Governo
in campo per Taranto
Domenico
Palmiotti SOLE24ORE
Il
governo accelera sul Contratto istituzionale di sviluppo per Taranto.
È lo strumento previsto dalla legge 20 dello scorso marzo, al quale
si affida il futuro dell'area - stressata dalla crisi Ilva -
attraverso il recupero della Città vecchia, il rilancio del porto e
dell'Arsenale della Marina Militare e l'avanzamento della bonifica
ambientale nella parte esterna al siderurgico. Ieri a Palazzo Chigi,
nel Tavolo istituzionale Taranto coordinato dal sottosegretario alla
presidenza, Claudio De Vincenti, è stata presentata una prima bozza
del Contratto. Ora la «road map» prevede che il 19 ottobre il
Tavolo si riunisca di nuovo (a Taranto, in Prefettura) e che entro
fine ottobre ci sia la stretta finale in modo da poter probabilmente
portare il Contratto all'esame del Cipe già ai primi di novembre.
Non è ancora noto se la firma del Contratto da parte dei soggetti
coinvolti (ministeri, Regione Puglia, enti locali e Autorità
portuale di Taranto) avverrà prima o dopo l'appuntamento del Cipe.
Così come ieri non si è ancora discusso delle risorse finanziarie
che alimenteranno il Contratto, «che utilizzerà certamente i fondi
della nuova programmazione europea» specifica il sindaco di Taranto,
Ezio Stefàno.
È
stato invece deciso di impostare un Contratto che abbia alcune
caratteristiche. In primo luogo quella di accelerare la spesa degli
interventi in corso o di prossimo avvio, relativamente ai settori
individuati, mettendo anche in sicurezza le risorse che serviranno
per il loro completamento. Inoltre, il Contratto «sarà flessibile e
aperto, nel senso - dice ancora il sindaco - che ulteriori iniziative
potranno essere aggiunte delegando poi ad un comitato tecnico il loro
esame ai fini della finanziabilità».
«Non
il libro dei sogni - dice il sottosegretario De Vincenti - ma
interventi precisi, dotati di risorse precise, la cui realizzazione
dovrà essere scandita da un cronoprogramma verificato
periodicamente.
Il
tutto nel nome della massima trasparenza perchè i cittadini hanno il
diritto di conoscere quel che si fa, con quali mezzi lo si fa, di chi
è la responsabilità». Il Contratto per Taranto, rileva la
presidenza, andrà a confluire nel cosiddetto Masterplan per il Sud
che si articolerà su otto regioni e sette città, una delle quali è
appunto Taranto.
Porto
e bonifica sono i capitoli più avanzati del Contratto in quanto ci
sono progetti in corso. Invece sul recupero della Città vecchia di
Taranto, dove il Comune ha presentato interventi per complessivi 67
milioni di euro, dovranno essere definiti progetti esecutivi e
cronoprogramma rispetto alla proposta. Che è articolata su tre
linee: messa in sicurezza degli edifici pubblici di pregio,
rifacimento delle reti, valorizzazione degli stessi immobili. «Ma è
anche importante che il Contratto salvaguardi i finanziamenti
previsti ma non ancora spesi - rileva il commissario dell'Autorità
portuale di Taranto, Sergio Prete -. Parlo, per il porto, dei
dragaggi e della diga foranea per il terminal container e delle altre
opere del project financing della piattaforma logistica».
Sull'Arsenale della Marina, invece, il sindaco ha portato al Tavolo -
al quale ha partecipato anche il sottosegretario alla Difesa,
Domenico Rossi - il documento approvato dal Consiglio comunale col
quale si chiede il mantenimento della funzione industriale dello
stabilimento (manutenzione delle navi della Marina e apertura dei
bacini navali ai privati). «L'Arsenale non può essere solo Museo di
archeologia industriale», dice il sindaco.
L'invito
al Tavolo è quindi quello di cercare le risorse necessarie
all'adeguamento infrastrutturale per la mission produttiva. Il
Contratto, invece, dovrebbe tenere insieme sia la valorizzazione
delle parti museali dell'Arsenale (costruito oltre cento anni fa),
che l'utilizzo, per l'attracco delle navi da crociera di medie
dimensioni, della banchina del Mar Piccolo dismessa dalla Marina. A
tal proposito l'Authority ha comunicato che è stato raggiunto un
accordo con Marina e Comune dopo l'annuncio della dismissione fatto a
luglio a Taranto dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti.
Nessun commento:
Posta un commento