto in ogni sfera della società indiana. Ha cambiato le sue dinamiche storiche. Dalla ribellione di

mercoledì 26 luglio 2023

pc 26 luglio - Il governo Meloni/Crosetto, servo in prima linea dell'imperialismo USA, invia 4 F-35 in Giappone accentuando i venti di guerra sul fronte asiatico


Questa decisione avviene alla vigilia della visita in USA della servetta Meloni ed è il primo passo operativo del vertice del G7 in Giappone (Hiroshima, 19- 21 maggio 2023), un altro vertice di guerra in cui il governo Meloni si è subito allineato nel fronte imperialista a guida USA, un vertice che aveva deciso un maggiore impegno militare nell'area dell'indo Pacifico.

Sugli F-35

theaviationist

Quattro velivoli F-35 Stealth dell'Aeronautica Militare italiana saranno schierati per la prima volta in Giappone la prossima settimana. Il dispiegamento prevede un “pacchetto” che comprende jet stealth dell'Aeronautica Militare Italiana, velivoli aviotrasportati di preallarme e petroliere.    

Un piccolo ma ben assortito contingente di mezzi dell'Aeronautica Militare si schiererà in Giappone all'inizio del prossimo mese per partecipare ad un addestramento congiunto con la JASDF (Japan Air

pc 26 luglio - Piccoli schiavi: senz’acqua e pagati pochi euro al giorno per lavorare a 48 gradi


Al Centro e Sud ragazzini stranieri sotto pagati e senza cure mediche. Lo sfruttamento denunciato da Save the Children


VALENTINA PETRINI


27 Luglio 2023 alle 01:00

8 minuti di lettura


Piccoli schiavi: senz’acqua e pagati pochi euro al giorno per lavorare a 48 gradi

«Pompo i fiori». Cosa significa? «Spruzzo il veleno sulle piante, mi pagano 20/25 euro al giorno». Usi guanti e mascherina? «No! Un po’ mi dà fastidio respirare il pesticida, ma è diventato il mio profumo ormai». S. è una ragazza di 14 anni, lavora in campagna da quando ne ha 13. È di origine tunisina, è nata in Italia, vive in provincia di Ragusa. Non siamo sole. Intorno al tavolo con noi ci sono una quindicina di minorenni. Siamo a Marina di Acate, nel Centro Orizzonti a Colori dove Save the Children con l’Associazione «I Tetti Colorati» e la Caritas Diocesana di Ragusa ha scelto di avviare a marzo 2022, il progetto «Liberi dall’Invisibilità». Ragazze e ragazzi dai 6 ai 17 anni, c’è anche qualcuno più grande che ha accettato di incontrarmi. Non è facile fidarsi degli «italiani» quando sin dalla nascita nessuno ti ha mai visto veramente, ti ha mai riconosciuto dignità. Se raccontano chi sono, come vivono, quanto soffrono è solo perché a garantire per me ci sono assistenti sociali, operatori e mediatori che ogni giorno spendono la loro vita e il loro tempo per insegnare la cultura dei diritti. È una generazione nata e cresciuta nelle serre della fascia trasformata. Cos’è? Me lo spiegate? «È una zona isolata dalla città, dalla civiltà. Non abbiamo trasporti, solo da poco ci hanno concesso un pulmino che porta a scuola anche quelli delle superiori. Non è un pulmino del Comune, lo paga la Caritas. Passa a prenderci casa per casa, tranne quelli che abitano molto vicino a Vittoria, dove c’è già un altro servizio attivo». Una prima osservazione geoeconomica della «fascia trasformata» in Sicilia risale al 2007, a firma di Gianni Petino, professore associato di geografia economico-politica all’Università di Catania. Fascia trasformata: 80 km di costa, 5.200 aziende agricole, 28.274 lavoratori e lavoratrici di cui poco più di 15.000 italiani/e e 12.653 stranieri/e. Poi ci sono gli irregolari: chissà quanti sono precisamente. C’è chi stima arrivino a circa il 20% della popolazione su tutta la provincia.


