sabato 2 novembre 2024

pc 2 novembre - Con la Palestina nel cuore, nessun passo indietro!


Lo Stato nazionista di Israele è il gendarme dell'imperialismo nei paesi arabi. Questo è ancora più chiaro in questo contesto di guerra interimperialista dove vediamo come il cane impazzito Netanyahu non fa che allargare il fronte di guerra in Libano con il vero obiettivo dell'Iran e degli altri paesi per il controllo delle materie prime da parte in primis degli USA e degli altri Stati imperialisti.

Proprio per questo il movimento di solidarietà per la Palestina non deve fare nessun passo indietro, deve mantenere forte e chiaro le sue parole d'ordine iniziali che sono “fermare il genocidio dello Stato nazionista di Israele” e “difesa incondizionata della resistenza armata palestinese”. Questo è quello che è stato portato anche nelle manifestazioni del 5 ottobre in cui si è chiarito qual è il ruolo del fascio-imperialismo, del governo italiano che ha tentato di bloccare, di impedire la manifestazione in contemporanea di quello che è stato il 7 ottobre, una giornata a fianco il popolo palestinese e alla sua Resistenza.

Al governo è andata male perchè in queste manifestazioni, invece, si sono rotti i divieti che volevano imporre e si è messo al centro la necessità per tutti i popoli - e anche per il nostro popolo italiano - di combattere il nostro imperialismo, in stretto legame con tutte le lotte di liberazione dei popoli.

E’ sempre più necessario fare chiarezza nella comprensione della realtà politica in cui ci troviamo, dove è centrale legare la solidarietà alla Palestina alla lotta contro la guerra imperialista e alla lotta contro la politica del governo Meloni e alla natura fascista di un governo che marcia verso un regime. 

E' sempre più evidente che non c’è alternativa a quella di rovesciarlo in una prospettiva di un

pc 2 novembre - Alluvione a Valencia: anche qui per la strage e le distruzione sono responsabili chi governa! E' il fallimento del sistema capitalista! La Rivoluzione è l'unica soluzione!

 da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 1/11

Innanzitutto la nostra immensa solidarietà alla popolazione di Valencia e di tutta la zona in cui un disastroso alluvione sta uccidendo, distruggendo e rendendo la vita difficile a tanta gente. Siamo solidali con tutto il resto del popolo nella zona che scava nel fungo, i tanti volontari giovani che stanno dando il meglio di sé per aiutare la popolazione e soprattutto la parte più colpita di essa, i poveri, gli anziani, le zone meno coperte dalle strutture urbane.

In questa alluvione, come in tante altre alluvioni che abbiamo visto nel nostro paese nelle due recenti alluvioni in Emilia Romagna, c'è una parte che è un evento naturale su cui però bisognerà ritornare. Ma c'è una parte che è di piena responsabilità delle amministrazioni che gestiscono queste zone e dei governi centrali. Ora anche in Spagna si assiste allo scaricabarile tra il governo Sanchez, di centro sinistra, e le istituzioni locali che sono prevalentemente di centro destra, ma queste polemiche che disturbano in questo momento l'impegno massiccio di tutti per cercare di aiutare le popolazioni e trattare le enormi contraddizioni che l'alluvione ha creato, hanno il loro fondamento nel potere politico che si esprime attraverso i governi e le amministrazioni.

La Spagna ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e il suo governo dice che metterà a disposizione tutti i fondi necessari per la ricostruzione e la ripresa della normalità.

Ma dove era il governo finora? Dove erano questi fondi finora? La Spagna, come tutti i paesi imperialisti, grandi, medi e piccoli, sta concentrando tutte le risorse economiche e finanziarie o la

pc 2 novembre - Appello di giuristi chiede l’espulsione di Israele dalle Nazioni Unite. Giusto e necessario, il sionismo è un cancro da estirpare


di ******

Da oltre cinquant’anni i governi che si sono succeduti alla guida di Israele hanno costantemente disatteso i loro obblighi attinenti al diritto internazionale, facendosi beffe e violando le risoluzioni delle Nazioni Unite, fossero esse adottate dall’Assemblea generale o dal Consiglio di sicurezza o consistessero in chiare pronunce della Corte internazionale di giustizia. Questo atteggiamento di aperto spregio del diritto Internazionale e delle Nazioni Unite ha raggiunto livelli parossistici nell’ultimo anno col genocidio in corso che ha già causato la morte di oltre quarantamila Palestinesi, in gran parte bambini, e determina ogni giorno nuove vittime a Gaza, in Cisgiordania, in Libano e in Siria. Si tratta di crimini che sono la diretta conseguenze della politica aggressiva, suprematista e colonialista portata avanti da Israele sotto l’egida del sionismo.

Da ultimo l’arroganza del governo Netanyahu si è spinta fino a Insultare l’ONU, definendolo “una palude di antisemitismo “, a dichiararne persona non grata il Segretario generale e a cannoneggiare

pc 2 novembre - Un articolo che smaschera la retorica di Israele che deve "difendersi", quando è vero il contrario: Le atrocità israeliane non sono una novità


L'unica novità è la portata

di Joseph Massad

28 ottobre 2024

I crimini di guerra israeliani contro gli arabi sono una strategia fondamentale del regime coloniale che ha governato Israele - attraverso lo spettro politico - sin dalla sua fondazione.

