Riportiamo i provvedimenti
principali della Legge di stabilità recentemente approvata.
In sintesi dai vari punti viene
fuori:
Per i lavoratori vi è un'elemosina
di meno di 19 euro (lordi) al mese, attraverso il taglio del cuneo
fiscale, mentre per le imprese viene un risparmio di miliardi.
Per i lavoratori che perdono il
lavoro, gli ammortizzatori sociali si dice che non vengono toccati,
ma la cig in deroga può essere utilizzata solo per 8 e dopo per 6
mesi per poi eliminarla definitivamente.
Per i disoccupati vi è il grande
bluff spacciato per “reddito minimo garantito” ma che in realtà
si chiama Sia “Sostegno per l’Inclusione Attiva”. Si tratta di
un sussidio finanziato con pochissimi fondi e che prevede anche delle
attività lavorative (che vuol dire sostanzialmente lavorare a
“nero”). Per questo, viene giustamente chiamato “fondo di
povertà”. Esso verrà applicato solo in alcune zone
“metropolitane”, si parla di 12 città, e solo a certe persone.
Questo “reddito” verrà finanziato con i soldi presi sulle
pensioni d'oro, nella sostanza saranno una miseria visti i tetti alti
fissati per il prelievo e soprattutto il fatto che la percentuale
minima è applicata non su tutta la pensione d'oro ma sulle eccedenze
delle fasce di importi stabiliti.
I lavoratori del Pubblico Impiego,
che da anni non vedono rinnovato il loro contratto, continueranno a
non avere aumenti contrattuali fino a tutto il 2014, senza neanche la
“vacanza contrattuale” - quindi di fatto i loro stipendi che
venivano considerati più garantiti di altri si impoveriranno sempre
più; poi niente assunzioni (che vuol dire anche permanenza di una
precarizzazione estesa molto presente in alcuni settori del PI, che
garantiscono come e spesso più di altri il lavoro). Unico finto
contentino è l'applicazione di un tetto massimo allo stipendio dei
dirigenti parametrato a quello del primo presidente della Cassazione
(ma quanto prende il 1° presidente della Cassazione?)
Su Equitalia si è unicamente
eliminata una parte dell'ingiustizia, una parte del furto legale (gli
interessi di mora) che quintuplicava le somme non pagate, ma restano
tutte al 100% le sanzioni, e quindi resta tutto il tartassamento. Dal
punto di vista del governo non è un costo ma un vantaggio, visto che
risparmia sulla miriade di contenziosi in atto e imponendo tempi di
pagamento incassa soldi certi.
Ma è alle imprese, ai padroni, alle
Banche, che il governo con la legge di stabilità si è realmente
speso:
sull'Imu, mentre la gente che ha
comunque una seconda casa deve pagare, e anche chi ha una sola casa
deve pagare la Tari e la Tasi, alle aziende viene fatto uno sconto
del 30%. I padroni di impresa e di terreni edificabili hanno avuto il
regalo di una proroga della loro rivalutazione. E' stata ritirata
fuori la Cassa Depositi e Prestiti per venire in soccorso alle
imprese in difficoltà. Sconto poi sull'Irap per le assunzioni.
Per
le Banche, Finanziarie responsabili dirette dei disastri della loro
crisi, del rapido impoverimento delle masse popolari, come di vere e
proprie tragedie, il governo, comitato d'affari del grande capitale,
della finanza, fa anche il regalo di una deducibilità in cinque anni
per le svalutazioni e perdite.
Circa
le società partecipate dei Comuni c'è da dire che la mancata
vendita e privatizzazione non può far certo esultare le popolazioni,
visto che in genere queste società sono piene di debiti,
garantiscono servizi pessimi, sono gestite con una logica
affaristico-clientelare. E
neanche con questa legge c'è garanzia che i manager responsabili
paghino e subito.
Sulle
infrastrutture, mentre sono messe grosse somme per le grandi opere di
distruzione in primis la Tav, solo 150 milioni in più per lavori
necessari come le strade, il cui stato provoca anche incidenti
mortali.
E
ancora per non avere alcun dubbio sull'ingiustizia di classe di
questi provvedimenti, c'è l'evidente disparità di fondi tra quelli
stanziati a sostegno dei padroni e quelli per es. per i disabili, i
malati di Sla, l'assistenza domiciliare che ricade tutta sulle donne;
così come quelli per il danno biologico dei lavoratori e per i
parenti superstiti delle vittime del lavoro.
Un
altro provvedimento che grida all'ingiustizia di uno Stato e un
governo che lascia gli immigrati morire in mare mentre rafforza i
suoi strumenti di guerra, è il punto nella legge di stabilità che
riguarda gli immigrati. Qui sono stati stanziati fondi per soli 370
milioni di euro spalmati in sei anni per adeguamento dei mezzi per le
attività di soccorso in mare agli immigrati, mentre restano tutti i
soldi (buttati) per mantenere in piedi i CIE e tutto l'apparato
repressivo verso gli immigrati, ma soprattutto mentre è nettamente
aumentato il finanziamento
per la costruzione di nuove
navi da guerra, degli F35, per mandare le grandi navi a fare i
piazzisti d'armi per conto dei padroni/mercanti di morte.