S. che «bomba i fiori», non era ancora nata quando nelle università si cominciava ad analizzare questo «non-luogo», ma ne è rimasta vittima lo stesso. Non siamo riusciti ad estirparlo, abbiamo scelto di tollerarlo e così facendo gli abbiamo rubato l’infanzia e stiamo svendendo anche la loro adolescenza per difendere e tutelare gli interessi del settore agroalimentare. «Io ho lavorato anche stamattina». Siete minorenni, in Italia sotto i 16 anni è illegale lavorare. «Lo sanno tutti che siamo minorenni. Di che ti stupisci? In magazzino ci portano quello che raccolgono nelle serre, abbiamo tipo delle vaschette, le mettiamo sopra alla bilancia e pesiamo i pomodori. Ogni vaschetta non deve essere più di 520/530 grammi». Ricordiamocelo la prossima volta che andiamo a fare la spesa. «A volte lavoriamo anche tutta la giornata, se non andiamo a scuola. Come durante il periodo del Covid. E quando dobbiamo lavorare per forza non possiamo andare a scuola». «Io ho fatto arrabbiare gli operatori del Centro quest’inverno». Perché? «Lavoravo talmente tante ore al magazzino che il pomeriggio non riuscivo a fare il doposcuola. Non ho studiato, avevo tutti voti brutti. Mi servono soldi. Il padrone mi dà 5 euro all’ora». Dunque provo a descrivervi dove siamo. Perché solo visualizzando questo «non-luogo» puoi sentire il peso dell’isolamento, la solitudine, la segregazione che subiscono e raccontano. Distese infinite di serre e capannoni fino a ridosso del mare, divisi tra loro da stradine sconnesse che alle prime gocce di pioggia si infangano al punto da diventare impraticabili. Le stesse serre e campi che con il caldo atroce di questi giorni raggiungo anche 48 gradi. Qui vivono e giocano bambini. La presenza della vita umana è segnalata da vestiti appesi su fili di fortuna. Bici giocattolo accanto ai campi seminati. C’è chi ha l’acqua potabile, chi invece nemmeno quella e si lava con l’acqua piovana raccolta in barili blu. Non ci sono mezzi pubblici, fermate, bar, farmacie, scuole, niente. Nulla. Al tramonto si accendono i roghi di plastica e immondizia, proprio accanto a dove si coltiva e dove respirano i più piccoli. Sono tunisini, rumeni, albanesi. Sono nati in Italia. Se ti ammali e devi andare dal dottore paghi qualcuno per farti portare in città. E se non hai soldi non ci vai. Lo chiamano «caporalato dei servizi». Anche per fare la spesa sei schiavo di un passaggio a pagamento. «Con gli amici non usciamo. Alcune volte chiediamo a loro (operatori, ndr) di accompagnarci tutti a casa di uno di noi, per stare insieme. Non sempre possono però. Siamo tanti». «A mangiare la pizza non ci andiamo. Non ci sono trasporti, ve l’abbiamo già detto. Avete visto dove abitiamo. A piedi non si arriva da nessuna parte». I disagi fisici e psichici causati da tutto questo sono cicatrici sui corpi e negli occhi. «Hanno sbalzi di umore repentini dovuti a situazioni stressanti che vivono sin da quando sono nati o a causa della condizione di depravazione in cui si trovano quotidianamente. È un fenomeno molto diffuso». «Sono vittime di carichi di lavoro estenuanti ma anche di un carico mentale che non hanno la possibilità di affrontare con nessuno». «Non sono minori socializzati, non hanno altri punti di riferimento oltre il contesto in cui sono immersi». È la triste fotografia di questa generazioni di esclusi che mi consegnano assistenti sociali e mediatori culturali che operano nel Centro Orizzonti.


Da Ragusa a Latina sono 872 km. Due province, due distretti strategici dell’agroalimentare italiano, due mercati di riferimento: quello di Vittoria è il secondo per estensione e per volume di compravendite; quello di Fondi, il Mof - Centro Agroalimentare all’Ingrosso, il più grande e moderno centro italiano di concentrazione, condizionamento e smistamento di prodotti ortofrutticoli freschi. Per raccontare l’infanzia dei figli devi conoscere i loro genitori. Braccianti, sfruttati, sottopagati, schiavi del rinnovo del permesso di soggiorno, condizione che li porta ad accettare tutto pur di avere dal «padrone» i documenti necessari per restare regolari. Bambine e bambini costretti a rimanere da soli dalle prime ore del giorno, mentre mamma e papà lavorano nei campi. Altre e altri già adulti a nove-dieci anni, capaci di badare non solo a se stessi, ma anche ai fratelli e alle sorelle più piccole. Come racconta N., 10 anni, Latina: «Quando ho fame, cucino da solo. Mamma e papà si alzano alle 4 del mattino per andare a lavorare in una fabbrica fuori Pontinia. La sera rientrano non prima di mezzanotte. Io sto già dormendo. La domenica è bellissima: stiamo tutti insieme». In Provincia di Latina più della metà degli operai agricoli censiti/regolari (13.000 su un totale di 20.000), sono di origine straniera, in prevalenza indiana. Bella Farnia, Borgo Hermada, Borgo San Donato, Pontinia e Borgo Montenero, sono alcuni dei ghetti abitati da loro, contrade e frazioni che fanno da spalla a una costa, quella di Sabaudia, San Felice Circeo, Terracina, che ospita invece il turismo estivo popolare ma anche di lusso.


