sabato 15 maggio 2021

pc 15 maggio - Il moderno fascio/imperialista Macron vieta la manifestazioni per la Palestina e arresta gli attivisti!

Il presidente di France Palestine – Bertrand Heilbronn – è stato arrestato nel pomeriggio, colpevole di aver organizzato un presidio (assolutamente pacifico) poche ore prima. In compagnia di Elsa Faucillon, parlamentare comunista per Hauts-de-Seine, Sabine Rubin, deputata di La France Insoumise e del senatore dei Verdi Raymonde Poncet, Bernard Heilbronn aveva discusso con un funzionario del Ministero degli Affari Esteri dei drammatici eventi che stanno attualmente scuotendo i Territori Palestinesi.

Il ministro dell’Interno francese Darmanin ha ordinato il blocco immediato delle manifestazioni a supporto della Palestina in tutto il suolo francese. Raccomandando ai prefetti di dimostrarsi “fermi” nei confronti dei manifestanti solidali con i palestinesi.

Gli attivisti e gli internazionalisti francesi rispondono così: “se la Francia è determinata a fermarci, noi siamo determinati a lottare per la Palestina libera”.

da contropiano

pc 15 maggio - 1° incontro di Formazione Rivoluzionaria delle donne: Chi ha più interesse alla teoria rivoluzionaria sono le donne!

 Giovedì 13 maggio si è fatto il primo incontro di formazione rivoluzionaria delle donne dove hanno partecipato lavoratrici, compagne di varie città collegandosi on line o direttamente in presenza da alcune sedi come Taranto o Milano.

Un incontro positivo e significativo perchè donne/lavoratrici, che lottano quotidianamente contro gli attacchi alla loro condizioni di lavoro/non lavoro e di vita più generali, amplificati dall'attuale fase pandemica, si sono "fermate" per un momento per ragionare collettivamente sulla cause e ragioni della condizione di doppia oppressione e doppio sfruttamento delle donne in questo sistema capitalistico, in cui una donna viene uccisa ogni tre giorni o si muore in fabbrica doppiamente sfruttate. In questo senso il pomeriggio si è aperto con un passaggio rivolto a Luana e a tutte le operaie/lavoratrici morte sul lavoro e per il lavoro, uccise dalla fame insaziabile dei padroni per il profitto.
Partire dalle basi e dalle origini, è stato detto, pertanto vi è stata una prima relazione di una compagna di Palermo sul testo di Engels "L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato" per mettere nella giusta analisi e concezione la questione femminile per comprenderla su un piano scientifico e da un punto di vista rivoluzionario. Sulla base di un'analisi storico materialistico dialettica Engels infatti dimostra l'origine storicamente determinata della condizione di oppressione e subordinazione delle donne ma anche del suo superamento, ci consegna un'arma teorica per combattere tutte quelle concezioni e teorie del femminismo borghese e piccolo borghese che non partendo da questa analisi sanciscono di fatto l'eternizzazione/immutabilità della condizione di

pc 15 maggio - Palestina - prima iniziativa a Taranto - striscioni in diversi punti della città


 

pc 15 maggio - Livorno, i portuali non caricano armi su nave destinata a Israele

Nel pomeriggio di oggi arriverà nel porto di Livorno la nave Asiatic Island. Grazie alla segnalazione dei Collettivo Autonomo Lavoratori Portuali di Genova e dell’associazione WeaponWhath sappiamo che al suo interno vi sono contenitori carichi di armi ed esplosivi diretti al porto Israeliano di Ashdod. Armi ed esplosivi che serviranno ad uccidere la popolazione Palestinese già colpita da un duro attacco proprio questa notte che ha causato centinaia di vittime tra la popolazione civile tra cui anche numerosi bambini.

Non sappiamo ancora se anche nel nostro porto verranno caricati contenitori di armi ed esplosivi ma sicuramente non sarebbe la prima volta che questo accade. Attraverso i lavoratori portuali iscritti al sindacato stiamo cercando di raccogliere informazioni in tal senso. Proprio nella giornata di ieri

pc 15 maggio - La militarizzazione dei porti al servizio del commercio delle armi nel contesto dell'acutizzarsi della situazione internazionale

Una denuncia

Quando si parla di militarizzazione dei porti dovremmo prima chiederci se a poca distanza degli stessi non sia collocata una industria di armi o qualche base militare Usa e Nato, nel caso di Livorno e di Genova c'è solo l'imbarazzo della scelta.
Prendiamo ad esempio la vendita di armi italiane ad Israele, rapporti commerciali floridi nell'ultimo decennio da quando, governo Monti, furono venduti  30 velivoli da addestramento avanzato M-346 della Alenia Aermacchi, gruppo Finmeccanica (oggi Leonardo S.p.A.), : velivoli  definiti da combattimento multi-ruolo “fighter attack”.
Da allora le vendite sono state incessanti, nel Febbraio 2019 viene sottoscritto un accordo per la vendita

pc 15 maggio - Palestina: il governo italiano continua ad armare lo stato nazisionista di Israele, che ha già fatto 126 morti (31 bambini e 20 donne), con navi da Genova

 La denuncia di Weapon Watch Italia

Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei

Weapon Watch denuncia l’imbarco di esplosivi diretti in Israele nei porti italiani

14.05.2021 Redazione Italia

The Weapon Watch, l’Osservatorio sulle armi nei porti europei e mediterranei, è venuto a conoscenza che carichi di proiettili ad alta precisione destinati al porto israeliano di Ashdod sono stati imbarcati ieri, 13 maggio 2021, a Genova presso il GPT (Genoa Port Terminal).

Le operazioni di imbarco si sono svolte senza che il container – segnalato come contenente esplosivi di classe 1 (esattamente 1.4) – toccasse la banchina, e quindi dovesse sostare nell’apposita area del terminal destinata alle merci pericolose.

La nave su cui le munizioni sono state imbarcate, la «Asiatic Island», proveniva da Marsiglia, è rimasta a Genova per una dozzina di ore ed è ripartita alle 4 del mattino di oggi, 14 maggio.
Nel momento in cui scriviamo la «Asiatic Island» sta imbarcando altri container con merci pericolose nel porto di Livorno.

La «Asiatic Island» batte bandiera di Singapore, 150 m di lunghezza per 1.147 TEU di capacità. Si tratta di un tipico

venerdì 14 maggio 2021

pc 14 maggio - Al fianco del popolo palestinese che resiste contro il regime genocida nazisionista di Israele - Palermo ieri in piazza





pc 14 maggio - Salvini: per il sequestro della Gregoretti il giudice di Catania stabilisce il non luogo a procedere, una decisione a favore del fasciopopulista che ne approfitta subito per farsi propaganda elettorale, ma c’è ancora Palermo…

                   
Il “luogo a procedere”, infatti, c’è per il giudice di Palermo che lo processerà a partire dal 15 settembre prossimo e per tutti coloro che aspettano una condanna anche da punto di vista delle leggi di questo Stato.

