giovedì 31 ottobre 2024

pc 31 ottobre - CONTRO I MILLE VOLTI DEL RAZZISMO DI STATO: TORINO /infosolidale

1, 2 e 3 Novembre 2024
Il 1 Novembre, a Torino, riaprirà il CPR di corso Brunelleschi, chiuso nel Marzo 2023 grazie alle rivolte dei detenuti e alle manifestazioni dei e delle solidali. È l'ennesimo tassello di un apparato repressivo, sempre più duro, che colpisce le persone migranti.
Lo stesso 1 Novembre, proprio a Torino, scenderemo di nuovo in piazza per protestare contro la riapertura del CPR e contro la gestione dei flussi migratori e il razzismo di stato.
Nei giorni successivi, 2 e 3 Novembre, si terrà invece presso il CSOA Gabrio la seconda assemblea nazionale per discutere del ricatto del permesso di soggiorno e del legame fra sfruttamento lavorativo e detenzione amministrativa.
Tuttx sono invitatx a partecipare!

pc 31 ottobre - L’Italia spenderà 8 miliardi di euro per un nuovo carro armato tedesco - info denuncia

Le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno approvato ieri un nuovo contratto del valore di circa 8,2 miliardi di euro per acquistare carri armati di nuova generazione Mbt.

È quanto riferisce l’emittente televisiva tedesca “N-tv” che cita fonti interne al governo italiano e un documento relativo redatto dall’esecutivo. Il progetto fa parte del piano del governo Meloni, per modernizzare l’esercito di fronte all’aumento dei conflitti e si fonda sull’accordo tra la tedesca Rheinmetall e l’italiana Leonardo spa.

Secondo le informazioni trapelate, il programma durerà dal 2025 al 2038 e risultano già stanziati circa 5,4 miliardi, mentre devono ancora essere stabiliti gli accordi per finanziare i restanti 2,7 miliardi. Il termine

pc 31 ottobre - Brasile polizia assassina

5 asesinados al día en acciones policiales durante octubre en Salvador y Región Metropolitana, Brasil

El mes de octubre ha supuesto una nueva escalada en la violencia policial en Salvador y Región Metropolitana. Estas zonas ya sufrían una alta tasa de violencia policial, pero ahora ésta aumenta. Cuatro fueron las ejecuciones más resonadas en los medios locales, que fueron acompañados de protestas de los vecinos y familiares de las víctimas que querían señalar de forma justa a la policía militar y civil como la culpable.

Los asesinados son jóvenes de barrio obrero de entre 17 a 19 años. Todos estos asesinatos ocurrían

pc 31 ottobre - Vogliamo il 15 novembre Georges Ibrahim Abdallah libero! - messaggio ricevuto

Bonjour camarade,

24 octobre 1984 - 24 octobre 2024 : grand succès de la journée de mobilisation pour exiger la libération de Georges Abdallah à l'appel de la Campagne Unitaire.

18 villes ont répondu présentes à l'appel en France comme en Corse, en Belgique et en Grèce avec partout des rassemblements combatifs et déterminés à ne rien lâcher jusqu'à la libération de Georges Abdallah. Nous remercions ici toutes les organisations et personnes venues soutenir Georges Abdallah, la Palestine et le Liban !

La mobilisation ne cesse de s'amplifier et d'ores et déjà est fixée une prochaine journée d'actions coordonnées pour toujours plus accentuer la pression : le jeudi 14 novembre, soyons massivement présents devant toutes les instances de l’État français en cette veille du rendu du délibéré des juges sur la potentielle libération de notre camarade Georges Abdallah.

Le 15 novembre, Georges Abdallah doit être libre !

Continuons le combat ! Libérons Georges Abdallah !

Salutations rouges internationalistes et solidaires

pc 31 ottobre - Grande iniziativa in Brasile a sostegno di Palestina e India

 in via di traduzione

 In celebration for the one year of the Operation Al-Aqsa Flood , the biggest event on the anti imperialist fight of century, it happened, last Thursday (october 10th) in block P of the Fluminense Federal University (UFF), the Political Act: Independence and Freedom to Palestine From the River to the Sea. The act took place with the presence of approximately ninety people, among then they students, intelectuals and workers.


