sabato 20 agosto 2022

pc 20 agosto - Il lavoro sulla nostra storia: il Pcd'I, Antonio Gramsci - 4° Parte: Gramsci - le Tesi di Lione - la lotta contro Bordiga

 


Stralci dal lavoro di studio e dibattito - 4° 

L’edificazione del PCd’I è stata frutto della lotta tra le 2 linee, la linea di Gramsci che si è imposta sconfiggendo la linea di Bordiga.

La prima volta che si pose nel Partito il problema della lotta contro l’estremismo fu nella Conferenza nazionale del maggio 1924. Ma solo con il III Congresso, a Lione nel gennaio 1926, nasce il nuovo Partito.

Con il III Congresso e con le Tesi di Lione vince il marxismo sull’idealismo, si affermano i principi della tattica e della strategia leninista applicati alla situazione italiana, si afferma il problema delle alleanze di classe, la concezione del Partito come parte della classe e non organo, e i caratteri universali della Rivoluzione d’Ottobre; il giudizio sul fascismo, l’individuazione delle forze motrici della rivoluzione in Italia. 

Le Tesi di Lione sono l’esempio concreto di cosa significa sviluppare una teoria della Rivoluzione in un paese imperialista come il nostro, cioè partire dall’analisi concreta della situazione concreta e trasformarla dal punto di vista della scienza proletaria, cioè il marxismo-leninismo (oggi anche maoismo).  

La lotta al bordighismo.

Bordiga è l’espressione di una risposta iniziale di una parte della classe operaia che si rinchiude su sé stessa, in una intransigenza formale e settaria.

L’astensionismo di Bordiga, il rifiuto della lotta per le libertà democratiche, della lotta contro la guerra,

pc 20 agosto - Modena - il carcere assassino/il carcere tortura/il carcere massacro viene allo scoperto - Ora Stato/magistrati/governo - era il governo Conte/Di Maio/ Salvini/Buonafede - sbirri assassini devono pagare!

Modena. “Detenuti picchiati e sanguinanti”, parla l’agente della Polizia penitenziaria

Quel giorno i detenuti sono stati picchiati, chi di noi non voleva partecipare restava fuori dal casermone”, rileva un agente della Polizia penitenziaria a Domani parlando del più grande scandalo della storia carceraria italiana.

Sequestri di persona, violenze, saccheggi e nove morti, includendo il decesso di un altro recluso dopo il trasferimento. Questo è successo nel carcere di Modena, l’8 marzo 2020. Considerando il numero di detenuti che hanno perso la vita, la distruzione del carcere, le botte nel casermone che sarebbero state inferte ai detenuti, denunciate dai reclusi e non solo, si tratta di una pagina nera della nostra Repubblica, la più grave avvenuta dietro le sbarre.

Verità nascoste – Ma se non si fa luce su quelle ore, se non si recuperano le immagini, i video, se non si mettono in discussione anche i (pochi?) elementi fin qui emersi, ci dovremo accontentare di una verità

pc 20 agosto - Messico. Arrestati giudice, militari, poliziotti e narcos per la strage di Ayotzinapa - per l'orribile crimine ci sarà giustizia?

E’ stato arrestato l’ex procuratore generale nazionale, Jesus Murillo Karam, il giudice incaricato di indagare sulla sorte dei 43 studenti ‘desaparacidos’ nel 2014 ad Ayotzinapa ma che archiviò tutto. Insieme a lui sono stati arrestati anche 64 fra militari, poliziotti e sicari di un cartello del narcotraffico.
Gli arresti sono avvenuti il giorno successivo alla pubblicazione del rapporto della commissione d’indagine sulla strage di Ayotzinapa che parla di “delitto di Stato”, cioè del sequestro e dell’assassinio degli studenti da parte dai narcotrafficanti ma con la complicità di giustizia e forze dell’ordine.

Il caso di Ayotzinapa “è stato un crimine di Stato”, in quanto “tutte le autorità federali, statali e municipali sono state informate” di quanto stava accadendo la notte del 26 settembre 2014 senza intervenire per impedire la “sparizione e l’omicidio” dei 43 studenti della Scuola Normale Raúl Isidro Burgos di Ayotzinapa, Guerrero, ha dichiarato il sottosegretario ai Diritti Umani dell’Interno, Alejandro

pc 20 agosto - Contro la guerra imperialista - contro USA/Nato/Europa/Italia e ogni imperialismo - contro gli F35 ovunque

“In Italia in arrivo altri F35? Non porteranno lavoro, è solo una follia”

Don Renato Sacco, ex coordinatore di Pax Christi, analizza la notizia dell’acquisto di nuovi velivoli che saranno in parte prodotti a Cameri, nel Novarese

Nei giorni scorsi un contratto per la fornitura di 18 nuovi velivoli F35 all’Italia è stato firmato tra il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e il costruttore Lockheed Martin che in Italia si avvale della forza lavoro, coordinata da Leonardo a Cameri, Foggia, Nola, Venegono Superiore, Torino-Caselle.

Entro il giugno 2025 entreranno in linea di volo nei reparti dell’Aeronautica militare e della Marina i caccia di ultima generazione.

Altri F 35 in arrivo per Aeronautica e Marina: don Renato Sacco, ex coordinatore di Pax Christi, cosa ne pensa?

«Dovrei usare le parole di Papa Francesco che di fronte alla scelta di alcuni Paesi di portare al 2% le spese militari ha detto “Sono pazzi!”. E’ una follia. O potrei aggiungere le parole pronunciate sempre dal Papa a Bari, 2 anni fa, quando definì “grande ipocrisia” quella delle nazioni che a parole sostengono la pace e poi vendono e comprano armi».

l2 L’altro lato della medaglia è che la loro costruzione porta posti di lavoro. Condivide?

«Per niente, contesto in toto questa affermazione. Quanto denaro è stato investito nel sito di Cameri per farlo funzionare? Quanto si investe ancora oggi? Dividiamo queste cifre per i posti di lavoro effettivamente assegnati e vedremo che il costo pro capite per posto è molto più elevato di quello degli altri settori non militari. Gli unici a guadagnarci sono i produttori».

l3 La classe politica si è accorta di questo?

