DA RADIOONDAD'URTO
NO TAV : MIGLIAIA DI PERSONE IN MARCIA VERSO IL CANTIERE DI CHIOMONTE. LACRIMOGENI E IDRANTI CONTRO I MANIFESTANTI
Migliaia di persone stanno partecipando alla marcia popolare No Tav in Val di Susa con l’obiettivo dichiarato di raggiungere il cantiere diChiomonte nonostante le prescrizioni delle forze dell’ordine.
Con un solo metro di Tav si potrebbero comprare 3 ambulanze nuove, con 100 metri di Tav si potrebbero mettere in sicurezza decine di scuole, con meno di un chilometro di Tav il reparto maternità di Susa non solo non chiuderebbe ma potrebbe essere potenziato l’intero ospedale. Bastano questi numeri per motivare l’iniziativa di oggi .
Ci troviamo di fronte a una situazione paradossale: da un lato i governanti tagliano servizi sociali fondamentali come la sanità (in Valle lo sanno bene), o la scuola, con l’ennesima riforma che va a colpire il corpo insegnati e di conseguenza i “nostri” figli che avranno una formazione scolastica-sempre più-approssimativa. Dall’altro ci troviamo un cantiere divoratore di soldi pubblici per un’opera la cui inutilità è sotto gli occhi di tutti, confermata poche settimane fa dai dati sul traffico merci.
Alle 12.30 il corteo arriva nei pressi della centrale elettrica , uno dei punti vietati al passaggio del corteo. ” Da qui in poi prosegue chi ha gambe e chi se la sente ” annunciano i No Tav parlando a un megafono.
Arrivati allo svincolo di Ramats centinaia di #notav proseguono determinati verso il cantiere.
Imponente il blocco disposto da polizia e carabinieri molto prima della centrale elettrica con centinaia di uomini, muri, reti, blindati e idranti.
Quando arriva il corteo un gruppo di giovani attivisti #notav si dispone in testa al corteo con protezioni per tentare una forzatura. I #notav agganciano le reti con delle funi nel tentativo di tirarle giu’ la polizia risponde con fitto lancio di lacrimogeni e idranti.
I manifestanti si ricompattano e provano un nuovo tentativo di sfondamento. Parte ancora un fitto lancio di lacrimogeni .Un #notav colpito in testa da un lacrimogeno. Si continua a resistere davanti al jersey.
Terzo tentativo di sfondamento da parte dei #notav che avanzano con barriere di plexiglass e maschere antigas. L’impressione è che si andra’ avanti cosi’ per diverso tempo.
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