H.S. è arrivato in Italia nel 2005. Lo incontro grazie alla Caritas di Latina. Sua moglie lo ha raggiunto nel 2012 e suo figlio M. è nato nel 2014. «Ho sempre lavorato, prima in campagna, poi nelle serre. Infine ho trovato lavoro a Rocca Massima, facevo il custode per un B&B. Dieci anni fa ho iniziato a fare il panettiere. Mi ero abituato a lavorare di notte, anzi la luce del giorno mi dà fastidio. A marzo 2023 mi sono sentito male mentre impastavo, sono svenuto e mi hanno portato in ospedale. Facevo fatica a respirare. Non sentivo più i piedi. Avevo fortissimi dolori addominali. Sono stato ricoverato il 27 aprile 2023, mi hanno dimesso quindici giorni dopo, il 12 maggio». Epatite acuta, ipotiroidismo e sospetta neuropatia. H.S. non è più tornato a lavoro. Non ce la fa. Il suo «padrone» il primo mese gli ha dato qualche soldo per andare avanti, poca cosa, sono finiti subito e ora lui e sua moglie sono disperati. M. - suo figlio - è seduto al centro tra mamma e papà. Ha lo sguardo basso. Non interviene mai. Da quando papà si è ammalato ed è rimasto a casa senza stipendio, né uno straccio di sussidio o pensione di invalidità, vanno ogni giorno a mangiare alla mensa della Caritas. Il problema non è solo il cibo e l’affitto di casa che non stanno pagando. L'emergenza vera è il suo permesso di soggiorno in scadenza. E senza il rinnovo del contratto di papà tutta la famiglia è condannata. H.S quel rinnovo non lo avrà. Ora che si è ammalato non serve più. La Caritas ha fatto qualche ricerca e ha scoperto che in realtà per tutti questi anni è stato inquadrato come fioraio. Non ha mai percepito quindi l’indennità notturna da panettiere. Avrebbe potuto chiedere la disoccupazione, ma non sapeva nemmeno questo. Potrebbe avere diritto ad una pensione di invalidità ora che è gravemente malato, ma non ha presentato domanda perché i suoi documenti, contratti, buste paga, ce le ha sempre il padrone. Inoltre non ha una residenza. Eppure mi mostrano le foto della loro lunga vita in Italia. Gli scatti della nascita di M. all’ospedale di Latina, le foto con le maestre, alle gite scolastiche. Secondo i referenti della Caritas il bambino avrebbe bisogno anche di una valutazione neuropsichiatrica. Manifesta probabili problemi non diagnosticati. «M. sei preoccupato?», chiedo al ragazzo mentre il padre racconta i loro drammi. «Tanto» mi risponde sempre con lo sguardo basso. Ti piace la scuola? «Sì». Che vuoi fare da grande? «Guidare i treni». Raccontare questa provincia laziale è stato più complesso. Non c’è Save the Children a portare lo Stato, la Caritas fa quello che può insieme a qualche cooperativa sociale. È stato un viaggio più faticoso e lento, durato mesi in cui mettendo insieme i tasselli raccolti dalle interviste a psicologi, pediatri, mediatori culturali, sindacalisti, operatori Cas (Centri di Accoglienza Straordinaria per richiedenti protezione internazionale da cui proviene una parte della manodopera «temporanea» che si riversa nei campi), giornalisti, avvocati, insegnanti è emerso un quadro sconcertante. «Maestra, papà è morto perché lavorava troppo». Scuola primaria di Sabaudia. G. è un bimbo di nove anni. L’anno scorso ha perso il papà: ha avuto un infarto sul lavoro a 40 anni. La maestra racconta il caso visibilmente provata. Il corpo docenti dice di essere in ginocchio, la popolazione studentesca straniera cresce e non c’è un adeguato accompagnamento linguistico negli inserimenti. Le scuole sono chiuse il pomeriggio, pochissime ore di mediazione finanziate dalle istituzioni e solo fino alle medie. La mediazione alle superiori non esiste. Così, se hai 16 anni e i tuoi genitori vogliono che ti sposi per forza, smetti di studiare e nessuno può aiutarti, convocare le famiglie, fornirti sostegno adeguato. Darti una via d’uscita. Non ci sono servizi ricreativi pomeridiani, solo per qualche ora a settimana, nemmeno doposcuola gratuito. Parliamo di famiglie di lavoratori regolari, ma poveri che sorreggono un settore produttivo strategico, l’unico i cui introiti continuano a crescere dal Covid in poi.


C’è poi un altro spaccato che mi è stato consegnato dai docenti e di cui dobbiamo farci carico: i problemi legati alla gestione dei bambini bisognosi di sostegno. «Io seguo due bambine del Punjab, che oltre a non parlare l’italiano hanno anche dei problemi cognitivi - spiega un insegnante - ma non sono certificate, non sono mai state viste dall’Asl, dai medici. Le seguo perché abbiamo deciso con gli altri docenti che andavano aiutate comunque. E però oltre a loro due ho anche una bambina italiana. Quindi tre casi in una stessa classe». Perché non sono certificate? «È difficile fare diagnosi. I test sono solo in italiano. Poi i tempi sono lunghissimi, per tutti, italiani e indiani: per ottenere l’appuntamento per la valutazione cognitiva ci vuole un anno».


