mercoledì 26 ottobre 2011

pc 26 ottobre - al processo eternit di Torino - l'oscena difesa dei padroni assassini

PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 17 OTTOBRE

La seduta odierna, che inizia alle ore 9:20 - e vede la gradita presenza di
una giornalista e di un operatore della Rsi (Radiotelevisione della Svizzera
Italiana) - prevede la seconda parte dell'arringa dell'imputato genocida
svizzero, Stephan Schmidheiny, affidata alla sapiente lingua dell'avvocato
romano Di Amato senior.
Prima però intervengono due avvocati di parte civile che annunciano la
revoca totale della costituzione in giudizio di tre loro assistiti - nonché
di quella parziale di un altro - poiché sono state risarcite in questi
giorni.
Subito appresso prende la parola l'avvocato Di Amato senior che annuncia -
con la sua terribile voce, che oggi risulta ancora più fastidiosa
dell'udienza scorsa - di essere intenzionato ad "esaminare i fatti oggetto
del processo senza nessun intento di venir meno al doveroso rispetto per le
vittime".
E' appena il caso di far notare come - se quello fosse il suo reale
intento - egli dovrebbe rinunciare al diritto di difesa, rimettendosi alla
clemenza della Corte, data la quantità di prove raccolte dalla Procura della
Repubblica.
I fatti sono le oltre tremila morti in Italia, causati dal comportamento,
incontestabilmente criminale, tenuto dal suo cliente nella qualità di datore
di lavoro, ossia di colui che aveva il potere di impartire direttive
imperative ai suoi sottoposti in Italia.
Questi erano direttamente controllati dal gruppo svizzero, guidato
dall'imputato spacciatore di morte da asbesto - dovuta all'omissione dolosa
di cautele antinfortunistiche - e a nulla può valere la ricostruzione,
suggestiva ma fantasiosa, di uno Schmidheiny molto attento alla salute sul
luogo di lavoro.
Le prossime udienze, che avranno luogo lunedì ventiquattro e martedì
venticinque prossimi, vedranno la conclusione delle arringhe difensive ed il
deposito del testo scritto delle stesse: anche quello dell'avvocata Romani,
oggi assente.Torino, 17 ottobre 2011
Stefano Ghio - Rete sicrurezza Torinoc/o Slai Cobas per il sindacato di
classe To/Mi/Bg/Ge

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