"Il Giudice ha studiato lavorato e si è preso le sue responsabilità.” dice, con il suo nero umore fascista Salvini. Sì, il giudice si è preso una bella responsabilità, quella di aver rinunciato a processare un fasciopopulista che dopo aver gridato “assolto” (in maniera appunto propagandistica perché l’assoluzione e il non luogo a procedere sono due cose diverse!) ha ripetuto l’intenzione di commettere lo stesso crimine!

In un comunicato precedente dicevamo, a proposito di responsabilità politiche, che il fasciopopulista aveva condiviso con il governo, e responsabilità penali: “Le responsabilità di Salvini, invece, sono profondamente penali, come recita l'accusa, e l'uso del Ministero degli Interni e la sua odiosa campagna razzista sono usciti dai limiti della legge e sono stati usati da lui, e non da altri, al servizio di una campagna elettorale permanente che aveva come obiettivo la caduta del governo, nuove elezioni e pieni poteri.”

***

Gregoretti: Gup, non luogo a procedere per Salvini. Prosciolto perché "il fatto non sussiste"

Sentenza emessa a Catania, accolte le richieste di Pm e difesa

 Redazione ANSA CATANIA 14 maggio 2021

Sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Matteo Salvini, che era imputato con l'accusa di

pc 14 maggio - MIGLIAIA DI GIOVANI, GIOVEDÌ, IN MASSA A MILANO, A FIANCO DELLA RESISTENZA POPOLARE PALESTINESE

GIOVANI, GIOVANISSIMI, DAI QUARTIERI E DALLE PROVINCE, FINO A TARDA SERA HANNO TENUTO LA PIAZZA CON GRANDE RABBIA CONTRO I MASSACRI, CON LA CARICA DI CHI VUOLE PARTECIPARE ALLA RIVOLTA E STA STRETTO NELLA CONSUETUDINE DEI PRESIDI ORDINATI CON I DISCORSI BLINDATI, E VUOLE FARE LA SUA PARTE QUI ED ORA.

Un presidio dove sono saltati tutti gli schemi, anche con un tentativo spontaneo di corteo, dove il protagonismo dei giovani, tantissime ragazze, ha animato diversi momenti carichi di tensione emotiva e condivisione alla resistenza che le masse popolari stanno mettendo in campo in Palestina, contro lo stato fascista e terrorista di Israele, in contrapposizione alla illusione della pace impossibile senza terra, delle soluzioni senza la fine dell’occupazione, dove le bandiere bruciate di Israele sono una risposta alla menzogna imperialista dei due popoli in due stati.

Per quella che è stata sicuramente, solo la prima iniziativa a Milano

 

pc 14 maggio - “Stiamo assistendo a un crimine contro l’umanità”: Arundhati Roy sulla catastrofe di Covid in India.

Di ARUNDHATI ROY

È difficile trasmettere tutta la profondità e la portata del trauma, del caos e dell’indegnità che la gente sta subendo. Nel frattempo, Modi e i suoi alleati ci dicono di non lamentarci.

Durante una campagna elettorale particolarmente polarizzante nello stato dell’Uttar Pradesh nel 2017, il primo ministro dell’India, Narendra Modi, si è buttato nella mischia per smuovere ulteriormente le acque. Da un podio pubblico, ha accusato il governo statale – che era guidato da un partito di opposizione – di assecondare la comunità musulmana spendendo di più per i cimiteri musulmani (kabristan) che per i campi di cremazione indù (shamshan). Con il suo abituale ghigno, in cui ogni battuta e frecciata si alza di tono a metà frase prima di cadere in un’eco minacciosa, ha incitato la folla. “Se un kabristan è costruito in un villaggio, anche uno shamshan dovrebbe essere costruito lì”, ha detto.
“Shamshan! Shamshan!” ha risposto la folla ipnotizzata e adorante.

Forse è felice ora che l’immagine ossessionante delle fiamme che si alzano dai funerali di massa nei campi di cremazione dell’India è sulla prima pagina dei giornali internazionali. E che tutti i kabristan e gli shamshan del suo paese funzionano bene, in proporzione diretta alle popolazioni che servono, e ben oltre le loro capacità.

“Può l’India, 1,3 miliardi di abitanti, essere isolata?” ha chiesto retoricamente il Washington Post in un recente editoriale sulla catastrofe indiana in corso e sulla difficoltà di contenere le nuove varianti di

pc 14 maggio - Facciamo un appello a tutte le operaie e operai: uniamoci ribelliamoci lottiamo! Manifestazione operaia e popolare 16 maggio a Trezzo

giovedì 13 maggio 2021

pc 13 maggio - La questione della criminalizzazione dei portuali del CALP di Genova - intanto solidarietà militante

Antimilitarismo, i portuali del Calp: “Siamo finiti in qualcosa di più grosso di noi, ma non ci fermeremo”

In una conferenza stampa convocata stamani i lavoratori insieme a uno dei legali hanno fatto il punto sulla situazione di un'inchiesta di cui ancora non si conoscono i dettagli

Genova. “Sicuramente ci siamo infilati in qualcosa più grosso di noi, in parte consapevolmente in parte forse no. Quello che sarà non ci spaventa, continueremo le nostre battaglie contro il transito delle navi cariche di armi nel nostro porto e contro la presenza di neofascisti e neonazisti in città”. A parlare è Riccardo Rudino del Calp, uno dei 5 portuali sotto inchiesta per associazione per delinquere finalizzata, a quanto parrebbe perché le indagini sono corso, alla commissione di diversi reati legati all’antifascismo militante ma soprattutto alla battaglia intrapresa due anni fa contro l’approdo a Genova delle cosiddette navi delle armi.
Lui e quattro suoi compagni di lavoro il 24 febbraio di quest’anno sono stati perquisiti dalla Digos

pc 13 maggio - Bozza primo manifesto nazionale di 'proletari comunisti' per la Palestina in via di realizzazione - si accettano proposte e contributi per migliorarlo - pcro.red@gmail.com

pc 13 maggio - Palestina sotto attacco nazisionista: info e aggiornamenti

#IsraelTerrorist

Lo Stato terrorista d'Israele sta preparando l' invasione militare terrestre nella Striscia di Gaza: "il Capo di Stato Maggiore sta seguendo i preparativi e fornendo indicazioni...abbiamo il quartier generale della divisione e tre brigate che si preparano per quella situazione" ha detto il portavoce Jonathan Conricus"

Gaza (QNN) - L'esercito israeliano ha affermato di essere in “varie fasi di preparazione delle operazioni di terra”. L'esercito israeliano ha iniziato a potenziare truppe e carri armati vicino alla striscia assediata in preparazione per un'operazione di terra. Lo stato occupante ha sempre evitato le operazioni di terra per paura della della resistenza

Nuovo bilancio: 83 morti, 500 feriti. Anche 17 bambini. I jet israeliani giovedì hanno bombardato altri obiettivi civili a Rafah e Khan Yunis. 

