sabato 23 ottobre 2021

Solidarietà internazionalista - La manifestazione per Georges Ibrahim Abdallah oggi a Lannemezan

Sindacato di classe - I portuali USB di alcuni porti italiani si smarcano dalle posizioni NOVAX e dal CLPT di Trieste e indicono uno sciopero per il 25 – 26 ottobre a Genova

Riportiamo sotto il comunicato coord. Usb porti e sottolineiamo - in grassetto - le cose che condividiamo.

Nello stesso tempo non è purtroppo vero che questa iniziativa porta la chiarezza di classe necessaria sulla questione. Non troviamo una parola sulla vaccinazione di massa dei lavoratori come necessità a difesa della salute e sicurezza collettiva dei lavoratori, né che il modo migliore per assicurarla è che il governo si assuma la responsabilità di un provvedimento che la renda obbligatoria mentre, invece che vaccini per tutti si chiedono tamponi per tutti anche per i vaccinati che sono la grande maggioranza dei lavoratori portuali;  

così come nella giusta richiesta di una postazione sanitaria ad hoc, non si dice che questa deve essere una postazione anche per incentivare e facilitare la vaccinazione di tutti i lavoratori che non la abbiano fatta.

Senza queste cose lo sciopero è monco ed è tuttora con due piedi in due staffe, mentre è necessario e urgente nell’interesse della maggioranza dei lavoratori portuali e nell'interesse di classe generale che si vada oltre.

Slai cobas per il sindacato di classe - coordinamento nazionale

info/contatti slaicobasta@gmail.com 23 ottobre 2021

Taranto nella zona porto varco est
e zona industriale Acciaierie d'Italia/appalto

I portuali fanno chiarezza. Da lunedi sciopero a Genova per la sicurezza

da Contropiano

Il coordinamento dei portuali Usb di Genova, Livorno, Trieste, Civitavecchia e Taranto scrive:

Non ci stiamo alle strumentalizzazioni che questa categoria sta subendo a causa del parallelismo con movimenti che nulla hanno a che vedere con la difesa del diritto al lavoro ed alla salute e sicurezza nelle aziende” scrive in una nota il coordinamento nazionale dei portuali iscritti all’Usb.

La nostra richiesta non potrà mai essere quella di “togliere tutto” perché non siamo

Lotta operaia - Whirlpool: manifestazione nazionale a Varese il 29 ottobre - prima info e sostegno

 A cura dello Slai cobas per il sindacato di classe - info slaicobasta@gmail.com

Whirlpool: manifestazione nazionale a Varese il 29 ottobre

Assemblee e azioni di sciopero programmate in ogni sito

Imperialismo/Contro il G20 - Base di Sigonella: grandi ampliamenti di Aereonautica e governo per favorire i piani di guerra della NATO e dell'Italia imperialista nel Mediterraneo

Il potenziamento del fianco sud della NATO è al servizio dei piani di guerra dell’imperialismo USA/UE che vede al centro l’Italia e la Sicilia in particolare, con Sigonella che non solo è capitale mondiale dei droni ma ora anche hub operativo delle forze aeronavali di Stati Uniti d’America, Nato, Unione europea/Frontex e Italia.

Piani di guerra che passano sotto silenzio complice del governo di Draghi oggi e del ministro Guerini che hanno aumentato le spese militari, del Parlamento e dei media servi. Piani di morte per i popoli oppressi del Mediterraneo Allargato (Nord Africa e Medio Oriente) e devastazione ambientale, tumori per le popolazioni vicine alla base siciliana. Risorse pubbliche negate ai bisogni urgenti dei lavoratori e delle masse colpiti da crisi economica e pandemia per favorire NATO, governi, Ministero della difesa, Aereonautica, Regione Sicilia e comuni di Catania e di Lentini, assieme agli affari per padroni dell’editoria e proprietari terrieri come Mario Ciancio Sanfilippo.

C’è una inchiesta della Procura di Catania per “istigazione alla corruzione” relativa alle mazzette richieste da alcuni ufficiali dell’Aereonautica sugli espropri dei terreni che il giornalista Antonio Mazzeo ha ricostruito, che è molto utile per la denuncia e che riportiamo

Perché dall’indignazione passiamo all’organizzazione delle lotte, alla mobilitazione di massa contro i loro piani di guerra, alla costruzione di una vera opposizione, di un Fronte Unito antimperialista. E noi comunisti non dobbiamo nascondere la realtà ai lavoratori e alle masse: quella che è tutto il sistema dei padroni del mondo, che si chiama imperialismo, che va rovesciato con la Rivoluzione proletaria e socialista!

CONTRO IL G20 DEI CAPORIONI IMPERIALISTI

CONTRO L’IMPERIALISMO ITALIANO


21ottobre 2021

LA DEVASTANTE ESPANSIONE DI SIGONELLA NELL’OMERTÀ DI GOVERNO ED ENTI LOCALI

Un merito l’inchiesta della Procura di Catania sulla presunta istigazione alla corruzione da parte di due ufficiali dell’Aeronautica militare per gli espropri dei terreni con cui ampliare la base di Sigonella, certamente l’ha avuto: far sapere ai siciliani e al resto del paese quello che era noto da tempo ai vertici militari NATO, al governo

Denuncia politica - IL CARATTERE DI CLASSE DELLA GIUSTIZIA BORGHESE: A PIEDE LIBERO L’ASSASSINO DI YOUNES E PURE CON LA SCORTA...

IL PM CERCA DI CREARE LE CONDIZIONI PIÙ FAVOREVOLI PER L’ASSOLUZIONE.