L'attuale e simultanea aggressione israeliana a Gaza , in Cisgiordania, in Libano , in Siria , nello Yemen e in Iran sembra a molti un fatto eccezionale e senza precedenti. Si ritiene che gli attacchi israeliani contro aeroporti civili , ospedali , scuole e rifugi siano opera di una leadership di estrema destra guidata dal primo ministro Benjamin Netanyahu, mai perpetrati prima dal Paese. Allo stesso modo, la violenza dei coloni in

pc 2 novembre - NEL SOLCO DELLA MILITARIZZAZIONE SOCIALE E IN FUNZIONE DELLA GUERRA IMPERIALISTA, IL GOVERNO FASCISTA MELONI "EDUCA" I NUOVI BALILLA: A Roma la fiera della guerra, i bambini giocano con le mine

 

di Michele Gambirasi da il manifesto

Liturgie militari, inno nazionale, alzabandiera e frecce tricolori. Era questo il clima in cui è stato inaugurato ieri a Roma il Villaggio Difesa, maxi allestimento di 60mila metri quadri voluto dal ministro Guido Crosetto al Circo Massimo, per celebrare il 4 novembre. Un investimento importante (bando da 600mila euro) con l’obiettivo di restituire lustro alla giornata che ricorda l’armistizio con cui si concluse la Prima guerra mondiale. Nel 2018, ancora all’opposizione, l’attuale premier la propose per superare le «troppo divisive» giornate del 25 aprile e del 2 giugno. Il 4 novembre, per legge, è tornato a essere festa nazionale con la denominazione di «Giornata dell’Unità nazionale e delle Forze armate». E la si celebra in pompa magna: l’ultima volta che alle forze armate era stata riservata un’esposizione così grande era il 2008, primo ministro Berlusconi, ministro della difesa La Russa.

CERIMONIA UFFICIALE, parola al Capo di Stato maggiore della Difesa, Luciano Portolano: «La sicurezza è come l’aria, ci si accorge che manca solo quando non c’è». Eppure Piero Calamandrei la disse

pc 2 novembre - Un video bello da far circolare - Ode to the Youth - Ode alla gioventù che lotta

pc 2 novembre - Le scadenze di lotta di novembre

Informiamo operai, lavoratori del calendario di lotta che diverse assemblee di proletari, di lavoratori, di forze di opposizione popolare a questo governo, stanno mettendo in campo.

In particolare, su due terreni si preparano manifestazioni di tipo nazionale. 

Una è ancora per la Palestina, si va verso una nuova manifestazione nazionale di solidarietà alla Palestina per continuare a gridare forte "fermiamo il genocidio, blocchiamo la macchina da guerra d'Israele, condanniamo l'appoggio economico, politico e militare che fornisce a essi l'imperialismo americano e la complicità di tutti i governi imperialisti". 

Altre scadenze su cui si sta lavorando a livello nazionale e locale è la lotta contro la guerra imperialista mondiale che avanza, i piani di riarmo, di aumento delle spese militari dei paesi imperialisti, di tutti i governi, i piani di economia di guerra che sono l'inevitabile ricaduta della tendenza alla guerra che dimostrano in maniera inequivocabile che in questo sistema gli effetti della guerra ricadono

pc 2 novembre - Torino - riuscita manifestazione contro i CPR/Lager - video e una corrispondenza

Il corteo, ben oltre cinquecento partecipanti, è partito alle 17.30 da piazza Robilant e ha percorso via Vincenzo Lancia. «Questo è solo l’inizio. Se credete che la riapertura del Cpr passerà inosservata, non avete capito nulla».

«Cpr = lager». È lo striscione affisso in piazza Robilant,  il corteo di valore nazionale «contro la riapertura del Cpr di corso Brunelleschi».

Anarchici

«Sentiamo sempre più urgente, prioritario e impellente incontrarci e organizzarci per analizzare il reale mortifero in cui viviamo, trovarci tra complici e tessere le reti di alleanze possibili con il fine di trovare i punti di attacco all'impianto razzista che scandisce la quotidianità nel capitalismo di oggi». Il messaggio rilanciato sul web per chiamare a raccolta gli attivisti. 

 Quella di venerdì 1 novembre sarà la prima di quattro giornate di iniziative annunciate 


 

  video da youtube

 

pc 2 novembre - I "dossieraggi" giovano al governo Meloni per un maggiore controllo totalitario dello Stato

 da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 31/10

Sui giornali, nella stampa, in televisione, negli interventi di esponenti del governo, dell'opposizione, impazza la questione dei dossier, realizzati da una società più o meno segreta, formata da padroni, finanzieri, poliziotti e faccendieri con un sistema di hackeraggio che ha permesso di avere nelle mani vita morte e miracoli di esponenti dell'economia, della politica, delle istituzioni, delle aziende.

Questa pratica del dossier è normale in una società capitalistica, dove dietro l'assetto unitario del sistema dei padroni, dei partiti che si riconoscono negli interessi generali dei padroni, delle strutture riservate dello Stato e dell'insieme delle istituzioni, delle aziende del nostro paese, ci sono i cosiddetti servizi segreti, le agenzie di investigazione. La storia del nostro paese è piena di queste vicende e sappiamo bene che queste vicende fanno riferimento a una cupola che è parte della classe dominante e che attraverso anche questo sistema vuole tenere sotto ricatto l'intera classe dominante e avere una parte in termini di potere, di privilegi e infine di soldi, soldi, soldi.

La prima questione da dire è che tutta questa cupola ha sempre fatto capo alla destra reazionaria prima, durante e dopo il dopoguerra. Il caso più clamoroso è stato quello della vicenda P2. E’ sempre

pc 2 novembre - L'operazione razzista/colonialista in Albania della Meloni si traduce in vacanze pagate per sbirri e lager per i migranti - Vergogna e fate schifo!

Migranti, 9 milioni l’anno per l’alloggio dei 295 agenti in Albania: vivono in un resort sul mare.

Migranti, 9 milioni l’anno per l’alloggio dei 295 agenti in Albania: vivono in un resort sul mare. Schlein: “Spreco di soldi scandaloso”

Sono alloggiati in due hotel con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante. La sistemazione costa 80 euro al giorno a persona - Non solo stipendi di lusso – i 100 euro al giorno standard previsti dalla missione all’estero – ma anche una sistemazione di lusso. E che sulle casse dello Stato pesa parecchio: quasi 9 milioni di euro per 12 mesi.

