sabato 17 giugno 2023

pc 17 giugno - Fim, Fiom, Uilm programmano uno sciopero inutile

Metalmeccanici, Fim, Fiom, Uilm indicono uno sciopero inutile e di pura auto rappresentanza per il 7 luglio nelle Regioni del centro e del nord e il 10 luglio in quelle del sud, Lazio inclusa. 

Per la Fiom Michele De Palma dice: "4 ore di sciopero di avvertimento", "Vogliamo contrattare, non vogliamo accompagnare il paese alla dismissione industriale".

Alla Stellantis e appalto Stellantis, alle Acciaierie d'Italia e appalto, innanzitutto di Taranto, padroni e governo attaccano il lavoro con piani di esuberi massicci, mettono i lavoratori in cassintegrazione permanente con forti tagli sul salario, le condizioni di lavoro sono sempre peggiori con aumento dei ritmi (Stellantis) e lavoro in condizioni di insicurezza e cattiva manutenzione (Acciaierie). Tutte le vertenze che sono al Mimit stagnano, con fabbriche chiuse o in chiusura; e per Michele De Palma della Fiom siamo ancora ad "avvertire", quando si parla di contrattare" in realtà vuol dire "cogestire", cercare di rendere le pillole meno amare e non certo contrastare, rovesciare e impedire i piani dei padroni e del loro governo amico.

E se questa è la Fiom, che dovrebbe essere il sindacato più combattivo, immaginiamoci gli altri.

Benaglia Fim plaude alla convocazione del governo delle organizzazioni sindacali per lunedì 19 giugno,

pc 17 giugno – I testi di ORE 12 Controinformazione rossoperaia del 16 giugno

La contronformazione rossoperaia si può trovare anche su spotify

In ORE 12 del 16 giugno: l'ennesima strage di Migranti, la controriforma di giustizia, le vertenze delle grandi fabbriche, ecc.  

La “nostra giornata di lutto”, per i migranti lasciati morire in mare

Partiamo da chi non avrà mai una giornata di lutto nazionale nel nostro paese: i migranti.

I migranti uccisi a Cutro sono stati trattati come “pezze da piedi”, prima abbandonati sulla spiaggia e con i governanti assenti, governanti che ne avevano provocato, che lo vogliano o no, la morte. Il governo italiano a Cutro è andato solo per fare nuove leggi anti immigrati. Non ha avuto il coraggio di andare alle bare, di cui molte erano di tanti bambini, né tantomeno di dichiarare lutti di qualsiasi genere. Questo sistema, questi governi, questi Stati fanno orrore.

I morti saranno anche esseri umani ma ci sono esseri umani che provocano stragi e morti di tanti altri esseri umani, che non sono persone ma incarnazione del sistema sociale: il capitalismo, l'imperialismo che provocano lutti quotidiani, dai posti di lavoro al mar Mediterraneo, per non dire le oscene carneficine delle guerre, delle morti per fame.

C'erano oltre 100 bambini nelle stive della nave affondata al largo della Grecia. I corpi non si trovano, ne sono stati trovati ancora molto pochi. A bordo mancavano acqua e cibo, tanti sono morti per sete prima del naufragio. I soccorsi al solito sono arrivati in ritardo.

Il governo greco che è un governo reazionario come la maggior parte dei governi in questa Europa si è

pc 17 giugno - Sempre florido il mercato italiano delle armi: affari milionari di Leonardo con l'Algeria



Antonio Mazzeo | antoniomazzeoblog.blogspot.com




Algeri è uno dei maggiori partner commerciali e militari della Russia nel continente africano, ma l'Italia non smette di farci affari multimilionari. Dopo gli accordi strategici sottoscritti nel settore energetico dall'ENI con l'azienda di stato SONATRACH, è il complesso militare-industriale a bussare alle porte del governo della Repubblica Democratica Popolare di Algeria per sviluppare la produzione e le commesse nel settore bellico.

Il 25 maggio si è conclusa la visita istituzionale in Algeria del Segretario generale della Difesa e direttore nazionale degli Armamenti, generale Luciano Portolano e di una delegazione dei vertici aziendali di Leonardo SpA guidata da Pasquale Di Bartolomeo (chief commercial officer del gruppo).

Nella capitale nordafricana la delegazione italiana ha incontrato il segretario del ministero della Difesa, maggior generale Mohamed Salah Benbicha. Prima di lasciare Algeri, il generale Portolano e il dottor Di Bartolomeo si sono recati presso il sito industriale di Aïn Arnat, nella provincia di Sétif (Algeria nord-orientale), sede della joint venture creata nel marzo 2019 da Leonardo ed EPIC/EDIA (Establissement Public de Caractère Industriel/Establissement de Developement des Industries Aeronautiques), azienda a capitale pubblico che opera in campo industriale-aeronautico militare.

pc 17 giugno - Parlano le donne immigrate dei ghetti - Importante video/interviste - Da Comitato lavoratori delle campagne


Da Comitato lavoratori delle campagne 

....E LE DONNE?

Che cosa si dice delle donne che vivono e lavorano nei ghetti e nelle campagne, oltre lo stigma della prostituzione e della tratta? Niente. Le donne sono soltanto criminalizzate, giudicate, vittimizzate, sfruttate, oggettificate. In questo episodio dicono la loro. Guardalo https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid036GxPLRzuQdiD5rN3atzWsKryPEoz2iNHBr1BhBYESHCmvDeRbT8pQGLiNkmhBqiLl&id=100069832821608

pc 17 giugno - Padroni assassini


l sistema produttivo prospera nell’illegalità, su 334 cantieri l’80% è irregolare. Il governo trova la soluzione mettendo dei consulenti aziendali a fare gli ispettori del lavoro, dovrebbero sanzionare, denunciare i loro stessi finanziatori. Gli assassini sul lavoro stanno aumentando.