PER YOUNES, CONTRO RAZZISTI E FASCISTI 

31 OTTOBRE ORE 15 VOGHERA.

Il delitto di Younes a Voghera è maturato nel torbido clima della giunta fascista, razzista leghista cittadina, con gli assessori scoperti a scambiarsi messaggi di questo tenore:

Venti giorni prima della tragedia di piazza Meardi, davanti al bar Ligure, proprio Gabbia aveva

Lotta operaia - GKN/Whirlpool solidarietà e necessità di una lotta comune e generale - Ma francamente abbiamo bisogno di una altra canzone

Un comunicato del Collettivo di Fabbrica – Lavoratori GKN Firenze su Whirlpool, resistenza operaia, delocalizzazioni, incapacità o volontà statale di non assumersi un ruolo

Solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori Whirlpool, che ancora una volta vedono in faccia la lettera di licenziamento. Da parte nostra è incondizionata, come sempre.

Noi non conosciamo nei dettagli la vicenda Whirlpool.
La conosciamo come tutti voi da quello che si

Con proletari comunisti nella lotta politica e sociale nel nostro paese

Disponibile il foglio speciale in attesa del nuovo numero - richiedi solo on-line pcro.red@gmail

Lotta politica - A Roma sabato contro il G20

 


Internazionalismo - Parte dalla Galizia la nuova campagna internazionale di solidarietà con la guerra di popolo in India

In Italia ci stiamo preparando, ma abbiamo bisogno di tutti i compagni e realtà disponibili perchè sia una vera e forte campagna nazionale

info/contatti/adesioni- pubblicazioni  csgpindia@gmail.com

GALIZA: Campaña del CGAGPI en apoyo a la revolución india y para denunciar la nueva operación genocida Prahaar-3





Tras el llamado del PCI (maoísta) para derrotar la nueva y mayor operación militar (Prahaar-3) y salvar la revolución india, el Comité Gallego de Apoyo a la Guerra Popular en India inicia una campaña 

Politica proletaria - LA REGISTRAZIONE DELL'ASSEMBLEA SU VACCINI... CON LA PARTECIPAZIONE DEL RICERCATORE FABRIZIO CHIODO

Mettiamo a disposizione sia delle persone che hanno partecipato all'importante assemblea - più di 80 e da più di 10 città - sia di coloro che non hanno partecipato la registrazione integrale delle relazioni, dei vari interventi, delle risposte date da Fabrizio Chiodo, che ha apportato un grande contributo scientifico, apprezzatissimo dai lavoratori e lavoratrici. 

Il link per scaricare la registrazione:


Successivamente faremo anche una pubblicazione con i principali interventi

Lotta proletaria - Buone notizie dagli USA, sciopero alla John Deere

George Gallanis

Più di 10.000 operai del settore macchine agricole e movimento terra John Deere hanno completato il loro secondo giorno di sciopero venerdì [15 ottobre 2021, ndr]. I lavoratori Deere in Iowa, Illinois, Kansas, Georgia e Colorado hanno lanciato il loro primo sciopero in 35 anni dopo che un tentato accordo sostenuto dalla United Auto Workers (UAW) è stato rifiutato da oltre il 90%.

Il contratto UAW-Deere ripudiato dai lavoratori prevedeva un aumento salariale dell’11-12 % in sei anni, circa il 2 % all’anno, con conseguente notevole riduzione dei salari reali se si tiene conto dell’inflazione. Avrebbe anche posto fine alle pensioni per i lavoratori assunti dopo novembre, aggiungendo de facto un terzo livello di lavoratori all’attuale odiato sistema a due livelli accettato dall’UAW nel 1997.

Mentre l’azienda si muove per assumere lavoratori crumiri, l’UAW sta lavorando consapevolmente e sistematicamente per isolare e sconfiggere la lotta. Giovedì mattina presto, il quartier generale della UAW ha rilasciato una dichiarazione bugiarda nel tentativo di coprire il suo ruolo di agente consapevole della gestione aziendale.
Il comunicato esordisce dichiarando che lo sciopero è iniziato «dopo che l’azienda ha

venerdì 22 ottobre 2021

Imperialismo - Libia: il fallimento dell'ennesima Conferenza voluta dagli imperialisti

 

Dopo Parigi, Palermo, Abu Dhabi e Berlino, ora Tripoli, la capitale libica, ha ospitato una conferenza ministeriale per la “stabilizzazione” della Libia. “Stabilizzazione” per i paesi imperialisti significa petrolio e profitti dagli appalti della ricostruzione. Nonostante si sia svolta in territorio libico, le sue conclusioni dimostrano che il nuovo governo-fantoccio, messo in piedi dall’imperialismo, ha fallito il suo obiettivo dichiarato di “prendere in mano il suo destino”, del resto obiettivo impossibile per una classe dirigente espressione di una borghesia compradora e corrotta, delle divisioni dei signori della guerra interessati ognuno per conto proprio ai profitti del petrolio e dei finanziamenti di Europa, con l’Italia in prima fila, per i respingimenti antimmigrati e per la gestione dei lager.  

Il presidente del Governo transitorio di unità nazionale (Gun), Dabaiba, il cui mandato terminerà tra qualche settimana, senza vergogna ha affermato che: “Il cammino verso la

Lotta di classe - UN'ALTRA STORIA DI DELOCALIZZAZIONE PERMESSA DAL GOVERNO E ACCETTATA DAI SINDACATI CONFEDERALI - TESSITURA DI MOTTOLA SRL

ALTRO CHE LEGGE CONTRO LA DELOCALIZZAZIONE, DA PARTE DEL GOVERNO SOLO MISERABILE CASSINTEGRAZIONE, PER PERMETTERE AI CAPITALISTI DI BUTTARE IN MEZZO AD UNA STRADA CENTINAIA DI OPERAI.

