Nella perpetua propaganda del
governo “Era il provvedimento simbolo del governo Meloni per aiutare i giovani
che crescono nei quartieri difficili e a rischio criminalità, ma è stato
smontato dallo stesso governo nella manovra economica.”
Smontato perché “Nel decreto
Caivano erano stati inseriti 40 milioni di euro per la lotta alla dispersione
scolastica, a testimoniare l’attenzione dell’esecutivo a difesa di bambini e
ragazzi prede della violenza di strada. E invece, proprio nelle stesse ore
nelle quali si registra l’ennesimo omicidio a Napoli, si scopre che nella
legge di bilancio quel fondo ‘è stato ridotto a poco più di 10 milioni’”.
Come si ricorderà, il governo moderno fascista Meloni, come gli sciacalli, approfittò della violenza
sessuale perpetrata nei confronti di due cuginette e con l’aiuto del parroco locale si presentò a Caivano sparandole grosse sulla soluzione dei problemi nelle zone abbandonate e annunciando che avrebbe “fatto la bonifica”, "Su Caivano non mollo"… (e mettendo a disposizione del suo amico Mezzaroma a capo di Sport e Salute 9 milioni di euro da gestire)… intanto di concreto c’è che ha tagliato 30 milioni, così come sta tagliando su tutti i settori sociali, dagli asili nido ai comuni tra cui Roma con un taglio di 22 milioni; la lista è molto lunga perché là dove la Meloni non “molla” è il fumo della propaganda e l’arrosto del sostegno ai ricchi, ai padroni, agli “imprenditori” ai quali vengono garantiti miliardi a fondo perduto!Tutti si ricorderanno come in quell’occasione arrivò a Caivano blindatissima come sempre e dopo aver abbracciato il parroco si presentò dando la mano a De Luca dicendo “ecco la stronza”… si può darle torto?
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