Composing the lecture were a activist of the Independent struggle Committe (CILU), a activist of the New Revolucionary People’s Student Movement (Novo- MEPR), the professor from the department of Sociology and Methodology of Social Sciences at Fluminense Federal University (UFF), Wilma Pessoa, the teacher of Philosophy from the University School of UFF, Paulo Henrique Flores, the organization of Palestinian Prisioner Solidarity Network, Samidoun, the activist, writer and geography teacher Igor Mendes and a Remarkable Leader of the mass working class movement of Brazil. The act marked a Internacionalist position of support, not only for the Palestinian People and The Palestinian Resistence,

pc 31 ottobre - Moussa Balde morto nel Cpr di Torino: due rinvii a giudizio, poliziotto patteggia - info

Al processo verrà contestata la cooperazione in omicidio colposo

TORINO – Aveva solo 22 anni Moussa Balde, il giovane originario della Guinea che nel giugno del 2021 si tolse la vita nel Cpr di Torino. Balde, i cui familiari si sono costituiti parte civile con l’avvocato Gianluca Vitale, era stato portato nel Cpr dopo essere stato violentemente aggredito a Ventimiglia da un gruppo di italiani: si era scoperto, infatti, che non era in regola con i documenti.

Già un anno fa la procura di Torino aveva chiesto il rinvio a giudizio per tre persone per quella morte. Oggi il tribunale di Torino ha disposto due rinvii a giudizio. Il processo, quindi, si aprirà nel febbraio del 2025 e riguarderà la direttrice delegata di Gepsa – la società che gestiva la struttura – e un medico. Al processo verrà contestata la cooperazione in omicidio colposo.

L’inchiesta, coordinata dai pm Vincenzo Pacileo e Rossella Salvati, si è concentrata sulle lacune nella sorveglianza sanitaria all’interno del Cpr. Al centro della vicenda c’è anche l’ospedaletto del Cpr, un locale destinato a ospitare i nuclei familiari e che invece sarebbe stato usato per isolare, anche per lunghi periodi, i migranti più agitati o con disturbi mentali.

Secondo quanto riporta Ansa, nel corso del procedimento è stato indagato anche un ispettore capo della polizia di Stato, all’epoca dei fatti impegnato nella vigilanza all’interno del Cpr, per dei falsi relativi alla compilazione di una serie di relazioni di servizio: l’uomo ha patteggiato un anno di reclusione.

mercoledì 30 ottobre 2024

pc 30 ottobre - Alluvioni, distruzione di territori, morte di persone - Spagna, Liguria, Emilia Romagna...

Ma la natura non c'entra, è il sistema del capitale che violenta l'ambiente e la natura "si vendica". Mai come ora sono vere le parole di Engels 

“...la natura “si vendica di ogni nostra vittoria. Ogni vittoria ha infatti in prima istanza le conseguenze sulle quali avevamo fatto assegnamento; ma in seconda e terza istanza ha effetti del tutto impreveduti, che troppo spesso annullano a loro volta le prime conseguenze (…). Ad ogni passo ci vien ricordato che noi non dominiamo la natura come un conquistatore domina un popolo straniero soggiogato (…). Tuttavia il nostro dominio sulla natura consiste nella capacità, che ci eleva al di sopra delle altre creature, di conoscere le sue leggi e di impiegarle nel modo più appropriato” [F. Engels, Dialettica della natura][in N. Badaloni, Sulla dialettica della natura di Engels, in Annali, 1976]

pc 30 ottobre - Leggi e sostiene il blog internazionalista mlm Maoistroad - da tutto il mondo in lingua originale

 

pc 30 ottobre - Torino la denuncia delle docenti universitarie per le violenze poliziesche - archiviazione - Vergogna!

Denuncia di docenti universitarie per violenza durante manifestazione antifascista: la procura di Torino chiede l’archiviazione

La richiesta di archiviazione dell’inchiesta suscita polemiche e proteste da parte delle persone coinvolte

TORINO – La procura di Torino ha chiesto l’archiviazione di un fascicolo derivante dalla denuncia di due docenti universitarie, Alessandra Algostino e Alice Cauduro, colpite senza motivo durante una carica delle forze dell’ordine in occasione di una manifestazione antifascista avvenuta lo scorso dicembre presso il Campus Einaudi.