UNICA CONTROTENDENZA, ANCHE QUI NASCE LO SLAI COBAS SC

Il caso in provincia di Taranto - Tessitura di Mottola srl - Gruppo Albini

Riportiamo, di seguito, l'ultimo verbale dell'incontro convocato il 14 ottobre dalla Task force della Regione sulla situazione occupazionale dei lavoratori della Tessitura di Mottola srl.

Come si può leggere, l'unica prospettiva per i 118 lavoratori e lavoratrici, che dall'inizio dell'estate sono anche in presidio davanti alla fabbrica per impedire che l'azienda la smantelli, è la cassa integrazione, che tra cig covid e nuova cigs consentirà un minimo di reddito per sopravvivere (non per vivere), fino ad ottobre 2022.

Per il resto, niente. La sorte di questi lavoratori, come di tantissimi in questa Regione, solo a Taranto vi ci sono i 1600 operai ex Ilva, i 51 della Cemitaly, è di fare corsi di "riqualificazione" e colloqui per una ricollocazione di singoli lavoratori. 

Entrambe le cose negative. 
Perchè i corsi, senza una finalizzazione ad un progetto reale di prospettiva occupazionale sono totalmente inutili e generici (come già l'esperienza per Ilva e Cemitaly ha dimostrato) - tenendo conto, poi, che stiamo parlando di operai e operaie già con una buona, a volte alta professionalità nel settore. Perchè le eventuali ricollocazioni dividerebbero i lavoratori, indebolirebbero la forza di trattativa e contrattuale, diventerebbero di fatto un ricatto per i singoli lavoratori (o accetti o rischi di perdere anche la cig), che potrebbero trovarsi a dover accettare lavori precari, contratti a tempo determinato, demansionamento, perdita di tutto quello che hanno conquistato in tanti anni di attività (livelli, indennità, ecc.).
Intanto, come si legge sempre nel verbale della Regione, continuerebbe la ricerca sul mercato, per verificare le possibilità occupazionali di aziende, anche di altri settori produttivi, esistenti nell'arco di 50 Km dall'attuale luogo della Tessitura. 
Anche qui, quindi, con una, bene che vada, prospettiva di frammentazione dei lavoratori e di assoggettamento a condizioni lavorative peggiori. Tra l'altro, come sottolinea il Presidente della Sepac, Leo Caroli, anche questa prospettiva avrebbe tempi lunghi, tanto che alla fine l'appello oltre che alla parte aziendale è ai lavoratori ad accettare "riqualificazione in funzione dei bisogni reali del mercato lavorativo", che tradotto vuole dire: non fate i pretenziosi, prendete tutto quello che eventualmente il mercato offre...

Unico, differente spiraglio sembra l'attività della Agenzia Vertus per una prospettiva di acquisizione della fabbrica e quindi degli operai da parte di un'altra azienda. Qui si è partiti dal contattare ben 450 aziende (!?), anche di differenti settori produttivi, e si è arrivati per ora solo a: due che hanno presentato progetti e una che ha manifestato interesse; mentre si sta cercando ancora qualche altro possibile investitore. Su questo un aggiornamento sarà a fine anno.

Ma purtroppo, primo, questa "storia" l'abbiamo già vista in altre realtà (vedi vicenda Whirpool), in cui dopo anni di ricerca i lavoratori sono a rischio licenziamento; secondo, non si spiegano i motivi del mancato interesse da parte di altre aziende, nè si dice se anche quelle che avrebbero manifestato interesse prenderebbero tutti i 118 lavoratori della Tessitura e a quali condizioni.

Però, ciò che è più inaccettabile di questa "vertenza", ben espressa dal verbale del 14 ottobre, sono due. 

L'azienda, il gruppo Albini, che interviene e viene trattata come se non fosse la prima, principale responsabile di questo attacco al posto di lavoro! Una azienda multinazionale che ha campato e ha fatto profitti sul lavoro dei 118 operai e operaie per anni, che ha usufruito di fondi pubblici, gravi fiscali, contributivi; un'azienda che non chiude perchè in crisi ma semplicemente perchè altrove, soprattutto all'estero, può fare più profitti, per taglio dei costi della manodopera, meno diritti per i lavoratori, ecc 
A questa, come ad altre aziende che licenziano per delocalizzazione, però non succede nulla, anzi viene trattata con tanto di "guanti bianchi", quasi ringraziata perchè ha "concesso" di richiedere la cassintegrazione - di cui una parte, quella covid, è peraltro totalmente gratuita per Albini. 
Una cosa inaccettabile!
 
Come inaccettabile è l'atteggiamento dei sindacati confederali, che richiedono solo "informazioni", non fanno richieste, non portano loro proposte, non mettono in discussione l'andamento attuale. 
Sindacati che continuano, grazie al grande sforzo di lavoratori e lavoratrici, a tenere in piedi un presidio, purtroppo sempre più inutile, da cui non partono iniziative di lotta che possano pesare nella trattativa e rendere visibile questa realtà lavorativa, ai più anche a Taranto, sconosciuta; sindacati che hanno accettato la lettera di minaccia/ricatto dell'azienda di entrare in fabbrica per fare manutenzione e atti amministrativi, vanificando, quindi, lo scopo del presidio. 
 