«Assolutamente no. O meglio è complice, succube. Basta guardare ai programmi elettorali dei partiti: la parola pace è usata in modo retorico, azzerata del suo significato, ci si guarda bene dal suggerire la diminuzione di spese militari. Per questo vivo tra indignazione e rassegnazione e quest’ultima non è accettabile». 

venerdì 19 agosto 2022

pc 19 agosto - Il lavoro sulla nostra storia: il Pcd'I, Antonio Gramsci - 3° Parte: Riprenderci le lezioni del '21 e del '26


Stralci dal lavoro di studio e dibattito - 3° 

Per comprendere quanto siano attuali i punti su cui il Partito Comunista è nato nel ‘21 basta scorrere insieme alcuni dei 10 punti del programma politico della sua costituzione.

Il primo punto dice che nell'attuale regime sociale capitalistico si sviluppa un sempre crescente contrasto tra le forze produttive e rapporti di produzione, dando origine all'antitesi ed alla lotta di classe tra il proletariato e la borghesia dominante. Questo punto è fondato fino in fondo sull'analisi marxista della società, del modo di produzione capitalistico ed è quanto mai attuale questo contrasto tra le forze produttive - in sviluppo anche oggi, nonostante le catene sempre più strette e marce dell’imperialismo, continuando a mostrare tutte le loro potenzialità - e i rapporti di produzione che invece le ostacolano. 

Nel secondo punto si parla della questione dello Stato. Si dice che gli attuali rapporti di produzione

pc 19 agosto - Per un autunno di lotta proletaria e popolare, sindacale e politica - 17 settembre a Roma Assemblea proletaria anticapitalista

Roma 17 settembre ore 14,30 - Metropoliz via Prenestina 913

Per un autunno di lotta proletaria e popolare, sindacale e politica serve un fronte unico di classe contro padroni, governo dei padroni, stato capitalista/imperialista

Temi dell'Assemblea

contro lo scaricamento della crisi sulla pelle dei lavoratori e delle masse - sfruttamento, delocalizzazioni e chiusura fabbriche, licenziamenti, cassintegrazione permanente, precarietà, disoccupazione, carovita, morti sul lavoro, salute e ambiente, casa, peggioramento sanità, scuola, trasporti...

contro la guerra imperialista - l'intervento dell' imperialismo italiano in Ucraina, Est Europa, Libia e mediterraneo, l'aumento delle spese militari, le basi militari Usa/Nato

contro il fascismo e razzismo di Stato, di governo, sedi e squadrismo nei quartieri e nelle piazze

contro la repressione lotte proletarie, attacco  al diritto di sciopero e alle libertà sindacali e di rappresentanza, criminalizzazione dei movimenti Notav/no Tap/no Muos..

a sostegno delle lotte delle donne lavoratrici in lotta contro doppio sfruttamento, precarietà, doppia oppressione, attacco ai diritti delle donne

permessi di soggiorno, documenti anagrafici e sanitari per tutti i migranti senza condizione, diritto di asilo, contratti regolari reddito, casa - apertura porti - accoglienza e solidarietà - blocco di espulsioni - chiusura cpr

organizzazione - unità di classe -guerra di classe - internazionalismo

Partecipazione e inviti

Inviti e presenze dalle fabbriche in lotta, da GKN Firenze a Tessitura Albini Mottola - dalle Acciaierie d'Itala/appalto Taranto a Stellantis, Tenaris Dalmine, Fincantieri, Marcegaglia, dalla Beretta di Trezzo MI alle lavoratrici degli asili, delle cooperative e degli appalti di pulizia comunali, dai facchini in lotta ai disoccupati di Napoli, alle realtà impegnate per salute, sicurezza sui posti di lavoro e sul territorio

inviti alle realtà in lotta dei migranti e associazioni di sostegno

inviti a tutte le realtà del sindacalismo di base e di classe e a tutti gli organismi di lotta contro la repressione e il carcere

Assemblea proletaria anticapitalista

 info adesioni assemproletariaanticapitalista@gmail.com

wa 351957628

giovedì 18 agosto 2022

pc 18 agosto - Il lavoro sulla nostra storia: il Pcd'I, Antonio Gramsci - 2° Parte: le tappe del cammino dei comunisti

Stralci dal lavoro di studio e dibattito - 2° 

Riprendere il filo rosso della storia, non significa che da oggi noi reinterpretiamo la storia del movimento comunista. Noi dobbiamo appropriarci delle sue lezioni. Non dobbiamo ripartire da zero ma ripartire da oggi, ereditando il patrimonio storico e il bilancio storico che il comunismo ha già fatto lungo la sua strada.

Anche i borghesi hanno fatto il bilancio del comunismo dalla loro parte, descrivendo una catena di errori ed orrori. La borghesia ha bisogno di sostenerlo per cercare di esorcizzare il pericolo costante che il proletariato, la classe operaia, ritrovino le armi, primo fra tutte il Partito Comunista, della critica radicale che poi armino le mani, le braccia dei proletari e masse popolari. Se c'è una cosa che Marx ci ha insegnato è che di questo sistema, di questi governi, di questi padroni non potremo liberarci senza una rivoluzione proletaria armata, senza una rivoluzione violenta. Su questo non si può tergiversare. La violenza rivoluzionaria è la levatrice della storia e, nelle mani del proletariato, è l'arma fondamentale della rivoluzione socialista.

Entrando più nel merito del processo storico, di ricostruzione storica, guardiamo alle tappe di questo "nostro" cammino. 

Il PCd’I è stato fondato nel 1921 e certamente ciò non è scaturito dal nulla. È avvenuto nel quadro di una guerra imperialista mondiale che aveva trovato nella Russia l’anello debole e la sua trasformazione in guerra rivoluzionaria, che portò i bolscevichi, il partito di Lenin, al potere in Russia. Fare come la Russia fu un'indicazione fondamentale, centrale, perché così si ragiona nel movimento proletario: la lotta in ciascun paese è parte di una lotta mondiale, la vittoria in un paese è la vittoria di tutto il proletariato mondiale. Chi vince indica la strada a chi ancora non è in grado di farlo.