Tanto costerà ospitare i 295 agenti di polizia e carabinieri da tempo di stanza in Albania, al momento a guardia dei due centri vuoti di Shegjin e Gjader. Per vitto e alloggio di ognuno di loro, il Viminale spenderà 80 euro, una cifra di tutto rispetto in Albania, dove prezzi e potere d’acquisto sono di gran lunga differenti dall’Italia.

Del resto le strutture del gruppo Rafaelo Resort sono di categoria lusso e le strutture 'Rafaelo Executive' e 'Hotel Comfort' scelte per ospitare gli agenti sono due alberghi sul mare a 5 e 4 stelle con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante.

Al momento non è chiaro se si sia stata fatta una gara per individuare la soluzione ottimale. Di certo di sa che la convenzione fra il gruppo Rafaelo e il Viminale è di dodici mesi e comprende "alloggiamento in camera singola, ristorazione e servizi connessi", nonché "l'utilizzo esclusivo del ristorante Comfort Family". Quando i lavori saranno ultimati e in caso di sopralluogo positivo, gli agenti saranno ospitati anche al 'Rafaelo Lake'.

Insomma, una sistemazione assai comoda e di gran lunga differente a quella prevista per la polizia

pc 2 novembre - Il 7 novembre - anniversario della Rivoluzione d'Ottobre - riprende la Formazione Operaia del giovedì con il libro di Lenin "Stato e Rivoluzione"

Perchè proprio da questa data importante per i proletari e i popoli del mondo? Perchè Lenin scrisse questo testo poco prima della Rivoluzione d'Ottobre, tra agosto e settembre del 1917, dicendo «...E' davanti agli occhi che la rivoluzione proletaria internazionale sta maturando. La questione del suo atteggiamento nei confronti dello Stato acquista una valenza pratica».

Ma sempre, e anche oggi, la questione dello Stato è dirimente per la comprensione del suo ruolo e nella lotta per rovesciare questo sistema sociale. 

Tanti, anche oggi, pensano che lo Stato sia al di sopra delle classi, vedendolo - come dice Marx - "...come presunto arbitro imparziale tra interessi universali e interessi particolari" ; o cercando il "fondamento del male non già nell'essenza dello Stato ma in una determinata forma di Stato, al cui posto mettere un'altra forma di Stato".

Su questo, quindi, è necessaria una conoscenza e una comprensione vera, che Lenin nel suo libro ci consegna. Da qui la nuova Formazione Operaia rivolta in primis proprio ai proletari e alle proletarie e ai giovani, ai compagni.

Perchè questa comprensione, come per le precedenti Formazioni Operaie, sia arma teorica per le armi pratiche della lotta sociale politica.

venerdì 1 novembre 2024

pc 1 novembre - Meloni in Libia, la piazzista viaggiatrice per conto dei padroni italiani, su tutti l'ENI che incassa nuovi profitti

da ORE12/Controinformazione rossoperaia del 31/10

Meloni è stata in Libia martedì scorso, il 29 di ottobre, accompagnata dal ministro delle Imprese e Made in Italy, Urso, da diplomatici e dai padroni italiani di piccole e medie imprese interessati, in rappresentanza di 200 imprese supportati dalla Camera di commercio italo-libica e da Unioncamere, per partecipare al Business Forum Italia-Libia, presso la Fiera internazionale di Tripoli, evento patrocinato dalla Presidenza del Consiglio dei ministri italiana - quindi voluto dal governo italiano - e del primo ministro del Governo libico di Tripoli, un governo, tra l'altro, che non ha portato a termine l’obiettivo che l’Onu gli aveva affidato, cioè quello di arrivare al voto di tutta la popolazione libica, un governo che è scaduto perché ha fallito la sua missione; non un governo, quindi, in rappresentanza dell’unità delle fazioni che dominano la Libia, perché quando si parla di “governo libico” parliamo di un paese che l’imperialismo USA/Francia e Italia hanno smembrato in due dopo l’aggressione della NATO del 2011 che ha fatto rispettare una risoluzione dell’Onu (questo a premessa per sottolineare anche il ruolo di foglia di fico dei paesi imperialisti svolto dall’Onu). Da quella aggressione sono nati 2 governi, uno filo imperialismo occidentale e uno legato all’imperialismo russo, con il paese saccheggiato dai

pc 1 novembre - HRW: gli attacchi israeliani agli operatori e alle strutture sanitarie in Libano sono “crimini di guerra”

Una denuncia che mostra non diversamente da quanto è successo e succede a Gaza e mette a nudo l'attacco a tutti i popoli arabi della regione, eseguito dal nazi/sionismo di Israele al servizio dell'imperialismo, USA in testa, e la complicità del governo fascista Meloni

infopal

Gaza – PIC e WAFA. Lo Human Rights Watch (HRW) ha riferito mercoledì che l’esercito israeliano ha ripetutamente preso di mira operatori medici e strutture sanitarie in Libano, documentando episodi che potrebbero costituire “crimini di guerra”. Il gruppo per i diritti ha evidenziato tre attacchi significativi, tra cui uno a un centro di protezione civile nel centro di Beirut il 3 ottobre 2024, che ha ucciso sette paramedici. Un altro attacco, il 4 ottobre, ha colpito un’ambulanza vicino all’ospedale di Marjayoun, uccidendo altri sette paramedici. Secondo il ministero della Salute libanese, dall’anno scorso gli attacchi israeliani hanno causato la morte di almeno 173 operatori sanitari, e il ferimento di 277, oltre ad aver danneggiato 243 ambulanze e 55 ospedali in tutto il Paese. L’HRW ha esortato Israele a cessare gli attacchi illegali e ha chiesto ai suoi alleati di sospendere i trasferimenti di armi al Libano a causa del rischio di gravi

pc 1 novembre - Il vento della risposta operaia ai piani della Volkswagen deve arrivare alla Stellantis e in tutte le fabbriche italiane

La Volkswagen ha annunciato la chiusura in Germania di tre stabilimenti, con licenziamenti di massa, salari ridotti. L'onda lunga della crisi mondiale economica che attraversa tutti i settori industriali del mondo, tranne l'industria della guerra, arriva con i suoi pesanti effetti nel cuore della classe operaia dei paesi imperialisti, dei paesi capitalisti avanzati.

