sabato 16 marzo 2024

pc 16 marzo - Firenze si mobilita per non dimenticare la strage operaia del 16 febbraio

OGGI ORE 15 PRESIDIO IN VIA MARITI 
23 MARZO MANIFESTAZIONE 


Una iniziativa utile per tenere accesi i riflettori sulle stragi operaie ma che deve essere parte della necessaria battaglia politico sociale contro le condizioni strutturali (precarietà, bassi salari, appalti...) che causano gli infortuni e la mancanza di sicurezza sui posti di lavoro 
Una battaglia nazionale che necessità di  una rete nazionale per la sicurezza sui posti di lavoro e il territorio, uno strumento operativo e adeguato per unire comitati, lavoratori, tecnici, avvocati, medici e tutti coloro che ogni giorno si battono per la sicurezza, in un fronte comune per mettere in discussione questo sistema capitalista fondato sul profitto e la morte operaia. 

CHIARAMENTE  OLTRE AL GOVERNO MELONI CONSULENTE DEI PADRONI ANCHE I POLITICI COME IL SINDACO DI FIRENZE DEL PD CHE RINGRAZIANO ESSELUNGA SONO PARTE DEL PROBLEMA E NON DELLA SOLUZIONE FANNO PARTE DELCOMITATO D'AFFARI DEI PADRONI 

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dal comunicato dell'assemblea 16 febbraio

IL SINDACO NARDELLA… SENZA VERGOGNA E SENZA PUDORE!

In un comunicato di poche righe Nardella restituisce un livello di servilismo che mai avremmo pensato possibile a così pochi giorni dalla strage operaia di via Mariti. Il comunicato risale al 29 febbraio, a due settimane da quel maledetto 16 febbraio.

“Ringrazio Esselunga per aver accolto velocemente la nostra richiesta. Le opere pubbliche previste in

questa parte della città sono attese dai cittadini da molto tempo e renderanno il quartiere più vivibile e funzionale.”

Dopo 5 morti, 3 feriti gravi, subappalti, caporalato, affidamento dei lavori a un’azienda già responsabile di altri gravi infortuni sul lavoro, questa città non deve proprio nessun ringraziamento a Esselunga! In nessun caso! “Ringraziamenti” per cosa, poi, esattamente? 

“Esselunga - si legge nel comunicato - si impegna a proseguire la lavorazione anche con la realizzazione del giardino ubicato in via Ponte di Mezzo, del quale si accollerà anche la gestione e la manutenzione”. Pur di ripulire Esselunga dal sangue versato dagli operai, gli si affida anche la gestione del giardino in via Ponte di Mezzo. È evidente che Nardella sta provando a strumentalizzare e usare a vantaggio di Esselunga il sentimento popolare emerso in queste settimane, che chiede a gran voce la realizzazione di un parco. Lo fa però in modo goffo e scomposto. 

Ma noi non ci facciamo prendere in giro. La nostra richiesta è chiara: un parco PUBBLICO intitolato ai 5 operai morti nel cantiere AL POSTO del centro commerciale. Non basta usare la parola “parco” o “giardino” per mettere a tacere il quartiere e l’intera città. Nardella gioca con il dolore, con la rabbia, con gli scioperi e con la piazza… un grave errore, a poche settimane dal voto, ma evidentemente la necessità di servire il potente di turno supera anche gli equilibrismi e le promesse ingannevoli a cui ci hanno abituatɜ in campagna elettorale!

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