sabato 18 ottobre 2025

pc 18 ottobre – Corsa alla guerra… e al moderno fascismo: la banca americana JP Morgan mette a disposizione del governo 1.500 miliardi di dollari!

 

Parlano di pace e fanno la guerra e ne preparano sempre di più. Non bastavano i quasi 1000 miliardi del bilancio degli Stati Uniti dedicati alla guerra, ma seguendo la logica dell’economia di guerra un altro segnale chiarissimo arriva dalla JP Morgan degli Stati Uniti, una delle 4 banche più grandi al mondo e la più grande banca al mondo con una capitalizzazione di mercato di oltre 420 miliardi di dollari, mettendo ancora più in luce le intenzioni soprattutto dell’imperialismo degli Stati Uniti, ma in generale di tutti i paesi imperialisti.

E si tratta anche di un grande regalo alla politica di Trump che punta al “protezionismo”, perché il piano servirà, nelle intenzioni espresse dal presidente della JP Morgan, a “finanziare e investire nei settori ritenuti critici per la sicurezza nazionale statunitense” e a fornire “credito, investimenti e capitale di rischio per ricostruire le catene produttive strategiche, potenziare la manifattura avanzata, sostenere

l’energia domestica e accelerare l’innovazione tecnologica negli Usa.”

Allo stesso tempo lo stesso presidente Jaime Dimon chiarisce quanto gli Stati Uniti di oggi siano un “gigante dai piedi di argilla” con queste parole: “È diventato dolorosamente chiaro che gli Stati Uniti hanno permesso a sé stessi di dipendere troppo da fonti inaffidabili di minerali critici, prodotti e manifattura”.

“La decisione di JPMorgan – scrive la rivista online Formiche.net - va letta nel quadro di anni di shock che hanno rimesso al centro l’importanza della resilienza industriale e dell’economia reale. La pandemia, la crisi delle supply chain, la guerra in Ucraina e la competizione strategica con la Cina; tutti questi eventi hanno dimostrato ampiamente la vulnerabilità degli Usa alle strozzature dei corridoi globalizzati.”

L’iniziativa piace ai responsabili dell’esercito che però vogliono a questo punto una accelerazione delle decisioni e dicono basta alle lentezze burocratiche: “Se guardate all’Ucraina, - dice Dan Driscoll, segretario all’Esercito - aggiornano il software dei loro droni ogni due settimane. Noi, come Paese, avremmo fatto fatica a farlo in due anni”.

Questa necessità di accelerazione nello scontro mondiale deve far saltare quindi tutti gli “orpelli” della democrazia borghese per procedere speditamente verso il fascismo aperto.

Nessun commento:

Posta un commento