lunedì 17 gennaio 2011

pc quotidiano 17 gennaio - PROCESSO ETERNIT: UDIENZA DEL 17 GENNAIO

L'udienza odierna si apre alle 9:30 con la pretesa dell'avvocato Zaccone, della difesa Schmidheiny, di escludere - sulla base della correzione del capo di imputazione, avvenuta la scorsa udienza su richiesta del pm, che sposta la data di inizio dei reati contestati al 27 giugno 1966 - ben 974 parti civili poiché i suddetti soggetti hanno terminato il proprio rapporto lavorativo in data antecedente; contestualmente sostiene che la Corte dovrebbe assolvere gli imputati, in relazione al periodo escluso dal processo, per non aver commesso il fatto.
Richiesto di un parere da parte del giudice, il pm Guariniello si riserva di prendere posizione nelle sue conclusioni, mentre Casalbore annuncia un'ordinanza per la prossima seduta.
Esaurita questa parte, si ascolta la ct del professor Cavallo - della difesa del barone belga Jean Louis Marie Ghislain de Cartier de Marchienne - igienista industriale e tossicologo professore di Medicina del lavoro all'Università di Milano, che riferisce circa la storia delle conoscenze circa la pericolosità dell'amianto.
Lo schifoso servo sostiene che fino alla fine degli anni 70 non esistevano sufficienti e precise conoscenze sulle malattie asbesto-correlate, in particolare il mesotelioma, e successivamente si è compreso che la latenza di queste malattie è compresa tra i trenta ed i sessant'anni.
Quella messa in piedi dal Cavallo è un'operazione truffaldina, come è peraltro facilmente comprensibile ricordando che è stato dimostrato che la pericolosità del minerale era ben nota sin dagli anni trenta, e che quindi questa pantomima è stata messa in atto soltanto per cercare di alleggerire la posizione del decrepito padrone belga.
Dopo una pausa di circa trentacinque minuti, la seduta riprende con la esposizione della seconda parte della ct dell'ingegner Nano, della difesa Schmidheiny: questi riferisce circa l'attendibilità dei dati di esposizione alle fibre di amianto raccolti con misurazioni effettuate con i conimetri, raffrontandoli con i dati ottenuti dalle misurazioni con filtri a membrana.
Dalle sue analisi, lo schifoso servo arriva a definire i due dati sostanzialmente simili, per ordine di grandezza, ritenendo ambedue attendibili: c'è da chiedersi come si faccia a ritenere ugualmente attendibili dati di concentrazione che in un caso sono pari a venti, mentre nell'altro arrivano a quaranta; è pur vero che si tratta del medesimo ordine di grandezza - le decine - ma non si può sostenere che ambedue sono attendibili, soprattutto nel momento in cui si sa che i conimetri non misuravano le fibre con diametro inferiore ai 0,8 micron, sottostimando pertanto in modo notevole la concentrazione.
Per concludere, viene sentita la dottoressa Bissolini - ct della parte civile (Cgil) rappresentata dall'avvocato Bonetto - docente di chimica organica presso l'Università di Torino, che punta i fari sulla patogenicità delle fibre di amianto in rapporto alle loro dimensioni, e successivamente sui tempi e modalità di smaltimento spontaneo delle stesse da parte dell'organismo.
La prossima udienza, lunedì 24 gennaio, sarà dedicata all'ascolto del ct statunitense della difesa, il dottor Marsh, che sarà supportato da un interprete.
Successivamente, lunedì 31 gennaio, verrà recuperata la consulenza del dottor Romano, che avrebbe dovuto essere ascoltato oggi ma è stato ricoverato in ospedale, ed inoltre quelle dei due ct di Medicina Democratica.
Torino, 17 gennaio 2011
 
Stefano Ghio - Rete sicurezza Torino

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