Due civili sono stati uccisi e altri cinque feriti giovedì in una casa nel campo profughi di Bureij nel centro di Gaza. La casa è stata bombardata direttamente mentre una famiglia era all'interno.

In un altro attacco che ha preso di mira il quartiere Sabra nel centro di Gaza, cinque civili sono stati uccisi, tra cui una donna e un bambino.

Con l'aumento del bilancio delle vittime a Gaza, l'amministrazione Biden sta bloccando il rilascio di una dichiarazione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco. (Reuters). Dopo due infruttuose riunioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu all'inizio della settimana, una terza si terrà domani su iniziativa di Tunisia, Norvegia e Cina. Gli Stati Uniti si rifiutano di firmare un testo comune

La polizia di Parigi ha arrestato Bertrand Heilbronn, presidente dell'Associazione France Palestine Solidarity, che era stato arrestato poche ore prima all'uscita dal ministero per l'Europa e gli Affari esteri, è stato rilasciato poco dopo mezzanotte.

Appelli dei coloni israeliani e degli attivisti di destra a riunirsi stasera a Zion Square e al Parco dell'Indipendenza per poi marciare verso la Porta dei Leoni della città vecchia, nella zona palestinese di Gerusalemme. Raduni simili organizzati anche a Lod e Haifa

Le Brigate al Qassam (Hamas) hanno appena lanciato una ondata di razzi verso il centro e il sud di Israele. Abu Obeida, portavoce delll'ala militare di Hamas, ha detto che sono stati usati missili Ayyash (250 km) verso aeroporto Ramon nel sud, Tel Aviv, Beersheba, Netivot e le basi militari di Tel Nof e Nevatim

Rivolte dei palestinesi in Israele: hanno protestato negli ultimi giorni contro l'oppressione israeliana a Gerusalemme. Protestano lo sfollamento e l'espropriazione dei palestinesi da Sheikh Jarrah , l'attacco ai fedeli all'interno della moschea di Al-Aqsa, i tentativi della polizia di impedire ai cittadini palestinesi di pregare nella moschea durante il Laylat Al-Qadr e il brutale assalto a Gaza .

I media israeliani sono preoccupati per questi sviluppi. Questa mattina, Roni Daniel, il corrispondente per la sicurezza della TV israeliana, ha insistito sul fatto che il comportamento dei cittadini palestinesi è più preoccupante di quello che è il confronto con Hamas. L'esercito si occuperà di Hamas, ha assicurato agli ascoltatori, ma la questione delle rivolte all'interno di Israele è molto più seria, ha ripetuto, respingendo i tentativi dell'ancora di chiedergli di Gaza.

Su tutta la linea, i media israeliani sono allarmati per il crollo della "coesistenza" nelle "città miste" all'interno di Israele, Lydda, Ramleh, Jaffa, Acre e Haifa. A Lydda, il sindaco ha chiesto di portare i militari in città contro i suoi stessi cittadini. Il governo ha acconsentito : ha dichiarato un'emergenza e ha imposto un blocco alla città.

pc 13 maggio - L' oscena ammucchiata dei parlamentari italiani filoIsraele a Roma mentre il popolo palestinese viene bombardato e ucciso dai militari e dai coloni


 Dai fascioleghisti al PD ai 5Stelle, tutti contro il popolo palestinese e la sua resistenza ai piani di pulizia etnica dell'occupante Israeliano appoggiato dall'imperialismo

Salvini: «Terroristi di Hamas non vogliono soluzione di pace». 
Letta: «Chiediamo cessate il fuoco» 
Tajani: «Gli ebrei devono poter vivere in pace». 

Alla manifestazione del 12 maggio, organizzata dalla comunità ebraica di Roma, hanno aderito Matteo Salvini (Lega), Antonio Tajani (Forza Italia), Tobia Zevi (candidato alle

pc 13 maggio - Stati Uniti: la “ripresa” c’è… l’economia cresce… ma crescono ancora di più la disoccupazione e la povertà

Nonostante la “ripresa” economica, i dati che arrivano dagli Stati Uniti sul “mercato del lavoro” sono considerati preoccupanti dai politici, a cominciare da Biden e poi dai soliti economisti che li considerano “molto sorprendenti” e addirittura “quasi sconvolgenti” perché “Ci si aspettava che ad aprile l'economia Usa creasse oltre un milione di posti [e alcuni – aggiungono gli economisti di lavoce.info si erano addirittura azzardati a stimare una crescita di due milioni di unità] e invece ne sono arrivati appena 226mila”. Cosa è successo agli altri? Boh! Risponde l’economista Fabrizio Pagani, che citiamo a nome di tutti gli altri che più o meno hanno la stessa reazione.

L’agenzia AGI del 7 maggio riporta la “spiegazione”: “La domanda di lavoro c'è, ma apparentemente manca l'offerta. Oppure, forse, la risposta è un po' più complessa. Il mondo del lavoro Usa esce frantumato da questa pandemia. C'è troppa volatilità sui dati e troppa dislocazione sul mercato del

pc 13 maggio - info per pubblicazioni

proletari comunisti stampato il n°15 è uscito con data gennaio/febbraio ed è ancora disponibile solo in forma on line - così come lo sono i due precedenti 'speciale coronavirus'

il numero marzo/aprile per ragioni tecnico - editoriali è saltato

è uscito un foglio speciale per il 1° maggio rosso proletario internazionalista disponibile in tutte le forme e inserito come inserto nel nuovo numero

il prossimo numero è in uscita la prossima settimana ed  è datato maggio/giugno 2021

sono usciti il quaderno N° 1 e quaderno N°2 de la rivista 'La Nuova Bandiera' - entrambi dedicati al centenario del PCI - nel secondo vi è la celebrazione del 150° della Comune di Parigi

uscirà in giugno il quaderno N°3 su PCI prima/durante e dopo la Resistenza

sono ristampati presentati e diffusi due numeri della rivista La Nuova Bandiera 

1 dedicato all'autunno caldo

2 note sulla guerra popolare nei paesi imperialisti

pc 13 maggio - A Napoli manifestazione il 20 maggio - NON POSSIAMO PIÙ ASPETTARE! PERMESSO DI SOGGIORNO SUBITO PER TUTTE E TUTTI!

 VOLEVATE BRACCIA MA SONO ARRIVATI UOMINI! 

Dovevano essere regolarizzati più di 207 mila lavoratori (su oltre 600mila in Italia), solo poco più di 10 mila hanno terminato la procedura (il 5%). Doveva occuparsi dei braccianti per la raccolta alimentare, hanno fatto domanda per l'85% i lavoratori con contratto di cura domestica. Per occuparsi delle procedure dei lavoratori stranieri e precari, le Prefetture stanno chiamando altri lavoratori interinali e precari. Con questi ritmi, la sanatoria sarà ultimata nel 2033!