Qui si sono destinati non milioni ma altri tre miliardi di euro.
Ridicoli sono poi i fondi per le
calamità “naturali” (noi diciamo calamità provocate) – fondi
che comunque dovevano e devono starci, a prescindere, a fronte di
“emergenze”, purtroppo sempre più normali e prevedibili – ed
altrettanto osceno è che questi soldi, che sono strategici per uno
Stato per salvare vite umane, impedire la distruzioni di interi
territori, siano stati legati ad una riduzione, minima, del
finanziamento pubblico ai partiti; un piccolo taglio di miliardi che
girano per pagare chi decide leggi contro la popolazione o, peggio,
chi li usa per pagarsi escort, viaggi, cene, ville, ecc.
QUESTA INGIUSTIZIA DI CLASSE, NON
PUO' ESSERE AFFRONTATA CON QUALCHE EMENDAMENTO O TATTICISMO
PARLAMENTARE.
RICHIEDE UNA LOTTA DI CLASSE, UNA
RIVOLTA DI CLASSE DEI LAVORATORI, DELLE MASSE POPOLARI IMMISERITE,
DEFRAUDATE.
RICHIEDE UNA MOBILITAZIONE GENERALE,
CONTINUA PER DIRE BASTA CON CHE QUESTO GOVERNO, QUESTO STATO DEL
CAPITALE, DEI FINANZIARI, DEI RICCHI, DI UN PARLAMENTO E POLITICI
ISTITUZIONALI PUTREFATTI.
I
PUNTI PRINCIPALI DELLA LEGGE
Taglio
cuneo fiscale: Taglio
al cuneo fiscale, quindi busta paga “più ricca” per i soggetti
con redditi dichiarati sotto i 35mila euro. Sconto di 225 euro
all’anno per chi rientra nella fascia reddituale tra 15mila e i
18mila euro. Mentre il beneficio delle imprese è pari a 3,3 miliardi
in tre anni.
Ammortizzatori sociali:
per gli ammortizzatori in deroga (cassa integrazione e mobilità)
confermata la dote di 600 milioni per il 2014, che si vanno ad
aggiungere al miliardo già previsto dalla legge 92/2012. Ma ne fa
scendere il limite massimo della durata di utilizzo a 8 mesi per il
2014 e, successivamente, a 6 mesi per il 2015 e 2016
Reddito minimo
garantito: Introdotto
il reddito minimo di inserimento, con risorse derivanti dal prelievo
sulle pensioni d’oro che finanzieranno una nuova carta acquisti. Al
programma sperimentale di diffusione della Nuova carta acquisti ai
nuclei in difficoltà (fino a 400 euro a famiglia sulla base
dell'Isee) si aggiungono 40 milioni l'anno per il prossimo triennio.
La dote complessiva sale così a 290 milioni, cui si aggiungono i 168
per l'estensione del programma al Mezzogiorno e ai 50 già stanziati
per le 12 città maggiori. Il fondo povertà riguarderà anche la
«sperimentazione di misure di sostegno alla inclusione minima». Ci
sarà, quindi, solo in alcune città, si basa sui dati dell’Istat
della soglia di povertà assoluta per ogni zona; il fondo e
abbastanza piccolo per pensare che possa garantire tutti.
Contributo solidarietà
pensioni d’oro. Dal
primo gennaio 2014 e per un periodo di tre anni, sugli importi delle
pensioni sopra i 90mila euro il contributo di solidarietà è pari al
6% della parte eccedente del predetto importo, su quelli sopra i
128mila euro è pari al 12% e su quelli sopra i 193mila euro è pari
al 18%.
Pubblico Impiego:
confermato il nuovo blocco della contrattazione fino a tutto il 2014.
E l'indennità di vacanza contrattuale per il biennio 2013-14 andrà
perduta. Prorogato fino al 2018 lo stop al turn over, ma con questo
calendario: assunzioni al 40% dei ritiri per l'anno 2015, al 60% per
l'anno 2016, all' 80% per l'anno 2017. Applicato da gennaio 2014 per
tutte le amministrazioni il tetto massimo dei trattamenti economici
parametrato a quello del primo presidente della Cassazione. Il tetto
vale anche per le società controllate e i membri dei consigli di
amministrazione.
Tassa
casa - via Imu, arriva la Iuc: Dal
1° gennaio 2014 arriva la Iuc, l’imposta unica comunale, che non
troverà applicazione per la prima casa, avrà aliquota massima al
10,6 per mille e potrà prevedere sconti e riduzioni in base al
reddito solo a discrezione dei singoli comuni. Nella Iuc, sarà
compresa anche la tassa sui rifiuti, la Tari e quella sui servizi
indivisibili comunali, la Tasi.