L'annuncio della Volkswagen è il segnale più chiaro e netto della situazione della classe operaia, innanzitutto del settore auto. I lavoratori rispondono: “sarà un Autunno caldo, siamo disposti alla rivolta, paralizzeremo tutte le fabbriche!”. Noi ci auguriamo che tutto questo avvenga e che tutto il settore auto a livello europeo e mondiale si mobiliti.

La Volkswagen ha gettato benzina sul fuoco con quest'annuncio. Tra le fabbriche da sacrificare vi sono gli stabilimenti di Zwickau che per i vertici della Volkswagen è uno stabilimento centrale da ristrutturare.

Nel cuore di questi paesi la crisi mondiale dell'acciaio si fa sentire. Le promesse e gli annunci di un

pc 1 novembre - Lo Stato borghese e il governo erede di fascisti/stragisti/golpisti vuole riprocessare le Brigate rosse e infangare Mara Cagol... Venghino signori!

info dalla stampa borghese

Curcio, Moretti e Azzolini: i tre ex brigatisti a giudizio ad Alessandria mezzo secolo dopo la sparatoria di Cascina Spiotta del 1975 sulle colline dell’Acquese in cui morì Mara Cagol

Arriverà ad Alessandria il processo per la sparatoria a Cascina Spiotta, sulle colline dell’Acquese, nel 1975. Oggi, mercoledì 30 ottobre, il gup del Tribunale di Torino ha rinviato a giudizio tre ex brigatisti.

Data del processo e imputati coinvolti

Il prossimo 25 febbraio davanti alla Corte d’Assise di Alessandria (che ha competenza territoriale) saranno processati Renato Curcio, considerato ideologo e fondatore delle Br, Mario Moretti, altro capo storico e Lauro Azzolini, ex militante.

Indagine e proscioglimento di un quarto imputato

La procura di Torino aveva iscritto nel registro degli indagati anche una quarta persona, Pierluigi Zuffada, anche lui altro ex militante, che è stato prosciolto perché l'accusa, così come formulata dall'accusa, è stata considerata prescritta.

Il ruolo della riapertura dell'inchiesta

Una vicenda controversa e complessa che sembrava essersi chiusa. È stato grazie all’esposto nel

pc 1 novembre - MONI OVADIA: ”L’EQUIPARAZIONE TRA ANTISIONISMO E ANTISEMITISMO E’ UNA FORMA DI ANTISEMITISMO. IO, EBREO, DEFINISCO NAZIFASCISTA IL GOVERNO ISRAELIANO”....ovvero

 ...c'è chi sa da che parte stare: "PALESTINA LIBERA DAL FIUME SINO AL MARE"

da radio onda d'urto

“L’equiparazione tra antisionismo e antisemitismo è una forma di antisemitismo, perchè il sionismo ha una latenza antisemita, io sento molto la mia identità ebraica ma questa idea che il sionismo sia l’ebraismo è dal punto di vista ebraico un orrore.” Il regista, attore e scrittore Moni Ovadia in una lunga intervista a Radio onda d’urto riflette sull’attualità dell’antifascismo, sul rapporto irrisolto col fascismo del nostro paese, sulla corruzione della memoria e arriva ai giorni nostri, quando la guerra diventa il pretesto “per poter inaugurare stagioni di repressione, di sospensione della democrazia.”

Sulla guerra israeliana in Medio Oriente le parole dello scrittore di origine ebraica sono durissime: ” è un’aggressione terrificante portata da un governo nazi-fascista, quello israeliano, contro una popolazione inerme e uso io, che sono ebreo, il termine nazista perchè questo genocidio terrificante nasce dalla disumanizzazione del popolo palestinese anche dei bambini e per questo senso si può chiamare in campo il nazismo; quando si mettono in atto azioni per affamare e assetare

pc 1 novembre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - L’alluvione di Valencia, la crisi climatica, la rivoluzione necessaria - Via Israele genocida dall’ONU - Con la Palestina nel cuore, nessun passo indietro!

 

pc 1 novembre - Legge di bilancio: mega aumento per le spese militari

Questa è la vera sostanza della legge di bilancio del governo Meloni in approvazione in Parlamento. Per le mega spese militari val bene il taglio alle spese sociali.


Da Osservatorio Mil€x: “Esplosione per le spese militari italiane: nel 2025 a 32 miliardi (di cui 13 per nuove armi). Per gli armamenti è stato deciso un aumento del 12,4% rispetto al 2024 (+3,5 miliardi in un anno) e del 60% sul decennio. I fondi per nuovi armamenti si attestano su una cifra di 12.983 milioni, anch’esso record storico con un balzo del 77% nell’ultimo quinquennio". In realtà altre fonti informate parlano di 39 miliardi di euro, 13 all'anno.