Le due professoresse hanno sostenuto di non essere state parte attiva della protesta, ma solo osservatrici, e hanno contestato il momento e le circostanze in cui è stata condotta la carica.

Nonostante la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura, le “persone offese” si sono opposte, denunciando un presunto uso eccessivo di violenza nei confronti dei manifestanti. In particolare, Algostino ha sottolineato come tali episodi siano simbolo di una riduzione degli spazi politici. Ha inoltre espresso la speranza che grazie alle prove video disponibili sia possibile identificare gli agenti coinvolti.

Invitiamo a leggere la lunga intervista fatta da noi alla docente Alessandra Algostino, a dicembre 2023, dopo quelle cariche della polizia all'università

https://proletaricomunisti.blogspot.com/2023/12/pc-17-dicembre-importante-intervista-di.html

pc 30 ottobre - L'attacco all'Iran e la situazione nell'area - nella valutazione di proletari comunisti - editoriale


L'attacco all'Iran da parte dello Stato sionista di Israele della fine della settimana scorsa è stato da noi immediatamente denunciato come interno all'allargamento del conflitto voluto dall'imperialismo americano e dallo Stato sionista israeliano allo scopo di proseguire l'operazione genocida in Palestina, di estenderla al Libano nei confronti di Hezbollah e, infine, di rivolgerla contro tutti gli Stati arabi, in primis quelli non allineati con l'imperialismo - l'Iran e la Siria - ma, in generale, per riaffermare il tallone di ferro dell'imperialismo e del suo gendarme nell'area rappresentato dallo Stato di Israele.

L'attacco israeliano è una violazione aperta di tutti i dettami dell'ONU: il Libano e ancora più l'Iran, sono stati attaccati da Israele che, uscendo dai propri confini, si è arrogato il diritto di colpire qualsiasi Stato arabo considerato un nemico, fuori dal diritto internazionale, dai dettami dell'ONU e in violazione sia dei suoi principi sia della maggior parte delle sue risoluzioni.

Noi siamo incondizionatamente dalla parte dei paesi arabi attaccati, il Libano, la Siria e soprattutto l'Iran, noi sosteniamo una linea generale che vuole che gli Stati arabi, le nazioni oppresse arabe, debbano rispondere all’aggressione israeliana sostenuta dall'imperialismo americano con una guerra che unisca le nazioni arabe e i popoli oppressi dell'area contro lo Stato di Israele, per rimuovere il gendarme mondiale dell'imperialismo e porsi all'interno della battaglia

pc 30 ottobre - Toyota - operai in lotta nella campagna nelle fabbriche contro le stragi sul lavoro - info


Tenaris Dalmine - giovedì al cambio turno delle 13.00 e venerdì all’ingresso delle ditte e del turno di giornata presidio a Tenaris Dalmine, dove le ristrutturazioni i nuovi ritmi gli accordi sindacali per la produttività sono un pericolo costante.

 Montello - Venerdì alle 13.00 la campagna è stata portata all’interno dell’assemblea sindacale già indetta al cambio turno delle 13.00  L’assemblea significativamente è stata trasformata in sciopero per rispondere ad una attacco alle libertà sindacali, che pretende di limitare l’uso delle assemblee e mettere in discussione il riconoscimento dei delegati sindacali.

Same - Spikeraggio  per raggiungere i lavoratori che nella nuova portineria ristrutturata in maggioranza entrano in auto con diffusione del numero 25 Controinformazione Rossoperaia.

Reagiamo! Ancora due morti operaie alla Toyota, non è una fatalità, con le indicazioni di mettere in RETE, una Rete Nazionale per la Salute e la Sicurezza nei posti di lavoro, le energie a partire dalla fabbrica con l’iniziativa autonoma dei lavoratori, di chi si attiva veramente per la sicurezza anche dentro le associazioni, con la denuncia che i morti in fabbrica sono i morti della guerra del profitto, dei padroni, del governo, mai come il fascista Meloni pienamente dalla parte dei padroni, con l’indicazione dell’elezione diretta degli RLS, RLS che devono essere sottratti alle mani dei sindacati confederali.

TOYOTA ANCORA DUE OPERAI MORTI!!

RISPONDIAMO ALLA GUERRA DI CLASSE DEL CAPITALE CON LA LOTTA AUTONOMA DEGLI OPERAI DA GOVERNO E PADRONI.

