Da osservatorio repressione
Sarebbe un militare di 31 anni in servizio
presso l’Arsenale della Marina lo stupratore arrestato oggi per violenza
sessuale aggravata, in relazione allo stupro di una minorenne avvenuto nei
pressi di piazzale Clodio a Roma la notte tra il 29 e il 30 giugno.
Il
militare è stato infatti riconosciuto dalla vittima quale autore della violenza
subìta la sera precedente. In quell’occasione l’uomo, fingendosi poliziotto,
con il pretesto di infliggere una sanzione alla giovane, in quanto l’aveva
vista bere birra all’aperto assieme a due coetanee, le aveva intimato di
mostrargli i documenti e di seguirlo al commissariato per gli accertamenti.
A
quel punto però, il sedicente poliziotto, dopo aver assicurato a un palo la
bicicletta con cui era arrivato sul posto, l’ha condotta, a piedi, in via
Teulada e, all’altezza del parcheggio di via Casale Strozzi, l’ha trascinata
con forza nel parchetto sito nelle vicinanze e l’ha violentata.
Le indagini
avrebbero consentito di ricostruire la dinamica della vicenda e il percorso
effettuato dal fermato assieme alla vittima. L’appostamento nei pressi del
luogo ove era stata parcheggiata la bicicletta utilizzata dal violentatore
per i suoi spostamenti, ha consentito di individuarlo dopo che era stato
fermato il fratello – poi denunciato per favoreggiamento – inviato a recuperare
il mezzo. Inoltre secondo alcuni media con noti agganci in Questura le
telecamere di un locale di via Mirabello, a Roma, avrebbero ripreso lo
stupratore mentre fuggiva dopo lo stupro: il video ritrae un uomo muscoloso,
alto circa un metro e 75, che indossava una maglietta gialla e un paio di
pantaloni chiari e che corrisponderebbe al sospettato. Secondo un comunicato
emesso dagli inquirenti durante la perquisizione effettuata presso la casa
del fratello dell’arrestato, sono stati rinvenuti e sequestrati un paio di
pantaloncini, appena lavati, e corrispondenti a quelli descritti dalla
vittima.
Colpisce in questa ennesima vicenda di strupro contro una donna sia
la figura sociale dello stupratore sia la insolita “prudenza” dei mass
media. Non vogliamo pensare a quale sarebbe stata la gestione di questa
vicenda se lo strupratore fosse stato un immigrato. Per coerenza con quanto abbiamo letto e sentito in questi tempi, qualcuno dovrebbe proporre un
assalto riparatore all’Arsenale della Marina o l’invio di ruspe per demolire
la caserma. Assai evidente intanto il tentativo da parte di alcuni media di
sorvolare sull’identità dell’uomo arrestato, un militare definito
eufemisticamente un ‘dipendente del Ministero della Difesa in forza presso
l’Arsenale della Marina’. Evidente anche l’imbarazzo di molti improvvisati
commentatori che sui social network, spiazzati dal fatto che il sospettato
non sia un immigrato e che quindi non si possano invocare le salviniane
‘ruspe’, concentrano le proprie attenzioni sulle presunte responsabilità e sulle abitudini sessuali della vittima, “una sedicenne ancora in giro a
mezzanotte”…
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