Rani ha quattro figli. Vive in una casa fatiscente in mezzo alla campagna dell’agro pontino insieme ad altre dieci persone. Ogni nucleo familiare ha una stanza. Quando arrivo i bambini giocano all’ingresso. Appena entri sulla destra c’è una cucina con le pareti piene di muffa. Non c’è riscaldamento, né acqua calda. La stanza di Rani e dei suoi figli è due metri per tre. Tutta la loro vita è lì dentro. Un letto a castello e un letto matrimoniale attaccato. Un cassettone e un frigorifero. Lavorava in una fungaia della zona, tra Sabaudia e Pontinia, un posto molto noto per casi di incidenti sul lavoro, ogni giorno iniziava alle 6 di mattina, finiva a mezzanotte. I funghi si raccolgono da sdraiati su impalcature, è un lavoro faticoso. Un giorno è caduta. L’impatto con il pavimento è stato violento. Si fa male agli organi genitali. Sviene, perde sangue. Il «padrone» ordina alle colleghe di soccorrerla, ma non chiama l’ambulanza. Alla fine, siccome Rani non si riprendeva, è un’altra lavoratrice, sempre indiana, che dal suo cellulare chiama il 118. La portano in ospedale. Dopo le cure però, firma ed esce. Non sporge denuncia. Il padrone l’aveva minacciata: non ti permettere, racconta che ti sei sentita male da sola. Mi dice tutto suo figlio più grande, 11 anni, italiano perfetto e aria da ometto di casa. «Quella notte mamma stava ancora molto male, perdeva sangue. Io le portavo dei panni bagnati per asciugarsi ma lei non si riprendeva. Così con il suo cellulare ho chiamato di nuovo l’ambulanza». C’è molto altro dolore negli occhi di questa donna e dei suoi bambini. Non solo la brutalità di un lavoro schiavista, dove i diritti sono sistematicamente calpestati, ma anche la violenza domestica subita dal marito. È sempre il primogenito a raccontarmi tutto. «Un giorno ho chiamato i carabinieri e l’ho denunciato. La picchiava, ci picchiava, voleva uccidere la mia sorellina più piccola». L’uomo oggi è in carcere. «Lei rappresenta il fallimento totale dei servizi sociali italiani - dice l’avvocata Silvia Calderoni che l’ha difesa -. Non è chiaro perché dopo un processo che ha certificato i maltrattamenti nessuno di loro sia stato preso in carico in modo adeguato. Per di più, in quanto vittima di violenza avrebbe avuto diritto all’assistenza della Regione Lazio, ma siccome non ha la residenza, in verità non ha diritto a niente, e questo impatta sulla sua vita e la rende il soggetto più sfruttabile del mondo sul piano lavorativo perché deve mantenere quattro figli, è una donna sola, vive in una casa fatiscente e continuerà a farsi sfruttare pur di badare a tutti». Lei e i suoi bambini, i nostri bambini, sono il simbolo del fallimento totale del sistema Italia. Ricordiamocelo in vista della Giornata Internazionale Contro la Tratta di Esseri Umani (30 luglio). Ricordiamocelo quando i leader di tutti i partiti invieranno - come ogni anno - messaggi di circostanza. La realtà è fatta di donne, uomini, bambine e bambini in carne e ossa e come li ho visti io sono visibili a tutti: istituzioni per prime che da anni tollerano abusi e violazioni sistematiche. La XIII edizione del rapporto «Piccoli Schiavi Invisibili» diffusa ieri e realizzata con Save The Children denuncia un sistema che di fatto viola ogni giorno il diritto alla salute e all’educazione di minori e adolescenti figli di braccianti che ho incontrato. Eppure restano sempre bambini, trovano il bello anche nell’inferno in cui vivono. 

pc 26 luglio - Speciale 1 - Conferenza internazionale sulle migrazioni: una Conferenza reazionaria al servizio dell'imperialismo, razzista, neocoloniale - Da ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 25/7

La Conferenza Internazionale di Roma sulle migrazioni sarebbe, a dir la verità, una notizia trascurabile rispetto al problema effettivo della situazione dell'immigrazione, della condizione politico-sociale dei paesi del Mediterraneo e dei paesi di provenienza dei migranti, come rispetto al contenimento - non certo dei migranti - ma della catena inenarrabile di sofferenze, di morti, che l'arrivo dei migranti sulle coste del Mediterraneo sta comportando, stragi orribili in cui muoiono anche donne e tanti bambini, termine di un odissea che per i migranti parte dalle terre della miseria, della fame, della guerra, per arrivare sulle nostre coste, stragi orribili culmine di un percorso che li vede passare attraverso i campi-lager, torture e ogni genere di sofferenza.

La Conferenza di Roma che, apparentemente ha trattato di questi problemi, in realtà è stata tutta volta ad aggravarli, in forma innanzitutto disumana ma poi sostanzialmente economica, politica, sociale.

Il senso della Conferenza l’ha spiegato ancor molto meglio delle chiacchiere e della retorica fastidiosa della Meloni - ai limiti del cinismo e della stupidità, su cui anche la stampa d’opposizione e tanti soggetti interessati al problema dell'immigrazione, le Ong, hanno avuto modo di rilevare - il vice ministro degli Esteri, Cirielli, quindi non un tipo qualsiasi, ma un uomo della Meloni in senso stretto, un esponente di Fratelli d'Italia, che a fronte di chi dice: “ma la Meloni non era partita con il blocco navale, fermiamoli tutti, affondiamoli tutti, e ora si sarebbe trasformata in una protettrice di migranti dagli scafisti, di popoli del Mediterraneo che soffrono e hanno bisogno di aiuti, investimenti, sostegno?”, risponde: “ il blocco navale? lo faremo perché sarà la Tunisia a farlo”.

Insomma tutto ciò che perfino il diritto internazionale non permetterebbe, questo governo lo fa - di là del fatto che poi sono tutti una banda di imperialisti, i tedeschi, gli americani, governi europei e il capo in testa di tutti i governi imperialisti, il governo imperialista americano, che sollecitano il rispetto dei diritti umani e l'accoglienza in tutte le maniere, l'assistenza dei migranti, e poi in realtà tutti scaricano la

pc 26 luglio - La persecuzione poliziesca e giudiziaria contro il movimento NO-TAV non passa!

Ma 'nun ce vonne sta' - la migliore risposta è la partecipazione di massa al festival dell'Alta felicità

info

Festival Alta Felicità: le accuse della procura non sussistono, il sindaco di Venaus dà l’ok

I documenti presentati dall’organizzazione sono regolari, nel frattempo Di Croce è sotto accusa da parte della procura per una presunta sicurezza insufficiente

Susa – Il festival Alta Felicità si farà. Il sindaco di Venaus Avernino Di Croce ha dato l’ok all’organizzazione per la tre giorni che si terrà in val Susa dal 29 al 31 luglio perché “i documenti che mi sono stati presentati dall’associazione sono tutti regolari”. La decisione arriva dopo la bufera in cui

pc 26 luglio - Mondo Convenienza - manifestazione a Torino


Mondo Convenienza, domani nuovo vertice in prefettura: i lavoratori tornano a manifestare in piazza Castello

Nuovo incontro alle 11:30 sulla situazione che ormai da settimane si è messa in luce nei magazzini di Settimo Torinese e di Volpiano. Si Cobas: "Chiediamo condizioni di lavoro giuste e basilari"

Ancora un incontro in prefettura, ancora un presidio dei lavoratori in piazza Castello, per scrivere il futuro della vertenza che ormai da settimane riguarda Mondo Convenienza e Veneta Logistic. 