Due operai sono morti sul lavoro nella fabbrica Toyota Material Handling a Borgo Panigale (Bologna) e 11 feriti sono ricoverati in gravi condizioni. 

Si chiamavano Lorenzo Cubello, di 37 anni, e Fabio Tosi che aveva 34 anni, entrambi di Bologna.

martedì 29 ottobre 2024

pc 29 ottobre - Toyota - morti operaie oggi i funerali - "me lo hanno massacrato. Bello com’era”. La mamma di Fabio Tosi

Tragedia alla Toyota, a migliaia in sciopero. Tra fiori e ira, la misura è colma

"Migliaia di messaggi di vicinanza e solidarietà sono giunti da ogni parte del Paese, da lavoratori e rappresentanze sindacali di ogni settore. Oltre agli altri stabilimenti italiani, anche gli stabilimenti Toyota di Svezia e Francia hanno scioperato in solidarietà dei colleghi morti e feriti",  i primi dati sull'adesione allo sciopero  : Automobili Lamborghini produzione 90%, Marelli Europe 90%, Ducati Motor produzione 80%, Guide Ducati 90%, Bcube 95%, Ama 85%, Gaggia 80% produzione, Beghelli 70%, Alberto Sassi 70%, Bonfiglioli Riduttori produzione 70%, Emag 90%, Ravaglioli 90% Brume 70%, Minarelli 60%, Marzocchi Pompe produzione 90%, Fini Compressori 60%, Corazza 70%, Euroricambi produzione 50%, Ducati Energia 60%, Interpump 60%, Carpigiani 50%, Ima 40%...    
 
“Me l’hanno massacrato. Bello com’era”. La mamma di Fabio Tosi, morto nell’esplosione alla Toyota

Il papà Franco: “Esiste una logica nella vita, per cui i genitori non devono mai seppellire i figli” 

 Piange la mamma di Fabio Tosi, Daniela, mentre affonda la testa in un abbraccio qualsiasi, alla camera ardente del figlio: «Me l’hanno massacrato. Bello com’era». Fabio è nella bara, col suo frisbee tra le mani, l’esplosione gli ha compromesso in particolare il lato destro del volto

pc 29 ottobre - Varese. Vernice rossa contro elicottero della Leonardo. “Basta armi a Israele” .

A Vergiate (Varese), questa mattina alle ore 9.45 tre attiviste aderenti alla campagna “Palestina Libera”, hanno lanciato tempera rossa lavabile contro un elicottero della Leonardo s.pa. –Divisione Elicotteri, esposto davanti l’ingresso dello stabilimento. Le tre attiviste hanno poi esposto uno striscione con scritto “Palestina Libera”, ed hanno lasciato l’impronta rossa delle proprie mani sopra l’elicottero, sedendosi successivamente sull’asfalto. Alle 10.15 sono arrivati i carabinieri, che hanno portato in caserma le tre attiviste.

pc 29 ottobre - Israele mette fuorilegge un’agenzia dell’Onu... ma è Israele che va espulsa dall'ONU! Appello di giuristi

Continua la guerra di Israele contro il mondo. Dopo che le forze armate israeliane hanno fatto sette volte il tiro al bersaglio contro le postazioni del contingente UNIFIL in Libano, adesso il Parlamento israeliano (Knesset) ha approvato una legge che mette al bando l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) dal condurre “qualsiasi attività” o fornire qualsiasi servizio all’interno di Israele.
Il voto è stato approvato con 92 voti a favore e 10 contrari. E’ prevista poi una votazione su una seconda legge che interrompe i legami diplomatici con l’Unrwa.
La legislazione non entrerà in vigore immediatamente, ma tra 60-90 giorni dopo che il ministero degli Esteri israeliano avrà notificato all’ONU la decisione della Knesset.
Israele ha tre mesi per determinare i mezzi e il personale che assumerà le responsabilità attualmente gestite dall’Unrwa, anche a Gerusalemme Est e a Gaza.

L’Unrwa denuncia il voto “scandaloso” del Parlamento israeliano che ha messo al bando le sue attività nel Paese.

“E’ scandaloso che un Paese membro delle Nazioni Unite cerchi di smantellare un’agenzia dell’Onu che è il più importante fornitore di operazioni umanitarie a Gaza”, ha dichiarato la portavoce dell’Unrwa Juliette Touma.

