La protesta dei profughi davanti alla prefettura. La carta d’identità è una “beffa”: non è valida per l’espatrio
L’associazione che a Pettinengo ha gestito l’emergenza, uno dei primi casi nel Biellese, è Pacefuturo. «Ora si trovano davanti a un buco normativo che la politica non ha previsto - spiega il presidente Andrea Trivero - Per chi l’asilo politico non l’ha ottenuto, le soluzioni sono pari a zero e il rientro a casa non è così scontato. Nel Nord del Mali c’è la guerra, nel Sud c’è la povertà. Sarebbero disposti ad andare in Marocco dove c’è lavoro, ma non hanno un visto o un lasciapassare. Qualcuno di loro ha perfino la carta di identità rilasciata dalla Questura fino al 2025. Quasi una beffa: non è valida per l’espatrio».
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