Torneranno domani alle 11.30 a manifestare, come già successo nei giorni scorsi, alcuni dei lavoratori che ormai da settimane protestano anche ai cancelli di Volpiano e Settimo Torinese. "Questi lavoratori stanno lottando per ottenere giuste e basilari condizioni di lavoro che permettano loro di condurre una vita decente", dicono da Si Cobas, la sigla che fin dal primo momento si è schierata a sostegno di questi lavoratori.

Intanto a Settimo lo sciopero e il presidio vanno avanti, complicando non poco le consegne e la normale attività. Secondo Si Cobas, la manifestazione di domani servirà anche a "rafforzare la lotta per la libertà di organizzarsi e manifestare, anche protestando, dentro e fuori i luoghi di lavoro per migliorare le nostre condizioni contro precarietà, carovita e guerra. E sostenere le ragioni dei lavoratori che rivendicano miglioramenti per forti aumenti di salario, un contratto giusto e la libertà sindacale".

pc 26 luglio - Torino - carcere assassino - poliziotti assassini, lo dice anche il giudice - Pagherete caro, pagherete tutto!

Suicidio in carcere a Torino, il giudice: «Il detenuto poteva essere salvato, per 13 minuti gli agenti non ci sono stati»

Condannati tre poliziotti penitenziari per omicidio colposo: «Roberto Del Gaudio doveva essere sorvegliato a vista. Nessuno è intervenuto quando si è alzato dal letto con il cappio al collo»

Roberto Del Gaudio ha impiegato 13 minuti per uccidersi. Tredici minuti durante i quali si è alzato dal letto con il cappio al collo realizzato con i pantaloni del proprio pigiama, «ha aperto la finestra della cella, ha tentato di legare il pigiama senza riuscirci, è caduto, ha riprovato fino a quando non ha


pc 26 luglio - Muore un giovane operaio interinale nel porto di Taranto - dentro la catena infernale dei morti sul lavoro : 14 morti in due giorni

Taranto nel porto muore Antonio Bellanova, 31 anni, travolto da un’ecoballa 
 
La strage continua con 14 morti negli ultimi due giorni (24 e 25 luglio)...

513 Muore bracciante tunisino per il caldo in provincia di Viterbo mentre raccoglie cocomeri 
514 In provincia di La Spezia muore Inghemar Torriti, 31 anni, albanese in cucina per il caldo
515 muore cadendo dal 3° piano operaio albanese di 55 anni a Vado Ligure
516 Porto di Ancona: muore per il caldo marittimo straniero
517 muore anziano agricoltore trovato esamine per il caldo in provincia di Agrigento
518 provincia di Agrigento muore cadendo in un burrone il pastore Rosario Alaimo, 55 anni
519 in provincia di Cosenza un autotrasportatore è morto scontrandosi con un Tir

martedì 25 luglio 2023

pc 25 luglio - Inferno di fuoco a Palermo e dintorni ma tutta la Sicilia brucia - Organizzarsi e lottare contro i veri mandanti della distruzione della vita delle popolazioni

Notte di inferno a Monte Gallo/Mondello, Baida, San Martino, Monreale, Cinisi ecc ecc... brucia anche una delle discariche di Bellolampo con il grave rischio del propagarsi di nubi tossiche in tutta Palermo e nel circondario.

Tante famiglie in strada per tutta la notta scappate dalle case a rischio di prendere fuoco, le fiamme hanno messo a rischio anche l'Ospedale Cervello mentre al Policlinico la terapia intensiva è stata chiusa per il mal funzionamento degli impianti di condizionamento, sospesi i voli nella mattinata all'aeroporto Falcone/Borsellino, una signora malata è morta a San Martino, l'ambulanza non ha potuto raggiungere l'abitazione perchè è rimasta bloccata dagli incendi. In volo un solo Canadair in grado di alzarsi con il vento di Scirocco mentre in tutta la Sicilia tante famiglie come a Catania e non solo restano gravemente per giorni senza luce e acqua... ma ci sono incendi anche nella provincia di Trapani.

MALEDETTI!!!

La vita delle popolazioni per questi governi borghesi al potere, veri nostri nemici di classe, non conta nulla mentre si permette di distruggere la natura senza alcuno scrupolo, tutto esclusivamente per il profitto e lo sporco guadagno anche della lurida manovalanza criminale. E finiamola con le cazzate degli incendi causati solo dallo scirocco!
Mentre si destinano milioni di euro per la guerra imperialista si tagliano invece anche le risorse necessarie per la prevenzione, la messa in sicurezza dei territori, per massicce assunzioni di vigili del fuoco (in questo momento a Palermo in Via Giafar una pompa di benzina è a rischio esplosione e non ci sono vigili del fuoco disponibili https://palermolive.it/palermo-in-via-giafar-pompa-di.../), per massicce dotazioni di strumenti antincendio assolutamente inadeguati e insufficienti... E' proprio di alcuni giorni fa , nella manovra all’Ars, la oscena beffa approvata contro gli alluvionati: su iniziativa in particolare della DC di Cuffaro, con il beneplacito di Schifani, un milione di euro sono stati dirottati sulle sagre e processioni come regalie alle varie clientele filomafiose.