Caro Operai Contro, “Tutti concordiamo sull’importanza di porre fine alla tragedia degli incidenti, anche mortali sul lavoro”. Così a ottobre 2022 aveva esordito la Meloni alla Camera, subito dopo la sua

pc 17 giugno - Oggi a Messina

pc 17 giugno - Oggi a Bologna

pc 17 giugno: Alla manifestazione di Bologna: "Siete voi il fango da spazzare via!"


venerdì 16 giugno 2023

pc 16 giugno - I ragazzi che muoiono sul lavoro. Sono stati 74 in soli cinque anni

Sul lavoro muoiono anche i ragazzi. Non solo quelli impegnati nella alternanza scuola-lavoro o nei tirocini concordati tra scuole aziende, ma anche i ragazzi – tanti – che vanno a lavorare in età scolastica.

A rivelarlo però non sono stati l’Inail o l’Istat ma addirittura l’Unicef, il dipartimento delle Nazioni Unite che si occupa dell’infanzia e dei giovani. In Italia in cinque anni, tra il 2017 e il 2021 sono stati 74 i ragazzi morti in incidenti sul lavoro. 67 di loro 67, aveva un’età compresa tra 15 e 19 anni, gli altri 7 meno di 14 anni.

Nei cinque anni presi in esame, le denunce di infortunio di minorenni sotto i 19 anni presentate all’Inail a livello nazionale sono state 352.140.

I dati emergono dal 1° rapporto statistico sul lavoro minorile elaborato da Unicef Italia ed è il Veneto è

pc 16 giugno - Oggi formazione marxista - quarta lezione - dalle 16.30


pc 16 giugno - ORE 12 - Controinformazione rossoperaia - 18 - Strage migranti/Controriforma della Giustizia/ Stellantis e Acciaierie d'Italia

pc 16 giugno - Macron/Meloni contro il movimento NOTAV - info

Tav, la Francia vieta manifestazione contro la Torino-Lione

La prefettura francese ha vietato una grande manifestazione, prevista per questo fine settimana, contro la costruzione della linea ferroviaria ad alta velocità Lione-Torino, a causa di “rischi di straripamento”.
“Ci sono timori per l’incolumità della polizia e dei vigili del fuoco”, ha detto il prefetto della Savoia Francois Ravier durante una conferenza stampa, precisando che nella valle, al confine con l’Italia sarebbero stati schierati “2.000 tra gendarmi e poliziotti”.
La organizzazioni denunciano gli impatti ecologici, in particolare sull’acqua, di questo “titanico progetto ferroviario, che prevede la perforazione di 260 km di gallerie attraverso i massicci alpini”. Secondo loro, il lavoro “distruggera’ la montagna per gli interessi economici di pochi, a scapito dei vivi”.

 

pc 16 giugno - Manifestazione sabato a Bologna - Dalla zona di Ravenna partecipazione, denuncia e indicazione dello Slai cobas sc

 

pc 16 giugno - Da oggi è anche su Spotify sotto forma di podcast la rassegna "ORE 12 - controinformazione rossoperaia"

Per trovare su internet e condividere l'intero podcast si può utilizzare questo link

Oppure cercarlo su SPOTIFY utilizzando il nome:
ORE 12 – controinformazione rossoperaia: una "rassegna stampa dal punto di vista critico dei lavoratori, lavoratrici"

Sarebbe utile se le persone che lo ricevono premessero sul "simbolo della campanella" e sul tasto "segui" per ricevere sempre una notifica ogni nuovo episodio: invitiamo a farlo!

Ovviamente è utile anche girare il link del podcast o quello di ogni singola puntata. 

pc 16 giugno: Continua a Milano la mobilitazione delle compagne del Mfpr contro il nero governo Meloni

 

giovedì 15 giugno 2023

pc 15 giugno - Berlusconi chi era? Sui muri la verità di classe, mentre la Cgil si accoda alla propaganda

Dichiarazione di Landini al servizio del marcio potere borghese:

 “Con Silvio Berlusconi scompare una personalità che ha segnato la storia degli ultimi 30 anni della vita politica e imprenditoriale del Paese, a cui va riconosciuto non è mai mancato il coraggio, la capacità di aggregare, la determinazione a costruire impresa”. 




pc 15 giugno - Funerali di Stato per Berlusconi, un osceno spettacolo.... - Testo da ORE 12 Controinformazione Rossoperaia del 14 giugno Speciale Berlusconi

 

Questo speciale di oggi è una prima parte sintetica che riteniamo necessario che i proletari, i lavoratori, le masse popolari ascoltino e si facciano un loro punto di vista.

Altra cosa è una analisi più profonda del fenomeno Berlusconi, inserita nel sistema capitalista italiano e il suo significato storico su tutti i piani, e altra cosa ancora è il rapporto tra il berlusconismo, fino all’epigono attuale rappresentato dal governo Meloni, e il moderno fascismo nel suo complesso, e in che maniera questo moderno fascismo è parzialmente penetrato nelle file dei proletari e delle masse popolari e ha contribuito allo stato di cose - negativo - della lotta dei lavoratori e delle masse oggi contro il sistema capitalista e imperialista che li opprime.