Il paradosso è che queste misure, nate per rispondere anche a un momento di emergenza (eravamo nel bel mezzo di una pandemia)si sono trasformate in sofferenza angoscia e agonia per i lavoratori stranieri. A Napoli sono più di 19000 le domande presentate ma, le convocazioni non sono ancora iniziate. I

pc 13 maggio - Continua la mobilitazione nazionale per i documenti ai migranti - 19 maggio sotto le prefetture

DOCUMENTI PER TUTTI E TUTTE!

Il 19 maggio scendiamo nuovamente in piazza sotto le Prefetture: rendiamo visibile la lotta di migliaia di lavoratori e lavoratrici per il permesso di soggiorno e i diritti fondamentali!

 Non possiamo più aspettare!

Vi è una immobilità totale delle prefetture, una richiesta sempre più complessa di documentazione e un accanimento attraverso circolari ministeriali che tolgono diritti invece di semplificare.

Da un anno i lavoratori e le lavoratrici dei due settori prescelti (agricoltura e cura) sono in attesa di una convocazione che non arriva.

Da un anno uomini e donne sono sottoposti a ricatti e sfruttamento da parte dei datori di lavoro e c’è chi

pc 13 maggio - Covid: densità abitativa e povertà fattori di diffusione - un contributo analitico

la bottega del barbieri

di Gianluca Cicinelli

Esistono una geografia demografica e una divisione per ceto precisi nella diffusione della pandemia da Covid, che c’inducono a ripensare al modello sociale che ha prodotto un’accelerazione così impressionante delle differenze di classe e della disuguaglianza. Gli ultimi dati sulla pandemia dimostrano che a pagare il prezzo più alto sono stati i poveri e le classi lavoratrici. Uno studio di Joel Kotkin e Wendell Cox, due ricercatori statunitensi di demografia e futuro urbano, ci permette di ricostruire i nessi sociali della crisi e le sue ripercussioni nelle città in base alle classi sociali. I due hanno elaborato i dati disponibili su scala mondiale, dimostrando che il virus ha causato danni maggiori nelle aree ad alta densità urbana. Un modello che si è rivelato valido sia a New York City che in Europa e in Asia. Il problema non è la densità di per sé, ma piuttosto il grave sovraffollamento associato alla povertà nelle aree ad alta densità. La vicinanza fisica sovraffollata spesso include spazi non sufficientemente ventilati come trasporti pubblici affollati, ascensori e luoghi di lavoro.

Secondo il professor Shlomo Angel, capo del progetto di espansione urbana della New York University, per intervenire sulla diffusione del virus è importante diffondere informazione sui risultati comprovati del rapporto tra virus e densità urbana, sovraffollamento degli alloggi, eventi di massa, circolazione delle automobili, affollamento presso bar e ristoranti per capire quanto la densità abitativa abbia contribuito ad aggravare la crisi. Il contesto in cui ciò è avvenuto non può prescidere dalle problematiche che prima del covid legavano il problema dell’alta densità urbana al processo dei cambiamenti climatici, a indicare che anche dopo la fuoriuscita dal Covid le città e la loro suddivisione demografica andranno comunque

mercoledì 12 maggio 2021

pc 12 maggio - Israele criminale terrorista! Con la Palestina che resiste contro l'occupante nazisionista israeliano! Info e foto di alcune mobilitazioni

 


Città di Lod (Israele settentrionale) rivolta dei cittadini arabi israeliani sinagoghe bruciate, auto date alle fiamme, famiglie ebree in fuga. Scontri armati sono segnalati anche alla periferia di Jenin

iniziative di solidarietà in Italia con la resistenza palestinese
Con l'intensificarsi degli attacchi israeliani a Gerusalemme, si sono svolte proteste di solidarietà ad Ankara, Londra, Washington, Rabat, Amman, Beirut, Città del Capo, Toronto, Monaco e Kuwait City, tra gli altri. Proteste di solidarietà si sono svolte anche durante la scorsa settimana e fino a martedì in Giordania, uno dei primi paesi arabi a normalizzare le relazioni con Israele. Migliaia di manifestanti si sono riuniti vicino all'ambasciata israeliana nella capitale giordana Amman, chiedendo al loro governo di annullare il suo accordo di pace con Israele.

A Rabat, la capitale del Marocco, le forze di polizia locali hanno interrotto una protesta in solidarietà con i palestinesi a Gerusalemme e Gaza (MEE / Mosa'ab Elshamy)
Il Marocco ha firmato un accordo di normalizzazione con Israele a dicembre dopo che gli Stati Uniti, sotto l'ex presidente Donald Trump, hanno promesso il riconoscimento delle rivendicazioni del Marocco sul Sahara occidentale, un'area considerata occupata dal diritto internazionale. 
I manifestanti a Beirut si sono riuniti al campo profughi di Mar Elias nel sud di Beirut e hanno marciato per più di 2 km a sud verso il campo profughi di Chatila, serpeggiando per le strade strette mentre i residenti guardavano (MEE / Kareem Chehayeb)
Martedì pomeriggio centinaia di manifestanti si sono radunati davanti al Dipartimento di Stato a Washington DC

Rabat


Dipartimento di Stato a Washington DC

Beirut campo profughi di Mar Elias

Ankara

pc 12 maggio - Filippine: il terrorismo di Stato del regime fascista e genocida di Duterte, sostenuto dall'imperialismo americano, responsabile della morte di un grande dirigente del movimento dei contadini – la dichiarazione del Partito Comunista delle Filippine

Il PCF ritiene l’NTF-ELC responsabile della morte del leader contadino CL

Il Partito Comunista delle Filippine (PCF) ritiene responsabile la Task Force Nazionale per porre fine al conflitto armato comunista locale (National Task Force to End Local Communist Armed Conflict - NTF-ELCAC) della prematura morte del leader contadino Joseph Canlas, morto ieri mattina presto all'ospedale Jose B. Lingad di San Fernando, Pampanga.

Canlas è morto per un ictus, settimane dopo essere stato arrestato e gettato in prigione. Aveva il diabete e soffriva di ipertensione. Era risultato positivo all'infezione da Covid-19. Aveva 59 anni.

Marco Valbuena, Dirigente Ufficio comunicazioni del PCF, ha fatto le condoglianze alla famiglia e i

pc 12 maggio - Eni di Gela: operaio morto di cancro, rinviati a giudizio quattro ex dirigenti

                
Sotto accusa ci sarebbe l'amianto usato come copertura nelle aziende del polo petrolchimico, dice un articolo della Repubblica Palermo online di oggi, ma la questione riguarda anche i tanti morti per inquinamento e le tante nascite di bambini malformati.

L’Eni è il colosso del petrolio e dell’energia che impone la sua presenza a livello internazionale con ogni mezzo, inquinando e rapinando territori come in Africa, ed è anche uno dei principali assassini di operai e popolazioni nel nostro territorio.

