martedì 11 maggio 2021

pc 11 maggio - Vaccini, 27 reazioni gravi ogni 100 mila dosi. Pfizer più degli altri...

È questo il titolo di un articolo apparso oggi sul Manifesto che commenta il quarto rapporto dell’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) sul Covid-19.

Purtroppo, nonostante le notizie che danno in calo i contagi sul piano nazionale, i morti continuano a sommarsi ogni giorno (ieri 198).

“La curva dei contagi finalmente scende nettamente. I nuovi casi di Covid-19 registrati in un giorno con 130 mila tamponi (96 mila in meno del giorno prima) sono 5.080, mai così pochi dall’ottobre scorso. Ancora 198 vittime, però, in aumento rispetto ai 139 morti delle 24 ore precedenti. L’ indice di positività sale al 3.9%.”

Ma ci interessa in questo caso sottolineare quel che dice il rapporto dell’Aifa sulle reazioni ai vaccini, come “in sostanza, sia proprio Pfizer il siero che ha totalizzato il maggior numero di reazioni avverse.”

Perché, quindi, in questi mesi siamo stati bombardati dalle reazioni avverse provocate da Astrazeneca?

“E non solo perché è stato il più somministrato – continua il quotidiano -: infatti se il 70,9% delle 18.148.394 dosi inoculate tra il 27 dicembre 2020 e il 26 aprile 2021 è appunto del vaccino denominato Comirnaty (Pfizer/BioNTech), il 22% di Vaxzevria (AstraZeneca), il 7% di Moderna e lo 0,1% di Janssen (J&J), succede che tra le 56.110 «sospette reazioni avverse», ben il 75% siano relative allo Pfizer, solo il 22% ad Astrazeneca e il 3% a Moderna. In generale, il tasso di segnalazione è dunque di 309 ogni 100.000 dosi, di cui il 91% riferite a eventi non gravi come dolore nel punto di iniezione, febbre, astenia/stanchezza, dolori muscolari. Di queste, 299 si riferiscono alla prima dose e 333 alla seconda. E invece, solo l’8,6% delle segnalazioni si riferiscono a casi gravi: 27 eventi ogni 100 mila dosi somministrate, indipendentemente che sia la prima o la seconda dose e dal tipo di vaccino. Lo 0,2% delle sospette reazioni avverse non è definitivo.”

La cattiva informazione, o l’informazione manipolata, fa parte della “guerra dei vaccini” che procede su tanti altri piani, compreso quello del prezzo, come abbiamo riportato in un altro articolo.

Vaccinarsi, come ci ha ripetuto il ricercatore Fabrizio Chiodo nelle diverse iniziative comuni, è fondamentale e serve a provare ad uscire da questo brutto tunnel in cui ci ha infilato il sistema di produzione capitalista/imperialista. L’informazione proletaria è un altro necessario aiuto per orientarsi anche in questa guerra…

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