Ma non era stato decisivo soltanto l'elemento esterno, la rivoluzione bolscevica, ma anche ciò che era avvenuto all'interno del nostro paese, che aveva attraversato un Biennio rosso in cui gli operai,

mercoledì 17 agosto 2022

pc 17 agosto - Il lavoro sulla nostra storia: il Pcd'I, Antonio Gramsci - 1° Parte: A cosa serve questo lavoro

Questo lavoro, che abbiamo fatto in questi due anni sia all'interno con i compagni, compagne di proletari comunisti-PCm, sia all'esterno con incontri seminariali telematici e Formazione operaia, è necessario oggi per la costruzione del Partito comunista marxista-leninista-maoista. 

E' un lavoro tuttora in essere, in particolare sul grande contributo/lotta teorica, ideologica, pratica di Antonio Gramsci, espressasi essenzialmente nelle fondamentali "Tesi di Lione". Il lavoro innovativo di applicazione alla realtà concreta dell'Italia del marxismo-leninismo fatto da Gramsci negli anni del carcere è da noi considerato incompiuto, e in cui principale è separare le successive interpretazioni, utilizzi a fini riformisti, dai contributi di potenziale "pensiero specifico".       

*****

Stralci dal lavoro di studio e dibattito - 1° - PREMESSA

La riflessione e attraversamento storico, politico e ideologico del movimento comunista nel nostro paese ci serve a porre le basi ideologiche, teoriche, programmatiche, politiche e organizzative e di radicamento nell'avanguardia operaia e proletaria che renda merito a chi ci ha preceduto in questa gigantesca epopea di costruzione del partito della rivoluzione, il partito per il comunismo nel nostro paese, con l'obiettivo esplicito di ricostruirlo.

L'obiettivo di breve e medio periodo è costituire il nucleo di questo partito, un nucleo dei compagni più avanzati, temprati nella lotta, ferrati in ideologia, politica e programma, che permetta di condurre, nel fuoco della lotta di classe e in stretto legame con le masse, questa impresa storica a cui vogliamo partecipare.

Coloro che hanno lavorato per la ricostruzione del partito vanno considerati pionieri di tentativi fondamentalmente falliti. Siamo obiettivamente di fronte a una situazione descritta da Marx a fronte dei fallimenti delle rivoluzioni, quando Marx diceva che non è la rivoluzione che ha fallito ma i tentativi, i progetti incarnati che hanno cercato di di realizzarla, che erano figli di illusioni e progetti che, alla fin fine, non appartenevano alla classe operaia, al proletariato. Quindi bisogna oggi liberarsi di queste "illusioni" per poter realmente intraprendere il processo di costruzione del Partito Comunista in un paese imperialista come il nostro, in stretto legame con quando avviene nel mondo, dove tanti altri compagni, in alcuni paesi lavorano per costruire il partito, per sviluppare la rivoluzione e per ricostruire una internazionale comunista all'altezza dei tempi.

Gramsci nel dicembre del 27 dichiarò “mi sono convinto che anche quando tutto pare perduto bisogna mettersi tranquillamente all'opera, ricominciando dall'inizio “. Ecco, noi ci sentiamo

pc 17 agosto - Morte e aggressioni razziste ai lavoratori delle campagne - "ricominciamo a difenderci e a lottare senza paura"

Comitato Lavoratori Delle Campagne 

SAN SEVERO (FG): ANCORA INCIDENTI MORTALI, ANCORA AGGRESSIONI RAZZISTE

A San Severo, come nel resto della provincia di Foggia, le persone immigrate rischiano la vita tutti i giorni, come loro stesse denunciano da anni. 

Il 6 agosto sulla statale 16 fra Foggia e San Severo è avvenuto l’ennesimo incidente mortale che ha visto come vittima un lavoratore immigrato mentre tornava da lavoro in bicicletta. Era ghanese, e il suo nome era Thomas, ma tutti lo chiamavano Koffi.

La letalità della Statale 16, e di tutte le strade della Capitanata, è cosa ormai nota, e non solo per gli incidenti. Questi mesi sono stati costellati di attacchi razzisti a lavoratori che si recavano al lavoro all’alba. Soltanto pochi giorni fa, sempre nella zona di San Severo, un lavoratore immigrato è stato attaccato da una macchina che lo ha speronato apposta facendolo cadere dalla bicicletta mentre andava a lavoro. Stessa dinamica di tutte le aggressioni razziste avvenute ai danni dei lavoratori di Foggia nell'ultimo mese. 

La morte di Koffi, e di tanti altri prima di lui, viene raccontata come una fatalità ma a causarla è stato invece lo stesso razzismo che genera gli attacchi ai lavoratori che si recano ai campi e che, allargando ancora lo sguardo, è lo stesso razzismo che ha ucciso Alika a Civitanova, lo stesso razzismo di leggi sui

martedì 16 agosto 2022

pc 16 agosto - L'importante appello del Partito Comunista dell'India (Maoista) chiama a una forte mobilitazione in ogni paese - In italia manifestazione all' Ambasciata Indiana a Roma 17 settembre ore 10.30 - info e adesioni csgpindia@gmail.com

PARTITO COMUNISTA DELL’INDIA (MAOISTA)

Comitato Centrale

5 giugno 2022


Appello del Partito Comunista dell'India (maoista)

Facciamo della settimana di azione internazionale dal 13 al 19 settembre un successo

per la liberazione dei prigionieri politici ed esigere

la fine agli attacchi con droni, come da appello del ICSPWI


L'ICSPWI ha lanciato un appello a tenere dal 13 al 19 settembre una Settimana d'azione per la liberazione dei prigionieri politici e la fine degli attacchi con droni contro il popolo e le masse nelle aree del movimento rivoluzionario in India, in occasione di 93"' anniversario della morte del compagno Jatin Das, compagno di eminenti rivoluzionari come icompagni Bhagat Singh, Rajguru e Sukhdev. Il Comitato Centrale del nostro Partito, PCI (Maoista), fa appello a tutte le unità del Partito, al PLGA, agli organismi popolari rivoluzionari, ai rivoluzionari, agli operai, contadini, studenti, intellettuali, donne, minoranze religiose, dalit e tribali, ai partiti e organizzazioni marxisti-leninisti-maoisti, alle organizzazioni e singoli antimperialisti, alle nazionalità e classi oppresse dei vari paesi del mondo a partecipare con ferma determinazione alla Settimana d'Azione e a farne un successo.