Mentre è in corso la politica di riverniciatura di “verde” (“greenwashing” la chiamano) che viene

pc 12 maggio - 500 operai in corteo contro la delocalizzazione della Elica di Fabriano in Polonia

Al corteo degli operai hanno preso parte politici di diversi, forse tutti, i partiti: questi non solo sono gli stessi che considerano la proprietà privata dei mezzi di produzione come cosa inviolabile, per cui lasciano mano libera ai padroni di fare quello che vogliono, spostarsi dove la forza lavoro costa meno e licenziare a piacimento, e a favore dei quali continuano a fare leggi per sempre nuovi “incentivi a fondo perduto”, ma ne approfittano pure per farsi pubblicità gratis! Nel  bel mezzo della "desertificazione industriale della regione" tutto questo vale naturalmente anche per i sindacati confederali presenti!

"Mentre gli operai protestavano, [insieme a tutta questa spazzatura umana!] ben tre analisti di Bloomberg concordavano nel consigliare l’acquisto di azioni di Elica: dall’inizio dell’anno il titolo ha guadagnato circa il 15% e l’upside potenziale è di circa il 20% rispetto alle quotazioni attuali." dice il Manifesto di oggi che riportiamo sotto.

Siamo sicuri che tra gli operai in corteo questi pensieri erano ben presenti… ma per combattere il padrone e i suoi tirapiedi, politici e sindacali; per lottare seriamente per il lavoro... in questo caso il pensiero non basta!

***

Il caso. Un colpo mortale al sistema industriale in crisi nelle Marche: 409 esuberi su 560 lavoratori. Nel primo trimestre 2021 i ricavi dell’azienda sono aumentati del 23,7%

Cinquecento persone in corteo, un serpentone che, anche per effetto del distanziamento anticovid, si è

pc 12 maggio - Grandi aziende al fallimento per l’“onda lunga della crisi”: il governo accompagna l’agonia con altri 200 milioni previsti nel decreto sostegni


 “Parmalat, i dossier Ilva e Alitalia, Finmek, Volare, Tirrenia, Condotte, Mercatone Uno, Blutec, Valtur, Caffaro, Tecnosistemi, Formenti Seleco, Eutelia, Selta, Isotta Fraschini.”

Queste sono solo alcune delle imprese che fanno parte delle “oltre 120 amministrazioni straordinarie ancora aperte: 35 da almeno 15 anni.” Insomma, fanno parte del “lungo tunnel delle imprese in crisi” come lo definisce il quotidiano dei padroni, Il sole 24 Ore, del 9 maggio. Tenute in vita grazie a “indennizzi e incentivi” che si potranno trasformare in definitivi fallimenti. Costati naturalmente miliardi pubblici. Indennizzi e incentivi che non sono riusciti né a “salvarle”, né tantomeno a salvare i posti di lavoro.

“In totale, su 71.057 dipendenti che nel 2000 risultavano in carico a 356 società, quelli trasferiti alla

martedì 11 maggio 2021

pc 11 maggio - Israele bombarda Gaza, a Gerusalemme incendio nella moschea Al-Aqsa - sostegno incondizionato alle masse palestinesi e alla loro resistenza popolare e armata

da infoaut

24 morti tra cui diversi bambini nei bombardamenti su Gaza di ieri. Nella notte un incendio è divampato nella moschea Al-Aqsa, terzo luogo sacro dell'Islam, mentre una folla di sionisti festeggiava fuori dalla spianata delle Moschee.

Continua senza sosta l'operazione di pulizia etnica di Israele che dopo aver dato avvio all'assedio di Gerusalemme vecchia negli scorsi giorni adesso attacca con pesanti bombardamenti la Striscia di Gaza. L'aviazione israeliana nell'ambito dell'operazione "Guardiano delle Mura" ha colpito 130 obiettivi militari a Gaza. Nel corso degli attacchi a Gaza sono rimaste uccise 24 persone, fra cui nove minori. I feriti sono oltre 100. Dalla Striscia intanto sono stati lanciati 250 razzi verso Israele, i lanci sono continuati anche questa mattina sulla città costiera di Ashkelon.

A Gerusalemme intanto nella notte è divampato un incendio nella Moschea di Al-Aqsa a cui sono seguiti duri scontri con oltre 300 feriti tra i palestinesi. Le proteste si stanno diffondendo in molte località arabe della Cisgiordania e dello Stato di Israele: duri scontri sono avvenuti la scorsa notte anche nella città a popolazione mista di Lod, a est di Tel Aviv. Negli incidenti due dimostranti sono stati feriti da colpi di arma da fuoco ed uno di essi è deceduto poco dopo il ricovero in un ospedale cittadino. 

da il manifesto

---- Non abbiamo paura di morire, dicono, perché siamo morti e risorti mille volte. Il messaggio è

pc 11 maggio - Verso il nuovo appuntamento su 'centenario del PCI e Resistenza' 28 maggio ore 17 - 20 - per info pcro.red@gmail.com

Il lavoro in corso sul Centenario del PCI ha avuto  nello scorso appuntamento del 25 aprile un salto di qualità misurandosi con il ruolo del PCI prima e durante la Resistenza. 

Particolarmente approfondito l'esame dell'azione del Partito negli anni della clandestinità, dal 26 al 43 - gli scioperi operai e  dei lavoratori durante il fascismo e il ruolo degli scioperi nella Resistenza dal 43 con il loro intreccio con la lotta partigiana.

Alcuni interventi hanno avviato l'esame della lotta partigiana propriamente detta e il ruolo delle donne in essa.

Le conclusioni hanno tracciato l'agenda e il percorso del nuovo appuntamento

-la guerra partigiana lezioni attuali

-la Resistenza come fusione di 3 guerre che ne fanno la esperienza più avanzata e embrione di guerra di popolo di lunga durata in un paese imperialista - i tre strumenti Partito/Fronte Unito/Esercito popolare, le tre fasi difensiva strategica/equilibrio strategico/offensiva strategica

L'appuntamento è fissato per il 28 maggio 2021 e sarà ancora telematico

proletari comunisti - 25 aprile 2021

La registrazione dell'assemblea è disponibile per i compagni che vogliano lavorare con noi in questo ciclo. 