Basti pensare che per le zone alluvionate che hanno già subito grandissimi danni e per i futuri dissesti idrogeologici il governo ha stanziato per il prossimo anno solo 1,8 miliardi di euro! Vuol dire uno schiaffo inaccettabile alle popolazioni dell'Emilia Romagna, del centro nord che ancora attendono aiuti per le alluvioni degli anni passati e ora avranno meno di niente per le distruzioni in atto - di cui la principale responsabilità è dei governi, delle amministrazioni locali, sia prima nel consentire la cementificazione di intere zone a padroni, multinazionali, sia durante le alluvioni per la mancanza, ritardo nei soccorsi.

Ma per le armi, per per la guerra, per mostrarsi il governo Meloni servo attivo dell'imperialismo

pc 1 novembre - 56° piazza per il popolo palestinese - Meloni Salvini Tajani complici del genocidio - Unità, ma fuori i rossobruni filo imperialisti

Prima del nuovo comunicato del CS Vittoria sulla prossima manifestazione per la Palestina a Milano, riportiamo una riflessione di compagni di proletari comunisti di Milano sulla manifestazione di sabato scorso - commento che si ritrova anche nella nota del Csa Vittoria

Sulla manifestazione di sabato 26 ottobre a Milano

La sensazione, non solo nostra, ma condivisa dalle realtà che sono stati presenti sin dalla prima ora, compresi una parte di arabo/palestinesi, che il corteo non è stato bello. Non tanto per i numeri, sopra il migliaio, ne per la pioggia, ma perché ieri (il 26/10) si è fatto un piccolo passo indietro rispetto ai contenuti (al centro non c’è stata la rivendicazione della Resistenza e del significato del 7 ottobre; che la liberazione della Palestina o la fanno i popoli in lotta contro l’imperialismo o non è; che l’unità è su questi presupposti o è una deviazione). E questo è stato chiaro da subito col manifesto di convocazione dove le parole d’ordine non erano centrate sul fermare il genocidio; difesa della Resistenza; nessuna richiesta di pace. Ma soprattutto perchè, problema dei problemi, si è dato spazio a forze rossobrune che ieri hanno portato i loro contenuti filo “imperialismo buono”, leggi BRICS con la Russia in testa. Gli unici che hanno cercato di combattere questa linea sono stati i compagni e compagne del Csa Vittoria, che quando precedentemente è stato discusso il corteo ha messo in discussione la loro internità al percorso di un anno e il loro sovranismo. 

Ma ha prevalso la necessità di "allargare" la solidarietà e partecipazione alla causa palestinese, cosa che è giusta e necessaria come abbiamo detto, ma non era accettabile avere nel corteo questi gruppi filo imperialismo russo. Quindi oltre a spaccare in due il corteo, almeno nei contenuti, si è dato spazio a tutto e il contrario di tutto e che poco aveva a che fare con la Palestina.

56° piazza per il popolo palestinese - Meloni Salvini Tajani complici del genocidio

SABATO 2 NOVEMBRE TUTTE E TUTTI AL 56° CORTEO CON LE ASSOCIAZIONI PALESTINESI

partenza ore 15 Piazzale Segesta (MM5 lilla) o (MM1 rossa Lotto 7 minuti a piedi)

corteo in una zona popolare...finalmente.

con ritorno in Piazzale Segesta 

Per fermare la pulizia etnica e il genocidio a Gaza e in Cisgiordania. 
Per un cessate il fuoco immediato e duraturo.
Per uno scambio di prigionieri tutti/e per tutti/e.
Per il ritiro immediato delle truppe coloniali sioniste da tutta la Palestina.


MELONI SALVINI TAJANI COMPLICI DEL GENOCIDIO!!!

Il back sfondo sub-culturale è sempre quello nonostante facciano di tutto per mascherarlo. La

giovedì 31 ottobre 2024

pc 31 ottobre - CONTRO I MILLE VOLTI DEL RAZZISMO DI STATO: TORINO /infosolidale

1, 2 e 3 Novembre 2024
Il 1 Novembre, a Torino, riaprirà il CPR di corso Brunelleschi, chiuso nel Marzo 2023 grazie alle rivolte dei detenuti e alle manifestazioni dei e delle solidali. È l'ennesimo tassello di un apparato repressivo, sempre più duro, che colpisce le persone migranti.
Lo stesso 1 Novembre, proprio a Torino, scenderemo di nuovo in piazza per protestare contro la riapertura del CPR e contro la gestione dei flussi migratori e il razzismo di stato.
Nei giorni successivi, 2 e 3 Novembre, si terrà invece presso il CSOA Gabrio la seconda assemblea nazionale per discutere del ricatto del permesso di soggiorno e del legame fra sfruttamento lavorativo e detenzione amministrativa.
Tuttx sono invitatx a partecipare!

pc 31 ottobre - L’Italia spenderà 8 miliardi di euro per un nuovo carro armato tedesco - info denuncia

Le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno approvato ieri un nuovo contratto del valore di circa 8,2 miliardi di euro per acquistare carri armati di nuova generazione Mbt.

È quanto riferisce l’emittente televisiva tedesca “N-tv” che cita fonti interne al governo italiano e un documento relativo redatto dall’esecutivo. Il progetto fa parte del piano del governo Meloni, per modernizzare l’esercito di fronte all’aumento dei conflitti e si fonda sull’accordo tra la tedesca Rheinmetall e l’italiana Leonardo spa.

Secondo le informazioni trapelate, il programma durerà dal 2025 al 2038 e risultano già stanziati circa 5,4 miliardi, mentre devono ancora essere stabiliti gli accordi per finanziare i restanti 2,7 miliardi. Il termine

pc 31 ottobre - Brasile polizia assassina

5 asesinados al día en acciones policiales durante octubre en Salvador y Región Metropolitana, Brasil

El mes de octubre ha supuesto una nueva escalada en la violencia policial en Salvador y Región Metropolitana. Estas zonas ya sufrían una alta tasa de violencia policial, pero ahora ésta aumenta. Cuatro fueron las ejecuciones más resonadas en los medios locales, que fueron acompañados de protestas de los vecinos y familiares de las víctimas que querían señalar de forma justa a la policía militar y civil como la culpable.

