venerdì 12 maggio 2017

pc 12 maggio - quello di Roma è comunque un rogo fasciorazzista - quello che è in corso è comunque un depistaggio di stato - sabato corteo

 Angelica, Elisabeth e Francesca uccise in un rogo a Centocelle, 

100celle antirazzistaIeri notte è stata lanciata una bottiglia incendiera su un camper abitato da una famiglia di 11 persone tre delle quali sono morte arse nell'incendio. Il camper sostava nel parcheggio del centro commerciale di Viale della Primavera nel quartiere di Centocelle alla quale si può accedere a piedi o attraverso il cc stesso. Un fotogramma delle telecamere del parcheggio hanno immortalato una persona mentre lanciava la bottiglia incendiaria verso le 3.20 di notte. Subito dopo è scoppiato l'incendio che ha causato la morte di tre bambine. Angelica di 20 anni, Francesca di 4 e Elisabeth di otto anni. Nel pomeriggio in tanti e tante hanno dato vita ad un presidio, ad un blocco stradale ed un corteo che ha raggiunto il luogo di questa orribile morte dove gli abitanti del quartiere si sono riuniti per portare fiori e la propria vicinanza ai familiari sopravvissuti. Lo striscione recitava: centocelle antirazzista.
dopo si è lasciato posto all'interpretazione secondo cui i possa trattare di un regolamento di conti tra famiglie rom.
...non c'è dubbio che prima di tutto le condizioni materiali in cui vivono migliaia di persone in questa città siano il primo motivo di razzismo. Lasciare che più di 5000 persone vivano nei campi o in posti di fortuna, parcheggi, parchi, sotto i ponti è una barbarie. Un razzismo che è prima di tutto creato dalle istituzioni che permettono che questo avvenga quotidianamente dai campi rom alle baraccopoli che si creano spontanee perchè non ci sono politiche sociali adeguate. A Roma e non solo, c'è stata e persiste ancora una volontà politica precisa di mantenere questo stato di disagio per poter speculare sulle emergenze sociali; una volontà che ha lo scopo di mantenere le disuguaglianze delle condizioni per poter costruire profitto e poter costruire le proprie politiche securitarie: dalla logica della ruspa di Salvini ai decreti sicurezza targati Pd. Si può dire, infatti, che veniamo dalla settimana della vergogna nella quale la morte di Maguette, i rastrellamenti a Milano e Roma, il suicidio di un ragazzo in piazza ed ora le morte di tre ragazzine rom non sono che il frutto della costruzione di un clima di intolleranza generale che mette in campo la guerra tra simili piuttosto che la solidarietà tra chi deve subire dall'alto il mantenimento scientifico della povertà. A destra e a “sinistra” si contendono il primato di mettere in campo il discorso più razzista e xenofobo possibile. Abbiamo analizzato a fondo il decreto Minniti e rimane incontrovertibile che la sicurezza di cui la classe dirigente, tutta, si riempe la bocca serve esclusivamente a difendere i privilegi di chi sta in alto. Come d'altronde ci restituisce la stampa nazionale complice di questa deriva politica e sociale che si vive nel nostro paese. Giornali, radio e blog mainstream, in queste ore, parlano esclusivamente di un problema tra clan, di delinquenza e di regolamento di conti nonostante nulla ancora è dato per certo, mentre alla base c'è uno strato spesso di merda fatta di interessi, speculazione e razzismo istituzionale che ai giornalisti dalla penna facile non interessa indagare.
.... Intanto, le realtà cittadine e i singoli che hanno sfilato per le strade di Centocelle ieri, si sono date appuntamento a sabato a Piazza dei Mirti alle ore 16 per un nuovo appuntamento di solidarietà alla famiglia colpita da questo infame gesto, consapevoli che questo non è sufficiente, che la situazione richiede lo sforzo di pensieri più articolati e ragionati ma che allo stesso tempo, occorre stare nelle strade, attraversare i quartieri, prendersi la responsabilità, per quanto difficile sia, di rappresentare un punto di vista antagonista a questa deriva.

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