Soprattutto per questa realtà sindacale, un gruppo di lavoratori e lavoratrici ha deciso di organizzare lo Slai cobas. E QUESTA E' L'UNICA VERA NOVITA' che comincerà a pesare!

 

Lotta di classe - L'unità di classe si costruisce contro padroni e governo e ogni posizione reazionaria NOVax, anche travestita da Nogreen pass nelle file dei lavoratori e masse proletarie

Una iniziativa di chiarezza al servizio della lotta sindacale e politica su basi di classe

Internazionalismo - India - il PCI(maoista) a sostegno della grande lotta dei contadini in tutte le forme

INDIA: Canción de Chetana Natya Nanch sobre el movimiento campesino - lanzada por el PCI (MAOISTA)


Los maoístas han lanzado en YouTube una canción cantada por artistas de Chetana Natya Manch sobre el movimiento campesino en curso en todo el país contra las tres leyes agrícolas impopulares presentadas por el gobierno central.

Internazionalismo - Francia - Lannemezan: la manifestazione per la libertà per Georges Abdallah 23 ottobre - massimo sostegno e informazione

 France - Liberté pour Georges Abdallah ! Lannemezan, samedi 23 octobre 2021

 Départ de la manifestation à 14h devant la gare de Lannemezan

Imperialismo italiano - L'interventismo militare del governo Draghi in Africa nel silenzio della grande stampa e nella complicità del parlamento

Antonio Mazzeo  da Africa ExPress

Ma che ci stanno a fare i carabinieri italiani in Ruanda, Paese che dopo il genocidio del 1994 stenta a trovare la stabilità politica e a vedere affermati gli standard minimi di agibilità democratica e il rispetto e la protezione dei diritti umani?

Dal 10 al 12 ottobre il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, Teo Luzi, si è recato in visita ufficiale in Ruanda per incontrare alcune delle maggiori autorità militari. In particolare lunedì 11, presso il quartier generale della RNP – Rwanda National Police di Kacyiru (distretto di Gasabo), Luzi ha avuto un lungo colloquio con l’ispettore generale ruandese delle forze di polizia, Dan Munyuza, per “cementare la partnership tra le due istituzioni di polizia militare”, così come riportano i maggiori quotidiani di Kigali.

Al meeting hanno partecipato anche l’ambasciatore italiano in Uganda, Ruanda e Burundi Massimiliano Mazzanti e il vice ispettore generale della polizia ruandese, Felix Namuhoranye.

La Rwanda National Police e l’Arma dei Carabinieri collaborano strettamente e con successo dal

Denuncia politica - A Roma il Ministro degli Interni, che ha sempre più o meno lasciato mano libera a fascisti/No vax, ora fa la faccia feroce con le manifestazioni dei lavoratori

L'uso politico delle manifestazioni reazionarie di fasci/no vax - per quanto prevedibile e scontato, peraltro metà poliziotti sono fasci NoVax e se non sono tirati per la giacchetta calano caschi e ricevono fiori - per colpire e vietare le manifestazioni dei lavoratori non va accettato a Roma come ovunque.

La settimana passata sono state convocate due manifestazioni statiche, una prevista in piazza SS. Apostoli venerdì 22 ottobre per la gratuità dei tamponi nelle aziende partecipate pubbliche ed una convocata sempre a piazza SS. Apostoli per oggi, mercoledì 20 ottobre promossa dalle lavoratrici Alitalia. Le due manifestazioni erano state, ovviamente, regolarmente comunicate alle autorità competenti.

Una “informale” telefonata della Questura di Roma, ricevuta dalla sede nazionale della Confederazione USB, ha comunicato verbalmente il divieto di svolgere le manifestazioni, senza spiegarne le ragioni,

Internazionalismo - Le masse Mapuche difendono il diritto alla terra con una manifestazione massiccia - info e video

 in via di traduzione

CHILE: Los pueblos indígenas defienden los derechos a la tierra en una manifestación masiva (AND)


Marcha multitudinaria mapuche en defensa del derecho a la tierra. Foto:  Agencia UNO

Los pueblos indígenas chilenos marcharon en el corazón de Santiago, la capital de Chile, en una manifestación a la que asistieron mil personas y que defendió el derecho sagrado a la tierra de estos pueblos, apoyó la recuperación de sus tierras y defendió su autonomía. La protesta tuvo lugar el 10 de octubre, en la tradicional plaza de manifestaciones, Plaza de la Dignidad.

Los pueblos originarios mapuche, que constituyen el 85% de la población indígena chilena, integraron masivamente la marcha. Aproximadamente el 12,7% de la población chilena es

giovedì 21 ottobre 2021

Padroni assassini - Dopo tre giorni di agonia, è morta l'operaia tessile incastrata con il camice nel macchinario

Strage senza fine nei luoghi di lavoro per i profitti dei padroni. Il pesante tributo di sangue delle operaie: Luisa come Laila El Harim, come Luana D'Orazio, come Tiziana Bruschi e come tante altre operaie. 


L'agonia è durata tre giorni. Non ce l'ha fatta Luisa Scapin, 62 anni, l'operaia tessile dipendente della FilTessil di Sant’Anna Morosina, a San Giorgio in Bosco, provincia di Padova, che lunedì scorso (18 ottobre) era rimasta incastrata con il camice nel macchinario al quale stava lavorando. Questa volta, a differenza di Luana D'Orazio, la sua giovane collega di Montemurlo, provincia di Prato, che lo scorso aprile era morta sul colpo stritolata dai congegni, la vittima è sopravvissuta all'infortunio, ma il soffocamento provocato dalla stretta del camice le ha causato un arresto cardiaco in seguito al quale la donna è stata ricoverata in prognosi riservata e per 72 ore ha lottato per sopravvivere.

