Brasile - Fermare i crimini
contro il popolo e la nazione
Editoriale – La Nuova democrazia
La banda che ha preso d'assalto
la vecchia gestione dello stato brasiliano, assicurata la sua permanenza fino
al 2018, si prepara, come un vero e proprio serial killer, a commettere un sacco
di crimini contro la nazione.
Agendo nell’interesse del mercato
- cioè, del sistema finanziario internazionale – le multinazionali e l’agro-business,
i rami economici di facciata dell’imperialismo, della grande borghesia burocratica
e del latifondismo, minacciano di radere al suolo ciò che resta dei diritti dei
lavoratori e del popolo in generale, oltre a spalancare il territorio nazionale
all'avidità delle aziende minerarie e speculatori di ogni risma.
Consegnare tutto: il suolo, il
sottosuolo, la piattaforma continentale, in particolare, lo strato di
sottosuolo che copre i giacimenti petroliferi e ciò che resta delle imprese
statali dell'Unione, dei vari Stati e delle municipalità, questo è l'obiettivo sanguinario
della banda!
Sfruttando l'incremento della
situazione concorrenziale all'interno della forza lavoro nazionale, con più di
dieci milioni di disoccupati, intendono realizzare la "flessibilità"
nel diritto del lavoro per mettere in pratica una vera e propria espropriazione
del proletariato.
La pupilla degli occhi dei ladri
è la Previdenza sociale, non solo una fonte di raccolta di risorse dei
lavoratori, ma un vero e proprio fiume in piena che mirano a deviare verso
l'oceano imperialista.
Tali misure non sono altro che le
esigenze dell’imperialismo che usa questa parte delle colonie e semi-colonie
per rifarsi delle perdite del sistema finanziario internazionale a partire
dalla crisi esplosa dal 2008 nel centro dell'impero. A quel tempo, già La Nuova
Democrazia aveva avvertito che le colonie e semi-colonie sarebbero state il
bottino per scongiurare la crisi imperialista.
Avere un parlamento composto da
banditi la cui docilità è garantita sulla base di "chi offre di più"
è fondamentale per cambiare e violare la propria costituzione (delle classi
dominanti), con l'eliminazione, la creazione o la sostituzione della
legislazione per beneficiare dell'assalto alla nazione. Questo è il caso, ad
esempio, della legislazione sulla limitazione delle spese dell’Unione, degli
stati e delle municipalità che, se approvata, provocherà la devastazione senza
precedenti nei servizi pubblici.
Non vi è dubbio che ciò che già va
male peggiorerà: la riduzione e l'impoverimento del servizio pubblico, la
mancanza di pasti nelle scuole, la mancanza di posti letto, attrezzature, cibo
e altre necessità di base negli ospedali pubblici, la mancanza di servizi
igienico-sanitari , epidemie di malattie tropicali e la violenza contro il
popolo (che, oggi, rendono infelice la vita dei poveri di questo paese), che
assomma a decine di milioni, tenderanno a potenziarsi trasformando la vita del
popolo in un inferno ancora più grande.
Non vi è dubbio, inoltre, che
sarà da questo l'inferno che i brasiliani delle campagne e delle città
lanceranno le fiamme che distruggeranno una volta per tutte il vecchio ordine
di sfruttamento e di oppressione.
In questo momento in cui le
classi dominanti mettono in scena un altro episodio della farsa elettorale è
un'ottima occasione per le masse affinché ne facciano una prova di rigetto dell’attuale
sistema politico marcio.
I rivoluzionari, oltre al dovere
permanente di mobilitazione, politicizzazione e organizzazione delle masse per
compiere la sua missione storica, devono scatenare una vigorosa campagna di
agitazione per denunciare la farsa elettorale e invitare il popolo a protestare
attivamente. Non c'è niente da perdere!
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