Los asesinados son jóvenes de barrio obrero de entre 17 a 19 años. Todos estos asesinatos ocurrían

pc 31 ottobre - Vogliamo il 15 novembre Georges Ibrahim Abdallah libero! - messaggio ricevuto

Bonjour camarade,

24 octobre 1984 - 24 octobre 2024 : grand succès de la journée de mobilisation pour exiger la libération de Georges Abdallah à l'appel de la Campagne Unitaire.

18 villes ont répondu présentes à l'appel en France comme en Corse, en Belgique et en Grèce avec partout des rassemblements combatifs et déterminés à ne rien lâcher jusqu'à la libération de Georges Abdallah. Nous remercions ici toutes les organisations et personnes venues soutenir Georges Abdallah, la Palestine et le Liban !

La mobilisation ne cesse de s'amplifier et d'ores et déjà est fixée une prochaine journée d'actions coordonnées pour toujours plus accentuer la pression : le jeudi 14 novembre, soyons massivement présents devant toutes les instances de l’État français en cette veille du rendu du délibéré des juges sur la potentielle libération de notre camarade Georges Abdallah.

Le 15 novembre, Georges Abdallah doit être libre !

Continuons le combat ! Libérons Georges Abdallah !

Salutations rouges internationalistes et solidaires

pc 31 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - Meloni in Libia - Dossier segreti, governo Meloni e classe dominante - Le scadenze di lotta di novembre

 

pc 31 ottobre - Grande iniziativa in Brasile a sostegno di Palestina e India

 in via di traduzione

 In celebration for the one year of the Operation Al-Aqsa Flood , the biggest event on the anti imperialist fight of century, it happened, last Thursday (october 10th) in block P of the Fluminense Federal University (UFF), the Political Act: Independence and Freedom to Palestine From the River to the Sea. The act took place with the presence of approximately ninety people, among then they students, intelectuals and workers.


Composing the lecture were a activist of the Independent struggle Committe (CILU), a activist of the New Revolucionary People’s Student Movement (Novo- MEPR), the professor from the department of Sociology and Methodology of Social Sciences at Fluminense Federal University (UFF), Wilma Pessoa, the teacher of Philosophy from the University School of UFF, Paulo Henrique Flores, the organization of Palestinian Prisioner Solidarity Network, Samidoun, the activist, writer and geography teacher Igor Mendes and a Remarkable Leader of the mass working class movement of Brazil. The act marked a Internacionalist position of support, not only for the Palestinian People and The Palestinian Resistence,

pc 31 ottobre - Moussa Balde morto nel Cpr di Torino: due rinvii a giudizio, poliziotto patteggia - info

Al processo verrà contestata la cooperazione in omicidio colposo

TORINO – Aveva solo 22 anni Moussa Balde, il giovane originario della Guinea che nel giugno del 2021 si tolse la vita nel Cpr di Torino. Balde, i cui familiari si sono costituiti parte civile con l’avvocato Gianluca Vitale, era stato portato nel Cpr dopo essere stato violentemente aggredito a Ventimiglia da un gruppo di italiani: si era scoperto, infatti, che non era in regola con i documenti.

Già un anno fa la procura di Torino aveva chiesto il rinvio a giudizio per tre persone per quella morte. Oggi il tribunale di Torino ha disposto due rinvii a giudizio. Il processo, quindi, si aprirà nel febbraio del 2025 e riguarderà la direttrice delegata di Gepsa – la società che gestiva la struttura – e un medico. Al processo verrà contestata la cooperazione in omicidio colposo.

L’inchiesta, coordinata dai pm Vincenzo Pacileo e Rossella Salvati, si è concentrata sulle lacune nella sorveglianza sanitaria all’interno del Cpr. Al centro della vicenda c’è anche l’ospedaletto del Cpr, un locale destinato a ospitare i nuclei familiari e che invece sarebbe stato usato per isolare, anche per lunghi periodi, i migranti più agitati o con disturbi mentali.

Secondo quanto riporta Ansa, nel corso del procedimento è stato indagato anche un ispettore capo della polizia di Stato, all’epoca dei fatti impegnato nella vigilanza all’interno del Cpr, per dei falsi relativi alla compilazione di una serie di relazioni di servizio: l’uomo ha patteggiato un anno di reclusione.

mercoledì 30 ottobre 2024

pc 30 ottobre - Alluvioni, distruzione di territori, morte di persone - Spagna, Liguria, Emilia Romagna...

Ma la natura non c'entra, è il sistema del capitale che violenta l'ambiente e la natura "si vendica". Mai come ora sono vere le parole di Engels 

“...la natura “si vendica di ogni nostra vittoria. Ogni vittoria ha infatti in prima istanza le conseguenze sulle quali avevamo fatto assegnamento; ma in seconda e terza istanza ha effetti del tutto impreveduti, che troppo spesso annullano a loro volta le prime conseguenze (…). Ad ogni passo ci vien ricordato che noi non dominiamo la natura come un conquistatore domina un popolo straniero soggiogato (…). Tuttavia il nostro dominio sulla natura consiste nella capacità, che ci eleva al di sopra delle altre creature, di conoscere le sue leggi e di impiegarle nel modo più appropriato” [F. Engels, Dialettica della natura][in N. Badaloni, Sulla dialettica della natura di Engels, in Annali, 1976]

pc 30 ottobre - Leggi e sostiene il blog internazionalista mlm Maoistroad - da tutto il mondo in lingua originale

 

pc 30 ottobre - Formazione marxista - Le basi teoriche della lotta anticapitalista - Palermo, Taranto...