Sullo sfondo dell'ulteriore intensificazione della crisi finanziaria ed economica dell'imperialismo, per superarla gli imperialisti stanno attuando politiche di globalizzazione dei mercati  al servizio dele loro multinazionali e di rapina delle risorse naturali. Per accelerare la privatizzazione nei paesi semi-coloniali e semi-feudali arretrati, portano al potere i partiti fascisti. In questo contesto, nell'India semi-coloniale e semi-feudale hanno portato al potere il governo Modi, capo del partito fascista brahmanico Hindutva RSS-BJP. Da quando il governo Modi è in carica, gli attacchi fascisti si sono ulteriormente intensificati in tutto il paese. Gli organi costituzionali sono zafferanizzati/fascistizzati. Nel bilancio nazionale della difesa gli stanziamenti del governo per forze di polizia, paramilitari ed esercito sono costantemente aumentati e il paese è sempre più militarizzato. Sono state approvate diverse leggi antipopolari, in particolare leggi repressive draconiane contro gli interessi degli operai, contadini, classe media, dei piccoli e medi commercianti ambulanti e negozianti. I governi fascisti non si occupano dei problemi quotidiani, fondamentali e vitali del popolo. Fanno grande propaganda contro il terrorismo e l'estremismo di sinistra che mettono in pericolo la sicurezza del paese. I media borghesi amplificano questa propaganda. Ne sono parte la legge sulla prevenzione delle attività illecite (UAPA)-2019, la legge di emendamento sulla Commissione per i diritti umani-2019, la legge di emendamento della NIA-2019, la legge di emendamento sul diritto all'informazione-2019 e altre simili che calpestano ogni minima libertà e autonomia delpopolo. Ne conseguono attacchi fascisti contro attivisti dei diritti umani, attivisti sociali, avvocati, dirigenti operai e contadini, attivisti democratici, masse tribali in lotta per il loro 'jal-jungle-zameen-ijjat-adhikar'('a noi il potere nel nostro villaggio'), musulmani, donne, studenti, insegnanti, docenti, accademici e artisti. Vengono implicati in false imputazioni secondo leggi draconiane come l’UAPA e il Sedition Act. imprigionati e sottoposti a torture fisiche e mentali. Soprattutto negli ultimi 50 anni è diventata prassi comune arrestare dirigenti, quadri, attivisti di Organizzazioni di massa, presidenti e membri dei Comitati Popolari Rivoluzionari, attivisti della Milizia popolare, simpatizzanti del nostro partito, che combattono per liberare il paese dallo sfruttamento e oppressione imperialista e delle classi dominanti e stabilire un sistema di Nuova Democrazia, arrestare dirigenti, attivisti e simpatizzanti di organizzazioni che lottano per la liberazione di nazionalità come i Kashmir, Naga, Manipur, Asom e Bodo. Centinaia di loro languiscono nei carceri nelle aree del nostro movimento. Forze di polizia e paramilitari non si preoccupano delle ripetute pronunce della Corte Suprema che raccomandano il minimo uso della forza quando si tratta di movimenti popolari né dei numerosi rapporti redatti da agenzie governative quali le Commissioni per i diritti umani per gli omicidi in carcere, le atrocità sulle donne e le torture ad opera della polizia. Al contrario, imprigionano attivisti di varie organizzazioni popolari e sociali. Minacciano gli avvocati che si occupano dei loro processi e negano giustizia a tutti loro. La polizia non risparmia gli attivisti che difendono i diritti e gli avvocati che professionalmente lavorano con impegno per la liberazione dei prigionieri politici. Le associazioni che dovrebbero proteggere gli interessi di avvocati e clienti sono degenerate in "Khap Panchayats" che ordinano agli avvocati di non occuparsi di nessun caso contro musulmani, cristiani, Dalit e maoisti. I magistrati che indagano su arresti illeciti e indiscriminati di indigeni innocenti vengono attaccati. Il magistrato distrettuale di Sukma Prabhakar Gwal è stato rimosso dal suo incarico in nome “dell’interesse popolare”. Il vice direttore della prigione centrale di Raipur, Varsha Dongre, è stato sospeso. Le atrocità sessuali sono usate come arma per sopprimere i movimenti. C'è una pressione costante sul popolo perché si arrendano, diventino informatori e si uniscano alle forze di polizia e paramilitari. Cercano di allettarli in ogni modo. Migliaia di persone hanno abbandonato i loro villaggi perche non potevano più sopportare le molestie della polizia.

Il leader del Fronte Democratico Rivoluzionario (RDF), professor Saibaba, lo scrittore rivoluzionario Varavara Rao, il professor Anand Teltumbde e tutti gli imputati della montatura Bhima Koregaon languiscono in prigione da anni. Uno di loro, padre Stan Swamy, è stato assassinato in prigione, privato delle più elementari cure mediche. Il membro del CC del nostro partito, compagno Milind Teltumbde, è stato assassinato nell'attacco di Mardintola-Pareva, realizzato in collaborazione dal governo fascista Hindutva di Modi e del governo statale locale. Il governo Modi cospira per uccidere anche gli altri, in un modo o nell'altro. Nonostante a Varavara Rao sia stata concessa la libertà su cauzione, su pressione dei movimenti popolari, continua ad essere detenuto agli arresti domiciliari. A Sudha Bharadwaj è stata concessa la libertà su cauzione. Esigiamo per loro la revoca di ogni restrizione. Altri imputati dello stesso processo soffrono di parecchie malattie prolungate. Dobbiamo chiedere il loro rilascio immediato. La Procura Nazionale fa ostruzionismo contro tutti i loro ricorsi per il rilascio su cauzione. Sappiamo che molti esperti giudiziari del Paese e del mondo si oppongono duramente a tutto ciò.