Oggi però partiamo innanzitutto da “un'operazione” che potremmo chiamare “verità”.

Oggi non è una giornata di lutto nazionale ma sarebbe piuttosto giusto chiamarla “una giornata di indignazione nazionale” a fronte del fatto che un governo come questo che abbiamo si assume il diritto di proclamare un lutto nazionale.

Un lutto nazionale che evidentemente non hanno mai meritato, neanche lontanamente, i tanti lavoratori morti sul lavoro: ieri sono morti altri sei operai e sono morti in tutte le maniere e fanno parte di quell'esercito di 561 operai morti dall'inizio di quest'anno. Per non parlare dei ragazzi, dei giovani: sono 74 i morti negli ultimi tempi, di cui in particolare hanno colpito la coscienza degli studenti, i giovani morti in “formazione” scuola-lavoro, mandati al macello nelle aziende.

Quindi il lutto di che?

Invece il potere politico del nostro paese, la classe dominante, si assumono la responsabilità di

pc 15 giugno - "Nella stiva c'erano cento bambini" - Peggio di Cutro - Governi e stati imperialisti assassini!

Da ore i migranti chiedevano aiuto: c'erano già sei morti di sete a bordo e due erano bambini
.Grecia, decine di morti e centinaia di dispersi nel naufragio di migranti: i sopravvissuti sbarcano a Kalamata esausti.
Sale a 83 il numero delle vittime accertate ma i dispersi sarebbero diverse centinaia
Due bambini, morti di sete nel pomeriggio, erano stati tirati fuori scatenando rabbia e panico a bordo ma nella stiva del peschereccio Adriana, che adesso giace sul fondo dello Ionio a 50 miglia delle coste del Peloponneso, ce n'erano almeno un centinaio. Con le loro mamme 
L'aereo di Frontex  rileva un'imbarcazione e informa le autorità competenti. Ma tutti restano a guardare aspettando che, il più presto possibile, il peschereccio Adriana passi il confine della zona Sar italiana e diventi competenza di qualcun altro. Con la giustificazione che, anche questa volta, come a Cutro "nessuno ha chiesto aiuto
Tre giorni di lutto nazionale per la strage di migranti. Li ha proclamati la Grecia dopo la tragedia avvenuta mercoledì al largo del Peloponneso... L’annuncio è arrivato dall’ufficio del premier greco ad interim, mentre ci sono ancora centinaia di dispersi.

Una scelta, quella di Atene, che richiama alla mente l’approccio assai diverso avuto dal

pc 15 giugno - Il porco e l'operaio di fronte alla morte

Quando muore un operaio non muore nessuno,

apre il telegiornale la strage e la commozione

internazionale del Presidente del Consiglio.

Quando muore un operaio pochi sempre meno

ricordano che sotto la tuta c’era carne di uomo

carne non pregiata non curata spesso non quotata.

Quando muore un operaio meglio cambiare canale

guardare una partita di calcio un thriller americano

almeno lì muoiono dando spettacolo e si vede tutto.

Quando muore un operaio lascia figli che vedranno

sul comodino la foto del padre e madri tre volte

martirizzate e genitori che appassiranno di lavoro.

Quando muore un operaio non c’è lutto nazionale

non c’è politico che non pianga e mostri indignazione

scatarrando propositi e promettendo resurrezioni.

Quando muore un operaio si assume un altro

al suo posto lieto di avere un lavoro dopo il funerale

e le condoglianze di rito per la morte di un marito

di un figlio di un parente di un padre di un amico.

Quando muore un operaio qualcuno ride felice

tanto a morire sono loro e sono miliardi senza nome

e lavorano e comprano e continuano a non capire

e a morire e a lasciare vedove e posti vaganti.

Enrico Cerquiglini

 Enrico Cerquiglini, scrittore, nato nel 1962, vive in Umbria. E' fra gli organizzatori del Premio Nazionale di Poesia "Sandro Perna". Si occupa di scrittura, teatro, politica e storia.

da operai contro

pc 15 giugno - La bara e il funerale di Berlusconi e chi lo paga


"Non realizziamo i prodotti migliori, semplicemente li facciamo differenti". È questo lo slogan dell'azienda che si è occupata della realizzazione della bara di Silvio Berlusconi, scomparso il 12 giugno all'età di 86 anni dopo una battaglia contro il cancro. Il manufatto, prodotto dalla Art Funeral Italy di Vidalengo, ebanisteria bergamasca, è costruito in legno di mogano, lo stesso impiegato nelle chitarre utilizzate da leggende della musica come Jimi Hendrix.

A rivolgersi all'azienda di Caravaggio, paese in provincia di Bergamo, è stata proprio la famiglia

pc 15 giugno - La iena ridens e i vermi

 

 
Nella copertina, Berlusconi sorride e afferma: “Lascio in eredità all’Europa tutti i miei vermi di estrema destra“. Orban, Meloni e Le Pen.... 
...Fa dunque specie che al suo funerale di Stato ci fossero così pochi capi di Stato e di governo stranieri ad omaggiarlo: l’ungherese Orban, l’Emiro del Qatar, il presidente iracheno...
 
