lunedì 16 aprile 2012

pc 16 aprile - a foggia preparano una buona accoglienza a marchionne - 'stemm'a scars' a munnezz...

Per l'arrivo di Marchionne la Sofim è stata militarizzata con recinzione e sbirri in borghese che si aggiungono alle numerose spie, di ogni tipo, già presenti nello stabilimento.
Di certo sarà felice di vedere come il suo modello aziendale procede con il divieto di azione per i sindacati non conformi e reparti confino per operai che non si chinano difronte ai soprusi dei capi e alla delazione dei venduti nel sindacato.
Sicuramente saluterà calorosamente l'esponente dell'Associazione Capi e Quadri (creata dallo stesso Marchionne) che il 23 aprile presiederà le elezioni farsa degli RSA, chissà se tra i due basterà una stretta di mano o un saluto romano.
Lo spreco di denaro pubblico disposto per la sicurezza di Marchionne oltre ad essere uno smacco agli operai che patiscono ogni giorno i tagli sulla sicurezza sul lavoro, testimonia il ruolo di condottiero che ha assunto il nuovo duce del capitalismo italiano.
A dimostrazione basta leggere la controriforma del lavoro che sulla strada del modello Marchionne cancella l'articolo 18, aumenta il precariato, il clima di terrore e ricatto sui posti di lavoro. Inoltre, elimina la mobilità e sostituisce la cassa integrazione straordinaria con assegni di disoccupazione finanziati dai contributi dei nuovi lavoratori a termine.
Ma, se Monti, Marchionne o Fornero sono funzionari del capitalismo, che per continuare a fare profitto possono solo aumentare guerre e sfruttamento, si fa sempre più insopportabile l'opera di pompieraggio alle lotte e di delazione nei confronti delle avanguardie di lotta da parte dei venduti sindacali che invece a chiacchiere si ergono a paladini dei lavoratori.
Sono sempre più frequenti le espulsioni dai sindacati o le sostituzioni di rappresentanti sindacali com’è successo alla Magneti Marelli di Modugno dove tre RSA della Fim-Cisl sono stati sostituiti per aver solidarizzato con Giovanni Spilotros, storico sindacalista Fiom a cui era stato modificato il turno di lavoro.
Per questo diventa necessario liberarsi dal giogo dei burocrati sindacali o dei partiti borghesi per sviluppare una pratica di autorganizzazione che unisca gli sfruttati sulla base dei loro reali bisogni e non su tessere sindacali o di partito.
Impariamo dalla determinazione del movimento NO TAV che rigettando al mittente ogni tentativo di divisione e ponendo le proprie ragioni come un problema di ordine pubblico resiste alla devastazione del territorio.
In una situazione che ci sta togliendo tutto, abbiamo un mondo da conquistare, soltanto con l'unità nella lotta possiamo riconquistare quell'indipendenza di pensiero e di pratica che permetterà alle masse popolari una vera rivoluzione che spazzi via lo sfruttamento.





Centro di documentaz. “Filorosso” Via miracoli, 11 – Foggia - guardierosse@gmail.com

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