Anche questa grave condizione proletaria e popolare di questi giorni dimostra che questo sistema capitalista con i governi borghesi al loro servizio sempre più reazionari e antipopolari non possono e non vogliono risolvere neanche mezzo problema sociale, un sistema che deve essere combattuto ad ampio raggio, dalle battaglie più immediate e urgenti su cui lavoratori e lavoratrici, masse popolari in primis devono prendere posizione e organizzarsi, a quelle più generali, una lotta urgente e necessaria perchè in gioco ci sono le nostre vite che i governi al potere distruggono senza alcuno scrupolo.
Slai Cobas per il sc Palermo

pc 25 luglio - sulla rivolta in francia - un testo per il dibattito

 

di Emilio Quadrelli

La rivoluzione è un’ideologia che ha trovato delle baionette. (N. Bonaparte)

I fuochi della rivolta si sono, almeno momentaneamente, sopiti. Con questo articolo cerchiamo di comprendere che cosa i sei giorni di rivolta hanno determinato e quali scenari si vanno delineando. L’articolo si compone di tre interviste rilasciate da attori sociali, già ascoltati in precedenza, che in virtù della loro militanza politica possono vantare un qualche legame con il “popolo dei quartieri”. La nostra interazione con le interviste è stata minima ripromettendoci, in un successivo articolo, di tentare una lettura politica di quanto andato in scena. Una lettura che, senza una base empirica, diventa puro esercizio retorico. “Solo chi fa inchiesta, ha diritto di parola” e a partire da Mao, ma si potrebbe aggiungere tranquillamente da tutta la storia dello “operaismo”, abbiamo cercato in tutti i nostri articoli di mantenere questa “linea di condotta”.
Diamo pertanto, senza fronzoli di troppo, la parola a M. R., operaio precario dell’edilizia attivo nel Collectif Chomeurs Precaries.

Che percezione c’è nei “quartieri” a Marsiglia dopo la rivolta?
Allora, in linea di massima, c’è un senso di soddisfazione abbastanza generalizzata. Questo è ampiamente comprensibile perché, almeno per sei giorni, i “quartieri” sono stati in grado di riversare, e con gli interessi, ciò che abitualmente subiscono. Questo è un fatto che puoi facilmente constatare attraversando una qualunque zona ghetto. La polizia, almeno per il momento, sta tenendo un profilo basso il che rafforza l’orgoglio della banlieue anche se questa calma, più che essere la ratifica di un mutamento dei rapporti di forza, appare come la classica calma che precede la tempesta. Questo è il timore che cogli se esci dalle fasce giovanili. Mentre i petit sono decisamente esaltati perché ritengono di aver vinto, gli altri, che sono passati più volte per l’inferno pensano che le ricadute repressive potrebbero essere molto pesanti.

Ma questo significa che nei “quartieri” vi è una rottura interna?
No, questo no diciamo che, piuttosto, mentre i più giovani focalizzano lo sguardo sull’immediato, gli altri cercano anche di pensare a cosa accadrà a breve. Questa non è una cosa sbagliata ma che rimanda, per quanto magari non esplicitata in maniera chiara, a una visione e consapevolezza politica che ha più di una ragione di essere. In qualche modo molti nei “quartieri” si chiedono: “Adesso cosa facciamo, adesso cosa succede?” Credo che la sintesi esatta di quanto è accaduto possa sintetizzarsi così: una vittoria militare a fronte di una sostanziale debolezza politica. Il che non è proprio una novità, a fronte di una capacità militare e volontà di combattimento che non trovi da nessuna altra parte, ti ritrovi sempre dentro una difficoltà a trasformare in forza permanente, come esercizio di contro potere effettivo, tutto ciò che è stato messo in campo nella battaglia di strada.

pc 25 luglio - ORE 12 - Controinformazione rossoperaia - 35 - speciale Conferenza di Roma sull’immigrazione

 

pc 25 luglio - La violenta tempesta nella notte a Milano: una notte da incubo, un risveglio che va oltre...

E' stata una guerra durata 10 minuti, ma che ha mostrato quello che denunciamo, non i soli, da tempo. Questi disastri non piovono dal cielo, concetto quanto più appropriato, ma sono il frutto della politica del profitto capitalista sostenuta dal negazionismo del governo Meloni. Dove i profitti sono i loro e i morti, i danni, la paura, la disperazione sono nostri. Una vera e propria guerra.

  

 Maltempo: sedicenne muore in un campo scout a Corteno Golgi, colpita da un albero

Non sono accettabili le "condoglianze" di Regione Lombardia e i ringraziamenti ai vigili del fuoco e protezione civile che si sono prodigati, e continuano, a cercare di ovviare ai loro danni, che con le sue politiche di cementificazione selvaggia ha devastato l'intera Regione

L'abete è crollato sulla palafitta sulla quale era stata montata la tenda dove la ragazza dormiva. L'area è stata evacuata dai vigili del fuoco, i ragazzi portati nella palestra del paese. La Procura di Brescia attende la relazione del Soccorso alpino per aprire un'inchiesta

Il cordoglio della Regione

«Nell’apprendere con grande tristezza della morte di una ragazza di soli 16 anni, colpita da un albero in un campo scout in Valcamonica, esprimo alla famiglia e ai suoi cari il cordoglio e la vicinanza di Regione Lombardia», Afferma il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a nome dell’intera Giunta.