Il macchinario avvolgicavo che serve al confezionamento di cavi per stendibiancheria. le ha provocato, secondo la ricostruzione dell'infortunio,  un’asfissia meccanica da soffocamento. Un collega le ha prestato i primi soccorsi.



Denuncia politica – VERSO LA MANOVRA ECONOMICA. I PADRONI CHIAMANO, IL GOVERNO RISPONDE

FINANZIAMENTI A FAVORE DEI CETI MEDI, DELLE AZIENDE, ALLE MASSE POPOLARI L’ILLUSIONE E LE BRICIOLE DELLE RIFORME. 

MA GLI INTERESSI DI CLASSE SI POSSONO AFFERMARE SOLO CON UNA AMPIA MOBILITAZIONE PROLETARIA CONTRO PADRONI E  I LORO GOVERNI.

Il governo ha approvato il Documento Programmatico di Bilancio, che definisce l’entità della prossima manovra economica prevista per 23 miliardi, che registra un aumento delle spese coperte in parte dal previsto incremento del PIL.

Ma dove andranno questi soldi per il governo?

Il testo inviato a Bruxells, presentato in questa forma secondo le scadenze europee, è definito incompleto e sono previste modifiche.

Ma al netto dei prossimi aggiustamenti resta una manovra in linea con le richiese e gli interessi di padroni grandi e piccoli, una manovra che non sostiene i bisogni dei lavoratori e delle masse popolari. Che allunga le mani persino sui risultati futuri della ripresa produttiva, vincolandoli a nuovi sgravi alle imprese.

Una manovra in linea con le richieste di Confindustria dunque, che quando parla di lavoro lo fa a difesa dei profitti e a garanzia dello sfruttamento.

Come pochi giorni fa, in occasione dell’inaugurazione del nuovo palazzo dell’Unione Industriali a Bergamo (formale, in realtà la sede è operativa da quasi due anni) con il suo presidente Bonomi che ha scaldato una platea di oltre mille padroni con Bergamo che traina l’economia nazionale con il 15% dell’intera bilancia commerciale del paese e quest’anno prevede di raggiungere i 17 mld valore più alto di sempre. Ha ridotto la questione vaccini a necessaria per garantire la produzione, ricordando con un parallelo i protocolli dell’anno scorso, siglati con i sindacati confederali che hanno permesso, di riaprire le fabbriche, nonostante l’emergenza, nonostante le evidenti insufficienze a tutela dei lavoratori. Così anche i morti da covid, anche i lavoratori contagiati nelle fabbriche quando tutto doveva restare aperto ad ogni costo, quando non andavano fatte le zone rosse, vengono oggi usati attraverso un ipocrito cordoglio, per dire ‘abbiamo fatto tutto il necessario andiamo avanti’.

Insomma indicazioni chiare alla 'politica' perchè sul fronte interno ed internazionale affini gli interventi.

Tra i pericoli della ripresa, che poi sono le contraddizioni insanabili del sistema di produzione capitalista, tra carenze di chip e porti chiusi, ha additato ancora i lavoratori ‘noi vogliamo assumere ma non troviamo le competenze’, che hanno distrutto i padroni con la politica spinta della precarietà e oscurando le condizioni di impiego che offrono.

Fuori da giri di parole ha invocato una politica fiscale a favore delle imprese, agitando il solito ricatto, riduzione delle tasse uguale a possibile sviluppo e competitività.

I morti sul lavoro sono rientrati in una dichiarazione di facciata, che equivale ad un lasciateci lavorare, noi produciamo per il bene del paese… con un misero tentativo di indirizzare l’attenzione sul lavoro nero come fonte principale dei rischi in azienda.

Intanto i lavoratori, secondo l’aggiornamento OCSE sui salari, restano al palo di stipendi che sono da fame e che in Italia hanno subito negli ultimi 30 anni la crescita più bassa.


La politica dei padroni, attraverso i governi borghesi, è sempre di rapina verso ogni possibile risorsa pubblica, dalle privatizzazioni ai bonus a pioggia, ai reiterati sgravi fiscali per le aziende, praticamente

Imperialismo - Anche la Tunisia di Kais Saied non è un "porto sicuro" per i migranti... corrispondenza

Negli ultimi giorni in Tunisia la condizione dei migranti e degli stranieri residenti subsahariani si è degradata notevolmente fino al punto che l'incolumità e la vita di queste persone è minacciata.

Infatti sono avvenuti fatti allarmanti che non possono non suscitare sdegno, rabbia e solidarietà internazionalista nel cuore dei sinceri democratici e progressisiti ma soprattutto dei rivoluzionari.

Mentre si moltiplicano le notizie di naufragi al largo delle coste tunisine, ed in particolare tra Sfax e Mahdia, con decine di morti e dispersi che si aggiungono all'interminabile lista nera, aumentano ugualmente i dispacci stampa circa presunti "salvataggi" da parte della guardia costiera tunisina. In passato le motovedette tunisine "donate" e messe a nuovo dai finanziamenti italiani ed europei avevano speronato barche di migranti in rotta verso l'Italia e in seguito "salvato" i superstiti. Recentemente nei pressi delle acque di Zarzis, le motovedette hanno imbarcato con la forza i migranti sbarcandoli infine oltre confine consegnandoli ai "colleghi" della guardia costiera libica (gruppi armati jihadisti con la casacca), un fatto inedito e gravissimo in contraddizione con lo stesso diritto internazionale.

