martedì 30 giugno 2015

pc 30 giugno - Grecia la Dichiarazione del KKE ml - per il dibattito

Dichiarazione KKE (m-l)

Per il rovesciamento della dipendenza imperialista e della dominazione capitalista!

Non ratifichiamo lo stallo delle politiche del governo!
Non ratifichiamo i ricatti imperialisti!

ASTENSIONE AL REFERENDUM!

Il popolo parla con la lotta!
Per rovesciare le politiche antipopolari di governo/UE/FMI!
Per rovesciare la dipendenza imperialista e della dominazione capitalista!

Il governo SYRIZA-ANEL sulla base dalla sua posizione di pre-elettorale "siamo parte dell’Occidente" per cinque mesi ha chiesto al popolo di attendere una "speranza" e "una via d'uscita" dal Medioevo sociale e del lavoro attraverso i negoziati. Negoziati con gli imperialisti USA e UE, gli stessi che avevano creato le condizioni e il contesto per il saccheggio del paese e del sua popolo. Il governo ha riconosciuto questi predatori e assassini del popolo come "alleati," partner" e "garanti " della democrazia e progresso per il nostro popolo e il paese.
Durante questo processo gli obiettivi del governi si sono rapidamente trasformati in una linea di sottomissione. Dal piano di soccorso di Salonicco e le sue misure a favore del popolo sono passati presto alla linea di “un accordo reciprocamente vantaggioso", poi di “un compromesso onorevole", e infine al "compromesso doloroso", con un Memorandum di governo di 47 pagine in cui lo stesso primo ministro ha aggiunto continuamente nuove misure antipopolari come quelle sul sistema pensionistico.
Allo stesso tempo, il governo non solo ha risposto positivamente alle impegni assunti dalle amministrazioni precedenti verso i "partner" USA-NATO, ha anche perseguito e si è mosso in direzione di un sempre maggiore coinvolgimento del paese nei piani di guerra imperialisti nella regione.
Sotto il peso del vicolo cieco di questa politica, sapendo di avere il popolo contro di sé e gli imperialisti che sollevano dubbi sulla sua capacità di attaccare il popolo, il governo fa ricorso a un referendum, per scaricare sul popolo il peso del suo stallo. Cercano di preservare l'immagine di un cosiddetto governo "di sinistra", che "salva" il popolo, ma in realtà preservano la barbarie, avviano nuovi attacchi e aprono la strada al rafforzamento dei poteri forti tradizionali. Anche se lo presentano come un referendum "contro le proposte delle istituzioni internazionali", i negoziati per ratificare il nuovo accordo reazionario continuano fino al prossimo 30 Giugno!
Stante lo stallo del negoziato, sotto il giogo imperialista, la proposta di referendum serve a tutte le loro forze e ai loro partiti che dentro e fuori del paese stanno lavorando per sviluppi ancora più reazionari. Vogliono approfittare del disarmo del popolo imposto dal governo SYRIZA-ANEL per aumentare la paura e dimostrare che l'unica "salvezza" sono l'imposizione di nuovi vincoli imperialisti accanto alla fascistizzazione della vita di tutti i giorni.
Il KKE (ml) chiama il popolo a voltare le spalle al ricatto del governo. Allinearsi al governo di SYRIZA-ANEL nel referendum non è una linea difensiva o di resistenza per il popolo. Nel "migliore" dei casi servirà a ratificare il memorandum del governo, che è l'approvazione della continuazione degli attacchi. E con questo si rafforzeranno le forze reazionarie che vogliono lanciare questi attacchi.
Il KKE (ml) chiama il popolo a respingere le illusioni e non accettare lo stallo del governo. È lo stallo di una politica che vuole apparire a favore del popolo quando in realtà la preoccupazione principale è di giurare fedeltà alle istituzioni imperialiste e servire il regime di dipendenza. Il KKE (ml) fa appello alla ASTENSIONE DAL REFERENDUM CHE RATIFICA GLI ATTACCHI E LA DIPENDENZA.
La difesa dei diritti del popolo e dei lavoratori, il rovesciamento della barbarie imperialista-capitalista, la causa dell'indipendenza e dell’ascesa del popolo alla guida del paese non può essere lasciata nelle mani di un governo che usa la "furbizia" avventurista spacciata come "rottura", mentre il popolo è messo da parte. Tanto più che nel blocco del falso "No" sono ammucchiato sinistra, "ultra-sinistra", destra nazionalista fino ai neonazisti di Alba Dorata.
Naturalmente siamo anche contro il blocco nero del "sì", gli stessi che si sono posti con decisione al servizio delle politiche barbare degli ultimi anni, che hanno precipitato il popolo nella povertà, disoccupazione e disperazione. È un’offesa rivedere questi invertebrati radunarsi contro il popolo grazie al tragico stallo delle politiche di SYRIZA che hanno neutralizzato e disarmato il movimento popolare.
I giorni a seguire saranno critici per il popolo, che subirà forte pressione da entrambi i lati.
Se alla fine il referendum ci sarà, il popolo sarà bombardato dai falsi appelli a "l’orgoglio nazionale" degli stessi che fino a ieri dicevano che gli imperialisti sono nostri "alleati". Sarà bombardato dai falsi appelli alla "rottura" di tutti quelli che vogliono utilizzare il risultato del referendum per mercanteggiare una nuova intesa.
Naturalmente, il blocco imperialista e il regime reazionario locale non resteranno con le mani in mano. Bombarderanno il popolo coi loro ultimatum terroristici, speculeranno sulle paure e le preoccupazioni del popolo. Sfrutteranno la dipendenza del paese e lo strangolamento economico che possono imporre. Useranno ogni mezzo a loro disposizione.
Per questo che il popolo deve essere pronto. Il popolo deve rispondere con fermezza e spirito militante. Deve lottare contro gli imperialisti e le loro istituzioni così come il contro governo, che ha assunto svolge il ruolo di loro agente locale.
Solo in questo modo il popolo può dimostrare la sua forza. Nelle strade! In massa! Lotta! Non per un falso referendum ma contro tutti coloro che si ricordano e usano il popolo per uscire dal loro stallo. Il popolo deve aprire la sua strada verso il rovesciamento del giogo imperialista e del dominio capitalista.

28 giugno 2015

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