Nel
porto di Los Angeles lotta contro i salari da fame
Maggiori info: www.facebook.com/WarehouseWorkerResourceCenter
Sulle
orme delle storiche lotte dei portuali e su quelle più recenti degli
scioperi dei camionisti, i lavoratori dei magazzini Cal Cartage del
porto di Los Angeles protestano contro le dure condizioni di lavoro e
i salari da fame. Alcune decine sono scese in sciopero martedì
scorso e hanno organizzato dei picchetti: "Cal Cartage listen!
We are fighting!"
Nonostante
il supporto del Warehouse Workers Resource Center (WWRC) e di
Teamsters, gli scioperanti non fanno parte di un sindacato e molti di
loro non sono nemmeno lavoratori fissi. Si sono uniti in un unico
movimento per fare pressione sui datori di lavoro operanti nei
magazzini e per rivendicare il salario minimo di 15$ l'ora (subito,
non entro il 2020 come stabilito dalla contea di Los Angeles) e il
rispetto dei diritti dei lavoratori, interinali e fissi, in tutte le
sedi di lavoro.
Inoltre
sul versante legale prosegue la causa che i lavoratori hanno
intentato lo scorso dicembre contro Cal Cartage e le diverse aziende
di somministrazione che gestiscono il personale nel magazzino.
Accusano i datori di lavoro di aver sistematicamente sottopagato, da
2 a 3 dollari l'ora, circa 500 lavoratori almeno fino al 1999; e
denunciano il mancato pagamento di parte delle ore di lavoro
straordinario e l'obbligo a turni irregolari, per cui qualche volta
capitava di essere mandati a casa immediatamente dopo la segnalazione
di mancanza di lavoro.
Cal Cartage e le agenzie di lavoro interinale
devono essere riconosciute, sostengono i lavoratori, in quanto datore
di lavoro congiunto, affinchè le responsabilità per le condizioni
di lavoro, le pratiche disciplinari, le retribuzioni e i turni di
lavoro ricadano su entrambi.
La
richiesta si lega alla sentenza dell'agosto scorso del National Labor
Relations Board riguardo l'agenzia interinale delle Browning-Ferris
Industries in un impianto di riciclaggio della California, che ha
invertito la pratica di lungo corso per cui le aziende potevano
scaricare la responsabilità dei lavoratori sulle parti terze
subappaltanti. La sentenza ha aperto la porta alla sindacalizzazione
sia dei lavoratori interinali che di quelli direttamente assunti
dall'azienda in un unico movimento rivendicativo. Il caso riguarda
anche i lavoratori in franchising ed in particolare la vertenza
portata avanti dai dipendenti di Mc Donald's per ottenere, similmente
ai magazzinieri di Cal Cartage, il riconoscimento del datore di
lavoro congiunto.
L'esternalizzazione
del lavoro di magazzino attualmente è un intreccio di infrastrutture
logistiche globali del "just in time", in cui i giganti del
commercio al dettaglio attingono ad una catena di ditte appaltatrici
e subappaltatrici che sfruttano al massimo gli operai, dai magazzini
della California fino al Sud-est asiatico.
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