Proprio a Zarzis negli stessi giorni veniva chiuso un centro d'accoglienza per migranti accompagnato da una propaganda razzista su alcuni media online in cui a seguito di una molestia ai danni di una donna tunisina da parte di un migrante, facendo di tutta l'erba un fascio, si è invocata l'espulsione degli "africani" (termine che assume una connotazione razzista essendo usato dagli arabi dei paesi arabi africani che inconsciamente o volutamente marcano la differenza in senso etnico tra loro e i cittadini dell'Africa "nera").

A contrastare tale cappa d'intolleranza, l'unica voce fuori dal coro è stata come sempre quella dei pescatori della città che ormai da anni si ergono da soli in quell'area a difesa dei migranti contro tutti: contro i soprusi della "guardia costiera libica", contro l'ingiustizia dello Stato tunisino e contro la pressione imperialista italiana/europea. Anche in questa occasione hanno rinnovato l'impegno di salvare le vite dei naufraghi nonostante le minacce della guardia costiera.

A Sfax però in un contesto simile i migranti si sono trovati totalmente soli.

Nella seconda città più popolosa e sviluppata del paese (popolarmente etichettata come "la capitale del

Sindacato di classe - Ancora un giovane operaio morto sul lavoro SDA di Bologna

il comunicato


ANCORA UNA TRAGEDIA IN UN MAGAZZINO DELLA LOGISTICA.
VOSTRI I PROFITTI, NOSTRI I MORTI!

Stanotte nell'hub SDA di Bologna Yaya Yafa, un giovane di 22 anni da poco assunto tramite agenzia interinale è stato ucciso sul colpo, schiacciato tra un tir e la ribalta del magazzino per cause ancora da accertare.

Ancora una volta scorre sangue operaio in nome dei profitti!

Padroni e governo, che in questi giorni si ergono a paladini della salute e della prevenzione del rischio pandemico, sono gli stessi che da anni smantellano ogni tutela sulla sicurezza nei luoghi di lavoro; sono gli stessi che incentivano l'utilizzo abnorme di manodopera precaria e interinale, più ricattata e più sfruttata, quindi più esposta al rischio di incidenti.

I posti di lavoro sono ogni giorno più un vero e proprio teatro di guerra!

È ORA DI DIRE BASTA A QUESTA MATTANZA!

È ORA DI METTERE FINE ALLA PROLIFERAZIONE SENZA LIMITE DI CONTRATTI INTERINALI E A TERMINE!

È ORA DI DAR VITA A UNA MOBILITAZIONE NAZIONALE CONTRO LE MORTI SUL LAVORO E PER LA DIFESA DELLA SICUREZZA E DELLA VITA DEGLI OPERAI!

SI Cobas nazionale

Voghera - L'assessore leghista assassino di Youns messo in libertà - indignazione e profonda ingiustizia!

La notizia

Pavia, 20 ottobre 2021 - È libero dalla notte scorsa l'ex assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera Massimo Adriatici, ai domiciliari del 20 luglio scorso quando uccise con un colpo di pistola durante una colluttazione in piazza Meardi  Youns El Boussettaoui, marocchino di 38 anni.

La misura, infatti, ha perso di efficacia e l'uomo politico è pertanto in libertà. "Da oggi Adriatici è un uomo libero. Resta indagato ed è giusto che le indagini proseguano, senza frenesia, per cercare di chiarire tutti i dettagli di una vicenda che per noi rientra nella piena legittima difesa", ha spiegato all'Adnkronos Gabriele Pipicelli, difensore dell'ex assessore. Negli ultimi tempi Adriatici, avvocato penalista, aveva usufruito di diversi permessi per andare a lavorare: da oggi potrà farlo senza chiedere autorizzazioni.

Una richiesta di revoca di custodia cautelare da parte della Procura di Pavia nei giorni scorsi è stata rigettata dal gip che ha preso atto come il provvedimento fosse diventato inefficace per Adriatici, difeso dagli avvocati Gabriele Pipicelli e Colette Gazzaniga.         

Denuncia politica - Torino - Il nuovo sindaco PD mostra subito di che pasta è fatto e apre la campagna a favore della TAV

I No Tav rispondono a Lo Russo: “Non ne lasceremo passare una”

Nel suo primo giorno da sindaco Stefano Lo Russo ha già preso alcune posizioni importanti, tra cui quella relativa alla Tav. Se chi lo ha preceduto, Chiara Appendino, aveva deciso di uscire dall’Osservatorio sulla Torino-Lione, ieri il nuovo primo cittadino ha precisato che Torino vi rientrerà. 
Il  Movimento No Tav: “Che non ci fossero governi amici non è una novità ma di questo passo Lorusso corre incontro all’inimicizia esplicita a gran velocità”. “Lo Russo si è dimostrato a favore del tav, sin dai suoi esordi in Sala Rossa in qualità di assessore all’Urbanistica fino ad arrivare alle poco originali dichiarazioni su Facebook che condannavano la resistenza di San Didero a seguito dello sgombero del presidio con la solita manfrina in solidarietà alle forze dell’ordine”. “Oggi, a giustificazione della sua decisione, Lorusso non dà prova di argomentazioni brillanti sottolineando “l’importanza dei

Denuncia politica - Torino - Chiudere l'inferno Cpr

Nel centro migranti di Torino, 26 tentati suicidi in un mese

TORINO. Ricordatevi questo nome: Bobo, perché è «l’ultimo» di questa storia. L’ultimo di una serie incredibile di tentati suicidi all’interno del Cpr di Torino. E per chi non se lo ricordasse il Cpr è una specie di «carcere – non carcere» dove finiscono gli stranieri che sono in attesa di rimpatrio.