I membri del nostro Ufficio Politico del CC del nostro Partito e il responsabile del Dipartimento Orientale, compagno Kishanda (Prasant Bose) e la compagna Sheela Marandi del CC sono stati arrestati a Saraikela dalla polizia del Jharkhand il 12 novembre 2021. Il compagno Kishanda ha 76 anni e dal 2014 soffre di patologie coronariche, angina, cancro alla prostata, artrosi, ipertensione, diabete e altre malattie ancora. La compagna Sheeladi soffre di ipertensione e ipertrofia ventricolare, calcoli della cistifellea, osteoartrite, osteoporosi e cataratta. Erano in terapia. Le loro malattie necessitano cure immediate e urgenti. Ma il governo intende invece imprigionare e uccidere il compagno Prasant Bose, sostenendo che è l’imputato principale del caso Bhima Koregaon. In realtà l'autorevole Arsenal Forensic Lab, statunitense ha già dimostrato che il caso Bhima Koregaon è una montatura del governo. La Procura non ha neppure presentato in tempo l’atto di accusa. La magistratura, che dovrebbe annullare il procedimento e rilasciarli, obbedisce ai diktat del governo. Alla procura sono stati dati pieni poteri per questo processo.

Il membro del CC e del Comitato Zonale Speciale dei Ghati Occidentali, il compagno Vijay (BG Krishnamurty) è stato arrestato insieme alla compagna Savitri nel villaggio di Sultan Batheri nel distretto di Wayanad nel Kerala il 9 novembre 2021.

Il membro del CC, compagno Kanchanda (Arun Kumar Bhattacharya) è stato arrestato insieme ad Aakash Urang (Rahul/Kajallon) il 5 marzo 2022 in una piantagione di tè nella zona di Udarband ad Asom. Ha 72 anni e guidava il movimento rivoluzionario in clandestinità nonostante soffra da tempo di diverse malattie.

Il Membro del CC, compagno Jaspalji (Vijay Kumar Arya), è stato arrestato nel villaggio di Samhata nella giurisdizione della stazione di polizia di Rohtas del distretto di Rohtas in Bihar il 13 aprile 2022. IIl giornalista Rupesh Kumar Singh (Bhagalpur), Anil Yadav (Rafiganj, Aurangabad) , Rajesh Gupta, Umesh Chowdary (Samhata, Rohtas) sono stati perseguiti dalla Procura Nazionale secondo le leggi draconiane.

I governanti borghesi e compradori al potere pianificano di assassinare tutti loro e in particolare la direzione del nostro partito, perseguendoli secondo le diverse leggi draconiane e uccidendoli in carcere. Calpestano principi democratici quali “la prigione non è una necessità”, “La cauzione è la regola”. La Corte Suprema ha ordinato di dare priorità importanza ai ricorsi per la cauzione ma nessuno se ne preoccupa. Questo è incostituzionale.

Il governo Hindutva Modi non ha arrestato i veri cospiratori, un insegnante Hindutva Milind Ekbote e Anil Bhide e ha violato la democrazia formale. Nessun agente di polizia è stato punito, nonostante i rapporti sui massacri di Sarkinguda e di Edsametta in Chhattisgarh indicassero che si trattava di crimini della polizia. Nessuno parla degli assassini di padre Stan Swamy. In tutto paese continuano linciaggi di massa scatenati da decine di organizzazioni estremiste Hindutva al canto di "Gayi, Ganga, Geeta". Nonostante organizzazioni abbiano avuto un ruolo negli omicidi di Narendra Dabholkar, Govind Pansare, Kalburgi e Gowri Lankesh, continuano ad operare "legalmente".

Minoranza religiosa del Paese, i musulmani sono la maggioranza nelle carceri. Dalit e indigeni oppressi sono imprigionati a migliaia senza colpa. Tutti gli imputati secondo le leggi TADA, POTA e l'attuale UAPA (leggi repressive draconiane, ndt) provengono principalmente dalle classi povere e appartengono alle comunità musulmane, dalit e tribali. Padre Stan Swamy aveva scritto nel suo rapporto di inchiesta che il 97% dei tremila indigeni rinchiusi per anni nelle prigioni del Jharkhand erano accusati di false imputazioni. Soprattutto, la maggior parte dei prigionieri politici è tenuta in carcere senza processo. Attivisti per i diritti umani, attivisti sociali, avvocati, democratici, laici, progressisti, patrioti, poeti, scrittori e artisti che si battono per i diritti delle donne e dei Dalit, delle minoranze tribali e religiose sono attaccati. Sono bollati come "maoisti urbani" e imprigionati. Sono condannati all'ergastolo o a lunghi anni di carcere duro. Migliaia di persone sono tenute dietro le sbarre per anni con false accuse e alla fine vengono riconosciute non colpevoli.

Il tribunale distrettuale di Jehanabad in Bihar ha comminato la pena di morte per impiccagione a 10 compagni e l'ergastolo a ad altri tre nel processo Sinari. La richiesta di grazia contro l'impiccagione per quattro prigionieri maoisti nel processo Bara è rimasta pendente presso l'ufficio del Presidente per 24 anni. Infine il presidente ha deciso che "devono rimanere in prigione finché vivono". Il tribunale distrettuale di Munger ha condannato a morte cinque attivisti tribali e contadini. Il tribunale distrettuale di Dumka in Jharkhand ha proclamato la condanna a morte del compagno Praveer, membro del Comitato dell'area speciale del Bihar orientale e del Jharkhand nordorientale del nostro partito.

Negli anni dal 1985 al 1990 Ranaveer Sena, un esercito privato della casta dei proprietari terrieri oppressori del Bihar, ha massacrato 256 poveri Dalit in 23 incidenti. Nessun tribunale ha mai condannato all’impiccagione o incarcerato nessuno degli agenti di polizia che negli ultimi 50 anni hanno massacrato migliaia di dirigenti, quadri del partito rivoluzionario. Nessuno dei dirigenti del Congresso o del BJP responsabili del massacro dei sikh del 1984 e del massacro del Gujarat del 2002 è stato impiccato. Questa è la giustizia di classe dei tribunali governativi.