Un nuovo quaderno de 'la Nuova Bandiera' su questa parte del dibattito uscirà in giugno.

pc 11 maggio - Manifestazione a Trezzo il 16 maggio - con gli operai della Maschio in lotta

16.05.2021, ORE 16.00 MANIFESTAZIONE OPERAIA E POPOLARE A TREZZO, 

CON ASSEMBLEA E FESTA/SPETTACOLO FINALE

IN FABBRICA SUBITO GLI OPERAI MASCHIO NS

ALLARGHIAMO LA MOBILITAZIONE NELLE FABBRICHE

BASTA APPALTI E CCNL MULTISERVIZI IN FABBRICA

IN UNA FABBRICA DOVE ERANO ‘VIETATI’ GLI INFORTUNI, DOVE CHI LI DENUNCIAVA 

ERA FUORI SEMPRE SOTTO IL RICATTO DELL’APPALTO IN COOPERATIVA

COME A FEBBRAIO DEL 2020 È SUCCESSO AD ALI, RIENTRATO DOPO 

DUE MESI DI INFORTUNI E LETTERALMENTE CACCIATO CON INSULTI DAL PADRONE 

LA PRECARIETÀ E IL RICATTO PER IL POSTO DI LAVORO LA MANCANZA DI ORGANIZZAZIONE DI CLASSE, PORTANO UN AUMENTO IMMEDIATO DEL

 PERICOLO PER LA SICUREZZA E LA SALUTE    

ANCHE PER QUESTO LA LOTTA DEGLI OPERAI MASCHIO NS HA UN

CARATTERE GENERALE E DEVE UNIRE GLI OPERAI

OGGI DOPO LA SENTENZA DEL 31.3.21 CHE HA CONDANNATO L’APPALTO

 ILLECITO E ORDINATO ALL’AZIENDA L’ASSUNZIONE DIRETTA, LA LOTTA 

È PER L’APPLICAZIONE DELLA SENTENZA, CHE L’AZIENDA 

VUOLE AGGIRARE APRENDO LA CASSA COVID SOLO PER I 16 RICORRENTI.

IGNORATI DALLA MAGGIORANZA DEI MEDIA, PER I QUALI 

GLI OPERAI MERITANO LA PRIMA PAGINA SOLO DA MORTI,

 E DALLE ISTITUZIONI, GLI OPERAI NON MOLLANO 

IL LORO POSTO DI LAVORO IN FABBRICA.

16.05.2021, ORE 16.00 MANIFESTAZIONE OPERAIA E POPOLARE 

A TREZZO, CON ASSEMBLEA E FESTA/SPETTACOLO FINALE

pc 11 maggio - Contro la repressione delle lotte - presidio alla prefettura 12 maggio ore 15 Milano

 

MERCOLEDI 12 MAGGIO ORE 15 PRESIDIO IN SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI DELLA FEDEX/TNT DAVANTI ALLA PREFETTURA DI MILANO CONTRO I FOGLI DI VIA E LA REPRESSIONE DELLE LOTTE!


 

E' da mesi che i lavoratori della Fedex/TNT sono in lotta contro i licenziamenti e la chiusura politica dell'hub di Piacenza per eliminare la presenza del sindacato SiCobas e dei lavoratori combattivi che ne fanno parte. Dopo gli arresti di Arafat e Carlo a Piacenza, le denunce e le continue aggressioni poliziesche e delle squadracce private armate di taser e manganelli estraibili, come provato dai numerosi filmati, il ministero dell'interno per fermare la lotta e la resistenza operaia sta ora utilizzando i "fogli di via " per pericolosità sociale contro i lavoratori in lotta. Questo è  uno strumento normalmente utilizzato contro i  mafiosi e la criminalità organizzata, assimilando cosi e riducendo la resistenza operaia ad un problema di ordine pubblico in un tentativo continuo di normalizzazione e pacificazione delle lotte per riportarle nell'ambito della compatibilità e subordinazione politica. L'occupazione simbolica della sede del Pd e il corteo spontaneo della scorsa settimana a Roma, hanno prodotto positivamente un incontro con il ministro del lavoro Orlando che ha organizzato un tavolo di trattativa con il ministero dello sviluppo economico per sbloccare la situazione in stallo per la rigidità dell'amerikana Fedex che vuole importare nuove modalità di relazioni sindacali per arrivare al l'eliminazione del Sicobas con la servile complicità dei sindacati confederali, in primis della Cgil, all'interno della quale si è vista una protesta significativa per la sua condotta da parte di una trentina di propri delegati di Piacenza. Chiediamo a tutte e tutti di schierarsi a fianco di questi lavoratori che stanno combattendo una partita importante per il lavoro, un momento fondamentale di lotta di classe partecipando al presidio di mercoledì 12 maggio alle ore 15 davanti alla prefettura di Milano in C.so Monforte.


UNITI SI VINCE!
GIU' LE MANI DAI LAVORATORI!


Patto d'Azione per un fronte unico di classe – Milano
www.fronteanticapitalista.org

pc 11 maggio - GIOVEDÌ PROSSIMO FORMAZIONE RIVOLUZIONARIA DELLE DONNE - UNA MARCIA IN PIÙ ANCHE SU QUESTO FRONTE DI LOTTA!

 13 MAGGIO DALLE ORE 16,30 

Per il link per collegarsi scrivere a: mfpr.naz@gmail.com 

La prima delle due formazioni rivoluzionarie sarà su:
l'origine della condizione di oppressione delle donne - che pone nello stesso tempo le basi storico-materialistiche del suo superamento.
Cominciamo dallo studio/riflessione sul libro di Engels: L'origine della famiglia, della proprietà privata e dello Stato.
Iniziamo da questo fondamentale testo per rimettere nella giusta concezione la questione femminile. La condizione delle donne in generale viene totalmente rovesciata, o facendola discendere da analisi e posizioni anti storico materialiste, che mettono al centro la contraddizione di genere in termini riduttivi biologisti, o che rovesciano la questione facendo discendere le ideologie, le concezioni dominanti dal cielo, o quasi considerandole innate, non invece legate ad un processo storico.
Il riferimento di questo lavoro di studio sono la maggioranza delle donne, le donne proletarie. Sappiamo che per le lavoratrici è più difficile, ma è una sfida

pc 11 maggio - A fianco del popolo palestinese! Alcune iniziative in Italia

Finora confermate:

12 maggio Genova piazza De Ferrari ore 18

13 maggio Milano piazza Duomo ore 17.30

15 maggio

Napoli piazza Dante ore 11

Padova via 8 febbraio ore 11

Firenze via de' Martelli ore 16

Brescia Largo Formentone ore 16.30

'Al-Aqsa, Ramadan, donne: non ci sono linee che non siano state oltrepassate'- Hanady Halawani attivista palestinese che vive a Gerusalemme

Al-Aqsa presa d'assalto per la terza volta in tre giorni. Lo Stato terrorista d'Israele ha lanciato gas lacrimogeni e granate stordenti dentro le moschee.

Le truppe dell'occupante israeliano hanno attaccato fedeli palestinesi alla moschea di al-Aqsa l'ultimo venerdì del mese sacro musulmano del Ramadan, dopo una settimana che ha assistito all'escalation di violenze nazisioniste nella Gerusalemme est occupata, prima di una marcia dei nazionalisti sionisti che commemorava l'occupazione israeliana della metà orientale della città nel 1967.

788 feriti e 22 martiri negli attacchi israeliani contro i palestinesi nella Striscia di Gaza assediata e nella Cisgiordania occupata, compresa Gerusalemme.

