Bologna: Yoox/MrJob e Geodis aizzano lavoratori contro chi sciopera!
da infoaut Mattinata tribolata all'Interporto dove continua la generosa lotta dei facchini e delle facchine Geodis e MrJob per conto della Yoox. Nelle prime ore si son susseguiti blocchi simultanei ai magazzini insieme ai solidali, mentre Khadija e Hassan di MrJob entravano al loro 7° giorno sul tetto. A metà mattinata un blocco,il più piccolo per numero di componenti, é stato raggiunto da lavoratori aizzati dai responsabili di Mr Job/Yoox e Geodis con il ricatto delle ferie forzate dopo che dalla sera prima avevano minacciato la chiusura dei magazzini e di spostarli da un' altra parte a seguito dello sciopero. Da una parte si sono trovati quindi coloro che sotto minaccia di perdere la busta paga hanno introiettato l'odio padronale verso coloro che hanno alzato la testa per migliorare le proprie condizioni così come per quelle dei colleghi o essere reintegrati. L abilità delle controparti ha portato così al raffronto tra lavoratori,per esasperare gli animi e creare una frattura difficilmente colmabile tra essi.
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La posizione di proletari comunisti-Pcm
UNIAMO LE LOTTE DELLA LOGISTICA
UNIAMO LE LOTTE DELLA LOGISTICA
BASTA NEO-SCHIAVISMO NELLE COOPERATIVE
SCIOPERO GENERALE PER CACCIARE RENZI-POLETTI
PROLETARI COMUNISTI, sostiene la mobilitazione dei lavoratori del settore della logistica, che dimostrano con la loro lotta, la necessità di ribellarsi allo sfruttamento-razzista-schiavista che tramite le cooperative permette grossi profitti ai grandi padroni della distribuzione sulla pelle dei lavoratori, attraverso il sistema “illegale” di appalti e subappalti nelle logistiche.
Queste lotte, con scioperi prolungati e blocchi dei cancelli, hanno il merito di aver colpito nel cuore gli
interessi di questa parte dei capitalisti e ottenere anche risultati parziali, ma lo stato, governo, prefetture sono subito scesi in campo per cercare di fermare questo movimento con vari strumenti repressivi, limitazione dello sciopero Granarolo e campagne criminalizzanti come quella all'Ikea che ha cercato di contrapporre chi lotta e chi vuole lavorare anche da schiavo.
interessi di questa parte dei capitalisti e ottenere anche risultati parziali, ma lo stato, governo, prefetture sono subito scesi in campo per cercare di fermare questo movimento con vari strumenti repressivi, limitazione dello sciopero Granarolo e campagne criminalizzanti come quella all'Ikea che ha cercato di contrapporre chi lotta e chi vuole lavorare anche da schiavo.
Questa reazione dei padroni e del governo ha legittimato sempre più azioni di crumiri e polizia, come il caso della LD di Trezzo, intimidazioni e attentati a lavoratori e ad attivisti sindacali.
Un cambio di passo che ha l'obbiettivo di buttare fuori dalle logistiche i sindacati di base e di classe che stanno organizzando la lotta in stretto legame con i lavoratori, e pone la necessità di indirizzare il movimento di lotta dei lavoratori contro chi mantiene in piedi questo sistema: il governo comitato d'affari dei padroni, in questo caso quelli delle cooperative del ministro Poletti..
Nelle lotte i lavoratori hanno espresso spontaneamente ma con forza il bisogno di unire le lotte delle logistiche, di allargare il fronte della solidarietà attraverso la parola d'ordine “se colpiscono uno colpiscono tutti”, uno spirito di classe unitario che deve avanzare nella coscienza di far parte con tutto il movimento di un unico pugno rivoluzionario che deve abbattere questo stato di cose marcio...tra cui il neo-schiavismo delle cooperative.
In questo quadro strategico del fascismo padronale, inaugurato da Marchionne-Fiat l'alternativa sarebbe gestire l'esistente, che nella migliore condizione di rapporti di forza favorevoli equivarrebbe ha contrattare la vendita della forza lavoro nei magazzini e questo non è certo quello a cui aspirano i lavoratori della logistica.
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