Rivoluzionari e combattenti per la liberazione nazionale vengono perseguitati e torturati in ogni modo. Nonostante decenni di sentenze della Corte Suprema che ordinano di non incatenarli, questi prigionieri, in particolare i prigionieri politici, sono incatenati per tutto il corpo e tenuti in isolamento. Rivoluzionari come Bhupeshda, Sadhanala Ramakrishna, Amit Bagchi, Asutosh, Madkam Gopanna stanno scontando l'ergastolo. Questi compagni tengono alta la bandiera della rivoluzione. Stanno trasformando le prigioni in scuole rivoluzionarie e centri di lotta popolare. I dirigenti del nostro partito stanno conducendo lotte nelle carceri di tutto il paese sulla principale richiesta di riconoscerli come prigionieri politici, per i diritti e le strutture minime per i prigionieri e altre giuste richieste, trasformando così la prigione in un'altra arena di guerra. Dobbiamo lottare per il rilascio incondizionato di tutti loro. Il problema principale è che non viene loro concessa la libertà su cauzione. Non vengono presentati alla corte, il processo si prolunga e ogni volta che vengono rilasciati vengono subito riarrestati appena fuori dal cancello del carcere. I tribunali dovrebbero imporre alla polizia di registrare tutti i procedimenti contro persone arrestate entro 4 mesi dall’arresto. Si dovrebbero adottare misure per attuare tutte le pene inflitte dai tribunali in diversi in una sola volta, cioè in concorso. Ma questo non avviene. Questo è contro la Costituzione indiana. Dobbiamo lanciare una campagna politica nel paese e a livello internazionale affinché i prigionieri abbiano strutture fondamentali, si soddisfino le loro necessità materiali siano soddisfatti e si tengano i processi.

La costituzione indiana specifica che le carceri devono fungere da centri per riabilitare i prigionieri. Tuttavia, l'Indian Prisons Act e i regolamenti adottati dai vari governi statali non sono che copie del regolamento carcerario adottato dal governo britannico nel 1894. Altro grande ostacolo alle riforme carcerarie è che gli ufficiali dell'IPS sono ufficiali carcerari. Così le regole carcerarie sono attuate secondo gli interessi degli agenti di polizia. Di conseguenza, migliaia di detenuti comuni nei 1.382 carceri del paese in attesa di giudizio o sottoposte a processo o punizione si trovano in condizioni pietose. Le prigioni indiane sono considerate le peggiori del mondo. La corruzione e le atrocità degli agenti penitenziari non hanno limiti. Gli ufficiali praticano abitualmente torture di terzo grado sui prigionieri che contestano la violazione dei regolamenti e dei diritti carcerari. Va notato che la Corte Suprema ha commentato che i detenuti sono stipati nelle carceri ben oltre la capienza di queste. Per fare un esempio, la capacità delle carceri in Chhattisgarh è di 6.070, nel 2017 vi erano più di 16.000 prigionieri. Il 43% dei prigionieri in attesa di giudizio sono incarcerati da 6 mesi a 5 anni. Le pene per i reati contestati non li avrebbe tenuti in prigione tanto a lungo. A causa della povertà e della repressione poliziesca, i parenti dei detenuti devono affrontare molte difficoltà per presentarsi ai colloqui.

L'acqua, l'igiene, il cibo per i prigionieri, sono orribili anche rispetto agli allevamenti di bestiame. Mancano strutture sanitarie minime. Se un tubo dell'acqua si rompe, ci vogliono dai 3 ai 4 mesi per ripararlo. Le morti innaturali (omicidi) sono diventate una realtà quotidiana in tutte le carceri del paese. Molti dei nostri attivisti e attivisti per i diritti umani hanno perso la vita in questo modo. Secondo un'indagine, ogni anno nel paese muoiono tra 1900 e 2100 prigionieri. I membri del Polit Bureau, compagni Barunda (Susheel Roy) e Vijayda (Narayan Sanyal), i membri del CC compagni Tapasda (Patit Pavan Haldar) e Chintanda (Narendra Singh) sono morti poco tempo dopo il loro rilascio a causa di problemi fisici e mentali provocati dalle torture da parte della polizia e delle autorità carcerarie erano in prigione. La compagna Narmada, dirigente del movimento Dandakaranya sottoposta a cure per il cancro e il suo compagno Kiran sono stati arrestati e la compagna Narmada ha perso la vita in ospedale il 9 aprile 2022, privata di cure adeguate. Tutti questi sono omicidi di Stato.

Le donne soffrono spesso di problemi di salute nelle carceri. Le prigioniere politiche affrontano ancora più problemi. Il patriarcato feudale brahmanico le opprime. Le detenute devono togliersi i sandali e inchinarsi alle autorità carcerarie. Devono coprirsi la testa con il sari, se non lo fanno subiscono gravi abusi. Hanno bisogno di cibo nutriente, ma non gli è dato. Alcune strutture speciali non sono disponibili per le donne. Le atrocità sessuali sulle donne nelle carceri sono abituali. Nessuno denuncia questi fatti. Il regime borghese compradore asservito e alleato dell'imperialismo scatena lo stato di polizia.

Le reti di spionaggio umano (informatori, spie e traditori), e tecnico (vari tipi di software e tecnologie di vigilanza come Pegasus, intercettazioni mobili, telecamere CC e sorveglianza per mezzo satelliti e droni) si stanno diffondendo in tutto il Paese e lo hanno trasformato in una grande prigione. Tutto ciò è parte della Guerra di Quarta Generazione per reprimere la società civile, le comunità non statali, le organizzazioni e i partiti che conducono vari tipi di proteste e lotte popolari contro gli imperialisti e il regime borghese e compradore.

Tuttavia, grazie ai movimenti democratici militanti in tutto il paese, il governo ha dovuto fare marcia indietro sull’art. 124 A (legge sulla sedizione) e sull'AFSPA-1958. Ha revocato l'AFSPA in molte aree degli stati nordorientali. Inoltre, ci sono diversi movimenti democratici a livello nazionale e internazionale per l'annullamento di leggi draconiane come l'UAPA. Dobbiamo intensificare queste lotte. Democratici, organizzazioni per i diritti umani, dalit e organizzazioni tribali, organizzazioni di donne, studenti e insegnanti-docenti, individui e partiti, organizzazioni, gruppi e individui marxisti, leninisti, maoisti, antimperialisti stanno lottando nel Paese per 'salvare la democrazia' dalgoverno fascista indutva di Modi