«Vigili del Fuoco e Protezione Civile continuano incessantemente a essere attivi su tutto il territorio per il gran numero di piante cadute, tetti scoperchiati e allagamenti. A loro il nostro più sentito ringraziamento», conclude il presidente Fontana.

L'incubo dei milanesi che per fortuna non hanno dovuto piangere tanti morti, ma hanno visto la "carneficina" di tantissimi alberi e macchine

 Terrore a Milano per il nubifragio nella notte

«Dieci minuti di terrore in balia di vento di una forza indescrivibile, grandine probabilmente grande come palle da tennis. Io vivo da sola e ho avuto paura, tanta», scrive su Twitter una donna di Milano. Sul suo profilo Facebook l'assessore alla Sicurezza e Protezione civile del Comune scrive in tempo reale: «Temporale molto forte alle 4.00. Pioggia di circa 30mm/h con punta massima 39mm/h in piazza Sicilia. Ora passato completamente. Molti danni, alberi caduti, allagamenti, danneggiamenti a tetti. Impegno massimo di Vvf e sistema Protezione civile, affaticato da un intenso lavoro continuo da venerdì».


Bloccato un treno a Monza, passeggeri evacuati
Linee ferroviarie sospese e altre limitate a causa del maltempo a Monza, dove ieri in serata e questa notte il maltempo ha continuato a flagellare il capoluogo di provincia e i comuni limitrofi. Trenord ha comunicato la necessità di sospendere fino a nuova comunicazione alcune tratte, per permettere a Rfi di ripristinare la linea. La nuova tempesta che ieri sera si è abbattuta sulla Lombardia ha provocato nuove interruzioni di linea, tanto che a Monza i passeggeri di un convoglio Trenord sono stati fatti scendere e dirottati su altre stazioni, dopo essere stati soccorsi, a causa di un guasto elettrico che ha bloccato nuovamente la linea. A partire dalle 22 sono limitate o bloccate le linee Como-Seregno-Milano, Tirano-Sondrio-Lecco-Milano, Lecco-Molteno-Monza-Milano, Bergamo-Carnate-Milano, Saronno-Seregno-Milano-Albairate, Lecco-Carnate-Milano.

Ma siccome questa è una società capitalista il profitto è prioritario l'osceno spettacolo deve andare avanti

 Springsteen a Monza, emergenza maltempo. Il sindaco: “Scelta responsabile è farlo”

Tenere o no il concerto di Bruce Springsteen? E' la domanda che si stanno ponendo a Monza, dove il Boss è atteso questa sera per esibirsi al Prato della Gerascia dell'Autodromo Nazionale. Un concerto che ora è a rischio a causa del violento nubifragio che ha colpito tutta la Lombardia nelle scorse ore. "Io racconto le cose come stanno: è una scelta contraddittoria, in qualunque modo io decida - dice all'AdnKronos il sindaco di Monza, Paolo Pilotto - La decisione più responsabile è tenere il concerto, se devo assumermi una responsabilità è questa, forse, poiché sull'ordine pubblico ho meno esperienza io del prefetto e del questore...comunque una decisione verrà presa nell'arco di un'ora".

Così come per l'alluvione in Emilia/Romagna, il governo Fascio/negazionista di Meloni, dichiara la sua "vicinanza" alle popolazioni colpite questa notte, affermando addirittura che è "prioritario, per il suo governo, la messa in sicurezza del territorio". Una fake news da rispedire al mittente e che deve vedere una vera e propria rivolta popolare, che costruisca un fronte unito, dalle popolazioni alle associazioni contro le devastazioni ambientali ai lavoratori, per costruire la forza necessaria per cacciarli

 Meloni: “Prioritario mettere in sicurezza il territorio”
«Siamo di fronte a una realtà climiatica che è imprevedibile e questo comporta, al di là dell'emergenza, il tema della messa in sicurezza del territorio». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a non stop news su radio Rtl. «Dobbiamo affrontare l'emergenza con la massima capacità e con la massima mobilitazione. Questo governo in pochi mesi si è trovato ad affrontare situazioni di emergenza copiose». Dall'altra parte, ha aggiunto Meloni, la messa in sicurezza del territorio oggi è una priorità di fronte alla situazione climatica che viviamo e che ci colpisce a trecentosessanta gradi con fenomeni molto diversi fra loro», spiega la premier.

pc 25 luglio - Ora la Formazione rivoluzionaria delle donne su spotify - 1° "Per una critica alle posizioni antimarxiste di Silvia Federici"

 Da oggi la Formazione rivoluzionaria delle donne curata dal Mfpr si può seguire anche su podcast, cliccando su:


L'importanza del lavoro teorico
 
per la battaglia rivoluzionaria delle donne

(da interventi all'incontro del 6 luglio)

1) - Queste riunioni di lettura in comune di testi sono utili. E’ chiaro che noi possiamo leggerli individualmente e ragionarci individualmente, però non sempre questo è scontato, non solo perché come donne siamo sobbarcate da mille cose, ma anche per alcune resistenze ideologiche. Quindi questo tipo di riunioni sono una bella forzatura, che ci porta a leggere e ragionare insieme.