Dal 2014, i proprietari di prime case
dovranno pagare la Tari e la Tasi con un’aliquota che va dall’1
al 2,5 per mille.
Cartelle
Equitalia: niente
interessi di mora per le cartelle esattoriali Equitalia, mentre
imposte e sanzioni si pagheranno al 100 per cento. L'obiettivo è
recuperare risorse sbloccando il contenzioso. Entro il 30 maggio 2014
gli agenti della riscossione informeranno i debitori a mezzo posta
ordinaria. Questi entro in 30 giugno 2014 potranno decidere di
aderire versando almeno il 50% della somma dovuta. Il restante
importo dovrà essere versato entro il 16 settembre 2014.
Pensioni:
Nessuna modifica è stata apportata al sistema pensionistico. E’
stato solo confermato l’adeguamento al costo della vita delle
pensioni minime, arrivando ad un massimo di € 1.443,00 lordi al
mese.
Imu
imprese: sconto Imu al
30% per i beni strumentali delle imprese che scenderà al 20% nei due
anni successivi, con una dote di 200 milioni di euro.
CDP in campo a sostegno
economia: Con la garanzia dello Stato, la Cassa Depositi e
Prestiti potrà intervenire acquistando titoli cartolarizzati delle
imprese di ogni dimensione.
Irap
(Imposta regionale sulle attività produttive) sconto per le
assunzioni
Banche, assicurazioni e
intermediari finanziari: Per questi
soggetti prevista la deducibilità in cinque anni per le svalutazioni
e le perdite sui crediti verso la clientela.
Rivalutazione
terreni e partecipazioni: tempi prorogati
Si allungano i tempi per la
rivalutazione dei beni di impresa e dei terreni edificabili,
possibile fino al 1 gennaio 2014, con una perizia giurata da
effettuarsi entro il 30 giugno 2014.
Societa'
partecipate:
Il maxiemendamento alla legge di
stabilità cancella la norma che prevedeva le vendite obbligatorie
per le aziende dei Comuni fino a 50mila abitanti. Stretta, poi, sui
bilanci in rosso e manager licenziabili se la cattiva gestione dura
troppo a lungo. La norma corretta sulle partecipate imprime una
stretta sui conti: gli Enti che posseggono società in perdita
avranno l'obbligo di accantonare riserve e dal 2017 scatterà la
chiusura obbligatoria delle aziende con i bilanci in rosso per
quattro anni consecutivi. Dal 2015, la possibilità di licenziare gli
amministratori delle aziende che chiudono in perdita per tre anni
consecutivi.
Calamita' naturali:
il maxiemendamento prevede 68 milioni destinati a finanziare parte
della ricostruzione e della messa in sicurezza nelle Regioni
danneggiate dalle calamità naturali (Abruzzo, Lombardia, Veneto,
Emilia Romagna, Molise, Calabria e Basilicata dal terremoto; Marche,
Liguria e Toscana dall'alluvione), e i fondi per l’emergenza in
Sardegna, circa 103 milioni di
euro.
I 68
milioni sono ottenuti attraverso la riduzione del finanziamento
pubblico ai partiti.
Infrastrutture ed
edilizia: Poche le novità apportate dal Senato. Solo 150
milioni in più per gli investimenti Anas, 600 milioni al Fondo di
garanzia per la prima casa e 130 milioni per la terza corsia della
Venezia-Trieste. Il MOSE, (Modulo Sperimentale Elettromeccanico) per
la protezione di Venezia e della laguna dalle acque alte ha subito
una riduzione e uno slittamento del finanziamento al 2017.
Fondo sla:
Per i non autosufficienti sono stanziati complessivamente 350 milioni
di cui 75 (aggiuntivi rispetto ai 275 di un primo emendamento dei
relatori) per l'assistenza domiciliare.
Fondi familiari vittime
lavoro: Per Inail arriva un intervento di ricalcolo
sulle tabelle per il danno biologico per favorire chi ha subito un
danno. Ci sarà inoltre un innalzamento consistente per i parenti
superstiti delle vittime del lavoro.
Immigrazione:
risorse per Capitanerie di porto-Guardia costiera e Guardia di
finanza, anche per fronteggiare l'emergenza immigrazione. Si tratta
di 370 milioni di euro complessivi spalmati in sei anni e finalizzati
all'adeguamento dei mezzi aeronavali e, più in generale, agli
investimenti per due delle maggiori componenti del dispositivo
nazionale impegnato, nei relativi settori di competenza, nelle
attività di soccorso e salvataggio delle popolazioni provenienti dal
nord Africa.
Finanziamento per la
costruzione di nuove navi da
guerra: destinati tre miliardi di euro per
l’incremento degli armamenti bellici.