 PS: chiaramente noi usiamo a malincuore questa vignetta dato che abbiamo sempre criticato 
Charlie hebdo per il suo antislamismo

pc 15 giugno - Da Milano voci e immagini degli studenti in lotta

Una delegazione di lavoratori dello Slai Cobas per il sindacato di classe di Milano ha portato la propria solidarietà all'accampamento degli studenti in lotta di fronte all'ex Casa dello Studente.
Ascolta l'intervista fatta agli studenti in presidio   



L'intervista era destinata alla pubblicazione su ORE 12 Controinformazione Rossoperaia - non abbiamo avuto ieri lo spazio necessario - la pubblichiamo ora perchè importante che essa esca mentre l'occupazione è in corso.

mercoledì 14 giugno 2023

pc 14 giugno - Una strage di migranti in mare senza precedenti: si parla di 750 persone naufragate a Pylos, nelle coste greche! Imperialismo USA/UE, Italia/Grecia siete assassini!

Le persone a bordo del peschereccio che è affondato a largo delle coste greche erano circa 750. Sono decine i corpi recuperati, 78 al momento.


Il peschereccio con 750 persone era partito dalla Libia e diretto in Italia. Con la Libia il governo fascio-imperialista italiano ha appena stretto accordi per rendere ancora più feroci e disumani i respingimenti.

La foto sotto è stata scattata dall'elicottero greco che li osservava

Alarm Phone: ieri siamo stati allertati da una barca in difficoltà nella zona SAR greca. Era partito dalla Libia . Secondo le persone, c'erano 750 persone a bordo. Le autorità di Italia, Grecia e Malta sono

pc 14 giugno - Sciopero delle donne in Svizzera - info

In Svizzera è sciopero delle donne: in piazza contro violenze e discriminazioni

Per la terza volta nella storia, il 14 giugno si ferma il mondo femminile. Per reclamare il rispetto dei diritti nel campo del lavoro e denunciare i femminicidi

Fatto sta che, pur primeggiando in molti campi, soprattutto in quello della ricerca, la Confederazione elvetica è in ritardo sui diritti delle donne, le quali, per una sorta di maledizione di genere, continuano ad arrancare dietro agli uomini. Ecco perché, oggi mercoledì 14 giugno, i sindacati e le organizzazioni femministe hanno indetto uno “sciopero delle donne”, replica di quello tenutosi il 14 giugno del 2019

pc 14 giugno - ORE 12 - Controinformazione rossoperaia - 17 - speciale Berlusconi

 

pc 14 giugno - L'altra realtà 4: "Oggi non siamo in lutto, siamo in lotta!" - Roma, Transfemministe Antifà

 stamattina all'Altare della Patria di Roma


Viviamo in un Paese che conta quindici morti sul lavoro a settimana. Un Paese in cui ci sono stati quarantuno femminicidi soltanto nel 2023, quattordici morti per colpevole disastro climatico in Emilia Romagna e quasi cinquecento morti in mare uccisi dalle frontiere, di cui settantanove a Cutro. Un Paese con ottantacinque suicidi in carcere nel 2022. Di queste morti, di cui lo Stato è il primo responsabile, ci si cura molto poco nella forma pubblica e simbolica. Il lutto nazionale viene invece proclamato per una persona che ha causato danni incalcolabili al nostro Paese".
"Berlusconi simbolo della maschilinità tossica egemonica"
Gli attivisti sono entrati intorno alle 9 di stamattina leggendo una nota con il magafono, prima di essere bloccati dalle forze dell'ordine: "Riforme devastanti all'istruzione e all'università, smantellamento del welfare, corruzione, connubio coi poteri più occulti e criminali quali P2 e Mafia, repressione atroce contro chi manifestava a Genova, legittimazione del neofascismo, leggi ad personam, e molto altro ancora. 
Il lutto nazionale viene proclamato oggi per un uomo bianco, etero, cis, ricchissimo, che ha sempre ostentato sessismo, omofobia, razzismo con cui ha contribuito alla violenza culturale che avvelena la nostra società da anni. 
Un uomo che ha personificato la maschilità tossica egemonica, sprezzante verso tutti i corpi che non fossero nella norma e nel privilegio. Un uomo che ha dimostrato al paese che è proprio anche grazie a quella maschilità, sfoggiata come modello vincente, che si può acquisire potere, che si può disporre di qualunque cosa e di chiunque".

pc 14 giugno: L'altra realta' 3: E' morto il "Ciarpame politico", l'"utilizzatore iniziale e finale" – Per le donne: meno uno, degli stupratori istituzionali...

Dal Movimento femminista proletario rivoluzionario 

Noi donne non partecipiamo a questa oscena kermesse di giornata di lutto nazionale, per noi oggi è liberarci di uno, Berlusconi, che ha teorizzato la legittimita' del potere e praticato lo stupro delle donne; e ci dovremmo liberare di tanti altri...

Con Berlusconi è andato in scena, a volte in in forme anche grottesche, uno degli aspetti piùodiosi del moderno medioevo verso le donne: l’uso delle donne alla corte dell’imperatore, l’ideologia maschilista, ossessiva, l’idea di Berlusconi e della sua “corte” che lui poteva tutto e che ciò che toccava, pur se è “merda”, diventa per il fatto stesso che lo faceva Berlusconi legittimo e bello.

La prostituzione a fini di carriera/spettacolo, o politico/elettorale che è stata praticata e legittimata; la

pc 14 giugno - L'altra realta' 2 - Al teatro Regio di Torino fischi e contestazioni per Berlusconi

 

pc 14 giugno - L'altra realta' 1 - Da compagni italiani a Madrid: "Berlusconi, è morto un delinquente, un pazzo, uno stupratore, uno sfruttatore..."

