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Scrittori attivisti condannano l'arresto del dirigente maoista
Un gruppo
di scrittori e attivisti hanno espresso la loro condanna
verso l'arresto del
dirigente maoista Murali Kannampally alias Ajith
effettuato dalla Squadra
Antiterrorismo (ATS) del Maharashtra la
scorsa settimana a Pune.
Gli
scrittori, in una loro dichiarazione, dicono che Murali è da
quarant'anni un
noto attivista politico nonchè valente studioso di
economia politicia e studi Dalit.
La dichiarazione prosegue dichiarando indignazione per aver
appreso
che l'ATS ha deciso di arrestarlo mentre subiva un trattamento
medico
in ospedale, insieme all'amico CP Ismail, che lo assisteva.
"Siamo
stati informati che a Murali e Ismail non è stato consentito
l'accesso ad
alcuna consulenza legale che li rappresentasse, prima di
produrli in
tribunale.
L'unica ragione in ATS per l'arresto è l'appartenza al PCI
(Maoista).
Riteniamo che l'azione della ATS del tutto ingiustificata,
perché
negare l'assistenza medica ad un malato è del tutto inumano, va
contro
lo stesso principio di giustizia naturale e viola il diritto alla
vita
garantito dalla costituzione ", dice la nota.
Prosegue dicendo che a
Murali e al suo compagno devono poter accedere
ad un legale di propria
scelta, come recita la Costituzione. I
firmatari ci sono Partha Chatterjee
della Columbia University, G
Haragopal, Professore Emerito della National Law
University of India,
il Prof. Prabhat Patnaik del Centre of Economic Studies
& Planning, il
prof K Satchidanandan e la scrittrice Meena Kandasami
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