riceviamo e pubblichiamo
Carissimi
compagni e compagne (dico così perché tale mi sento nei vostri
confronti)… spero che stiate bene nonché le vostre lotte abbiano
sempre più successo.
Poco
tempo fa vi ho inviato una lettera dove vi informavo che non ricevevo
più da maggio-giugno, se non erro, il vostro opuscolo. Non ricevendo
risposta mi ero ripromesso di riscrivervi ma sono stato poco bene,
quindi in questi casi i miei pensieri non riesco a metterli in un
foglio scritto. Ho ricevuto ora il vostro plico di libri ecc. Una
cosa importante è la vostra lettera.
Per
la salute che dirvi? Qui a Sulmona l’aria sanitaria non è altro
che macelleria. Da 4-5 mesi non mi fanno salasso pur facendomi
analisi ogni 20giorni, l’ematocrito (il rapporto esistente nel
sangue fra plasma e globuli rossi) supera il 50-52%, mentre dovrei
portare-avere massimo 45-46%. Non parliamo dei dolori alle ossa,
dell’ossigeno ecc. Ma intanto il mio avvocato ha diffidato la
direzione del carcere di portarmi al Centro Diagnostico Penitenziario
come da provvedimento disposto dalla
corte d’appello di Catania, dal tribunale della libertà e dalla corte d’assise della stessa città che ha inviato un perito. Nelle sue conclusioni inviate a quella corte il perito ha ribadito la gravità delle mie patologie ma la corte ha scritto che le mie condizioni non sono incompatibili con il regime carcerario perché vengo curato, sottoposto a visite specialistiche. Ha fatto come Ponzio Pilato.
corte d’appello di Catania, dal tribunale della libertà e dalla corte d’assise della stessa città che ha inviato un perito. Nelle sue conclusioni inviate a quella corte il perito ha ribadito la gravità delle mie patologie ma la corte ha scritto che le mie condizioni non sono incompatibili con il regime carcerario perché vengo curato, sottoposto a visite specialistiche. Ha fatto come Ponzio Pilato.
La
procura di Catania, la Direzione Nazionale Antimafia sono accaniti
con me, vogliono vincere il processo con la forza non con il diritto
penale. Il 26 di questo mese mi fanno l’appello dell’ergastolo.
Se leggete le 30 pagine della sentenza vi si drizzano i capelli. Si
possono motivare sentenze con delle porcate? Purtroppo in Italia è
così, specie in Sicilia, dove sembriamo un altro stato con codice
buttato nel cestino dei rifiuti. Ma si deve lottare sempre come
gladiatori, sempre. Lotterò finché avrò l’ultimo respiro.
Questo
è uno stato fascista, la giustizia è inquisizione. Infatti non mi
sento imputato ma un inquisito; non faccio vittimismo perché lo
odio, ma non si possono fare processi sommari. Oggi Magistratura
Democratica (cioè la corrente più potente della magistratura)
agisce come una multinazionale. Loro sono in Cassazione, nella Corte
Costituzionale, nel Consiglio Superiore della Magistratura; hanno in
mano le procure più importanti d’Italia. Quindi, come sfuggi dalle
loro mani? Basta loro una telefonata!
Ma
lo schifo che provo è che nessuno si ribella né per gli abusi della
magistratura e dei poliziotti che hanno un allevamento di cosiddetti
collaboranti di giustizia, giammai pentiti, il pentimento è un’altra
cosa. Non ci si ribella per gli sfratti, per lo schifo del servizio
sanitario nazionale, per le pensioni. La gente, il popolo è stremato
ma non si ribella. Credete, mi vergogno di essere italiano.
I
detenuti sembrano pecore; chi si ribella viene additato come poco
serio o un rompipalle. Chi pensa questo sono delle carogne, dei ebolo
che vogliono quei 30 denari di liberazione anticipata.
La
Sicilia è bellissima ma i centri sociali, associazioni come la
vostra non ci sono così forti per mille motivi, che a spiegarli ci
vuole un libro. I siciliani, il popolo, non vuole le basi americane,
cioè lo stato americano: Penso che si è capito dopo tanti anni. Noi
siciliani non siamo razzisti, accogliamo chi scappa dalle guerre.
Però l’Italia non è in grado di sostenere tale flusso
emigratorio.
Tutte
queste guerre, Bin Laden, il califfo … non sono altro che creature
dell’America che lavoravano con la CIA, addestrate, usate che poi
si sono rivoltate. Sì, fanno attentati che non condivido, ma gli
americani ecc. uccidono per prendere le loro ricchezze naturali come
il petrolio. Il popolo arabo si ribella; mentre noi italiani? Pecore!
Qualcuno
ha detto: quando la dittatura è un fatto la rivoluzione è un
dovere. Noi siamo sotto dittatura camuffata in democrazia. Il 10%
della ricchezza in Italia ce l’hanno in pochi. Chi viene
incarcerato e processato? I poveri, e con giustizia sommaria. …
Sono
andato da un discorso all’altro spero però di essermi fatto
capire. Una volta scrivevo bene, oggi le mie patologie nonché la
mancanza di ossigeno mi rende sbrigativo, cioè un ‘estremista’
della scrittura.
Nelle
carceri non dispongono più delle medicine, che per legge devono
avere, anche le più banali mancano, non ci vuole molto a capire il
perché. E’ come per i libri: non ci sono allora chiedo ai miei
cari di inviarmele per pacco postale. A me basta che mi inviate
qualche libro che ritenete interessante, ma soprattutto che mi
aggiornate delle lotte per i Diritti in genere, dove posso
contribuire. Davvero penso a come costruire a Catania un’associazione
come la vostra coinvolgendo il popolo.
Sto
leggendo ‘Partigiano Comunista’, mi ha preso molto… Ora sono
stanco, le mani mi tremano, ma … vado avanti come un treno. Un
abbraccio a tutto il collettivo, con affetto Francesco.
N.B.
Il 41bis = tortura, è la cosa più mostruosa che ha creato lo
stato italiano
Fine
agosto 2016
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