Rigettata anche l'assurda e stupida istanza dell'avv. di Riva di
trasferimento del processo da Taranto - con quelle motivazioni, ha detto
il Gup, tanti processi dovrebbero essere trasferiti dalla loro sede
naturale...; anche eccezioni di avvocati di imputati sono state tutte
rigettate.
Ma importante per il segnale politico del
processo, sia verso l'Ilva sia verso il governo, è il NON consenso dato
dai PM alla richiesta di patteggiamento dei 3 commissari dell'Ilva,
nonostante l'autorizzazione data il giorno prima dal Mise che
chiaramente ha, in linea con la politica del governo Renzi, lo scopo di
salvaguardare solo e soltanto gli interessi produttivi dell'Ilva.
Lo
Slai cobas per il sindacato di classe, nel mese di maggio aveva già
presentato istanza alla Procura affinchè rigettasse questa vergognosa
richiesta dei 3 commissari che puntava, a fronte di una ridicola
sanzione pecuniaria, a tirare fuori l'azienda da condanne penali e dai
risarcimenti alle parti civili.
I PM e il Gup hanno messo in
rilievo che in questa richiesta di patteggiamento non vi era traccia
del punto centrale: che quanto è successo in Ilva è stato agevolato da
un'associazione a delinquere che aveva come obiettivo il profitto; che i
reati di cui è accusata l'Ilva continuano tuttora; e che, inoltre,
nella richiesta vi era un'indebita parcellizzazione dei costi del
risanamento non fatto per arrivare ad una minima cifra a fronte
dell'importo di 8 miliardi di mancati costi, quantificati dalla
Procura.
L'avvocato difensore dei commissari Ilva ha tentato miseramente di
aggrapparsi sugli specchi, cercando di dimostrare che i reati contestati
all'Ilva non avrebbero prodotto profitto (sic!) e che questi riguardarebbero
un periodo molto più breve, dall'Aia del 2011 e che comunque i
commissari, in linea con il governo (e questo è vero...), starebbero già
facendo tanto e impegnando somme per il risanamento della fabbrica,
cercando di contemperare esigenze contrastanti...
Dichiarazioni
quanto mai insultanti e vergognose, a poche settimane dall'infortunio
mortale/assassinio di Alessandro Morricella, in cui è venuto fuori
chiaro che o Ilva dei Riva, o Ilva dello Stato, per la sicurezza, la
vita degli operai nulla cambia, perchè comunque al primo posto vi è la
produzione per il profitto! E come Riva, l'Ilva di oggi e i commissari a
fronte di esigenze "contrastanti" tra produzione e la sicurezza degli
operai, mettono sempre la produzione sopra la vita degli operai.
Altri
interventi di avvocati di Riva Fire, Riva Forni Elettrici hanno tentato
miseramente di ridimensionare, separare le responsabilità di queste
società da quelle dell'Ilva, come se l'incastro di società non era stato fatto volutamente dai Riva per occultare i profitti dell'Ilva.
Nella
replica dei PM ai precedenti interventi di alcuni legali di imputati,
importante è stata quella fatta dal Proc. Sebastio che ha inchiodato
soprattutto il clima di asservimento ai Riva e a personaggi come
Archinà, di Vendola e Stefano, indicativo di una situazione di
soggezione verso il padrone di personaggi istituzionali. "Questi
potevano impedire e non hanno fatto nulla per farlo...".
Si va quindi all'ultima udienza, in cui il Gup deve fare i rinvii a giudizio. L'udienza si terrà il 20 luglio.
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