Nella Striscia di Gaza assediata, 106 civili sono rimasti feriti negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia, sono almeno 27 i palestinesi uccisi. Di questi, 17 sarebbero bambini. Secondo testimoni oculari, i raid israeliani avrebbero colpito quartieri affollati della Striscia di Gaza uccidendo facendo strage di civili. 

Nella Gerusalemme occupata, oltre 631 abitanti di Gerusalemme sono stati feriti dalle forze israeliane e dagli attacchi dei coloni contro di loro, inclusi 411 casi ricoverati in ospedale.


AGGIORNAMENTI:   

ore 00:20  Ministero della Salute palestinesi: “27 palestinesi uccisi, 17 sono bambini”

ore 21:25 Ministero salute palestinese: “9 vittime a Gaza, tre bambini”. Israele: “Uccisi 3 combattenti di Hamas”. I palestinesi: “Attaccati civili”. Il premier israeliano Netanyahu: “Risponderemo con grande forza”

Sono 9 le vittime palestinesi (tre i bambini) dei raid israeliani sulla Striscia di Gaza compiuti nel tardo pomeriggio di oggi. A riferirlo è il Ministero della Sanità palestinese. Diversi i feriti. Tel Aviv dice che la sua azione è una risposta ai razzi lanciati dall’enclave assediata palestinese qualche ora prima. L’esercito israeliano, da parte sua, ha pubblicato

pc 11 maggio - Stellantis: chiusure di stabilimenti – Melfi fino al 10 maggio - e produzione di 190 mila auto in meno per la crisi…

Il nuovo manager di Stellantis, Tavares, fa l’ottimista (e dal suo punto di vista non c’è niente da dire visti i guadagni personali, che per quanto se ne sa superano il milione e mezzo di euro all’anno!) ma deve chiudere Melfi fino al 10 maggio a causa della crisi colpisce comunque tutto il settore mondiale delle auto.

La crisi ha diverse facce, ma sono tutte interrelate: la prima è la crisi mondiale che dura da decenni e a causa della quale è necessario essere sempre più grandi per fare fronte alla concorrenza (le “fusioni e acquisizioni” si susseguono), la seconda è quella “dei semiconduttori, quei microchip parte essenziale

pc 11 maggio - Vaccini, 27 reazioni gravi ogni 100 mila dosi. Pfizer più degli altri...

È questo il titolo di un articolo apparso oggi sul Manifesto che commenta il quarto rapporto dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sul Covid-19.

Purtroppo, nonostante le notizie che danno in calo i contagi sul piano nazionale, i morti continuano a sommarsi ogni giorno (ieri 198).

“La curva dei contagi finalmente scende nettamente. I nuovi casi di Covid-19 registrati in un giorno con 130 mila tamponi (96 mila in meno del giorno prima) sono 5.080, mai così pochi dall’ottobre scorso. Ancora 198 vittime, però, in aumento rispetto ai 139 morti delle 24 ore precedenti. L’ indice di positività sale al 3.9%.”

Ma ci interessa in questo caso sottolineare quel che dice il rapporto dell’Aifa sulle reazioni ai vaccini, come “in sostanza, sia proprio Pfizer il siero che ha totalizzato il maggior numero di reazioni avverse.”

Perché, quindi, in questi mesi siamo stati bombardati dalle reazioni avverse provocate da Astrazeneca?

pc 11 maggio - Migranti: con gli ultimi sbarchi riprende fiato la canea fascista antimmigrati in particolare di Salvini e della Meloni

                                  

Questa canea ha la voce del sempre pronto a cogliere ogni occasione, il fasciopopulista da fogna Salvini, e quella stridula della Meloni che ripete la proposta bestiale e deliberatamente assassina del blocco navale. Si tratta di una bella coppia di fascisti che in mancanza di altri argomenti da campagna elettorale, riprendono quello contro i migranti.

E oggi come ieri il modo in cui le notizie vengono riportate dalla stampa e dai mezzi di informazione in generale (e in generale tutti in mano alla borghesia) alimenta le posizioni più reazionarie.

Basta notare che fino a qualche giorno fa il problema da mettere a titoloni in prima pagina era il

lunedì 10 maggio 2021

pc 10 maggio - Ancora sul primo maggio rosso e internazionalista - Negli Usa manifestazione maoista si scontra con la polizia ad Austin

 

pc 10 maggio - Noam Chomsky e altri democratici firmano un manifesto di solidarietà alla Lega dei Contadini Poveri di Rondonia - Brasile

Noam Chomsky e diversas personalidades e entidades democráticas assinam manifesto em apoio à Liga dos Camponeses Pobres

O Grupo de Estudos Ao Povo Brasileiro emitiu nota conclamando entidades e personalidades democráticas a declararem apoio e solidariedade à Liga dos Camponeses Pobres e ao movimento camponês em luta, em particular no estado de Rondônia. Atualmente neste estado os acampamentos organizados pela LCP  estão sendo alvos dos ataques do velho Estado que visa realizar um massacre dos camponeses aos moldes dos episódios que ficaram conhecidos como "Massacre de Corumbiara" ocorrido nesta mesma região em 1995.

Leia mais em:

https://aopovobrasileiro.medium.com/chamamento-conjunto-ao-apoio-e-%C3%A0-solidariedade-%C3%A0-liga-dos-camponeses-pobres-7bf183afbe70

BOLSONARO ATIÇA ATAQUE A LCP EM RONDÔNIA!

Em Rondônia, quem são os terroristas?

CHAMAMENTO CONJUNTO AO APOIO E À SOLIDARIEDADE À LIGA DOS CAMPONESES POBRES 

pc 10 maggio - Appello ad estendere la solidarietà internazionale con la lotta del popolo colombiano

pc 10 maggio - Biden non sta ponendo fine alla guerra in Afghanistan, la sta privatizzando: le forze speciali, i contractors del Pentagono, gli agenti dell'intelligence rimarranno

Fuori tutte le truppe imperialiste dall'Afghanistan, Italia compresa!


thegrayzone

16 APRILE 2021

Oltre 18.000 contractors del Pentagono rimangono in Afghanistan, mentre le truppe ufficiali sono 2.500. Joe Biden ritirerà questo piccolo gruppo di soldati lasciandosi alle spalle le forze speciali statunitensi, i mercenari e gli agenti dell'intelligence - privatizzando e ridimensionando la guerra, ma senza porla fine.

Il 14 aprile, il presidente Joe Biden ha annunciato che avrebbe posto fine alla guerra più lunga degli Stati Uniti e ritirato le truppe statunitensi dall'Afghanistan nel 20 ° anniversario degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001.

A quel punto verranno ritirate anche oltre 6.000 truppe NATO.