 Palermo

 Taranto

pc 30 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - La crisi mondiale dell’auto, dalla Volkswagen alla Stellantis, domanda un nuovo autunno caldo - Parlano gli operai in lotta contro le morti sul lavoro a Bergamo

 

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pc 30 ottobre - Torino la denuncia delle docenti universitarie per le violenze poliziesche - archiviazione - Vergogna!

Denuncia di docenti universitarie per violenza durante manifestazione antifascista: la procura di Torino chiede l’archiviazione

La richiesta di archiviazione dell’inchiesta suscita polemiche e proteste da parte delle persone coinvolte

TORINO – La procura di Torino ha chiesto l’archiviazione di un fascicolo derivante dalla denuncia di due docenti universitarie, Alessandra Algostino e Alice Cauduro, colpite senza motivo durante una carica delle forze dell’ordine in occasione di una manifestazione antifascista avvenuta lo scorso dicembre presso il Campus Einaudi.

Le due professoresse hanno sostenuto di non essere state parte attiva della protesta, ma solo osservatrici, e hanno contestato il momento e le circostanze in cui è stata condotta la carica.

Nonostante la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, le “persone offese” si sono opposte, denunciando un presunto uso eccessivo di violenza nei confronti dei manifestanti. In particolare, Algostino ha sottolineato come tali episodi siano simbolo di una riduzione degli spazi politici. Ha inoltre espresso la speranza che grazie alle prove video disponibili sia possibile identificare gli agenti coinvolti.

Invitiamo a leggere la lunga intervista fatta da noi alla docente Alessandra Algostino, a dicembre 2023, dopo quelle cariche della polizia all'università

https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/12/pc-17-dicembre-importante-intervista-di.html

pc 30 ottobre - L'attacco all'Iran e la situazione nell'area - nella valutazione di proletari comunisti - editoriale


L'attacco all'Iran da parte dello Stato sionista di Israele della fine della settimana scorsa è stato da noi immediatamente denunciato come interno all'allargamento del conflitto voluto dall'imperialismo americano e dallo Stato sionista israeliano allo scopo di proseguire l'operazione genocida in Palestina, di estenderla al Libano nei confronti di Hezbollah e, infine, di rivolgerla contro tutti gli Stati arabi, in primis quelli non allineati con l'imperialismo - l'Iran e la Siria - ma, in generale, per riaffermare il tallone di ferro dell'imperialismo e del suo gendarme nell'area rappresentato dallo Stato di Israele.

L'attacco israeliano è una violazione aperta di tutti i dettami dell'ONU: il Libano e ancora più l'Iran, sono stati attaccati da Israele che, uscendo dai propri confini, si è arrogato il diritto di colpire qualsiasi Stato arabo considerato un nemico, fuori dal diritto internazionale, dai dettami dell'ONU e in violazione sia dei suoi principi sia della maggior parte delle sue risoluzioni.

Noi siamo incondizionatamente dalla parte dei paesi arabi attaccati, il Libano, la Siria e soprattutto l'Iran, noi sosteniamo una linea generale che vuole che gli Stati arabi, le nazioni oppresse arabe, debbano rispondere all’aggressione israeliana sostenuta dall'imperialismo americano con una guerra che unisca le nazioni arabe e i popoli oppressi dell'area contro lo Stato di Israele, per rimuovere il gendarme mondiale dell'imperialismo e porsi all'interno della battaglia

pc 30 ottobre - Toyota - operai in lotta nella campagna nelle fabbriche contro le stragi sul lavoro - info


Tenaris Dalmine - giovedì al cambio turno delle 13.00 e venerdì all’ingresso delle ditte e del turno di giornata presidio a Tenaris Dalmine, dove le ristrutturazioni i nuovi ritmi gli accordi sindacali per la produttività sono un pericolo costante.

 Montello - Venerdì alle 13.00 la campagna è stata portata all’interno dell’assemblea sindacale già indetta al cambio turno delle 13.00  L’assemblea significativamente è stata trasformata in sciopero per rispondere ad una attacco alle libertà sindacali, che pretende di limitare l’uso delle assemblee e mettere in discussione il riconoscimento dei delegati sindacali.

Same - Spikeraggio  per raggiungere i lavoratori che nella nuova portineria ristrutturata in maggioranza entrano in auto con diffusione del numero 25 Controinformazione Rossoperaia.

Reagiamo! Ancora due morti operaie alla Toyota, non è una fatalità, con le indicazioni di mettere in RETE, una Rete Nazionale per la Salute e la Sicurezza nei posti di lavoro, le energie a partire dalla fabbrica con l’iniziativa autonoma dei lavoratori, di chi si attiva veramente per la sicurezza anche dentro le associazioni, con la denuncia che i morti in fabbrica sono i morti della guerra del profitto, dei padroni, del governo, mai come il fascista Meloni pienamente dalla parte dei padroni, con l’indicazione dell’elezione diretta degli RLS, RLS che devono essere sottratti alle mani dei sindacati confederali.

TOYOTA ANCORA DUE OPERAI MORTI!!

RISPONDIAMO ALLA GUERRA DI CLASSE DEL CAPITALE CON LA LOTTA AUTONOMA DEGLI OPERAI DA GOVERNO E PADRONI.

Due operai sono morti sul lavoro nella fabbrica Toyota Material Handling a Borgo Panigale (Bologna) e 11 feriti sono ricoverati in gravi condizioni. 