Ieri e’ morto uno che per 29 anni ci ha rovinato la vita e ha rovinato l’Italia. Lo ha fatto con la sua televisione spazzatura, con la sua estrema capacità corruttiva e con la violenza permanente. 
Uno che ha usato il denaro della mafia per avere potere e usato il potere per arricchire la mafia. 
Uno che ha ripulito l’immagine e consegnato le chiavi delle Istituzioni democratiche a fascisti, mafiosi e corrotti di ogni specie. 
Uno che ha reso il sessismo e il maschilismo ideologie di Stato. 
Uno che ha contribuito a inquinare con razzismo e individualismo la cultura e la società italiane.

pc 14 giugno - Esce in edizione inglese il n° 2 della rivista internazionale "Two Lines Struggle" (Lotta tra le 2 linee) - il primo numero è già disponibile in edizione italiana - si può richiedere a maoistroad@gmail.com

The International marxist-leninist-maoist Journal Two-Lines Struggle 2023/2 comes out!

martedì 13 giugno 2023

pc 13 giugno - Primi effetti della visita di Meloni in Tunisia e del nuovo accordo con la Libia: escalation di violenze poliziesche sui migranti in mare, arresti e deportazioni di massa

 

da Alarm Phone:

Escalation della violenza al confine in Sfax, Tunisia!

Abbiamo ricevuto segnalazioni secondo cui forze tunisine mascherate stanno picchiando violentemente i migranti dopo averli intercettati in mare. Un testimone ha riferito: "Stanno usando bastoni e scosse elettriche. La gente grida aiuto".

da la Repubblica:

“Fermatevi, moriamo”: le bastonate ai profughi dei guardacoste tunisini

I video pubblicati dai migranti testimoniano le violenze in mare degli agenti agli ordini del presidente Kais Saied

12 GIUGNO 2023

Manganelli, bastoni, mezzi marinai usati come randelli. E poi le voci concitate, le urla di terrore sul barchino stracarico di gente che si stringe alle vecchie camere d'aria usate come artigianale giubbotto di salvataggio. "Fermatevi, fermatevi ci fate ribaltare". Ma il militare sul gommone della Garde nationale tunisina continua a picchiare.

il manifesto:

L’Onu: «In Libia migliaia di arresti»

Le autorità libiche hanno arrestato migliaia di uomini, donne e bambini nelle strade o case oppure in seguito a raid in campi e magazzini di presunti trafficanti», denuncia la missione di supporto in Libia delle Nazioni Unite. L’Unsmil, questa la sigla, esprime preoccupazione per quanto sta avvenendo e parla apertamente di «campagna di arresti arbitrari e deportazioni accompagnata da un inquietante aumento dell’incitamento all’odio razzista contro gli stranieri». La missione Onu chiede alle autorità di fermare queste azioni, trattare i migranti con dignità e garantire l’accesso a Nazioni Unite e Ong nei centri di detenzione.

pc 13 giugno - Comprendere e lottare contro la reale natura del governo Meloni - Da ORE 12 di lunedì 12 giugno


La trasformazione del potere in una corte

Per comprendere ancora meglio la natura di questo governo, della sua politica, gli ultimi giorni sono stati di un certo interesse.

Tanto per cominciare la politica questo governo l’ha svolta in un residence, in una Masseria di Manduria in provincia di Taranto, di proprietà del sedicente giornalista Bruno Vespa. Qui ospitati come capi di Stato, alloggiati e rifocillati con cibi pregiati, si sono susseguiti la Meloni e i suoi ministri. Vespa ha preparato in questa occasione una specie di corte. In questa Masseria praticamente si è messo in mostra come questo potere è simile a quello di tutti i governi borghesi ma ha sue caratteristiche specifiche.

Queste caratteristiche specifiche sono state vissute in questa Masseria attraverso delle interviste farlocche, in cui, in realtà, il giornalista belante ha trasformato le domande e le risposte in una apologia della politica di questo governo.

Gli aspetti principali di questa politica sono di autovalorizzazione di questo governo e ha avuto come terreno alcuni dei temi principali: la guerra, i migranti, in cui i governanti hanno potuto esporre – senza alcun contraddittorio, anzi con spirito servile - quella che è la loro politica.

Pensiero unico, omologato

Questo modo di far politica, questa trasformazione del potere in una corte, è quello che caratterizza il

pc 13 giugno - Intervento proletari comunisti al Convegno contro la guerra del 11 giugno a Milano

ascoltalo su  ORE 12 - controinformazione rossoperaia del 12 giugno

 testo trascritto
L'11 giugno c’è è stato un
Convegno a Milano sulla guerra. A questo convegno un compagno di proletari comunisti e attivista dello Slai Cobas per il sindacato di classe ha fatto un intervento, perché in tutti questi convegni bisogna portare la voce operaia, proletaria, per unire in un fronte unico di classe i lavoratori, le masse e tutte le organizzazioni sociali, piccole e grandi,

L'intervento che il compagno ha fatto a questo Convegno

"Buonasera compagni e compagni, io vengo da Ravenna e voglio mettere in rilievo la contraddizione guerra e alluvione e, nella fattispecie, il decreto del governo nei confronti dell’alluvione. Questo è un esempio, è una contraddizione che balza subito agli occhi: miliardi destinati alla guerra e una briciola, una miseria quella che il governo ha destinato alle popolazioni colpite dall’alluvione, che, tra l’altro, col passare dei giorni, ha ancora più ridotto rispetto a quanto annunciato e poi tagliando risorse da altri fondi che servivano per il lavoro.