Cresce il pericolo di attacchi aerei con uso di droni nelle aree di movimento, principalmente in Bihar, Jharkhand, Chhattisgarh, Maharashtra, Telangana, Andhra Pradesh e Odisha. 12 bombe sono state sganciate da droni nelle prime ore del 19 aprile 2021 nel distretto di Sukma in Chhattisgarh. Nel 2022 più di 50 bombe ad alto potenziale esplosivo sono state sganciate in quattro punti tra l’1:09 all’1:35 tra il 14 e il 15 aprile. Questi attacchi con droni rappresentano chiaramente il pericolo per le masse indigene. Grazie alle nostre forze dell'esercito popolare PLGA che hanno preso le precauzioni necessarie contro i bombardamento, nei villaggi dei tribali non ci sono state perdite di vite umane. Tuttavia, i bombardamenti mettono in pericolo la vita delle popolazioni tribali impegnate nel lavoro agricolo quotidiano. In occasione di entrambi i bombardamenti con droni, le masse tribali si sono mobilitate su larga scala e hanno tenuto manifestazioni e riunioni di protesta. I media ne hanno parlato ampiamente. Hanno anche coperto i crateri provocati dai due attacchi e ripiantato gli alberi colpiti. La polizia ha negato di aver effettuato attacchi con i droni. Hanno invece accusato i maoisti di diffondere menzogne per istigare il popolo. In entrambi i casi, ci sono le testimoniamze oculari di persone e media. Il CC, il DKSZC e l'Ufficio sub-zonale meridionale hanno rilasciano dichiarazioni stampa di condanna di questi bombardamenti. Hanno allegato le prove degli attacchi. Al secondo attacco hanno preso parte, oltre alla polizia locale, unità COBRA, DRG, STF, Greyhound Commando e forze dell'esercito indiano, principalmente ufficiali, truppa, tecnici, droni ed elicotteri ultramoderni dell'Aeronautica. L'attacco è stato coordinato tra il campo di polizia di Pamed (distretto di Bijapur), il campo di Vimpa (distretto di Sukma) e Chennapuram (distretto di Bhadradri Kottagudem di Telangana). I preparativi sono durati 50 giorni. Nel campo di polizia di Pamed sono in corso intensi preparativi per ulteriori attacchi con droni. I preparativi sono stati supervisionati da alti ufficiali mimetizzati con tenute verdi all'interno del campo. L’esercito indiano sta scatenando la guerra contro il popolo. Attualmente, in tutti i campi nelle aree del movimento le forze dell'esercito indiano sono schierate in gran numero sotto la copertura di forze locali.

Gli attacchi con i droni si sono svolti sotto la diretta supervisione di polizia, paramilitari, forze armate e dei funzionari con l’assenso del Primo Ministro del Chhattisgarh Bhupesh Baghel e sotto il comando del Ministro dell'Interno centrale Amit Shah, Ajit Dobhal e Vijay Kumar, secondo le indicazioni del primo ministro Modi. Da cinque a seimila effettivi sono stati impiegati per questi attacchi. Le truppe sono state schierate a Cherla, Pamed, Basaguda tra cui Kollai, Kadiyum, Pottong, Vimpa, Elmagunda, Sonad Ervu, Burkapal, Chintalnar, Chintagupha, Basaguda e Chennapuram. Il 29 aprile è stato allestito un nuovo campo di polizia nel villaggio di Poosuguppa, al confine tra Chhattisgarh e Telangana. La popolazione indigena locale ha tenuto manifestazioni per mesi per protestare contro questo campo. Ma le autorità non hanno dato ascolto alle proteste popolari. Lo stesso giorno nel villaggio di Uddipenta c'era un altro campo di polizia. In Bastar è in attuazione il Quinto Programma. Dal novembre 2019 gli indigeni del Bastar sono in agitazione in molte zone per protestare contro i campi allestiti senza il permesso di Gram Sabha e contro i massacri perpetrati dalla polizia. Nonostante queste mobilitazioni, si allestitiscono nuovi campi di polizia. Ci sono altro assassinii in falsi scontri. Molti vengono arrestati con false accuse e picchiati e le atrocità sulle donne continuano senza sosta.

Questa guerra contro il partito e le masse popolari è condotta dal governo indiano per depredare il jal-jungle-zameen e le risorse naturali e consegnarle ai grandi capitalisti nazionali ed esteri. Non è possibile depredare quelle risorse senza deportare i tribali ed eliminare il nostro partito. Questa guerra viene fatta per eliminare i Krantikari Janatana Sarkars, che rappresentavano un raggio di speranza per i poveri e gli oppressi. Questa è una grave violazione della costituzione indiana. Ecco perché la guerra viene fatta nelle aree del Quinto Programma. Questo viola i diritti del Gram Sabha sanciti dal PESA. È una violazione del diritto internazionale e delle norme sui popoli indigeni dell'ONU.

La nostra guerra di resistenza, guerra popolare, è giusta. Essa è nell'interesse della maggioranza. Il nostro partito sta lavorando nell'interesse del proletariato e di tutto il popolo oppresso. Stiamo combattendo contro la guerra ingiusta del governo. Stiamo resistendo a questa guerra nell'interesse delle grandi masse, per fermare la distruzione dell'ambiente e per proteggere le risorse per le generazioni future, oltre che per proteggere le popolazioni tribali. Il popolo, le organizzazioni di massa, il partito, il PLGA, i RPC stanno resistendo contro questa guerra per proteggere e rafforzare i RPC e il jal-jungle-zameen-vita-identità-rispetto di sé. Non ci arrenderemo, siamo pronti a ogni sacrificio per fare la rivoluzione. Al contrario, polizia, paramilitari e forze armate stanno facendo guerra al loro stesso popolo nell'interesse di sfruttatori come Ambani e Adani. Nella storia nessuna guerra ingiusta ha mai vinto. Le loro vittorie sono temporanee. Il popolo conquisterà la vittoria finale.

Il CC del nostro Partito fa appello a democratici, esperti di diritto, organizzazioni per i diritti umani, nel Paese e nel mondo, alle organizzazioni solidali con la Guerra Popolare in India, all’ILPS, a intensificare il movimento di protesta contro i crescenti attacchi del governo fascista brahmanico Hindutva di Modi al rivoluzionario movimento diretto dal nostro partito e i movimenti delle classi, settori e nazionalità oppresse per diritti democratici e soprattutto contro i pesanti attacchi con droni in corso e in programma. Fa appello a intraprendere iniziative di protesta in occasione della Settimana internazionale dal 13 al 19 settembre con azioni davanti alle ambasciate indiane nei rispettivi paesi insieme ai lavoratori e ad altre masse lavoratrici, impiegati, intellettuali e giornalisti di origine indiana.