Appello di giuristi chiede l’espulsione di Israele dalle Nazioni Unite

di ******

  • Da oltre cinquant’anni i governi che si sono succeduti alla guida di Israele hanno costantemente disatteso i loro obblighi attinenti al diritto internazionale, facendosi beffe e violando le risoluzioni

pc 29 novembre - NAPOLI: OLTRE MILLE PERSONE IN CORTEO CONTRO IL MAXI PROCESSO ALLE LOTTE SOCIALI - info

Napoli. Corteo questa mattina diretto verso l’aula bunker del carcere di Poggioreale dove doveva tenersi l’udienza nel processo a carico di 43 compagni di Disoccupati 7 Novembre e Cantiere167 Scampia, SI Cobas e Laboratorio Politico Iskra.

“Si tratta”, dicono i militanti delle realtà sotto attacco, “di un indagine che accorpa in un unico fascicolo 9 distinte manifestazioni avvenute tra il 22 dicembre 2022 e il 24 marzo 2023, cioè durante i 3 mesi di mobilitazione straordinaria indetta in risposta alla fuga delle istituzioni e ai continui rinvii dei tavoli d’incontro necessari per portare a chiusura una vertenza quasi decennale”.

“La Procura”, proseguono i militanti, “pur non equiparando esplicitamente la lotta dei disoccupati a un’effettiva associazione per delinquere, utilizza lo stratagemma di cumulare in un solo processo una serie di eventi e di fatti distinti tra loro al solo scopo di incrementare il teorema accusatorio e ipotizzare pene più severe”. Più di un migliaio le persone presenti, provenienti anche da fuori regione.

lunedì 28 ottobre 2024

pc 28 ottobre - "Le tre armi magiche" - 2° PARTE

Discorso tenuto dal dirigente di proletari comunisti/PCm alla riunione a Bergamo per la costruzione del circolo politico di operai - 2° PARTE

Come fare? I compagni indiani dicono: ci sono tre armi magiche. E queste tre armi magiche sono il Partito, il fronte unito, l'esercito proletario, per cambiare il mondo, per rovesciare i governi in ogni paese e poi tutti insieme, in tutto il mondo.

L’Italia è il paese che ha inventato il fascismo. Ma il popolo ha visto che significano fascismo e nazismo attraverso ciò che hanno fatto i fascisti e i nazisti in Italia e nel mondo: guerra, genocidi, dittature, tutte le mostruosità che ancora oggi fanno orrore. Li vediamo nei film, ci commuoviamo guardandoli, ma quando la polvere non viene spazzata rimane e dopo un po' fa i vermi e infetta tutto il luogo dove attira i parassiti, i topi, tutto ciò che c'è di male.

Anche nel nostro paese dobbiamo costruire le tre armi magiche. 

Dobbiamo costruire il Partito dei proletari, dobbiamo costruire il fronte unito di tutti gli oppressi in cui i lavoratori abbiano un ruolo di avanguardia, perché sono coloro che hanno non solo le armi della ribellione, ma hanno le armi della produzione. Perché non puoi cambiare un modo di produzione per sostituirlo con una devastazione, puoi sostituire un modo di produzione con un altro modo di produzione, sostituire al modo di produzione in mano ai padroni che fanno profitto, un modo di produzione in mano ai lavoratori che costruiscono per sé e per gli altri una vita migliore e realizzano le scoperte scientifiche. Per questo gli operai sono al centro di questa impresa. I lavoratori però sono una categoria astratta. Se i lavoratori sono “individui” o se i lavoratori sono di un settore, di una vertenza, evidentemente, questa funzione i lavoratori non la possono svolgere. I lavoratori devono scegliere tra essere i più succubi della situazione o coloro che possono risolvere questa situazione. Attualmente una parte dei lavoratori è parte del problema non della soluzione ma l'altra parte dei lavoratori più coscienti deve diventare parte della soluzione.

Quando si parla di “Partito” è una parola che è venuta a noia perché i partiti, tutti i partiti parlamentari sono diventati sezioni della classe dominante, rappresentano interessi di ceti che hanno il solo scopo di farsi le scarpe l'un l'altro sulla pelle del popolo, o ingannandolo o opprimendolo come dittatore. Quindi i partiti in quanto tali non sono una cosa buona.