Si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi di Bologna.

martedì 29 ottobre 2024

pc 29 ottobre - Toyota - morti operaie oggi i funerali - "me lo hanno massacrato. Bello com’era”. La mamma di Fabio Tosi

Tragedia alla Toyota, a migliaia in sciopero. Tra fiori e ira, la misura è colma

"Migliaia di messaggi di vicinanza e solidarietà sono giunti da ogni parte del Paese, da lavoratori e rappresentanze sindacali di ogni settore. Oltre agli altri stabilimenti italiani, anche gli stabilimenti Toyota di Svezia e Francia hanno scioperato in solidarietà dei colleghi morti e feriti",  i primi dati sull'adesione allo sciopero  : Automobili Lamborghini produzione 90%, Marelli Europe 90%, Ducati Motor produzione 80%, Guide Ducati 90%, Bcube 95%, Ama 85%, Gaggia 80% produzione, Beghelli 70%, Alberto Sassi 70%, Bonfiglioli Riduttori produzione 70%, Emag 90%, Ravaglioli 90% Brume 70%, Minarelli 60%, Marzocchi Pompe produzione 90%, Fini Compressori 60%, Corazza 70%, Euroricambi produzione 50%, Ducati Energia 60%, Interpump 60%, Carpigiani 50%, Ima 40%...    
 
“Me l’hanno massacrato. Bello com’era”. La mamma di Fabio Tosi, morto nell’esplosione alla Toyota

Il papà Franco: “Esiste una logica nella vita, per cui i genitori non devono mai seppellire i figli” 

 Piange la mamma di Fabio Tosi, Daniela, mentre affonda la testa in un abbraccio qualsiasi, alla camera ardente del figlio: «Me l’hanno massacrato. Bello com’era». Fabio è nella bara, col suo frisbee tra le mani, l’esplosione gli ha compromesso in particolare il lato destro del volto

pc 29 ottobre - Corteo anti CPR a Torino - info solidale

pc 29 ottobre - Varese. Vernice rossa contro elicottero della Leonardo. “Basta armi a Israele” .

A Vergiate (Varese), questa mattina alle ore 9.45 tre attiviste aderenti alla campagna “Palestina Libera”, hanno lanciato tempera rossa lavabile contro un elicottero della Leonardo s.pa. –Divisione Elicotteri, esposto davanti l’ingresso dello stabilimento. Le tre attiviste hanno poi esposto uno striscione con scritto “Palestina Libera”, ed hanno lasciato l’impronta rossa delle proprie mani sopra l’elicottero, sedendosi successivamente sull’asfalto. Alle 10.15 sono arrivati i carabinieri, che hanno portato in caserma le tre attiviste.

pc 29 ottobre - Israele mette fuorilegge un’agenzia dell’Onu... ma è Israele che va espulsa dall'ONU! Appello di giuristi

Continua la guerra di Israele contro il mondo. Dopo che le forze armate israeliane hanno fatto sette volte il tiro al bersaglio contro le postazioni del contingente UNIFIL in Libano, adesso il Parlamento israeliano (Knesset) ha approvato una legge che mette al bando l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dal condurre “qualsiasi attività” o fornire qualsiasi servizio all’interno di Israele.
Il voto è stato approvato con 92 voti a favore e 10 contrari. E’ prevista poi una votazione su una seconda legge che interrompe i legami diplomatici con l’Unrwa.
La legislazione non entrerà in vigore immediatamente, ma tra 60-90 giorni dopo che il ministero degli Esteri israeliano avrà notificato all’ONU la decisione della Knesset.
Israele ha tre mesi per determinare i mezzi e il personale che assumerà le responsabilità attualmente gestite dall’Unrwa, anche a Gerusalemme Est e a Gaza.

L’Unrwa denuncia il voto “scandaloso” del Parlamento israeliano che ha messo al bando le sue attività nel Paese.

“E’ scandaloso che un Paese membro delle Nazioni Unite cerchi di smantellare un’agenzia dell’Onu che è il più importante fornitore di operazioni umanitarie a Gaza”, ha dichiarato la portavoce dell’Unrwa Juliette Touma.

Appello di giuristi chiede l’espulsione di Israele dalle Nazioni Unite

di ******

  • Da oltre cinquant’anni i governi che si sono succeduti alla guida di Israele hanno costantemente disatteso i loro obblighi attinenti al diritto internazionale, facendosi beffe e violando le risoluzioni

pc 29 ottobre - ORE 12 Controinformazione rossoperaia - L’aggressione israeliana all’Iran, Libano: analisi e valutazione dalla parte dei proletari e delle masse oppresse

 

pc 29 novembre - NAPOLI: OLTRE MILLE PERSONE IN CORTEO CONTRO IL MAXI PROCESSO ALLE LOTTE SOCIALI - info

Napoli. Corteo questa mattina diretto verso l’aula bunker del carcere di Poggioreale dove doveva tenersi l’udienza nel processo a carico di 43 compagni di Disoccupati 7 Novembre e Cantiere167 Scampia, SI Cobas e Laboratorio Politico Iskra.

“Si tratta”, dicono i militanti delle realtà sotto attacco, “di un indagine che accorpa in un unico fascicolo 9 distinte manifestazioni avvenute tra il 22 dicembre 2022 e il 24 marzo 2023, cioè durante i 3 mesi di mobilitazione straordinaria indetta in risposta alla fuga delle istituzioni e ai continui rinvii dei tavoli d’incontro necessari per portare a chiusura una vertenza quasi decennale”.

“La Procura”, proseguono i militanti, “pur non equiparando esplicitamente la lotta dei disoccupati a un’effettiva associazione per delinquere, utilizza lo stratagemma di cumulare in un solo processo una serie di eventi e di fatti distinti tra loro al solo scopo di incrementare il teorema accusatorio e ipotizzare pene più severe”. Più di un migliaio le persone presenti, provenienti anche da fuori regione.

pc 29 ottobre - L'incontro a Torino sul Processo d'appello Ilva "Ambiente svenduto" che ha annullato la sentenza di 1° grado - Video degli interventi


La locandina di presentazione dell'incontro