Politica proletaria - DOMANI ASSEMBLEA TELEMATICA: VACCINI - GREEN PASS - QUALE POSIZIONE DI CLASSE

Denuncia politica - Il fascismo non è una opinione ma un crimine

Ma lo stato borghese in marcia verso un moderno fascismo se ne frega della Costituzione e della storia del nostro Paese, 
Sempre pronto attraverso i vari governi a fare decreti legge fascisti e repressivi, contro le lotte dei proletari, lavoratori, immigrati come quello di Salvini, ma non per prendere provvedimenti e fare rispettare neanche quanto previsto dalla sua democrazia borghese per  mettere fuori legge i fascisti. 

Ecco quanto succede nelle sempre più nere aule parlamentari dal quotidiano Domani:

Quattro mozioni presentate dal centrosinistra diventano un ordine del giorno poco vincolante. La destra ha la sua per equiparare l’assalto alla Cgil ai No Tav. Risultato: i neofascisti rimangono ancora impuniti

Su Forza nuova nulla di fatto. A 11 giorni dall’assalto della Cgil da parte di un gruppo di No-pass guidati dai leader del partito neofascista Giuliano Castellino e Roberto Fiore, il Senato ha deciso di non decidere sullo scioglimento e il governo si è astenuto. Ieri sono approdate

mercoledì 20 ottobre 2021

Politica proletaria - Le elezioni dei sindaci consolidano il governo Draghi e sviluppano contraddizioni nel centro destra e nei fascio/populisti

Cappotto del centro sinistra - disfacimento dei M5stelle - neocentrismo in crescita con Berlusconi e pezzi di Lega dentro - tra i fascio populisti Meloni in crescita, Salvini in calo

ma chiaramente la questione di fondo è l'astensionismo che supera il 50%

l'astensionismo non è di per sè di 'sinistra' - anzi in questo caso l'aumento proviene prevalentemente da centrodestra e M5Stelle.

Le letture sociologiche, a volte utili, in generale lasciano il tempo che trovano come pure le strilla esultanti in alcuni nel nostro campo.

La lotta di classe come non avanza con le illusioni elettorali, neanche  avanza con il rifiuto del voto.

La politica proletaria ha altri criteri di analisi e si occupa di problemi seri e non di apparenze.

La questione politica, della rappresentanza politica è il problema principale nei settori operai e proletari che pure lottano, sia pure in una situazione a macchia di leopardo che vede lotte significative nella logistica, in alcune fabbriche - con il particolare della lotta della Gkn -, in alcuni settori dei lavoratori precari, a cui vanno aggiunti i fermenti nelle scuole e nelle realtà territoriali ben delimitate, dai Disoccupati di Napoli, al Movimento No Tav, ecc. 

Qui le lotte vanno intensificate ed estese, resistendo alla repressione e alle manovre e linee riformiste

Sindacato di classe - La lotta operaia e proletaria dove ci sono le posizioni e la linea classista e combattiva - dal blog slai cobas per il sindacato di classe - ottobre

 

Lotta delle donne - CON LE OPERAIE DELLA MONTELLO, CON IL MFPR - VOGLIAMO LA CONDANNA DEI PADRONI! PRESIDI IL 2 DICEMBRE - dal blog femminismorivoluzionario

 Il 14 ottobre, presso il tribunale di Grumello del Monte (BG), si è tenuta la prima udienza di un processo dove sono - finalmente - imputati i padroni, il presidente e amministratore delegato della fabbrica Montello.

Tutto è successo perché il MFPR presentò qualche anno fa denuncia per fermare l’atteggiamento arrogante ed intimidatorio che la dirigenza aveva assunto nei confronti delle lavoratrici in lotta della Montello per fare accettare alle operaie un accordo.
Infatti, durante uno dei momenti più duri della lotta, l'MFPR ha ​sostenuto sempre e in tutti modi queste lavoratrici, insieme allo Slai Cobas per il sindacato di classe.
In​ uno di questi momenti​ la dirigenza aziendale pensò bene di interrogare le lavoratrici e chiedere, a scopo ricattatorio, se appartenevano al MFPR e arrivarono a​ segnalare​ questa “presunta appartenenza” alle forze dell’ordine.
Era chiaro lo scopo di questa ignobile azione: denigrare l’MFPR e, contemporaneamente, intimorire le operaie. Una situazione assurda che andava fermata subito.
Già da questa prima udienza del 14 ottobre l’avvocato della controparte ha tirato fuori cavilli​ legali per bloccare il processo, quello centrale chiede di stabilire se, noi, come movimento avevamo il diritto di presentare una denuncia (!?)
Vale a dire: come compagne possiamo essere fermate durante volantinaggi e manifestazioni, insultate, arrestate, ma avere il diritto di denunciare, NO...
La prossima udienza sarà ​il 2 dicembre alle 13,00, non è ancora certo se si terrà nella sede di Grumello del Monte o se la sposteranno a Bergamo (nell’udienza del 14/10 si è ​ discusso anche sulla legittimità della sede).
Noi pensiamo che questa seconda udienza sia importante, per non far passare questo squallido tentativo degli avvocati dei padroni e ottenere una condanna dei padroni della Montello, che continuano anche oggi a portare avanti discriminazioni, lavorative, salariali, di carichi di lavoro verso le lavoratrici, la stragrande maggioranza immigrate.
Il 2 dicembre vogliamo organizzare il ​presidio davanti al Tribunale e alla fabbrica Montello.
Già da oggi, invitiamo le donne, le lavoratrici a partecipare perché quanto successo alla Montello ci riguarda tutte. E’ una vicenda emblematica della condizione delle operaie, delle lavoratrici in questo paese e delle concezioni, di un humus reazionario che ci vuole solo docili e remissive a sopportare supinamente.
Ci vediamo il 2 dicembre!
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario

Imperialismo italiano - L'Italia imperialista sta partecipando, nel silenzio generale, all' esercitazione di guerra aerea in Israele chiamata "Blue Flag"

La cooperazione militare tra Italia e Israele, dai profitti derivati dalla produzione di nuovi strumenti di morte sempre più avanzati fino al loro utilizzo nelle prossime guerre, è alla base delle esercitazioni internazionali aeree e missilistiche di "Blue Flag".


Nel silenzio generale di governo, parlamento, media, è iniziata l’ennesima esercitazione, questa volta in Israele. Le forze aeree di Germania, USA, Regno Unito, Grecia, Francia, Israele, India, Italia, stanno testando i loro strumenti di morte, “per addestrare, apprendere e migliorare le loro capacità operative”. Questo è Blue Flag 2021.

Nel mirino l’Iran, soprattutto, e tenere sotto scacco le masse arabe, in particolare quelle palestinesi e libanesi e tenere sotto tiro le rotte del petrolio.

La spartizione del mondo e delle materie prime in questo sistema imperialista è un alimento continuo per una guerra a livello mondiale. Nell’asse strategico del Mediterraneo Allargato la borghesia imperialista italiana punta a rafforzare la sua egemonia. La cooperazione militare con lo stato terrorista

martedì 19 ottobre 2021

Lotta di classe - La crisi come opportunità nel "mondo post covid" dei padroni e la necessità della risposta proletaria

I padroni, anche davanti alle crisi più acute, hanno sempre i piedi ben piantati per terra e cioè cercano, e ne hanno la convinzione, che ogni crisi sia per loro una opportunità.

Certo, questa tranquillità dei padroni e dei loro tirapiedi ai governi dipende dal fatto che in buona parte dei paesi del mondo soprattutto negli ultimi decenni, queste crisi, che oramai sono da tempo la “normalità” del sistema capitalistico-imperialistico, non hanno come sbocco la rivoluzione o la minaccia seria di essa.

E anche questa crisi, terribile già prima del lockdown causato dalla pandemia, durante e dopo, viene considerata allo stesso modo: “L’opportunità di un nuovo dopo-Guerra” dice infatti un dossier del Sole 24 Ore pubblicato in questi giorni. L’opportunità di una “nuova normalità” come la chiamano adesso.

Il “dopo guerra” piace tanto come esempio ai padroni, perché come tutti sanno, nel nostro paese c’è stato in quegli anni, ’50 e ’60, il cosiddetto “miracolo economico”, la “ricostruzione” tutta caricata sulle spalle, sul sudore e sangue di lavoratrici, lavoratori, e masse popolari tra le quali diversi milioni trasferiti dal sud al nord. Lo chiamano “miracolo” perché grazie a tutto questo i padroni si sono arricchiti di nuovo nonostante avessero imposto il fascismo, e hanno “ricostruito” il loro sistema sociale che continua a distruggere uomini, ambiente e cose.

Nonostante l’opportunità però non mancano, né possono mancare, visto il livello della crisi mondiale, i

Sindacato di classe - GKN La lotta continua - di nuovo a Roma il 30 ottobre in occasione del G20

Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

-Gkn appartiene al territorio che la difende. Vi abbiamo chiamato ad essere piazza, ora vi chiamiamo ad essere progetto, strategia, tattica, futuro.
-Gkn si salva con i nostri e vostri corpi. Ma si salva anche con tutte le nostre intelligenze.
-La mobilitazione vi appartiene. Discutete insieme a noi i prossimi passi.
-Abbiamo preso tempo. Ora dobbiamo stare attenti che il tempo non prenda noi.
-Senza una legge antidelocalizzazioni, senza continuare la lotta, scambieremo una vittoria parziale per una vittoria definitiva. E perderemo.
-Non possiamo essere una vertenza normale, perché purtroppo normalmente si perde.
-In questo mondo, i posti di lavoro si bruciano e le fabbriche come la nostra chiudono, magari dopo una lunga agonia fatta di ammortizzatori e promesse. Per questo siamo obbligati a cambiare il mondo attorno a noi.

Firenze, dobbiamo tornare a stupire. Insieme in assemblea, come un'unica grande intelligenza collettiva. E a Roma, di nuovo con la testuggine del Collettivo e dei solidali.

Il 28 ottobre terremo la nostra assemblea con voi e davanti a voi: giovedì 28 ottobre al Teatro Puccini dalle h 20.30.

Il 30 saremo di nuovo a Roma, alla manifestazione contro il G20 convocata da movimenti per la giustizia climatica, per la giustizia sociale, per il diritto alla casa e ad alla sanità pubblica. E noi ci andremo a sostenere la legge contro le delocalizzazioni e la necessità dello sciopero generale.

Riempiamo di nuovo i pullman. Venite con noi in pullman a Roma. Andiamo in mezzo a tutti i movimenti a dire che bisogna insorgere, che ora più che mai bisogna unirsi e che lo strumento principe per farlo si chiama sciopero generale e generalizzato. #insorgiamo