Partito significa parte, essere di parte. Ecco il partito dei lavoratori, il partito dei proletari è quella parte che non può essere simile all'altra parte, agli altri partiti. Noi dobbiamo costruire il partito dei lavoratori. Un partito rivoluzionario comunista, perché comunismo significa uguaglianza, libertà,

pc 28 ottobre - sulla Volkswagen - un contributo info dalla germania

Alemania: Sobre la situación en Volkswagen


Volkswagen: Nadie está a salvo

«La junta directiva quiere cerrar al menos tres plantas de VW en Alemania», explicó hoy la jefa del comité de empresa del grupo, Daniela Cavallo, de IG Metall, durante un evento informativo para los obreros en Wolfsburgo.

Todas las ubicaciones restantes también deberán «reducirse», i.e. los obreros, presumiblemente en primer lugar los obreros temporales, serán despedidos. Según el comité de empresa, la planta de Volkswagen en Osnabrück, que recientemente no recibió el pedido complementario esperado de Porsche, se considera particularmente en riesgo. También está en juego la “Fábrica Transparente” y VW está pensando abiertamente en poner fin a la producción de vehículos en Dresde. Sin embargo, estas dos plantas más pequeñas, con cantidades bajas de producción. Es poco probable que esto sea suficiente para eliminar el exceso de capacidad existente declarado de alrededor de 500.000 automóviles al año.

Además, la junta también está planificando los llamados “despidos forzosos” lo que podría resultar en la pérdida de decenas de miles de puestos de trabajo. Se cerrarán departamentos enteros y algunos se trasladarán al extranjero. La revista Manager Magazin afirma que se debería despedir a hasta 30.000 obreros. “Todas las plantas alemanas de VW se ven afectadas por estos planes. Ninguna de ellas está a salvo”, dijo Cavallo.

Sólo para la marca VW trabajan para Volkswagen alrededor de 120.000 trabajadores en diez plantas, seis en Baja Sajonia, tres en Sajonia y una en Hesse. El monopolio quiere que reciban un diez por ciento menos de su salario. Al mismo tiempo, Volkswagen exige que no haya aumento salarial en los próximos dos años.

En septiembre, VW canceló el acuerdo de seguridad laboral que había estado vigente durante más de 30 años. Los despidos por razones operativas serían posibles a partir de mediados de 2025, como informamos. Pasado mañana, la dirección de la empresa y el sindicato IG Metall se reunirán para la segunda ronda de negociaciones sobre el convenio colectivo de la empresa VW.

05.09.2024, Sachsen, Zwickau: Mit lautstarken Protesten positioniert sich die Belegschaft aus dem Volkswagen Werk in Zwickau kurz vor Beginn der Betriebsversammlung gegen die Sparpläne des Vorstands. Europas größter Autobauer hatte angekündigt, angesichts der sich zuspitzenden Lage den eingeschlagenen Sparkurs bei der Kernmarke VW noch einmal zu verschärfen. Auch Werkschließungen in Deutschland und betriebsbedingte Kündigungen werden nicht länger ausgeschlossen. Foto: Hendrik Schmidt/dpa +++ dpa-Bildfunk +++

IG Metall anunció que estaba «muy cerca de una escalada». ¡Los patrones tendrían que esperar una resistencia “que no podían imaginar”! A partir de diciembre termina el “acuerdo de paz” y las huelgas serían posibles. Las primeras oleadas masivas de despidos podrían producirse a partir de mediados del próximo año, cuando termine la seguridad laboral.

En tanto que el padrino de Hamburgo, el Canciller Olaf Scholz, ha comentado que se trata de «preservar y asegurar los empleos», la intervención estatal y una «solución» corporativa son cada vez más probables. CDU/CSU también presentó demandas similares.

red herald

pc 28 ottobre - Vertice dei Brics: una “nuova alleanza” si prepara allo scontro con l’imperialismo occidentale

A Kazan, nella Federazione Russa, dal 22 al 24 ottobre 2024 si è tenuto il XVI Vertice dei BRICS che ha avuto come tema di fondo: «Rafforzare il multilateralismo per un giusto sviluppo e una giusta sicurezza globali».

