Lo Stato nazionista di Israele è il gendarme
dell'imperialismo nei paesi arabi. Questo è ancora più chiaro in questo contesto
di guerra interimperialista dove vediamo come il cane impazzito Netanyahu non
fa che allargare il fronte di guerra in Libano con il vero obiettivo dell'Iran
e degli altri paesi per il controllo delle materie prime da parte in primis
degli USA e degli altri Stati imperialisti.
Proprio per questo il movimento di solidarietà per la
Palestina non deve fare nessun passo indietro, deve mantenere forte e chiaro le sue
parole d'ordine iniziali che sono “fermare il genocidio dello Stato nazionista
di Israele” e “difesa incondizionata della resistenza armata palestinese”. Questo è quello che è stato portato anche
nelle manifestazioni del 5 ottobre in cui si è chiarito qual è il ruolo del
fascio-imperialismo, del governo italiano che ha tentato di bloccare, di
impedire la manifestazione in contemporanea di quello che è stato il 7 ottobre, una giornata a fianco il popolo palestinese e alla sua Resistenza.
Al governo è andata male perchè in queste manifestazioni,
invece, si sono rotti i divieti che volevano imporre e si è messo al centro la
necessità per tutti i popoli - e anche per il nostro popolo italiano - di
combattere il nostro imperialismo, in stretto legame con tutte le lotte di
liberazione dei popoli.
E’ sempre più necessario fare chiarezza nella comprensione della realtà politica in cui ci troviamo, dove è centrale legare la solidarietà alla Palestina alla lotta contro la guerra imperialista e alla lotta contro la politica del governo Meloni e alla natura fascista di un governo che marcia verso un regime.
E' sempre più evidente che non c’è alternativa a quella di rovesciarlo in una prospettiva di un