"La guerra in Afghanistan non è mai stata concepita come un'impresa multigenerazionale", ha detto

pc 10 maggio - Non si può sconfiggere un popolo che lotta... ma per vincere serve il partito comunista maoista che trasformi la rivolta in guerra popolare

 


pc 10 maggio - Le “politiche attive” per l’occupazione di Draghi creeranno… nuovi licenziamenti

 

Sulle “politiche attive” che dovrebbero aumentare l’occupazione nel Paese, il governo Draghi ha previsto nel Piano Nazione di Ripresa e Resilienza, 6 miliardi e 660 milioni.

Secondo le migliori previsioni di Draghi la “ripresa” dell’economia (3,6 per cento nel 2026!) più queste “politiche” nel loro complesso (formazione, lotta al lavoro sommerso, potenziamento centri per l’impiego, creazione di imprese femminili, “sistema di certificazione della parità di genere”(?), “sistema

pc 10 gennaio - Basta con le politiche di rapina ai popoli, basta soldi per gli armamenti, risorse per il lavoro, l'accoglienza e la solidarietà

I milioni di posti di lavoro tra cui i prossimi licenziamenti non c'entrano niente con l'arrivo dei migranti, ma anzi entrambi i problemi sono causati dal sistema imperialista/capitalista che cerca di uscire dalla crisi aggravata dalla pandemia depredando le risorse dei paesi oppressi con nuove guerre di spartizioni/controllo dei mercati e dall'altro  nei paesi imperialisti scaricando sui proletari e lavoratori i costi  della ristrutturazione del sistema produttivo per mantenere alto i profitti di padroni, banche, multinazionali...

Il governo dell'assembramento di Draghi, a parte la propaganda fascio-razzista della Meloni che spara cazzate ancora più grosse di Salvini, tipo il blocco navale,  è per gestire la situazione all'interno delle contraddizioni che ci stanno dentro la questione immigrazione e la politica internazionale.
Per questo La stampa parla di:

Ricollocamenti e accordi bilaterali, il piano Draghi: “Gestiremo gli sbarchi”

La cabina di regia del governo Draghi sui migranti

Il dossier non riguarda solo la questione sbarchi. È un dossier che parte da lontano. Innanzitutto dalla situazione di endemica instabilità nel Sahel meridionale. A ciò si aggiungono le difficoltà che il nuovo premier libico Abdul Hamid Mohammed Dbeibah sta incontrando nell'affermarsi in tutto il territorio dello Stato nordafricano. Non è un caso che il primo viaggio all'estero di Draghi sia stato a Tripoli. E non è un caso che, recentemente, il ministro degli Esteri sia stato in missione in Mali, tra i bacini d'origine dei nuovi flussi di migranti. Lo stesso Di Maio, alla ministeriale degli Esteri del G7 di pochi giorni fa, ha posto sul tavolo il tema immigrazione.

Mediterraneo. Approdati nella notte altri 635 migranti a Lampedusa


 lunedì 10 maggio 2021
Nove imbarcazioni nella giornata di domenica; c'è anche una neonata. Altre 4 imbarcazioni seguono a poca distanza. La ministra dell'Interno Lamorgese sente il premier Draghi.
Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa

Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa - Ansa

Sono proseguiti anche durante la notte gli sbarchi a Lampedusa. Sull'isola sono approdati 4 barconi con a bordo 635 migranti.
Poco prima di mezzanotte una motovedetta della Capitaneria ha soccorso un peschereccio con a bordo 352 persone, di varie nazionalità, a 9 miglia dalla costa. A ruota, un'altra motovedetta ha trasbordato, lasciando l'imbarcazione alla deriva, altri 87 uomini intercettati a 15 miglia. Alle 3:20 sono sbarcati 101 migranti, fra cui 10 donne e 3 bambini, soccorsi a 12 miglia. In contemporanea, sono arrivati altri 95 immigrati, fra cui 3 donne e 5 bambini. In 24 ore, a Lampedusa si sono registrati 20 sbarchi per un totale di 2.128 persone trasferite all'hotspot.
Ieri (domenica) nove approdi nel giro di poche ore. Hot spot sotto pressione con circa 1.450 persone già all'interno del centro, come confermato dal sindaco, Totò Martello. Un test, precisa il primo cittadino citando fonti del Viminale, sarebbe già risultato positivo facendo scattare l'isolamento.

"Abbiamo avuto tre nuovi sbarchi di migranti a Lampedusa a bordo di barconi, in tutto ci sono all'incirca 500 persone e stanno bene, non ci sono casi disperati", raccontava a inizio giornata il sindaco Martello. A distanza di poche ore, altri arrivi sull'isola con l'approdo di 470 migranti e, a stretto giro, ancora altri fino ad arrivare a nove. Gli ultimi due sono stati rispettivamente di 100 e 29 persone. Si tratta soprattutto di uomini, ma ci sono diverse donne, alcuni bambini e anche una neonata. Tutti coloro che arrivano sull'isola vengono portati nell'hotspot, poi sottoposti a test sul Covid-19, prima del trasferimento sulle navi quarantena.

Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa

Una delle imbarcazioni approdate domenica a Lampedusa - Ansa

Gli sbarchi potrebbero però non essere terminati. Secondo quanto riferito da Martello, ci sarebbero altre 4 imbarcazioni a 35 miglia dall'isola siciliana, ma ancora non è chiaro dove faranno approdo. "Siamo in attesa della nave da Trapani che, mare permettendo, dovrebbe arrivare qui intorno alle 5 del mattino in modo da alleggerire il centro", ha spiegato il sindaco.
Anche Alarm Phone continua a lanciare l'allarme sui viaggi della speranza. Lo fa a più riprese. "Ci sono 3 imbarcazioni in zona Sar maltese, in posizioni ravvicinate. Una operazione di soccorso può mettere in salvo 231 persone. Le autorità sono informate, devono agire subito!", segnala in un tweet la rete di attivisti. Poco dopo manda un altro Sos: "97 persone in pericolo vicino Lampedusa! Abbiamo ricevuto una chiamata da una barca in pericolo. Le persone dicono che sono in mare da 2 giorni, sono esauste e hanno finito carburante, cibo e acqua".
Il dossier torna così in cima all'agenda di governo. La ministra dell'Interno, Luciana Lamorgese, ha sentito il presidente del Consiglio, Mario Draghi. Allo studio c'è la formazione di una cabina di regia con gli altri ministeri competenti come Farnesina, Difesa e Trasporti, anche in vista dell'estate.
Monta, intanto, la polemica politica. Il leader della Lega, Matteo Salvini, ritiene "necessario" un incontro con il premier, Mario Draghi, e la presidente di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, parla di "blocco navale". Il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, non ci sta: "Il 'blocco navale' è una sciocchezza talmente evidente che non merita neppure commenti". E ancora: "Salvini ha perso il pelo ma non il vizio, è da irresponsabili ricominciare a fomentare odio sociale mettendo 'gli italiani contro i migranti'". Pronta la replica del leader leghista, che ha scambiato alcuni messaggi con la titolare del Viminale: "Sbarcano 1.200 clandestini in un giorno, ma per il sindaco è colpa di Salvini. Non sta bene".