Vi hanno partecipato i massimi rappresentanti dei paesi fondatori, “Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica” che vi ha aderito nel 2011, cui si sono aggiunti quest’anno “Egitto, Emirati Arabi, Etiopia Iran”; resta in sospeso l’Arabia Saudita, mentre agli ultimi vertici hanno preso parte, fra gli altri, rappresentanti di Cuba, Bolivia, Kuwait, Nigeria, Palestina, Venezuela e Senegal, così come la Turchia, Armenia, Serbia, Malesia e Azerbaigian, tutti paesi che potrebbero aderire a breve a questa che viene chiamata “nuova alleanza che sta ridisegnando l’economia e la geopolitica”.

La partecipazione della Turchia è un fatto importante visto che la Turchia è membro della NATO e chiede di entrare nell’Unione Europea, così come la possibilità di adesione dei paesi dell’America Latina che indeboliscono la presa degli Stati Uniti nel loro storico “cortile di casa”: entrambe le cose esprimono l’alto livello delle contraddizioni dettate dalla situazione di crisi mondiale del sistema capitalista-imperialista.

Ed è esattamente alla luce di questo che bisogna leggere ciò che mettono nero su bianco i Brics quando parlano di “Multilateralismo”, “giusto sviluppo” e “giusta sicurezza”, parole e frasi che ne condensano le richieste urgenti come alternativa all’attuale assetto economico-politico mondiale.

Diversi quotidiani, nazionali e internazionali, hanno riportato l’evento, soprattutto mettendo in risalto i dati sia della popolazione che del pil dei Brics, mettendoli a confronto con quelli dei paesi del G7 – Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna, Canada e Giappone.

Mentre i Brics, come si vede dal grafico, da soli raccolgono circa il 45% della popolazione mondiale e il 37,3% del pil mondiale, i paesi del G7 producono il 43% del pil mondiale ed hanno una popolazione del 10%... (Sole24Ore): da questo punto di vista, dal punto di vista “economico”, il peso si è spostato e si sposterà sempre più verso i Brics.

Lo scontro mondiale interimperialista attuale passa anche attraverso questi “eventi”, ma qui non si è trattato solo di un evento “economico”, perché questo fatto eccezionale, che si inserisce nell’attuale “caos”, come lo chiama Xi Jinping, fatto di guerre interimperialiste per interposta persona come in Ucraina, di genocidi come quello in corso in Palestina e Libano, di altre guerre in corso come in Africa e di altre guerre minacciate, cambia l’assetto della politica mondiale. E, infatti, i mezzi di informazione della borghesia dei paesi imperialisti “occidentali”, hanno provato a non mettere troppo in evidenza il vertice, e quando l’hanno fatto hanno messo l’accento sul significato di aperta contrapposizione dei Brics con il “blocco” dei paesi imperialisti del G7, andando di fatto alla “sostanza” del vertice, come fa, per esempio, il quotidiano dell’imperialismo francese Le Monde che prende di mira la Cina: “Pechino vuole allargare i Brics per estendere la sua influenza” o il Sole24ore per cui “L’ambizione [dei Brics] è di crescere ancora per contrapporsi ai Paesi sviluppati rappresentati nella Nato”!

Mettiamo la parola blocco tra parentesi perché nel sistema capitalista-imperialista che è fatto di concorrenza in tutti i campi per il dominio dei mercati, per il profitto e il controllo dei territori e delle materie prime, c’è una guerra di tutti contro tutti e ogni accordo all’interno di ogni possibile “blocco” è momentaneo.


A parte la “lettura” dei paesi imperialisti “occidentali” di questo evento, ciò che esprime davvero le

domenica 27 ottobre 2024

pc 27 ottobre - La manifestazione di Lannemezan per Georges Ibrahim Abdallah e la sua dichiarazione

Déclaration de Georges Abdallah – 26 octobre 2024

Manifestation à Lannemezan - Le 24 Octobre 2024

Cher.es camarades, Cher.es ami.es,

Des années, des très longues années, derrière les abominables murs et c’est toujours la même détermination et le même enthousiasme en écho à votre mobilisation solidaire…

Vous savoir rassemblé.es aujourd’hui, ici, face à ces barbelées et autres miradors, à quelques mètres de ma cellule me remplit de force et me réchauffe le cœur. Cependant quelle émotion, Camarades, Ami.es, de constater que pour la première fois depuis tant d’années, ce n’est pas notre infatigable Suzanne qui lit cette courte déclaration. Notre très chère Suzanne s’est éteinte, comme vous le savez, il y a quelques

pc 27 ottobre - "Questo mondo diventa sempre più mostruoso... costruiamo le condizioni per rovesciarlo..." - 1° PARTE