Quindi bisogna legare sicuramente il peggioramento delle nostre condizioni di vita alla guerra.

Questione che non è sufficiente però, compagni. Lottare contro la guerra che è imperialista - altri interventi lo hanno detto e sinteticamente lo riprendiamo - che è spartizione del mondo, è distruzione ambientale, è peggioramento di tutti i livelli delle condizioni di vita e di lavoro delle masse, lottare contro la guerra imperialista significa lottare, giustamente, contro il nostro imperialismo, altrimenti sono frasi vuote, come ad esempio quella della lotta contro la NATO, contro l'Unione Europea

Questa parola d’ordine, compagni, nasconde il carattere imperialista del nostro governo che sta partecipando in maniera molto attiva nello scacchiere mondiale non solo in Ucraina, con i finanziamenti che sappiamo - e di quello che non sappiamo ancora, chissà quanta roba c'è in termini di finanziamenti, di armi - e di partecipazione alla ricostruzione nel territorio ucraino, eccetera

Non dimentichiamoci quello che in Europa l'Italia, assieme all'Inghilterra, sta facendo: cioè è in prima fila in questa battaglia, manca solo che le truppe siano sul campo in Ucraina ma per il resto l’Italia si è assunto questo protagonismo nello scacchiere mondiale. E poi non solo in Ucraina: abbiamo visto che sono stati feriti i militari italiani in Kosovo, in Serbia e lo vediamo nell'aumento della partecipazione dei militari italiani nel resto dello scacchiere mondiale.

Quindi il problema è proprio questo: mettere al centro delle nostre lotte il problema di trasformare questa guerra imperialista in guerra civile nel nostro paese, perché non c'è altra possibilità di poter

pc 13 giugno - Il viaggio a tunisi di Meloni/Von der Leyen e Rutte - Un articolo corrispondenza


A Cartagine per imporre i rimpatri forzati e spingono per una maggiore dipendenza economica del paese. L'imperialismo italiano avanza ancora in Nord Africa.

Dopo appena cinque giorni dall'incontro bilaterale Meloni-Saied del 6 giugno, la Meloni torna in Tunisia stavolta in veste di mediatrice comunitaria in compagnia della Von der Leyen, la presidente della Commissione Europea (il "governo" europeo) e di Rutte, il primo ministro olandese.

Questo incontro multilaterale essendo quindi frutto del precedente bilaterale, rafforza oggettivamente il ruolo dell'imperialismo italiano nell'area Euromediterranea ed in particolare rende ancor più concreto il sogno italiano di espansione nella sponda sud a detrimento di altri paesi imperialisti, Francia in particolare.

Nella conferenza stampa finale congiunta è stata resa nota una dichiarazione comune in cui vengono confermati gli assi principali di interesse italiano ed europeo già da noi indicati in precedenti articoli e nell'ultima corrispondenza da Tunisi riportata in "ore 12 - Controinformazione Rossoperaia" del 7 giugno scorso1:

- favorire gli investimenti europei ed in particolare verso le PME (piccole e medie imprese), ovvero aumentare gli investimenti di capitale a beneficio di aziende europee operanti in Tunisia in una sorta di Far West in cui queste godono di enormi privilegi e allo stesso tempo i lavoratori tunisini non godono di nessun diritto sindacale (l'Italia ha già annunciato nel precedente incontro di aver improntato 700 milioni di euro).

Intanto la Von der Lyen ha evocato esplicitamente un "sostegno macrofinanziario" tutto europeo ma a

pc 13 giugno - A Siena una voce fuori dal coro: il rettore dell'università per stranieri rifiuta di esporre le bandiere a mezz'asta in lutto per la morte di Berlusconi

Riportiamo la coraggiosa dichiarazione con cui Tomaso Montanari, rettore dell'Università per Stranieri di Siena, ha motivato la decisione di non esporre bandiere a mezz'asta nella sede dell'Università.
Immediatamente si e scatenata la canea scandalizzata della stampa e parlamentati di regime, sul web partita una petizione di solidarietà.

"Scrivo a tutta la comunità per assumermi la responsabilità di una scelta, evidentemente controcorrente, in occasione della scomparsa di Silvio Berlusconi. 

Di fronte a questa notizia naturalmente non si può provare alcuna gioia, anzi la tristezza che si prova di fronte ad ogni morte. Ma il giudizio, quello sì, è necessario: perché è vero che Berlusconi ha segnato la storia, ma lo ha fatto lasciando il mondo e l’Italia assai peggiori di come li aveva trovati.

Dalla P2 ai rapporti con la mafia via Dell’Utri, dal disprezzo della giustizia alla mercificazione di tutto (a partire dal corpo delle donne, nelle sue tv), dal fiero sdoganamento dei fascisti al governo alla menzogna come metodo sistematico, dall’interesse personale come unico metro alla speculazione edilizia come distruzione della natura. In questo, e in moltissimo altro, Berlusconi è stato il contrario esatto di uno statista, anzi il rovesciamento grottesco del progetto della Costituzione. Nessun odio, ma nessuna santificazione ipocrita. Ricordare chi è stato, è oggi un dovere civile.

