pc 17 settembre - Con Abdessalam El Danaf nel cuore, odio di classe contro i padroni assassini


Abdelssalam El Danaf, aveva 53 anni e 5 figli, era un operaio, un lavoratore che doveva lavorare per vivere e campare la famiglia ma era un operaio che con altri operai lottava per conquistare diritti basilari sul lavoro e per la vita, più che giusti e legittimi contro una condizione di super-sfruttamento e oppressione imposta loro come nuovi schiavi dai bastardi padroni. 

L'ODIO DEI PADRONI VERSO GLI OPERAI, I LAVORATORI, E IN PARTICOLARE VERSO QUELLI CHE LOTTANO, CHE SI RIBELLANO, E' COSI' PROFONDO CHE, PER LA LORO SETE INARRESTABILE DI PROFITTO, ARRIVANO AD UCCIDERLI...

TOCCA A NOI OPERAI, LAVORATORI, PRECARI... CHE FACCIAMO PARTE DI UN'UNICA CLASSE, LOTTARE CONTRO I PADRONI SFRUTTATORI E ASSASSINI, CONTRO QUESTO SISTEMA CHE SFRUTTA E UCCIDE I PROLETARI, CON IL GIUSTO E LEGITTIMO ODIO DI CLASSE  PER LOTTARE E LIBERARCI DA OGNI OPPRESSIONE E SFRUTTAMENTO.

Siamo  al fianco della famiglia di Abdelssalam El Danaf, dei suoi compagni di lotta e di tutti gli operai in lotta che stanno protestando e che oggi manifestano e Piacenza.

Gli Assistenti precari in lotta a Palermo
organizzati nello Slai Cobas per il sindacato di classe Palermo

pc 17 settembre - Ilva Taranto ennesima morte sul lavoro - GOVERNO ASSASSINO!

Un altra vita operaia spezzata all'ilva Taranto. Muore un operaio all'afo 4
Siamo vicini alla famiglia
Basta con il lavoro che costa la Vita per la produzione per il profitto
Fermare subito tutta la fabbrica
Vogliamo lotta ad oltranza contro i gestori della fabbrica e il governo che li ha messi

Solidarietà
Cambiamento
Operai, lavoratori, precari, disoccupati dello Slai Cobas Taranto

pc 17 settembre - Messaggi di solidarietà alla compagna del MFPR indagata, perquisita, criminalizzata per non avere taciuto contro stupratori e chi li difende

QUESTA SOCIETA' CAPITALISTA E MASCHILISTA CI VUOLE ZITTIRE IN TUTTE LE FORME, MA NON CI FARANNO MAI STARE ZITTE! 
TUTTA LA NOSTRA SOLIDARIETA' ALLA NOSTRA COMPAGNA DI LOTTA, CHE ABBIAMO CONOSCIUTO AL SEMINARIO DEL MFPR A PALERMO IN OCCASIONE DEL 20 ANNIVERSARIO DEL MFPR! LA NOSTRA DOPPIA LOTTA NON SI DEVE FERMARE!
LE PRECARIE ASSISTENTI DISABILI IN LOTTA A PALERMO



La massima solidarieta' a voi
Catia

Forte solidarietà e un abbraccio , insieme vinceremo, la repressione aumenta la rabbia e non ci fa per niente paura!! Ciao Layla

Fiorella Onofri Tutta la mia solidarietà a voi

Università Negativa nulla scalfisce l'impeto della compagna

Ce la siamo cercata..e'una frase disgustosa e priva di senso logico...di certo se cerco qualcosa non devo tornare con lacerazioni e ecchimosi di certo se cerco qualcosa non cerco qualcuno che mi umili che mi taccia con bastonate solidarieta'massima a luigia e a chi lotta per i diritti delle donne oppresse
SONIA MEDDA Palermo

Compagne sono daccordo con quello che scrivete e trovo anch'io disgustoso quello che dicono e fanno in questi giorni pieni di odio e violenza verso donne e ragazze. Violenza in-civile e istituzionale.
saluti solidali e di lotta
pia covre  - Comitato per i diritti civili delle prostitute

Dalle lavoratrici MFPR di Taranto
A parte la gravità di un procedimento penale verso la compagna del Mfpr de L'Aquila, per una lettera giustissima e pienamente legittima (l'avvocato si sente "diffamato" per una lettera e non per il fatto di aver a suo tempo difeso uno stupratore, quasi assassino),

E' GRAVISSIMO CHE PER UNA LETTERA, TRA L'ALTRO PUBBLICA, ABBIANO FATTO LA PERQUISIZIONE E I RELATIVI SEQUESTRI.

QUESTO È UN ABUSO DI POTERE ILLEGALE, DA PARTE DELLA PROCURA E DEI CARABINIERI, CHE NON HA ALCUNA GIUSTIFICAZIONE, E CHE NOI DOBBIAMO DENUNCIARE IN TUTTE LE FORME e pretendere l'immediata fine dell'azione persecutoria, la restituzione degli strumenti sequestrati.