Discorso tenuto dal dirigente di proletari comunisti/PCm alla riunione a Bergamo per la costruzione del circolo politico di operai - 1° PARTE

Se non sei in grado di difendere i tuoi diritti, i tuoi salari, il tuo lavoro, evidentemente non puoi pensare di cambiare il mondo. Siamo di fronte a un mondo che purtroppo ci costringe a guardare altrove. Nel senso che non possiamo fare un l'eterna lotta per difendere semplicemente il fatto che dobbiamo esistere. Non possiamo essere coloro che vogliono “svuotare il mare con un secchiello”. Non lo possiamo fare, perché non è giusto che si debba tutta la vita fare la lotta per tutelare i diritti alimentari. Siamo in un mondo spaccato in due, da una parte i ricchi, padroni, le multinazionali, le banche, i loro governi, i loro Stati, dall'altra parte le masse popolari, i tantissimi lavoratori, proletari, i tanti senza lavoro e reddito.

Questo mondo diviso in due è diventato sempre di più mostruoso.

Però dove c'è sfruttamento c'è ribellione, dove c'è oppressione c'è ribellione. La storia è una continuo scontro tra oppressori e oppressi. Dai tempi di Spartaco, degli schiavi, continuamente il popolo ha cercato di mettere in discussione questo assetto del mondo, a volte lo ha rovesciato e altre volte ha perso. Perché, come si dice anche Carlo Marx - il primo dei nostri maestri che ha analizzato questo mondo, offrendoci degli strumenti scientifici per leggere il sistema sociale in cui viviamo – i proletari in generale perdono, ma a volte vincono. E a questo tipo di vittoria che dobbiamo puntare.

Non possiamo assistere e ascoltare tutti i giorni il genocidio in Palestina, è una cosa che fa male al cuore, oltre che ingiusta, inumana. Non è possibile che uno Stato sionista di di Israele, sostenuto dai miliardi e dagli armamenti di tutto il mondo imperialista, possa fare al popolo tutto quello che vuole. Possa bombardarlo, massacrarlo, possa considerarlo meno che animali, può uccidere dei combattenti, li può umiliare, e se ne può vantare.

Ma chiaramente la Palestina sembra il paradigma di tutti gli oppressori e gli oppressi del mondo.

Sì, al peggio non c'è mai fine. A questo orrore senza fine bisogna mettere fine. Non ci può essere un

pc 27 ottobre - Da Sangiuliano a Giuli: non è solo "questione morale", è la feccia che esprime il degrado del sistema del grande Capitale imperialista italiano

da ORE 12/Controinformazione rossoperaia del 24/10

Siamo costretti ad occuparci ancora una volta della composizione del governo e dei suoi uomini. Abbiamo già detto molte volte che questo governo è un governo di corrotti, di arrivisti, di brutte persone che, oltre ad essere di destra, fascisti, la loro storia personale, la loro vita quotidiana è qualcosa che dovrebbe essere assolutamente incompatibile con il ruolo di uomini di governo. Ma su questo la Meloni ogni volta si trova di fronte a problemi legati al carattere di “amichettismo”, di familismo, con cui è composto il suo governo, formato da persone che si fanno innanzitutto i fatti propri e, siccome miracolati, occupano postazioni di governo.

Abbiamo avuto davanti a noi il caso Sangiuliano che è stato un segnale evidente di chi sono questi personaggi che diventano dall'oggi al domani Ministri. Il caso della Cultura è clamoroso, personaggi che con la cultura hanno poco a che fare, che appena mettono mani su ministeri di questo tipo, arraffano, cercano di piazzare i loro amici e di farsi le donne che gli capitano a tiro. Tutto questo in contrasto evidente con l'immagine stessa che il governo vuole dare, per esempio sulla famiglia. Il ministero della Cultura sembra fatto apposta per essere tutt'altro, più che altro un ministero del gossip….. Non abbiamo parole!

Ora abbiamo il ministro Giuli, personaggio di origine neonazista che, messo lì, ogni giorno dà