Per queste ragioni, nonostante che la Presidenza del Consiglio abbia disposto le bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici pubblici da oggi a mercoledì (giorno dei funerali di Stato e lutto nazionale), mi assumo personalmente la responsabilità di disporre che le bandiere di Unistrasi non scendano. 

Ognuno obbedisce infine alla propria coscienza, e una università che si inchini a una storia come quella non è una università.

Col più cordiale saluto,

il Rettore

pc 13 giugno - La polizia italiana e gli aguzzini carcerieri sono vigliacchi in divisa, da Verona a Poggioreale

Napoli: Detenuto massacrato di botte nel carcere di Poggioreale

Aniello Arvonio è ricoperto di lividi e ha i denti spaccati: riscontrato un versamento alla milza.

Osservatorio contro la repressione

giugno 13, 2023

“Nostro fratello Aniello è uscito di casa con le sue gambe e non aveva problemi fisici, adesso è in un letto d’ospedale ricoperto di lividi, con i denti spaccati e il volto tumefatto. Trovate il colpevole”.

le violenze nel carcere di Santa Maria Capua Vetere

da Il Mattino 

Hanno salutato il fratello il 2 giugno, lo stavano portando a Poggioreale per una breve detenzione di sei mesi, quattro giorni dopo hanno ricevuto una chiamata dai carabinieri: “È in ospedale, al Cardarelli, per un

pc 13 giugno - Milano - Occupata la casa dello studente da Tende in Piazza

Lunedì 12 giugno, ricercatori e studenti del movimento “Tende in Piazza” che da un mese portano avanti davanti al Politecnico la lotta per denunciare l’emergenza abitativa e il caro affitti hanno occupato la Casa dello Studente di Viale Romagna vuoto da anni e in disuso.

COMUNICATO STAMPA “TENDE IN PIAZZA”

Ci avete chiesto cosa vogliamo, noi vogliamo partire da qui! Siamo studentesse e studenti, lavoratrici e lavoratori che dal 2 maggio protestano in Piazza Leonardo da Vinci contro il caro affitti e si confrontano sui problemi che riguardano l’abitare a Milano. Oggi siamo alla Residenza universitaria pubblica “Casa dello studente”, vuota da un anno e i cui lavori di ristrutturazione non sono mai iniziati, per richiamare l’attenzione sull’importanza dell’edilizia pubblica. Il prossimo anno 336 studenti saranno privati del diritto

pc 13 giugno: Formazione Marxista: venerdi' 16 giugno

 


Per collegarti: 

pc 13 giugno - Domani mercoledi 14 giugno ORE 12 - Controinformazione Rossoperaia - speciale Berlusconi


pc 13 giugno - Tutti e tutte alla manifestazione nazionale di Parigi per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah - 18 giugno Parigi

A Parigi dall’Italia per George Ibrahim Abdallah il 17 e 18 giugno - iniziative in Italia a Milano e Taranto 19 giugno info srpitalia@gmail.

L'appello

La campagna unitaria per la liberazione di Georges Abdallah prevede una massiccia manifestazione il 18 giugno a Parigi. Nell'appello è anche sottolineata la necessità di campagne di solidarietà nazionali e internazionali per liberare il palestinese rivoluzionario, imprigionato da 39 anni.


Unisciti alla manifestazione nazionale per la liberazione di Georges Abdallah! Métro Ménilmontat, Parigi, domenica 18 giugno alle 14:00.


Il 18 giugno, alla vigilia della Giornata Internazionale dei Prigionieri Rivoluzionari, convochiamo un'altra grande manifestazione cittadina per la liberazione di uno dei nostri prigionieri: Georges Abdallah, da sempre un combattente per una Palestina libera dall'occupazione sionista, un rivoluzionario il cui sostegno alle lotte dei popoli contro l'imperialismo, il capitalismo, il fascismo

e tutte le forme di reazione resta incrollabile.


Georges Abdallah è parte della nostra lotta e noi siamo parte della sua lotta: oggi non passa una sola manifestazione senza che l'effigie del nostro compagno, e attraverso di lui la sua lotta, sia presente negli stendardi e nei cartelli mostrati, negli slogan scanditi, nei volantini distribuiti e nelle dichiarazioni rilasciate.


Il movimento di solidarietà a suo favore, di rispetto per il suo impegno e la sua resistenza, di sostegno alla sua visione del mondo, e di rabbia per l'ergastolo che sconta da 39 anni, continua a crescere giorno dopo giorno.


Georges Abdallah fa parte della nostra lotta, e la nostra determinazione è che venga liberato. Questa determinazione di tutti quelli che sostengono il nostro compagno e la sua liberazione non può rimanere isolata qua e là. Dobbiamo anche mostrarlo e farlo vedere e sentire alle grandi manifestazioni incentrandosi esclusivamente sulla richiesta della liberazione del nostro compagno, e a unire tutte le forze presenti per sostenerlo, perché come dice Georges Abdallah in ogni sua dichiarazione: “Conoscere che siate uniti mi dà una grande forza e mi scalda il cuore. Chiunque siano coloro che guardano e spiano questo incontro possono pensare che non importa, invece il calore della vostra mobilitazione e l'entusiasmo del vostro impegno attraversano questi muri abominevoli, questi fili spinati e torri di guardia, trafiggono la morte quotidiana delle celle e ci danno una scorcio di vittoria all'orizzonte”.