Dobbiamo diventare più padrone dell’analisi critica di certi argomenti, anche perché sappiamo bene che nel mondo del femminismo, soprattutto piccolo borghese, anche quello che si reputa più radicale, sono presenti, e noi dobbiamo armarci teoricamente non fare solo la lotta pratica, perchè noi siamo brave nella pratica, ma dobbiamo diventare brave anche da un punto di vista teorico, perché la battaglia si fa anche in questo senso. Non dimenticando che siamo in questa società, e non stiamo parlando in maniera astratta. Quindi le questioni che affrontiamo anche con questo lavoro di formazione le dobbiamo vedere inserite in questa società e nella prospettiva a cui noi aspiriamo.

Bisogna conoscere, avere delle basi. Questo lavoro ci aiuta a capire meglio

lunedì 24 luglio 2023

pc 24 luglio - Lo speciale ORE 12 Controinformazione rossoperaia sulla Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni uscirà domani

pc 24 luglio - L’Italia è in fiamme (al sud) e sotto le tempeste (al nord e al centro) e Musumeci, attuale ministro per la protezione civile cerca i responsabili…

Le dichiarazioni di questi giorni fatte da Musumeci (fascista per bene, come si è autodefinito!), attuale Ministro per la protezione civile e le politiche del mare, sono quelle di un irresponsabile, degne di un delinquente sociale… le ultime sono quelle sul disastro causato dall’incendio dell’aeroporto di Catania che ha mandato in tilt tutto il traffico passeggeri per giorni e giorni: “Passata la emergenza di questi giorni, dovremo tutti metterci attorno a un tavolo per rendere conto ognuno delle proprie condotte commissive e omissive e lavorare affinché simili crisi non debbano più ripetersi".

Come si vede cerca di scaricare le proprie responsabilità sugli altri! Il vigliacco!

Per quanto riguarda la Sicilia, che ogni anno vede incendi, alluvioni, frane ecc. ecc. ecc., ricordiamo che Musumeci è stato Presidente della Regione per ben 5 anni! e non è stato fatto assolutamente nulla per rimediare a qualcuno dei danni! Mentre è “sostenitore convinto” del ponte sullo Stretto!

Poi ci sono state le dichiarazioni sul salario minimo! che ha definito “assistenzialismo”. Non potevano essere parole più assurde dette da chi non ha mai lavorato un giorno in vita sua e vive di assistenzialismo da sempre.

E gli alluvionati della Romagna (solo per citare quelli tra gli ultimi ad aver subito un disastro ambientale), dopo aver sentito le cose più stupide sui tempi ecc., aspettano ancora gli aiuti per la ricostruzione!   

I ministri di questo governo mostrano ogni giorno di che pasta sono fatti: pasta nera come il colore del fascismo. I ministri di questo governo, insieme al loro capo, la Meloni, sono da cacciare prima possibile…

pc 24 luglio - La Lega contro Patrick Zaki: un forte attacco di bile per non aver potuto sfruttare una grande occasione di propaganda gratis

Quanta rabbia esprime la Lega in questo articolo riportato dall’Agenzia Dire!

E per quanto riguarda la “liberazione” di Zaki è ormai opinione comune che c’è stato uno “scambio” tra la libertà per Patrick e il silenzio su Carlo Regeni, a vantaggio, innanzi tutto, degli affari del dittatore Al Sisi…

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La Lega contro Patrick Zaki: “Offende il governo, Imola gli revochi la cittadinanza”

Il consigliere del Carroccio Carapia: "Meloni lo ha fatto liberare e lui non è andato a Roma a incontrarla"

ROMA – Mentre Bologna festeggia il ritorno di Patrick Zaki, il ricercatore egiziano dell’Alma Mater che ieri è tornato in Italia dopo aver ricevuto la grazia nel Paese africano, a Imola la Lega chiede al Comune di revocare la cittadinanza onoraria conferita a Zaki il 26 luglio 2021. Il motivo, scrive in una nota il consigliere comunale imolese del Carroccio Simone Carapia, è il “comportamento altamente offensivo” che Zaki, a suo dire, “ha tenuto in occasione del suo ritorno in Italia”.

Secondo Carapia, infatti, lo studente egiziano, “reso libero grazie all’intercessione del nostro Governo, ha trovato lo stratagemma per non incontrare personalmente il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, liquidando il tutto con due parole di ringraziamento davanti alle telecamere”. Il problema, precisa il consigliere, “non è certo il rifiuto al volo di Stato”, perché “se Zaki avesse avuto l’intenzione di stringere la mano al presidente Meloni o chi per essa, poteva scegliere un volo con scalo su Roma, per poi proseguire, sempre in aereo, verso la sua amatissima Bologna”.

Invece, attacca Carapia, “è atterrato a Malpensa, accolto addirittura dal rettore dell’Ateneo felsineo. Baci e abbracci con il sindaco Matteo Lepore, che gli ha organizzato una mega festa in piazza per domenica prossima, e nemmeno una stretta di mano a chi si è speso per evitargli altri 14 mesi di carcere“. Questo, secondo l’esponente leghista, è “un atteggiamento offensivo ed imbarazzante”, e dunque “sarebbe opportuno che il sindaco Marco Panieri revocasse la cittadinanza onoraria a Zaki”, perché “chi non ha rispetto del Governo italiano democraticamente eletto- conclude Carapia- non merita certo di fare parte della nostra comunità, anche e soprattutto se si parla di cittadinanza onoraria, perché qui, di onorifico, c’è davvero poco”.

 fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it