Richieste

1. Rilascio incondizionato dei prigionieri politici.

2. Mettere fine ai pesanti attacchi con droni in corso e pianificati dai governi Modi e del Chhattisgarh nelle aree del movimento.

3. riconoscimento dello status di prigionieri politici per tutti quanti sono in carcere per fatti relativi a lotte sociali e politiche.

4. abrogazione di UAPA, AFSPA e delle leggi sulla sicurezza dei vari stati. La legge sulla sedizione deve essere rimossa dal codice penale indiano. Tutti quanti sono stati arrestati in forza di queste leggi devono essere rilasciati incondizionatamente.

5. Mettere fine alla violazione dei diritti dei prigionieri, in particolare dei prigionieri politici e delle donne e alla repressione e alle atrocità su di esse.

6. I regolamenti carcerari devono essere riformati. Le condizioni nelle carceri devono essere migliorate.

7. Mettere fine all'offensiva fascista "SAMADHAN"-Prahar.

8. Mettere fine alla repressione delle voci che denunciano l'ingiustizia.

9. Mettere fine alle repressione delle lotte degli indigeni per proteggere le risorse naturali del paese.

10. Fermare la feroce repressione per mano delle forze mercenarie governative contro i movimenti di liberazione nazionale delle nazionalità oppresse quali Kashmir, Nagaland, Asom e Manipur.

11. Fermare l'offensiva brahmanica Hindutva fascista contro lavoratori, contadini e altre classi oppresse, contro studenti, giovani, docenti, minoranze religiose, dalit, donne e gli altrisettori oppressi.


Abhay

Portavoce

Comitato Centrale PCI(Maoista)

 

pc 16 agosto - Che si facciano la loro campagna elettorale - Ma qualunque sia l'esito delle elezioni...


Che si facciano la loro campagna elettorale
e si visibilizzi invece l'opposizione proletaria e popolare anticapitalista e antimperialista - unitaria se possibile - se non possibile, marciamo divisi, colpiamo uniti.

Proletari Comunisti farà la sua parte, per il Partito, per il Fronte unico di classe, per la costruzione della forza e dell'organizzazione della guerra di classe, necessaria e indispensabile

proletari comunisti/PCm Italia

21 luglio 2021

pc 16 agosto - Taranto e la Puglia base della guerra imperialista - Ma Taranto non è e non deve essere città di guerra!

Dal blog tarantocontro

 Che riprenda con forza e continuità la opposizione, lotta contro la guerra imperialista e il nostro attuale e futuro governo

 
 

 

lunedì 15 agosto 2022

pc 15 agosto - Torino - Extinction Rebellion, nuovi fogli di via - Solidali contro la repressione

Gli attivisti: “Non possiamo andare a lavoro”

Nuovi fogli di via dalla città per gli attivisti torinese di Extinction Rebellion, per un periodo di un anno. Le nuove misure si vanno a sommare ai 5 fogli di via già notificati e alle 22 denunce penali che hanno colpito le persone presenti in Piazza Castello il 25 luglio.

Quel giorno, due attiviste del nodo torinese di Extinction Rebellion erano salite con una scala sul balcone del palazzo della Regione Piemonte, per appendere uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi climatica. Siccità: è solo l’inizio”. Quella mattina, tutte le persone presenti in piazza hanno ricevuto una denuncia. “Io quel giorno sono stato tutta la mattina in Piazza Castello a fare foto. Non ho fatto altro” racconta Roberto, una delle persone denunciate. “Nonostante questo, mi hanno notificato una denuncia penale per Invasione della Regione Piemonte”. Come Roberto, altre 21 persone si trovano attualmente nella stessa identica situazione. 

Per quanto riguarda i fogli di via gli attivisti dichiarano: “Queste misure sono totalmente illegittime, perché la maggior parte di noi vive, studia e lavora a Torino” ribadisce Alessio, costretto a rientrare forzatamente a Roma, città in cui vive la sua famiglia. “Io ho perso il lavoro a causa di un foglio di via

domenica 14 agosto 2022

pc 14 marzo - Riprende la protesta delle donne contro il regime talebano a un anno dal suo insediamento che risponde con la repressione

The protesters chanted demands for “bread, work and freedom”, carrying a banner reading “August 15 is a black day” – a reference to the day the Taliban captured Kabul in 2021.

The fighters seized the women protesters’ mobile phones, stopping one of the first women’s protests in months.

After the protest was dispersed, some women attempted to take shelter in nearby shops but were reportedly pursued and beaten by Taliban fighters using the butts of their guns.

In May, the militants decreed that Afghan women will have to wear the Islamic face veil for the first time in decades. If a woman refuses to comply, her male guardians could be sent to jail for three days – although this is not always enforced.

pc 14 agosto - il nuovo governo guidato dal socialdemocratico opportunista Castillo riprende e continua la repressione antiguerrigliera e antimaoista

Pérou: Affrontements entre l’armée et la guérilla maoïste

Un sous-officier des forces armées péruviennes a été blessé jeudi lors d’un affrontement avec les combattants maoïstes  dans la région de la Vallée des rivières Apurímac, Ene et Mantaro (Vraem). Le militaire faisait partie d’un groupe qui a lancé un assaut héliporté contre la guérilla dans la région de Vizcatán, dans le département de Junín. Un militaire péruvien avait été dans la même région le 15 juillet dernier lors d’une autre confrontation avec la guérilla maoïste. Les opérations antiguérilla se poursuivent actuellement

pc 14 agosto - Sri Lanka - dirigente sindacale attivo nella rivolta popolare prima arrestato ora liberato

Sri Lanka: Le dirigeant syndical Joseph Stalin libéré

Joseph Stalin, secrétaire du Sri Lanka Teachers Union, avait été arrêté il y a une semaine  dans le cadre de la répression du soulèvement antigouvernemental qui a chassé l’ancien président du Sri Lanka. Le tribunal correctionnel de Colombo Fort l’a libéré sous caution tard dans la journée de lundi après que des manifestations massives aient réclamé sa libération.