Per dire forte e chiaro, davanti allo Stato francese e al mondo, la nostra ferma determinazione a salvare il nostro compagno dalle grinfie del nemico, per manifestare la nostra fattiva solidarietà a quanti sono stati imprigionati per tanti anni, per mostrare la “risposta sferzante a chi scommetteva sull'esaurimento della vostra mobilitazione”, che sta certamente avvenendo a Lannemezan – e il 22 ottobre ha dimostrato questa amplificazione del sostegno da parte di tutti i presenti – ma altri eventi importanti possono anche fare di questa determinazione, una parte dell'agenda delle nostre lotte.


La manifestazione nazionale di Parigi, organizzata dal 2016, è uno dei tanti focolai da creare a

livello nazionale e internazionale, ed è in questa prospettiva che ci rivolgiamo a tutti coloro che sono coinvolti nel sostenere Georges Abdallah, a moltiplicare le iniziative durante la settimana d'azione dal 12 al 19 giugno e ad essere presente a Parigi il 18 giugno 2023, al grido di “Georges Abdallah, i tuoi compagni sono qui!".


"Certamente, oggi come ieri, la liberazione dei prigionieri rivoluzionari è un dovere prioritario (...) Siamo, compagni, viviamo all'altezza di questo dovere” (Georges Abdallah).


Parigi, 21 maggio 2023

Campagna Unitaria per la liberazione di Georges Ibrahim Abdallah


Contatti: campagne.unitaire.gabdallah@gmail.com

Facebook: pour la libération de Georges Abdallah

Instagram: cuplgia

Twitter: CUpLGIAPrst


Campagne Unitaire pour la libération de Georges Abdallah

Collectif pour la Libération de Georges Ibrahim Abdallah

Le CRI Rouge pour la défense des prisonniers révolutionnaires

Comité d’actions et de soutien aux luttes du peuple marocain

Secours Rouge arabe

Association Nationale des Communistes (A.N.C)

UL CGT Paris 18e

CGT énergie

Cercle Manouchian

The Party of Communists USA (PCUSA)

Ligue de la Jeunesse Révolutionnaire

League of Young Communists USA (LYCUSA)

American Student Union (ASU)

Movement for People's Democracy

Asso Terre et Liberté pour Arauco – Wallmapu

Le média Paroles d'honneur

Droits devant

Front Anti-impérialiste

CAPJPO-EuroPalestine

Collectif 65 pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah (Collectif 65 GIA)

Comité Poitevin Palestine

Soccorso Rosso Proletario (Italia)

Bureau d'information Alba Granada North Africa (Tunis)

Collectif pour la Libération de Georges Abdallah 74 (CLGA 74)

Union syndicale Solidaires

Union Prolétarienne Marxiste-Léniniste (UPML)

Coordination internationale des partis et organisations révolutionnaires (ICOR)

La Cause du Peuple

Les Jeunes Révolutionnaires

Union locale CGT Annecy-Rumilly

Collectif Palestine Vaincra

Nouvelle Epoque

Nouveau Parti Anticapitaliste (NPA)

Rete dei Comunisti (Italie)

Front Uni des immigrations et des quartiers populaires (FUIQP)

Parti des Travailleurs de Turquie (DIP)

Les Amis de la Palestine contre l’impérialisme et le sionisme

Réseau international de soutien aux prisonniers politiques au Chili (RIAPPECH)

Collectif 69 de soutien au peuple palestinien

La Fosse aux Lyons

Compagnie Jolie Môme

Alliance Palestine Hambourg

Pôle de Renaissance communiste en France (PRCF)

Collectif de soutien à la résistance palestinienne (CSRP59)

Comité solidarité Georges Abdallah (Lille)

Comité tunisien de solidarité pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah

Parti des Indigènes de la République (PIR)

OCML Voie Prolétarienne

Secours Rouge International Madrid (SRI Madrid)

Secours Rouge International Belgique (SRI Belgique)

Collectif "Bassin minier" pour la libération de Georges Ibrahim Abdallah

Campagne nationale pour la Libération de Georges Abdallah (Liban)

Association Médicale Franco-Palestinienne (A.M.F.P) Aubagne

Samidoun Paris Banlieue

Révolution Permanente

Union Juive Française pour la Paix (UJFP)

GRUP YORUM INTERNATIONAL

Fédération syndicale étudiante (FSE)

Parti Communiste Révolutionnaire de France (PCRF

pc 13 giugno - Repressione e rivolta in Senegal - Genova /Milano prime info

Senegal. Il paese è pronto a ribellarsi ancora

Domenica a Genova centinaia di senegalesi sono scesi in piazza per protestare contro la violenta repressione del governo del Senegal contro l’opposizione. La situazione nel paese, dopo l’arresto del leader dell’opposizione Ousmane Sonko, continua ad essere esplosiva. Pubblichiamo qui di seguito un interessante articolo di Valeria Cagnazzo da Pagine Esteri che ricostruisce bene la situazione in Senegal.

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Senegal. Morti e feriti nelle proteste, la deriva autoritaria di Macky Sall

di Valeria Cagnazzo

E’ solo apparente la calma che regna nelle ultime ore in Senegal, a una settimana dagli scontri che hanno infiammato le strade di Dakar e delle più importanti città del Paese provocando morti, almeno 390 feriti e decine di arresti.

Secondo le fonti ufficiali del governo, le vittime delle rivolte di inizio giugno sarebbero 16, almeno 19 secondo l’opposizione, e Amnesty International parla addirittura di 23 persone uccise.

Adesso che i roghi di pneumatici sono spenti e la rabbia dei più giovani è momentaneamente arginata, è