E' chiaro che il tipo di intervento vuole soprattutto intimidire, minacciare. Ma anche questi hanno sollevato una pietra che gli deve ricadere sui piedi!
Noi non abbiamo nulla da cui "difenderci", ma abbiamo da rafforzare la denuncia e la lotta verso lo Stato che protegge i suoi stupratori e reprime le donne che lottano - questo, in occasione anche dell'avvicinarsi della giornata mondiale contro la violenza sessuale deve essere chiaro. A questo Stato vanno bene chi al massimo si lamenta di stupri e femminicidi e chiede a questo stesso sistema, ai suoi uomini, di "difendere le donne"; mentre reprime chi lotta apertamente contro il sistema sociale che alimenta, sviluppa, copre la violenza contro le donne.
Chiaramente non è un caso che venga preso di mira l'Mfpr (Da L'Aquila a Taranto - sulla questione processo per diffamazione da parte avv. stupratore di Carmela - per cui c'è processo il 30 gennaio 2017); viene attaccata e si tenta di mettere a tacere e fermare, una realtà organizzata delle donne, proletaria e rivoluzionaria.

Le lavoratrici, precarie, disoccupate del Mfpr di Taranto, si rivolgono e fanno appello soprattutto a livello di massa a respingere questa provocazione repressiva.
Questa denuncia e azioni conseguenti le porteremo anche nelle iniziative che stiamo organizzando per la MANIFESTAZIONE NAZIONALE DELLE LAVORATRICI, PRECARIE, DISOCCUPATE, IMMIGRATE, BRACCIANTI, DI FINE NOVEMBRE.
Per cui ricordiamo a tutte l'assemblea del 29 settembre a Taranto

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Riportiamo di seguito la lettera incriminata e una breve cronistoria dei fatti:

pc 17 settembre - La lotta degli operai della logistica deve estendersi, unirsi ed elevarsi, per far pagare caro questo assassinio dei padroni

da un operaio dello slai cobas per il sindacato di classe della logistica di Bergamo: 
"Questo il nostro fratello non è morto , lui è (Shaheed) perché lui stava lottando per il suo diritto, quelli chi non possono chiedere i suoi diritti non sono uomini."


venerdì 16 settembre 2016

pc 16 settembre - Sindacato Uil sotto processo: Crociere e gioielli con i soldi dei lavoratori... a fronte della nuova schiavitù del lavoro...


A processo vertici Uil: "Crociere e gioielli con i soldi del sindacato"
La Repubblica

Accuse al segretario Barbagallo e al suo predecessore Angeletti. "I due viaggi nei mari d'Europa sono costati 16mila euro ciascuno"
ROMA - In crociera con i soldi della Uil. È l’accusa di cui devono rispondere il segretario nazionale Carmelo Barbagallo e il suo predecessore Luigi Angeletti: i due sono infatti imputati per concorso in appropriazione indebita con altri sei esponenti di spicco del sindacato. Ma non è tutto, perché i pm Stefano Pesci e Paolo Marinaro sostengono che, tra il marzo del 2010 e il maggio del 2012, i soldi della Uil siano stati spesi anche per l’acquisto di gioielli da Swarovski per oltre 7mila euro e un soggiorno al “California Camping Village”, in Toscana.
 
Con Barbagallo e Angeletti si trovano a processo numerosi altri dirigenti della Uil: Goffredo Patriarca, Giuseppe Caronia, Romano Bellissima, Salvatore Bosco, Luigi Simeone e Ubaldo Conti.
A inchiodarli ci sono i movimenti bancari. Che rivelano anche le curiose motivazioni con cui le vacanze sono state contabilizzate: la causale che ha permesso di sbloccare i 16.456 euro indispensabili per finanziare la vacanza di Angeletti e Barbagallo dava questa indicazione: "Contributo per progetto condiviso". Proprio così veniva spiegato, il 22 marzo del 2010, dal conto corrente di Uil Trasporti, Uil Pensionati e Uil Pubblica amministrazione il bonifico a favore di Costa Crociere.

pc 16 settembre - I padroni guadagnano sempre più milioni di milioni... a fronte della nuova schiavitù del lavoro e dei morti sul lavoro


Banchieri italiani, stipendi in crescita. Ecco i più pagati 
Da sinistra, Roberto Nicastro, dg UniCredit fino al 30 settembre 2015, Federico Ghizzoni, ad UniCredit, Samuele Sorato, ad e dg Banca popolare di Vicenza fino al 12 maggio 2015
Molte banche sono ancora nella bufera, ma gli stipendi dei banchieri italiani sono aumentati nel 2015. L’inchiesta del Sole 24 Ore mostra un pressoché generale incremento dei compensi complessivi .

A far scattare gli aumenti sono i bonus per i risultati ricevuti da molti manager, la quota di stipendio variabile che si aggiunge al fisso in busta paga, molti hanno potuto aggiungere le azioni gratuite date in premio, in qualche caso le stock option. Tutti i dati del pay watch in questo articolo e nella tabella sono al lordo delle tasse, che si mangiano la metà e più dei compensi totali.
Poi ci sono le buonuscite. Come quella che ha fatto balzare al primo posto Roberto Nicastro, direttore generale di UniCredit fino al 30 settembre 2015. In totale ha ricevuto 6,964 milioni lordi: circa 1,6 milioni di stipendio, di cui 350mila di bonus, più 5,39 milioni di buonuscita.
Nel 2014 Nicastro aveva guadagnato 1,5 milioni. Adesso percepisce 400mila euro l’anno come presidente delle “good bank”, le quattro nuove banche create il 22 novembre 2015 nel dissesto di Banca Marche, Popolare Etruria, CariFerrara e CariChieti.